Hahnemann, fondatore dell’omeopatia, afferma nell’Organon: "In ogni stato di malattia lo stato d’animo del paziente costituisce uno dei sintomi più importanti, che va sempre rilevato per poter fare il quadro fedele del male e conseguentemente poterlo guarire con la cura omeopatica". Dal dr Giovanni De Giorgio, ecco nel seguito alcune sintesi relative alle "tipologie omeopatiche", ovvero gli aspetti psicologici di alcuni importanti tipi omeopatici.
Tipo Aconitum. Gli aspetti psicologi di questo tipo: ansia improvvisa, inquietanti crisi di panico e diverse fobie, in particolare, paura della morte. Personalità ansioso-fobica per cui il soggetto è continuamente incline alla paura, all’eccessiva prudenza e a numerosi timori irragionevoli che lo obbligano, ad esempio, a non percorrere certe strade considerate pericolose, a evitare luoghi affollati o a non uscire dalla propria abitazione che rappresenta simbolicamente un luogo protettivo e rassicurante. Il tipo Aconitum è sedentario, ma, non di rado, si dimostra agitato con necessità di movimento.
Tipo Gelsemium: incline alla paura, ai tremori , alla cosiddetta diarrea emotiva, alle inibizioni, alla codardia a profondi sentimenti di insicurezza per i quali il paziente tende a ricercare ambienti rassicuranti, tranquilli, protettivi. E' il bambino che ha paura di cadere e che tenta di aggrapparsi alla madre e nell’adulto questo comportamento si trasforma nella paura di prendere aerei, teleferiche, ascensori. Se il bambino si aggrappa alla madre, per paura di cadere, l’adulto si "aggrappa" psicologicamente a persone o cose che, simbolicamente, avrebbero la funzione di sostenerlo emotivamente. Ha la capacità di "paralizzare" la sua intera vita con inibizioni, esitazioni, timori, fobie. Non di rado, la personalità del tipo Gelsemium sembra essere il prolungamento della volontà paterna o materna.
Tipo Pulsatilla è timido, avido d’affetto, percepisce una carenza d’amore, ha bisogno di conforto, di rassicurazione e di sincera solidarietà allo scopo di colmare enormi bisogni affettivi. Questo soggetto potrebbe aver maturato un culto nevrotico del padre, della madre o di qualcuno a cui è rimasto affettivamente "incollato". Un individuo così strutturato, non è autonomo, ma vive continuamente di "linfa" altrui, attaccandosi nevroticamente, conflittualmente, infantilmente a tutti coloro i quali gli forniranno amore e comprensione.
Tipo Sepia, individuo carico di rancore, ostilità e "acidità" caratteriale. Il tipo Sepia, contrariamente all’amorevole tipo Pulsatilla, è triste, apatico, disaffettivo, ostile, tanto da generare distacchi relazionali principalmente con i propri familiari. Tipica l' indifferenza dell’individuo Sepia nei confronti dei propri familiari, nei confronti del coniuge, nei confronti dei figli che vengono quasi respinti, rifiutati, emarginati, aggrediti con la collera oppure con un mutismo ostile e rancoroso. Per dirla in breve, questo inquietante individuo sembra possedere la capacità di irradiare intorno a sé delle sinistre energie cariche di tristezza, raggelando l’ambiente, abbassando l’umore a chi gli sta accanto, raffreddando, con la sua presenza "oscura", feste, relazioni sociali, incontri conviviali. Una sola battuta di Sepia è sufficiente per spezzare l’allegria a chiunque, mentre un banale scherzo nei suoi confronti potrebbe essere interpretato come un’offesa imperdonabile. Il tipo Sepia tende ad isolarsi, a distaccarsi emotivamente dagli altri, a chiudersi nella sua "tana", ma, così facendo, egli trasmetterà il suo rifiuto relazionale agli altri, provocando, non di rado, la distruzione di importanti legami interpersonali. Cosicché, la cosiddetta depressione irritabile del tipo Sepia sarà distruttiva per tutti, soprattutto per le persone che vivono insieme a questo individuo dall’umore nero...
