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mercoledì 24 febbraio 2016

Viaggio Astrale, un viaggio Fuori dal corpo

Viaggio Astrale, un viaggio Fuori dal corpo

Qual’è la differenza tra sogni lucidi, viaggi astrali e O.B.E. (Out of Body Experiences)?

In tutte queste manifestazioni abbiamo 2 aspetti in comune:
1. presenza dello stato di coscienza
2. informazioni sensoriali che non provengono dal corpo fisico, ma sono ugualmente realistiche provenienti da un corpo fantasma, che può essere chiamato corpo del sogno, corpo astrale o corpo energetico.
Questi fenomeni sono talmente comuni che alcuni ricercatori, come Michael Raduga, cominciano a considerarli come fenomeni appartenenti ad uno stesso stato che viene chiamato “The Phase”, la Fase.

Sogno Lucido. Questo è il termine utilizzato a livello accademico, reso famoso sia dalle ricerche del dottor Laberge, sia dai romanzi di Castaneda.
Secondo quest’ultimo attraverso il sogno è possibile muoversi attraverso universi paralleli abitati da esseri “inorganici”.

OBE (Out-of-Body Experience). Questo termine indica l’uscita dal corpo di una particolare essenza chiamata spirito, anima o corpo energetico. Siccome l’uscita è associata alla fuoriuscita dal corpo (che viene visto dall’esterno), viene chiamata “esperienza fuori dal corpo”.

Proiezione Astrale. Termine usato per lo più nell’ambiente esoterico, indica l’uscita dal corpo ed allo stesso tempo l’entrata in un mondo differente da quello reale, chiamato piano astrale.
Alcuni autori, come Franz Bardon, fanno ancora differenza tra viaggio mentale (una sorta di remote viewing) e viaggio astrale (con presenza di sensazioni fisiche).
Se si esca dal corpo o si entri in universi paralleli, se sia tutto reale o immaginario, non è lo scopo di questo articolo, ma semplicemente di fare chiarezza e di valutare gli aspetti pratici ed esperienziali del fenomeno.

Secondo la scienza è un fenomeno dovuto ad una stimolazione del lobo frontale del cervello durante il sonno REM. Si tratterebbe quindi di una esperienza totalmente interiore.
Secondo altre teorie si tratterebbe invece dello spostamento della coscienza al di fuori del corpo nel mondo reale o in mondi paralleli.

Sempre associati allo stato di Phase vi sono una serie di fenomeni quali:
paralisi nel sonno
falso risveglio
abduction aliene
esperienze di pre-morte (a volte)Che cosa è possibile fare?

Diverse sono le possibilità offerte dalla Fase, ovvero:
1. ottenere informazioni
2. sviluppare guarigioni o fare riabilitazione
3. sviluppare nuove idee creative
4. allenare performances sportive
5. viaggiare attraverso il tempo e lo spazio
6. incontrare persone come defunti o celebrità del passato e del presente
7. soddisfare i propri desideri con divertimenti di ogni tipo

Alcune idee:
1. guardarsi allo specchio
2. mangiare qualcosa
3. visitare un amico
4. attraversare un muro
5. volare (Fatto!)

METODI PER INDURRE LA FASE
Esistono 3 tipologie di metodi, secondo il momento in cui vengono utilizzati, per indurre lo stato di “Phase”, ovvero una particolare sincronizzazione delle onde cerebrali.
1. Il risveglio o meglio il passaggio tra il sonno e la veglia
2. Da sveglio (attraverso la meditazione)
3. Nel sonno

Tra i massimi esperti di OBE, oltre a Robert Bruce e Michael Raduga, vi è senza dubbio William Buhlman di cui consiglio la visione del DVD “Liberarsi dal guscio”.
Buhlman presenta il fenomeno in modo chiaro, pulito e senza fronzoli, parlando delle sue prime esperienze in 35 anni di pratica, dei suoi viaggi, delle visioni di vite passate e dei suoi incontri. Ci parla dell’universo multimensionale di cui il mondo fisico è la parte più esterna e del fatto che più che un viaggio fuori dal corpo si tratta di un viaggio dentro al corpo, di uno spostamento in un’altra dimensione energetica. Ci parla dell’Io superiore, ciò che Bardon chiama l’Angelo Guardiano, dicendoci che ci guida in tutte le nostre esperienze fisiche ed astrali e che possiamo sperimentare il fatto di Essere il nostro Io Superiore.
Ci parla della connessione tra guarigione fisica per sè o per altri e i viaggi astrali.
Inoltre dopo aver chiarito le intenzioni e i fondamentali dell’addestramento al viaggio astrale, l’autore conduce due meditazioni guidate.
Ogni mago che abbia lavorato con scrupolo deve possedere la capacità di abbandonare il suo corpo fisico ogni volta che lo desideri per raggiungere le più grandi distanze, visitare altri continenti e, in breve, per trasferirsi in qualsiasi luogo desideri. Questa capacità apparentemente complicata è invece molto semplice per il mago esperto. (Franz Bardon)
Prezzo € 19,50

giovedì 12 novembre 2015

Programma per non danneggiare la ghiandola pineale, gli occhi e la salute in genere

Installa Questo Programma Per Non Danneggiare La Pineale

Gli schermi di computer, tablet e telefoni cellulari emettono luce a spettro completo con picchi nella frequenza del blu-verde, quindi se questi dispositivi vengono usati dopo il tramonto disturbano il nostro ciclo circadiano impedendo la secrezione della melatonina: avremo quindi problemi ad addormentarci ed il nostro sonno non sarà riposante. Inoltre anche i nostri occhi e il nostro umore saranno influenzati da queste frequenze che non dovrebbero esserci la sera. Esiste un rimedio e puoi istallarlo gratuitamente sul tuo computer e smartphone!

