Esistono dei cibi in grado di farci tornare il buonumore e contrastare la depressione? Dalle numerose ricerche effettuate sull’argomento, si direbbe di si.
I cibi ricchi di vitamine, minerali e acidi gassi non solo fanno
bene alla salute, ma studi medici hanno dimostrato che rendono più
felici e diminuiscono i sintomi di depressione e ansia.
I ricercatori del Torrey Pines Institute for Molecular Studies (Stati Uniti), hanno identificato che tra i cibi del buonumore vi é sicuramente il cioccolato, di
cui abbiamo già parlato per la sua azione benefica per la protezione
del sistema cardiovascolare e per l’azione anti-Alzheimer, ma anche il
tè, le fragole, i mirtilli e i lamponi contengono sostanze in grado di
stabilizzare gli sbalzi d’umore, perché le loro molecole svolgono la
stessa azione dei principi attivi dei farmaci utilizzati per curare
ansia, depressione e altri disturbi dell’umore.Fonte: http://www.dietabianchini.com/2014/03/gli-alimenti-che-migliorano-lumore.html#ixzz2w1HB22at
La notizia arriva dal convegno
nazionale dell’American Chemical Society di Philadelphia (Usa), dove
questi alimenti sono stati presentati come “comfort foods”, cibi del
buonumore.
Il loro segreto è nascosto nella somiglianza con l’acido valproico,
una delle molecole più utilizzate per tenere sotto controllo i disturbi
dell’umore.
Karina Martinez-Mayorga, responsabile della ricerca, ha spiegato
che ”le molecole del cioccolato, una larga varietà di frutti di bosco e
il tè contengono specifici acidi grassi omega-3 che hanno dimostrato
possedere un effetto positivo sull’umore. Le nostre indagini svelano che
sono i componenti responsabili dei sapori di tali cibi ad essere
strutturalmente simili all’antidepressivo acido valproico. Si tratta di
specifici alimenti che possono aumentare il buonumore associati ad uno
stile di vita salutare, ma che possono affiancare anche le terapie
farmacologiche.”
Un secondo studio, pubblicato su il Washington Post, ha analizzato i
rapporti tra cibo e cervello, identificando 10 elementi che possono
combattere la depressione e il cattivo umore, identificandoli nel:
calcio, cromo, acido folico, ferro, magnesio, omega 3, vitamine B6, B12,
D e zinco.
Le motivazioni?
Il cromo aiuta a metabolizzare il cibo ed ha un ruolo importante
nell’aumentare i livelli di serotonina e melatonina che aiutano a
regolare le emozioni e l’umore, ed è quindi visto come efficace nel
trattamento antidepressivo. La dose quotidiana consigliata è di 25 mcg per le donne e 35 per gli uomini. Lo si puo trovare nei broccoli, nell’uva, nei muffin di grano, nelle patate e nel petto di tacchino. Il calcio, invece, che troviamo nel latte e latticini, insieme alla vitamina D, migliora l’umore durante la sindrome premestruale.
L’Acido folico, ovvero la vitamina B9, insieme alla vitamina B12, spesso usati direttamente contro la depressione, potenziano gli effetti degli antidepressivi e aiutano il corpo a creare nuove cellule e a regolare la serotonina. Bassi livelli di acido folico possono provocare stanchezza oltre che abbassare i livelli di serotonina. Lo si trova in spinaci, asparagi, cavolini di bruxelles e nell’avocado.
trattamento antidepressivo. La dose quotidiana consigliata è di 25 mcg per le donne e 35 per gli uomini. Lo si puo trovare nei broccoli, nell’uva, nei muffin di grano, nelle patate e nel petto di tacchino. Il calcio, invece, che troviamo nel latte e latticini, insieme alla vitamina D, migliora l’umore durante la sindrome premestruale.
L’Acido folico, ovvero la vitamina B9, insieme alla vitamina B12, spesso usati direttamente contro la depressione, potenziano gli effetti degli antidepressivi e aiutano il corpo a creare nuove cellule e a regolare la serotonina. Bassi livelli di acido folico possono provocare stanchezza oltre che abbassare i livelli di serotonina. Lo si trova in spinaci, asparagi, cavolini di bruxelles e nell’avocado.
Il ferro trasporta ossigeno e la sua carenza provoca fatica e depressione. Lo si trova in soia, lenticchie, manzo e tacchino.
Se manca il magnesio, invece, può provocare irritabilità,
affaticamento, confusione mentale e predisposizione allo stress. La sua
presenza, al contrario, migliora le funzioni cerebrali ed anche la
qualità del sonno. Si trova in mandorle, spinaci e noccioline.
Gli omega 3,
presenti soprattutto nel pesce, sono acidi grassi la cui carenza
provoca stanchezza, umore altalenante, poca memoria e depressione. Studi
consolidati mostrano una correlazione tra l’assunzione di pesci con
alti livelli di omega 3 e la diminuzione della stanchezza. Per chi non
amasse il pesce, si trova anche nei broccoli e negli spinaci.
La vitamina B6 aiuta la produzione di neurotrasmettitori e la sua
mancanza può creare stati confusionali e depressione. La si trova nel
tonno (1/3 di tazza è pari a 0.9 mg), nel salmone, nel petto di pollo.
La vitamina B12 è essenziale, aiuta tra l’altro la creazione dei
nervi, mentre bassi livelli possono avere un peso in disturbi come
difficoltà di ragionamento, paranoia e depressione. La vitamina B12 si
trova nelle uova, nella carne, in pesci come il salmone e la trota,
nella mozzarella.
La Vitamina D,
aiuta a regolare tra la crescita delle cellule; bassi livelli sono in
associazione con sintomi depressivi. Spesso bassi livelli sono legati a
stili di vita molto ‘casalinghi’ o legati luoghi chiusi e non esposti al
sole. L’assunzione di questa vitamina è importante soprattutto nel
periodo invernale quando la luce del sole, produttrice naturale della
vitamina, é minore. Possiamo trovarla in salmone, pescespada, latte.
Lo zinco, infine, è decisivo per l’umore visto che bassi livelli
possono portare, dal punto di vista psicologico, a stati depressivi. La
dose giornaliera è di 11 mg per gli uomini e 8 per le donne. Oltre che
nelle ostriche e nei crostacei, scrive il Washington Post, si trova nei
cereali, nel maiale e nel formaggio svizzero.
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