Tipo Natrum muriaticum, similmente al tipo Sepia, viene aggravato dalla solidarietà, dal conforto, dalla consolazione e anch’egli si isola, ricercando continuamente la solitudine; ma, diversamente dal tipo Sepia, questo tipo non butta addosso agli altri umore acido, sebbene la tristezza possa improvvisamente trasformarsi in collera rabbiosa, carica di risentimento e colma di antico dolore psichico. Egli pensa e ripensa ai propri dispiaceri, anche a quelli più antichi, seppellendo dentro sé stesso ogni sofferenza. L’incapacità di sfogare l’aggressività crea una sorta di "implosione emotiva" che si trasforma in depressione, cambiamenti di umore, paure, dimagrimento. Il tipo Natrum muriaticum è un individuo che cova il proprio dolore silenziosamente. A volte, però, potrebbe esplodere in collera. Adottando tale comportamento, le vecchie "ferite" non potranno essere risanate, i vecchi dolori non potranno essere drenati, "sfogati", espulsi e i vecchi malumori rimarranno presenti per anni e anni nell’animo di questo tipo che, in effetti, non riesce a comunicare.
Tipo Staphisagria tende a reprimere le emozioni provocate da eventuali umiliazioni, alterchi, contrarietà, ingiustizie, manifestando una specie di collera trattenuta, semi esplosiva e, spesso, non esplosiva. Il tipo Staphisagria è l’individuo che non parla, tiene tutto dentro di sé, non dice, ingoia, si carica di indignazione, trattiene "tonnellate" di emozioni. Il tipo Staphisagria, tende a controllare ogni emozione, a sottomettersi, a piegarsi, pur di controllare quelle situazioni cariche di emotività, di significato, di valore. Osserveremo, per esempio, dei genitori che si sottometteranno ai figli, pur di controllare la relazione con essi; osserveremo un coniuge che si sottometterà all’altro coniuge pur di controllare la relazione matrimoniale; osserveremo anche dei figli che si sottometteranno ai genitori, pur di controllare il loro affetto. In questo modo, il tipo Staphisagria controllerà tutta la sua esistenza, senza viverla, forzando un’armonia spesso inesistente e cercando di esternare un’immagine positiva non corrispondente alla realtà. Si potranno anche constatare infinite gentilezze e moine esternate allo scopo di dominare situazioni ritenute emotivamente pericolose da un inconscio che ha imparato per un verso a sottomettersi, per l’altro a controllare. Una delle paure tipiche di questo individuo è quella di perdere l’auto-controllo. Questa paura può essere vissuta come una paura di perdere il controllo sulle proprie relazioni affettive, sulla propria esistenza, sulle proprie emozioni.
Tipo Argentum nitricum: accusa la tipica ansia d’anticipazione. Le sue paure principali sono essenzialmente quelle "immaginarie", quasi l’angoscia presente nell’individuo forzasse la fantasia a produrre le più stravaganti fobie: paura di guardare nel vuoto per timore di soccombere all’impulso di gettarsi (fobia d’impulso), di uscire di casa, della morte, di impazzire, di avere una malattia incurabile. Avremo dunque agorafobia, tanatofobia, claustrofobia, eccetera. Attraverso il meccanismo dello "spostamento" il soggetto si difende dai propri sentimenti d’angoscia che vengono fissati all’esterno, consentendo, così, l’attenuazione del dolore psichico. Accusa anche numerose somatizzazioni come, per esempio, diarrea, vertigini, tremori. Similmente a Gelsemium, il tipo Argentum nitricum accusa una forte ansia d’anticipazione prima di un esame, di un appuntamento, di un incontro importante, di un colloquio di lavoro.