L’esposizione alle frequenze di luce blu-verde dei monitor al momento sbagliato della giornata può tenervi svegli fino a tardi nel letto ed interferire con la qualità del vostro sonno. Gli effetti negativi della luce durante la notte sul sonno e sul ritmo circadiano possono essere eliminati sostituendo le tonalità luminose blu-verdi con quelle che virano verso il rosso o l’arancio dopo il tramonto. Esiste un programma che puoi installare che fa proprio questo!
  • Durante il giorno gli schermi di computer, tablet e smartphone possono andare bene avendo uno spettro completo ma appena tramonta il sole il nostro corpo comincia a produrre ormoni diversi per prepararsi per il sonno. Quindi la sera i nostri occhi non dovrebbero guardare una luce a spettro completo e con picchi sul blu-verde, dato che squilibrerebbe tutto e con il tempo creerebbe dei problemi cronici.
  • La luce artificiale che colpisce la retina tra il tramonto e l’alba comporta effetti psicologici durante la notte. Inibisce i neuroni del sonno e ne stimola altri a produrre nell’ipotalamo le orexine, le proteine che ci tengono svegli, bloccando inoltre il rilascio notturno di melatonina, ormone dall’effetto soporifero. La melatonina è anche un potente anticancro, tanto che viene prescritta nella cura di Bella e in tante altre terapie, quindi è bene che venga prodotta nel nostro corpo!
  • Il picco di luce blu-verde dei monitor danneggia anche la retina nel lungo termine: infatti il nostro occhio ha dei pigmenti che filtrano naturalmente questi luce cercando di dare all’occhio uno spettro uniforme, ma col tempo la sollecitazione della retina può diventare eccessiva e creare una reazione chimica che genera elementi tossici per le cellule dell’occhio.
  • Se hai uno di questi sintomi sono gli effetti della luce blu-verde sul corpo:
    • Rossore e occhi irritati;
    • Stanchezza degli occhi;
    • Visione offuscata;
    • Nervosismo;
    • Affaticamento;
    • Dolore alla schiena;
    • Mal di testa.
Ti capita di essere costretto a lavorare di notte davanti lo schermo o alzarti per trascrivere la nuova geniale idea per il tuo progetto? Da ora puoi farlo senza dover danneggiare i tuoi occhi e il tuo sonno. La soluzione si chiama f.lux ed è un software gratuito da installare.
f.lux ci aiuta rimuovendo la frequenza di luce blu-verde ed impostando dei colori caldi e rilassanti per gli occhi che non interferiscono con la ghiandola pineale.

Ci possono volere un paio di giorni per abituarsi ai nuovi colori di notte, quindi si consiglia di impostare i colori notturni in f.lux a tutto ciò che si sente bene ai vostri occhi. Dopo un paio di giorni con f.lux, puoi sperimentare le impostazioni per scaldare ancora di più luce. L’impostazione di default è 3400K (temperatura di colore) e su Windows rimuove circa 3/4 della luce blu e la metà della luce verde. È possibile rimuovere completamente la luce blu-verde scegliendo “Expand color range” per sbloccare i colori più profondi in Windows (in “Settings” -> “Lighting at night” -> “Expand color range”).

Io anche di giorno ho impostato f.lux per togliere un pò di luce blu-verde, dato che stando per lavoro molto tempo davanti al monitor non è benefico ricevere questo spettro squilibrato. f.lux quando il sole tramonta, rende il nostro monitor più caldo e piacevole e non freddo e abbagliante. Mentre di giorno lascia tutto com’è a meno che non decidi di fare come me e farlo filtrare un pò.

Il software è disponibile per Windows, Mac, Linux, Ipad e Iphone! Scaricalo ora gratuitamente qui e condividi questo articolo con i tuoi amici e familiari per migliorare la qualità del sonno e la salute in generale. E a parte questo, si lavora molto meglio e piacevolmente con f.lux!

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giovedì 15 ottobre 2015

Perchè dormiamo? Il mistero del sonno

Crediti: Shutterstock

Perchè dormiamo? Il mistero del sonno


“Chi è sveglio guarda a tutto il mondo, nel sonno ognuno si ripiega solo su sé stesso”, così scriveva Eraclito di Efeso, che considerava il sonno una via di mezzo tra la veglia e la morte. Il sonno è una delle più importanti caratteristiche comportamentali dell’uomo e degli animali, ma non sappiamo ancora perché il dormire sia una necessità: 25 secoli dopo Eraclito il sonno è infatti ancora uno dei grandi misteri della Biologia. Si sa che il sonno inibisce le reazioni agli stimoli ambientali, che produce segnali elettrici caratteristici nel cervello, e che, a differenza degli svenimenti e del letargo, può essere facilmente interrotto. Se lo si ostacola, l’uomo e gli animali sviluppano un “deficit” di sonno, che cercano di compensare appena possibile con sonni più lunghi e più intensi. Siccome la necessità di dormire è presente anche nelle mosche, negli scorpioni, negli scarafaggi, è pensabile che il suo sviluppo risalga a più di mezzo miliardo di anni fa.