Tipo Lycopodium: codardo, vile, caratterialmente debole. Accusa ansia prima di parlare in pubblico, sebbene egli abbia qualità intellettuali notevoli che, però, esterna soltanto dopo una lotta interiore contro il proprio sentimento di inadeguatezza. Come compensazione può scoppiare in collera, ostentando pose intimidatorie verso il suo interlocutore, verso chiunque, pur di dare un’immagine di sé che, in effetti, non corrisponde alla realtà. Gonfiare i risultati raggiunti, le proprie capacità, persino attribuirsi conoscenze importanti che in realtà non hanno. Addirittura arrivare a mentire spudoratamente su cose che, alla luce dei fatti, si dimostreranno false. Questo gonfiare il proprio ‘ego’ è una compensazione all’insicurezza interiore ed è basato su una pressante necessità di essere ammirato e rispettato dagli altri per sentirsi più forte, per "dimostrare" qualcosa a sé stesso" Dunque, soffre certamente di un complesso d’inferiorità che egli tenterà continuamente di riscattare attraverso il raggiungimento di traguardi sociali, professionali, culturali, artistici che lo renderanno apparentemente più sicuro, ma che non modificheranno significativamente il senso di inadeguatezza covato interiormente. Ed ecco perché il tipo Lycopodium spesso rischierà di distruggere la sua intera esistenza, lottando, sperando di raggiungere traguardi sociali ambiziosi, calpestando gli altri. Invece di ricercare nella sua vera natura, il tipo Lycopodium ricerca l’approvazione altrui, essendo fondamentalmente schiavo della propria mentalità complessata e continuamente tesa ad apparire.
Tipo Sulphur tende fortemente all’indipendenza, tanto da risultare, nei momenti di squilibrio costituzionale, indifferente nei confronti del prossimo e dell’opinione altrui. Così, potrà apparire egoista, centrato su sé stesso, menefreghista, ma potrà anche dimostrarsi gioviale, familiare, creativo, ricreativo, tranne quando cade in momenti di pigrizia dovuti a transitori cedimenti motivazionali. Il tipo Sulphur ama relazionarsi agli altri, ama parlare, ama discutere, filosofeggiare, incantare l’interlocutore con i suoi discorsi non sempre sensati. Nelle fasi costituzionali di buon equilibrio il tipo Sulphur corrisponde a un individuo geniale, mentre, nella fase di squilibrio, l’immagine è quella del filosofo malandato, del chiacchierone inconcludente e del sapientone presuntuoso e arrogante. Ogni tipologia umana possiede due orientamenti, quello armonico e quello disarmonico, che si sviluppano durante l’esistenza a seconda delle molteplici situazioni ambientali, educative, sociologiche, culturali.
Tipo Arsenicum, individuo ansioso e debole, dal comportamento agitato, insicuro, angosciato, pauroso della morte, apprensivo per la propria salute, tendenzialmente parsimonioso, risparmiatore, fino a diventare avaro e ordinato fino all’ossessione. Cerca rassicurazione, sostegno, aiuto, essendo egli insicuro, angosciato, triste, pessimista. Ecco perché il tipo Arsenicum odia la solitudine, ricercando smaniosamente la compagnia che rappresenta simbolicamente un sostegno psicologico e una rassicurazione. Anche il denaro costituisce una rassicurazione. Il tipo Arsenicum ammucchia soldi, risparmia su tutto, diventa avaro, teme per il suo futuro e per quello della sua famiglia. L’avarizia del Tipo Arsenicum è proverbiale. Il denaro costituisce una protezione contro le insicurezze. La meticolosità, il bisogno di ordine e la precisione ossessiva rappresentano, invece, degli espedienti utilizzati dall’individuo Arsenicum per cercare di mettere un po’ d’ordine dentro sé stesso. La sua vita interiore è colma d’angoscia e di tristezza.