I circuiti regolatori del bisogno del sonno
Ma come è nato il bisogno del sonno? Probabilmente dall’orologio interno Notte/Giorno che in tutte le creature viventi accoppia il metabolismo e il comportamento alla rotazione della Terra. L’orologio Notte/Giorno è presente già nei semplici batteri. In noi ad esempio si manifesta rendendoci mortalmente stanchi in pieno giorno ogni qualvolta superiamo alcune zone del fuso orario. 
Il nucleo centrale di questo orologio è un denso pacchetto di fibre e cellule nervose nella profondità del nostro cervello, nel quale geni si attivano e disattivano reciprocamente con una cadenza di 24,4 ore, regolando la produzione degli ormoni del sonno. Questo “Orologio Centrale” ticchetta un po’ più lentamente del ciclo Notte/Giorno, ma viene sincronizzato ogni giorno su un ciclo di 24 ore da segnali luminosi dei nostri occhi. L’orologio Notte/Giorno fa quindi sì che noi di note si dorma, e di giorno si sia attivi.
Le dimensioni e il formato del nostro bisogno di sonno sono però controllati da un secondo circuito regolatore, del quale però sappiamo ancora ben poco: sappiamo però che questo decide che un neonato dorma fino a 17 ore al giorno, che uno scolaro di 6 anni ne dorma da 9 ad 11, e che un adulto ne dorma in media da 7 a 9. Nella vecchiaia il bisogno di sonno non diminuisce ulteriormente, ma il sonno è generalmente più leggero, ed è spesso interrotto da periodi di veglia.

Siccome nella nostra società occidentale solo circa un adulto su due è in grado di soddisfare completamente il bisogno di sonno, il deficit cronico di sonno è frequente. Questo influenza la capacità di comunicare, di decidere, di apprendere, e ha conseguenze sul metabolismo ormonale e sulla funzionalità del sistema immunitario. Nelle api, ad esempio, la privazione del sonno porta a irregolarità nella danza che indica alle compagne di alveare la direzione di volo verso la sorgente di cibo, e negli uomini e negli animali il sonno assicura quello che va sotto il nome di la vitalità. Nei ratti e nelle mosche due-tre settimane di privazione del sonno portano a morte: gli animali sviluppano lesioni, e non si nutrono più. Non vi sono però ancora indicazioni sicure che la privazione prolungata del sonno sia mortale anche per l’uomo. Il bisogno di sonno varia molto da uomo a uomo, e potrebbe essere regolato geneticamente: i gemelli monovulari sono identici nella necessità di sonno e nel suo formato mentre i gemelli biovulari non lo sono.
Solo circa il 5% degli uomini funziona regolarmente con 6 ore di sonno. Qualche anno fa si è però trovata una famiglia in cui sia la madre sia la figlia dormivano solo 6,5 ore, mentre gli altri famigliari dormivano invece le 8 ore normali. E si è scoperto che sia nella madre che nella figlia un gene, battezzato dai ricercatori ”DEC2”, era modificato. In topi resi transgenici con l’inserimento di questo gene umano modificato diminuiva il bisogno di sonno. Un gene simile al DEC2 si è trovato anche nel moscerino della frutta, nel quale è un componente dell’orologio Notte/Giorno. Da qui l’ipotesi avanzata dai ricercatori secondo la quale il circuito regolatore della necessità di sonno si sia sviluppato dall’orologio Notte/Giorno. Forse per i nostri lontani progenitori biologici era vantaggioso poter aggirare, grazie a questo nuovo circuito regolatore, la ferrea dittatura dell’orologio Notte/Giorno.

Ma il comportamento del sonno negli uomini e negli animali non è controllato solo dal gene DEC2: molto probabilmente è regolato anche da dozzine, o addirittura centinaia, di altri geni.
Due di essi influenzano la trasmissione di segnali nei neuroni delle mosche. Se si modificano o si distruggono, il bisogno di sonno delle mosche diminuisce, sino al punto da scomparire del tutto.  
La scoperta dei “Geni del Sonno” ha aperto uno spiraglio nella porta che conduce al mistero del sonno, ma occorrerà ancora molto tempo per individuare tutti i geni coinvolti, e per comprendere il loro funzionamento. Ma la scienza è paziente: quando mette il piede in una porta, non ne permette più la chiusura sino a quando l’avrà aperta del tutto, per scoprire i segreti che racchiudeva. Gli animali marini e gli uccelli dormono alternativamente solo con metà del cervello. Così le balene e i delfini possono emergere anche durante il sonno per respirare, e alcuni uccelli probabilmente “dormono” anche mentre volano: essi tengono aperto solo l’occhio connesso con la metà del cervello che non dorme. E i delfini che “dormono” deviano verso il centro del branco, forse per impedire che singoli individui lo abbandonino andando incontro a pericoli.
Perchè?

La maggior parte degli animali dorme però con entrambe le metà del cervello, ed è quindi esposta a maggiori minacce. Ci si può chiedere perché mai l’evoluzione non abbia eliminato questi comportamenti pericolosi. Può ad esempio essere che durante il sonno il nostro cervello ricostituisca le reserve di energia? Si sa infatti che il nostro cervello è l’organo più affamato di energia: per quanto sia solo il 2% del peso corporeo, esso usa il 20% dell’energia del nostro corpo. Ma nel sonno, durante il quale normalmente sogniamo e muoviamo continuamente gli occhi dietro le palpebre chiuse, il nostro cervello non usa affatto meno energia, ne usa anzi di più. Un’altra possibilità è che il cervello usi la fase di sonno per eliminare residui metabolici dannosi accumulati durante la fase di veglia.
Nel sonno, le distanze tra le cellule nervose aumentano, il che potrebbe facilitare il “lavaggio” del cervello da parte del liquor cerebro-spinale che circola tra le cellule. 

Ma la più interessante spiegazione del sonno propone che il cervello dormiente ripeta e consolidi quanto acquisito durante la fase di veglia, eliminando al tempo stesso quanto di ciò che si é acquisito è accessorio, non essenziale, per fare spazio a nuovi ricordi.

martedì 28 luglio 2015

Osho: Stabilire una connessione corpo-mente

Esercizi per il benessere e l'integrità

Io non seguo affatto l'orologio, ma sono arrivato a
comprendere il mio corpo; ho compreso i suoi bisogni.
Ho imparato molto, ascoltandolo. E anche se tu 
ascolterai, se diventerai attento al tuo corpo, inizierai
 ad avere una disciplina che non può essere
definita disciplina. Io non me la sono imposta con la
forza. Ho provato ogni sorta di cose nella mia vita.

Ho sperimentato in continuazione, per sentire dove 
Il mio corpo si sente a suo agio. Un tempo mi alzavo
molto presto, alle tre del mattino; poi alle quattro, in
seguito alle cinque. Ora, da anni, mi alzo alle sei. Ho
 osservato nel tempo cosa andava meglio per il mio
corpo. Si deve essere molto sensibili.

LE ORE DI SONNO
Oggi i fisiologi affermano che il corpo, nel sonno,
perde la sua normale temperatura, che scende di
due gradi, per circa due ore. Può accadere tra le tre e
le cinque, o tra le due e le quattro, o tra le quattro e
le sei, ma tutti i corpi perdono due gradi di temperatura
nella notte. In quelle due ore si ha il sonno
più profondo; se ti svegli nell'arco di quelle due ore,
per tutta la giornata ti sentirai disorientato. 

Potrai aver dormito sei, sette ore, non importa; se ti alzi
quando la temperatura è più bassa, ti sentirai stanco,
assonnato e svogliato per tutta la giornata. Sentirai
che ti manca qualcosa e sarai più disturbato. Il corpo si sentirà malaticcio.

 Se invece ti alzerai esattamente dopo due ore,
cioè al termine di quelle due ore, ti alzerai al momento
giusto. In questo caso ti sentirai assolutamente
fresco e riposato, anche se hai dormito solo quelle
due ore. Non sono necessarie sei, sette o otto ore di
sonno, se dormi solo le due ore in cui la temperatura
scende di due gradi, ti sentirai perfettamente riposato
e a tuo agio; per tutto il giorno ti sentirai colmo
di grazia, di silenzio, di salute, di benessere e
proverai un'intima sensazione di integrità.
  
Tutti dovrebbero osservare e scoprire dove cadono
quelle due ore. Non seguite alcuna disciplina esterna,
perché quella disciplina può essere valida solo per la
persona che l'ha creata. Qualche yogin si alza alle tre
 del mattino. Può andar bene per lui, ma se tutti i suoi
seguaci si alzassero a quell'ora, si sentirebbero intontiti per l'intera giornata.
  
A quel punto crederanno di non essere neppure in
grado di seguire una disciplina così semplice, per cui
si sentiranno in colpa. Si impegnano con tutte le loro
forze, ma non ce la potranno mai fare, per cui credono
che il loro maestro sia eccezionale, un grand'uomo:
non è mai intontito, ma solo perché l'ora in cui si alza è quella giusta per lui.

Devi sperimentare il tuo corpo, scoprirne il ritmo,
cosa gli va bene, cosa è giusto per te. Una volta che
l'avrai scoperto, ti sarà facile lasciargli spazio, e non
sarà una forzatura, bensì qualcosa in sintonia con il
corpo stesso. In questo modo, non c'è nulla che sembri
un'imposizione; non c'è lotta, non c'è sforzo. 

IL TUO CIBO
Osserva, mentre stai mangiando, che cosa ti è congeniale.
Le persone mangiano di tutto e poi si sentono
a disagio, di conseguenza la loro mente ne resta influenzata.
Non seguire mai la disciplina di qualcun
altro, perché nessuno è come te, per cui nessuno
può dirti cosa può andare bene per te.

Ecco perché io do solo una disciplina, cioè la consapevolezza
di sé, la libertà. Ascolta il tuo corpo: in
esso c'è molta saggezza. Se lo ascolti, sarai sempre
nel giusto. Se non lo ascolti e continui a forzare le cose,
non sarai mai felice; sarai infelice, malato, a disagio
e sarai sempre disturbato, distratto e disorientato.
  
Il mio è stato un lungo esperimento. Ho mangiato
praticamente ogni tipo di cose, poi, piano piano, ho
 eliminato tutto ciò che non era adatto a me. Ora
mangio solo ciò che sento congeniale. La mia cuoca
ha dei problemi perché deve cucinare praticamente
la stessa cosa ogni giorno e non riesce capire come
posso continuare a mangiare e gustare sempre lo
stesso cibo. Va bene mangiarlo, ma gustarlo?

Se è adatto a te, potrai gustare sempre e comunque
quello stesso cibo: per te non sarà una ripetizione.
Se non sarà la cosa adatta, saranno guai.

Di solito non puoi mangiare la stessa cosa ogni giorno;
la ragione non sta nel fatto che è sempre la stessa
cosa, bensì che quella cosa non va bene per te. Per
un giorno la tolleri, ma un giorno in più diventa
troppo. Com'è possibile tollerarla per sempre? Se
fosse adatta a te, non ci sarebbero problemi; potresti
vivere tutta la vita mangiando quel cibo e ogni giorno
lo godresti perché porta armonia. È semplicemente
il cibo giusto per te, è in armonia con te.