Tipo Aurum metallicum: idealizza il suicidio e crede che la morte sia l’unica soluzione per poter risolvere le proprie sofferenze. La disperazione domina il quadro clinico del tipo Aurum metallicum caratterizzato, inoltre, dalla sensazione di essere stato emarginato, escluso, messo da parte, isolato, trascurato, abbandonato . E' dominato prevalentemente dalla caduta delle motivazioni che, a volte, vengono nevroticamente ricercate nella vita delle altre persone, nel futuro dei figli, negli ideali degli amici, nei progetti dei parenti, o, addirittura, nel senso delle tradizioni sociali. Insomma, nella fase di equilibrio il tipo Aurum metallicum è sempre pieno di iniziative e di progetti personali, mentre, nella fase di cedimento, l’individuo accuserà un crollo delle proprie speranze che, peraltro, verranno insensatamente ricercate all’esterno della propria spiritualità. il tipo Aurum metallicum utilizzerà diversi espedienti per rivitalizzare la propria vita, ma i suoi "trucchetti" non serviranno a nulla e saranno insufficienti per eliminare il devastante senso di vuoto interiore. Questo vuoto abissale non potrà essere colmato, per esempio, con rapporti interpersonali "meccanici", tanto meno con amicizie forzate ed occasionali prive di qualsiasi sentimento di partecipazione, di appartenenza, di condivisione, di reciprocità affettiva e intellettuale. disperazione del tipo Aurum metallicum si ingigantisce, dunque, quando egli non riesce ad individuare delle situazioni esistenziali capaci di riempire la vita e di dissolvere il vuoto interiore. Tutto ciò può provocare senso di fallimento, demotivazione e collera esplosiva la quale, però, si trasforma facilmente in angoscia, tristezza, senso di solitudine.
Tipo Ignatia amara: tendenzialmente depresso, con cambiamenti d’umore repentini tanto da passare facilmente dalla gioia più sfrenata alla tristezza più angosciante. Vive spesso una rottura relazionale, una separazione, un lutto, ma il dolore psichico non lo esterna quasi mai. Vive le proprie emozioni in solitudine, accumulando rabbia che, progressivamente, potrebbe trasformarsi in scontrosità o in gelido mutismo aggressivo.
Tipo Thuya occidentalis: pieno di scrupoli, ansioso, meticoloso, soprattutto per piccole cose, e, nel lavoro intellettuale, è più portato ad analizzare che non a fare grandi sintesi. La disposizione al dubbio su tutto lo rende scrupoloso nelle piccole cose: torna a vedere se la luce è spenta, controlla il gas, le chiavi... Tendenzialmente nevrotico-ossessivo, preoccupato sulle banalità e sulle sciocchezze, ansioso e depresso, scrupoloso fino all’eccesso, essenzialmente insicuro
Il tipo Nux vomica: competitivo, vuole vincere, vuole superare gli altri perché, probabilmente, percepisce un sentimento di inferiorità molto simile a quello descritto a proposito del tipo Lycopodium. Cova un sotterraneo complesso di inferiorità per il quale viene attivata una voglia di riscatto che potrebbe risultare distruttiva e fatale. Ecco perché il tipo Nux vomica desidera la vittoria in ogni campo. Il tipo Nux vomica avrà bisogno di competere nel lavoro, in famiglia, con gli amici, in qualsiasi attività, esternando continuamente un bisogno di efficienza che la dice lunga sulla sua personalità complessata. Anche nelle discussioni fra amici il soggetto Nux vomica vuole vincere a tutti i costi, tentando di far prevalere la propria opinione su quella degli altri, dimostrando anche in tali occasioni la propria sotterranea fragilità. L’irritabilità, la collera e l’ansietà caratterizzano il tipo che, molto precocemente, potrebbe diventare un individuo frustrato, scontento, annoiato. Lo stress di questo soggetto origina dalla voglia di essere sempre efficiente, dal desiderio di competere e dal desiderio di "mettere sotto" gli altri. Vincere significa, dunque, abbassare gli altri, demolirli, rimpicciolirli per, infine, poter percepire la propria superiorità.
Tipo Calcarea Carbonica, individuo lento, astenico, ma ostinato, che probabilmente raggiunge i propri obiettivi saggiamente, rallentando i tempi, facendo le cose con calma. La lentezza del Tipo Calcarea Carbonica è proverbiale, ma c’è da sottolineare che tale flemma si associa spesso ad ansie e paure. La debolezza del Tipo Calcarea Carbonica si manifesta soprattutto nelle attività fisiche e nello sport.
Riferimenti: http://www.ssagopuntura.net/
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