NON IMPORRE LA MENTE AL CORPO
Continui a respirare; è sempre lo stesso respiro.
Fai il bagno: è sempre la stessa acqua. Dormi: è sempre
lo stesso sonno... ma tutto ciò è adatto a te, per
 cui non è una ripetizione. La ripetizione è un tuo atteggiamento.

Se vivi perfettamente in armonia con
la natura, non ti preoccupi del passato che se n'è andato,
non lo conservi nella mente. Non paragoni i
tuoi ieri con l'oggi e non proietti i tuoi domani. Vivi
semplicemente quieora, e godi di questo momento.
  
Godere il momento non ha nulla a che vedere con
cose nuove. Godere il momento ha certamente qualcosa
a che vedere con l'armonia. Potresti continuare
a cambiare cose nuove ogni giorno, ma se non sono
adatte a te, saresti sempre alla ricerca, andresti di
qua e di là, senza trovare alcun riposo.
  
Viceversa, qualsiasi cosa io faccia non è forzata: è
spontanea. Ecco come, passo dopo passo, sono diventato
consapevole delle necessità del mio corpo:
l'ho sempre ascoltato. Io non imporrei mai la mente
al corpo; fa' altrettanto, e avrai una vita più felice e colma di beatitudine.

Osho: La verità che cura.

lunedì 18 maggio 2015

TABLET E PC UCCIDONO IL SONNO

TABLET E PC UCCIDONO IL SONNO: lo dimostra uno studio scientifico

Sotto accusa sono, dunque, le luci artificiali blu prodotte dagli schermi di pc, tablet e smartphone, che inibiscono i neuroni del cervello che facilitano il sonno e influenzano il rilascio naturale della melatonina, allertando invece quelli dell’attenzione

di Charles A. Czeisler
Ci sono molte ragioni per cui le persone non riescono a dormire sufficientemente in questa società 24/7, tra cui andare a lavorare o a scuola molto presto, dover viaggiare a lungo per spostarsi, cibi e bevande ricchi di caffeina…Ma il fattore più preoccupante è una scoperta tecnologica spesso sottovalutata: la luce elettrica. Senza di essa, poche persone utilizzerebbero la caffeina per stare sveglie di notte. E la luce influenza i nostri ritmi circadiani più intensamente di ogni altra droga.

L’orecchio ha due funzioni (permettere udito e l’equilibrio) ed altrettante ne ha l’occhio. Prima di tutto, i bastoncelli ed i coni permettono la vista; oltre a questo, le cellule retiniche gangliari intrinsecamente fotosensibili (ipRGCs) che contengono il fotopigmentomelanopsina, attivano i riflessi pupillari alla luce, la regolazione dell’orologio circadiano in relazione ad una fonte luminosa ed altri impulsi visivi in condizioni di oscurità. La luce artificiale che colpisce la retina tra il tramonto e l’alba comporta altri effetti psicologici durante la notte. Inibisce i neuroni del sonno e ne stimola altri a produrre nell’ipotalamo le orexine, le proteine che ci tengono svegli, bloccando inoltre il rilascio notturno di melatonina, ormone dall’effetto soporifero. Questi fattori riducono la sonnolenza ed aumentano invece l’agitazione, interferendo così con il nostro normale sonno.
Paradossalmente, il punto massimo di energia che ci tiene svegli rilasciata dall’importante orologio circadiano della mente nei nuclei soprachiasmatici (SCN) dell’ipotalamo, avviene non all’inizio della giornata ma verso la fine di una nostra giornata tipo, fornendoci una seconda “ ventata di energia” che ci permette di andare avanti man mano che il giorno volge al termine.

Prima del diffuso uso della luce elettrica, le persone probabilmente percepivano a metà pomeriggio quella “seconda ventata di energia” che forniva loro energia fino a fine giornata. Ma l’esposizione alla luce dopo il tramonto indica all’SCN che si è in realtà in pieno giorno solare, spostando così in avanti sia l’orologio biologico che la “seconda ventata di energia”, ritardando di conseguenza l’inizio del rilascio di melatonina. Come risultato di ciò, molte persone controllano le loro e-mail, studiano o guardano la TV, senza percepire minimante il fatto che in realtà sia notte.
Di fatto la tecnologia ci ha fatto perdere consapevolezza del giorno naturale fatto di 24 ore a cui i nostri corpi erano abituati, spingendoci ad andare a letto sempre più tardi. Inoltre usiamo caffeina durante la mattina per svegliarci prima di quanto non avessimo mai fatto, cosa che ha un effetto negativo sul sonno.

Più la nostra giornata è piena di luce, meno dormiamo. Da quando il costo di produzione di luce è si è dimezzato nel secolo scorso, il suo consumo si è incrementato. Tra il 1950 e il 2000, ad esempio, dato che che il costo della luce si è ridotto ad
, il consumo pro-capite di luce  è aumentato di ben quattro volte. Questo aumento del consumo di luce ha parallelamente incrementato la carenza di sonno.

Oggi, il 30% di tutti gli impiegati negli Stati uniti ed il 44% di coloro che lavorano di notte dicono di riposare in media meno di 6 ore a notte, mentre 50 anni fa meno del 3% della popolazione adulta degli Stati Uniti dormiva così poco. Nel resto del mondo, i bambini dormono all’incirca 1.2 ore in meno durante le notti della settimana scolastica rispetto a mezzo secolo fa. La maggior parte va a dormire ad orari differenti durante la settimana rispetto ai fine settimana o ai giorni di vacanza, comportando così “ una discronia sociale” che influenza negativamente il ritmo circadiano.
L’Istituto statunitense di medicina stima che tra 50 e 70 milioni di persone negli Stati Uniti soffrono di cattiva salute e di conseguenze sul benessere dovute ai disordini del sonno ed ad una mancanza di riposo: rischio di obesità, diabete, problemi cardiaci, depressione ed ictus. La diffusione dell’obesità ha incentivato un epidemia di casi di apnea ostruttiva, che altera il sonno.

I bambini diventano iperattivi invece di sonnolenti quando non dormono abbastanza, soffrono di disturbi dell’attenzione, facendo spesso si che la carenza di sonno possa essere scambiata per disturbo da deficit di attenzione/iperattività (A.D.H.D.), un condizione sempre più comune diagnosticata nel 19% dei ragazzi adolescenti americani. Il 40% delle persone negli Stati Uniti lamentano che il loro sonno sia spesso insufficiente; il 25% di questi riporta anche difficoltà di concentrazione a causa della stanchezza. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha persino aggiunto i turni lavorativi notturni alla lista dei fattori cancerogeni conosciuti e probabili. In effetti, il numero di morti a seguito di incidenti alla guida dovuti a stanchezza è secondo solo a quello di casi dovuti a guida in stato di ebbrezza. Il numero delle persone che soffrono di carenza di sonno è destinato a crescere. Con il 19% dell’uso mondiale di elettricità destinato alla produzione di luce, molti governi stanno cercando di ridurre la lampadine ad incandescenza. I diodi ad emissione luminosa meglio noti come luci LED sono oggi ampiamente usati per gli schermi delle TV dei computer, laptop,tablets e per tutti gli apparecchi di simile uso e funzione (cellulari ed altri), e comporteranno un futuro aumento pro capite del consumo di luce.
Le luci bianche LED sono caratterizzate da una notevole presenza della componenti cromatiche blu, cosa che fa la differenza. Le cellule gangliari della retina infatti sono molto sensibili alla luce ad onda corta (blu e blu-verde): di conseguenza l’esposizione notturna alla luce LED è di fatto più deleteria per il ritmo circadiano, la secrezione di melatonina e il sonno di quanto non lo siano le lampadine  ad incandescenza.

Ma le luci LED potrebbero anche apportare alcune soluzioni. Una lampada aluce bianca LED  può comprendere anche luci LED colorate, così che diventa facile controllare non solo l’intensità della luce, ma anche la composizione cromatica. Gli effetti negativi della luce durante la notte sul sonno e sul ritmo circadiano potrebbero essere ridotti sostituendo le tonalità luminose blu-verdi con quelle che virano verso il rosso o l’arancio dopo il tramonto. Sfortunatamente, l’uso corrente di questo nuove possibilità del controllo delle tonalità luminose è spesso impiegato a fini sbagliati: alcune compagnie aeree per esempio durante la notte creano l’effetto “luce soffusa” nelle cabine con luce blu monocromatica, il colore “migliore” per sopprimere il rilascio di melatonina e per alterare il sonno.

Dormire è essenziale al nostro benessere fisico e mentale, quindi è di vitale importanza conoscere l’impatto che sia la luce che altre abitudini della nostra società “che non dorme mai” hanno sul sonno, ritmo circadiano e salute. Dobbiamo dunque utilizzare queste nuove conoscenze nel settore per promuovere nuove abitudini ed interventi tecnologici al fine di mitigare gli effetti negativi. E’ tempo di riconsiderare la rassicurante citazione di Thomas Edison secondo il quale l’utilizzo della luce “non è in alcun modo dannoso né per la salute nè per l’incolumità del sonno.”
Fonte http://www.nature.com
Traduzione italiana per dionidream.com di Luca Fiorilli
Riferimenti
1.     Luckhaupt, S. E. Morb. Mort. Wkly Rep. 61, 281–285 (2012).
2.     Matricciani, L., Olds, T. & Petkov, J. Sleep Med. Rev. 16, 203–211 (2012).
3.     Colten, H. R & Altevogt, B. M. (eds) Sleep Disorders and Sleep Deprivation: An Unmet Public Health Problem (National Academies Press, 2006).
4.     National Research Council. Assessment of Advanced Solid State Lighting (National Academies Press, Washington, DC, 2013).

domenica 17 maggio 2015

IL SONNO SACRO di O.M. Aivanhov

Il mattino è legato alla sera precedente; la sera è legata al mattino successivo. Ognuno di questi momenti va preparato in anticipo.

E’ molto importante che la sera, coricandovi, non entriate in un modo qualsiasi nel mondo del sonno, perché potreste presentarvi davanti a Esseri molto elevati, molto luminosi. Dovete pertanto purificarvi e prepararvi per questo viaggio.

Gli iniziati mettono da parte tutto ciò che li ha turbati nel corso della giornata; le preoccupazioni, le inquietudini, i dolori….Riflettono sugli errori che hanno potuto commettere, allo scopo di ripararli durante la notte.

Addormentarsi, lasciare un corpo fisico per andare in altri mondi è un allenamento che pratichiamo ogni notte, per quando dovremo veramente lasciare questo mondo. Chi non sa come addormentarsi, non saprà neanche come morire.

Gli ultimi momenti prima del sonno ripuliscono tutto in Voi, vi purificano,  cosicchè la mattina dopo vi svegliate pieni di buone intenzioni e buoni propositi.
Se vi addormentate con dei buoni pensieri, essi miglioreranno ogni cosa in Voi e, al mattino dopo, sarete stupiti di vedere in quale stato di Pace e di Luce vi risvegliate.

Prima di addormentarvi occorre prepararsi come per un VIAGGIO SACRO.
Nel sonno il vero discepolo abbandona il corpo e va a raggiungere il Suo Maestro, presso il quale istruirsi. Legge libri nelle biblioteche dell’Universo e assiste a cerimonie grandiose, di cui riporta talvolta il ricordo, benchè il cervello umano non sia in grado di conservarne la memoria.

Bisogna capire quanto il fatto del dormire diventi SACRO, quando ci si corica per ANDARE A STUDIARE NEL MONDO INVISIBILE, POICHE’ E’ LA’ CHE SI RICEVE LA VERA INIZIAZIONE…

Tratto da: LA NUOVA TERRA di O.M. Aivanhov

sabato 16 maggio 2015

Prepararsi al sonno

Voci dalle Terre del Sogno, IV

Voci dalle Terre del Sogno IV, 

mercoledì 26 febbraio 2014
Un buon sonno è importante per il normale svolgimento delle attività quotidiane. Spesso però accade che, oltre ad alcuni aspetti fisici che possono influire sul sonno come il cibo sullo stomaco o l'abuso di alcool e tabacco, il troppo stress accumulato e i molti pensieri ed emozioni che si sono manifestati durante il corso della giornata e a cui non si è potuto dare spazio per la fretta o per i ritmi troppo frenetici sottoposti spesso dalla società, si presentano nuovamente e con maggiore forza nei momenti di quiete appena prima di addormentarsi, per essere visti e riconosciuti e contribuendo a impedire un sonno corretto e riposante.

Quando dormiamo, i tessuti si rigenerano, la mente si riposa e il corpo ne trae grande beneficio. Se siamo riposati, siamo più vitali, possiamo svolgere meglio i compiti per cui siamo stati creati, sostenere con amore le nostre relazioni e affrontare meglio le sfide che la vita ci pone.

Quando il sonno manca perché viene sospeso o perché si fatica ad addormentarsi, questo sostegno viene meno ed è come se ci mancassero delle radici da cui trarre nutrimento e non riusciamo più ad essere presenti con lucidità alla nostra vita. 

Un modo per creare un buon sonno nella propria vita è prepararsi al dormire come un naturale passaggio della giornata a cui è necessario dare un profondo valore. Dalla prospettiva sciamanica il sonno è molto importante poiché durante la notte è possibile ricevere sogni che possono essere di grande guarigione per la nostra anima. Da questo punto di vista, quando sono chiari e lucidi, essi possono essere una fonte di profonde risposte per il nostro quotidiano e richiami dall'alto della nostra anima; ma al di là dei sogni, è importante coltivare un sonno riposante per avere energie necessarie a vivere nella parte di giorno in cui il sole si leva alto nel cielo. 

Pensieri, emozioni, preoccupazioni ed ansie possiedono energia e lo dimostra il fatto che quando l'attività mentale o emotiva è sotto pressione, il risultato è che ci si sente affaticati e privi di forze. Il respiro agevola la dissoluzione dell'energia connessa a ciò che non vi permette di dormire, risultando un potente strumento in grado di rigenerare il vostro prezioso sonno, ma prima di tutto è necessario dare valore al dormire, considerandolo come un vero e proprio rituale in cui si entra in uno spazio di riposo, dove pensieri ed emozioni tossiche, preoccupazione ed ansie non possono entrare. 

Un modo semplice per farlo è sedersi sulla sponda del proprio letto, ponendosi l'intento di lasciare andare i pensieri e le emozioni in abbondanza, appellandosi al potere del respiro e facendo richiesta di abbandonare tutte le energie in eccesso ed esuberanza e tutto ciò che non vi permette un sonno rigenerante e ristoratore. Quando fate questa richiesta attraverso il vostro respiro, la state facendo direttamente alla vostra anima, permettendole di espandersi e di aiutarvi in questo processo di dissoluzione. 

Il respiro vi accompagnerà in questa esperienza, concentratevi su di esso e sull'espansione dei vostri polmoni, rendetelo lungo, contando fino a quattro o riempiendo i polmoni fin quando non li sentirete colmi, poi lasciatevi andare in un'espirazione senza sforzi e senza freni. Assaporate la freschezza del respiro e accogliete il riposo; è probabile che attraverso l'immaginazione e il ricordo ripercorriate dei momenti della giornata, osservateli senza giudizio e lasciateli fluire come il respiro, potrebbero giungere anche delle potenti prese di coscienza su quanto accaduto. 
Una ventina di profondi respiri possono essere sufficienti ad aprirsi a un sonno sereno, ma se lo sentite necessario potete respirare finché la mente non si è calmata. Portare questa pratica nel quotidiano può migliorare notevolmente la qualità del vostro sonno nonché della vostra vita e applicata con costanza può essere di grande beneficio. Un sonno migliore può portare a condurre una vita migliore. 

Una variante di questa pratica è da sdraiati o in una posizione che induca il vostro sonno e con una pratica costante potreste cominciare a riscontrare una qualità più lucida dei vostri sogni. Lasciare andare con gratitudine ciò che ci è accaduto durante il giorno ci apre allo spazio della Notte, uno spazio di riposo e di coltivazione preziosa del sonno. Il 15 marzo ci sarà la Luna piena, potete appellarvi alle sue forze e al suo potere per aiutarvi in questo processo, la Luna è la signora dei sognatori e porta luce all'ombra della notte...

E come sempre ci rimettiamo in cammino...al prossimo viaggio
Alberto Fragasso

domenica 18 gennaio 2015

IL SONNO E I SOGNI (Gnosi)

IL SONNO E I SOGNI
A) IL SONNO
Si usa dire "sonno della Coscienza" per definire la condizione dei primi due stati dì Coscienza (Eikasia e Pistis, vedi argomenti precedenti) in cui esiste solo meccanicità, imitazione e cieca credulità. E' questo un tipo di sonno che prende l'uomo comune e corrente sia di giorno che di notte.
Da questo tipo dì sonno ci si deve liberare. Bisogna imparare a vivere "da svegli", cioè ad essere pronti alle novità, ai segnali e ai messaggi che in ogni momento giungono a noi e dei quali spesso nemmeno ci accorgiamo.
Questo è il significato dell'ammonimento di Gesù agli apostoli nell'orto degli ulivi: "Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione" (Mt, 26,40). La vera nuova vita di S. Pietro, che fino a quel momento non aveva capito nulla della predicazione del suo Maestro, inizia con il canto di un gallo.
  • Il gallo [ pertanto il simbolo del risveglio.
Dopo questa premessa sul sonno psicologico, esaminiamo brevemente il sonno fisiologico ed i suoi fenomeni.
Fisiologicamente, il sonno occupa un terzo della nostra vita. E' dunque un fenomeno ragguardevole ed indispensabile: è il modo con cui l'organismo "si costringe" a riposare. Privato del sonno, un soggetto presenta gravi alterazioni del comportamento, della capacità di concentrazione e di attenzione. Si racconta che i Cartaginesi, prima di far rotolare Attilio Regolo in una botte di chiodi, volendo ridurre la sua resistenza psicologica durante gli interrogatori, gli tagliassero le palpebre per impedirgli di dormire.

Il sonno dev'essere naturale e spontaneo (cioè indotto senza farmaci). A questo scopo, un buon sonno va preparato in un certo senso durante il giorno: è indispensabile essere il più a lungo possibile coscienti durante la vita di veglia, cioè essere in autoricordo e in autoosservazione di istante in istante, nel pieno uso e possesso dei 5 sensi e nel pieno equilibrio dei 5 centri. Chi soffre di insonnia potrebbe benissimo chiedersi qual è la qualità della sua vita da sveglio. Altrettanto potrebbe chiedersi chi soffre di incubi. Non è un buon sonno quello di chi, alla sera, cade subito profondamente addormentato dopo una giornata piena di identificazioni e dopo aver, di conseguenza, consumato tutte le energie. Il sonno è un momento da vivere il più possibile con la Coscienza sveglia; per questo si dice che bisogna "dormire da svegli" .

E' molto importante avere un buon sonno almeno per due motivi:
1) Il sonno consente al Corpo Vitale di riparare le piccole lesioni riportate dal Corpo Fisico durante la vita di veglia, nonché di provvedere al naturale ricambio delle cellule e dei composti chimici.
2) Mentre dormiamo, viviamo numerose esperienze di "sdoppiamento" (i sogni), che sono di fondamentale importanza per il lavoro interno. Per queste ragioni, il sonno deve essere considerato una PRATICA importante, una vera e propria DISCIPLINA (il cosiddetto "Yoga del sonno").

Lo Yoga del sonno.
In genere, è sufficiente dormire 7 ore per notte. Non bisogna andare a coricarsi troppo tardi o troppo stanchi.
Alla sera, non bisogna bere alcolici, o fumare, o fare discorsi troppo impegnativi o, in genere, impegnare troppo i 5 Centri. La cena dev'essere leggera.
Prima di coricarsi, bisogna terminare tutto ciò che può essere terminato, possibilmente senza lasciare nulla in sospeso per il giorno dopo. Bisognerebbe poter concludere la giornata come se fosse l'ultima della nostra vita.
E' utile ascoltare, senza identificazione, un po' di musica dei grandi classici.
Ci si metterà a letto con il capo rivolto a nord e in una stanza contenente i tre colori fondamentali (rosso, blu e giallo).
Si rilasserà il corpo e ci si metterà in relazione con il 3% di Essenza, invocando contemporaneamente la Madre Divina ("Madre mia vieni a me").
Ci si concentrerà sul cuore e si aspetterà tranquillamente il sonno vivendo l'istante. Inizialmente si resterà supini; successivamente, è preferibile assumere la cosiddetta "posizione del leone": appoggiati sul fianco destro, con la testa rivolta a Nord, le gambe vengono tirate lentamente verso l'alto piegando le ginocchia. Si piega in alto anche il braccio destro e si colloca la guancia destra sul palmo della mano destra, mentre il braccio sinistro riposa sulla gamba sinistra (vedi figura qui sotto).

B) I SOGNI
Il sogno è tuttora un fenomeno dal significato oscuro per la scienza ufficiale ed accademica. Esso si accompagna ad un particolare stato bioelettrico della corteccia cerebrale, registrabile elettroencefalograficamente, presente più volte in modo ricorrente nel corso del sonno ed abbinato ad attività motoria dei muscoli oculari estrinseci (fase "REM", o dei rapidi movimenti oculari).
In un periodo relativamente recente (anni '50), la ricerca sperimentale ha permesso di accertare che la frequenza e la durata dei periodi REM, detti anche "periodi del sogno", non sono sempre gli stessi nel corso della vita.
Dal primo al quinto giorno di vita, l'attività REM occupa il 50% del tempo totale del sonno; dal 5° giorno fino al compimento del primo anno, il 30%; a partire dai due anni di vita in poi, la durata della fase REM è pressoché la stessa, ed è pari a circa il 20% della durata totale del sonno. I bambini prematuri (da 2 a 10 settimane prima del termine) hanno un’attività REM pari a circa il 60% del tempo totale del sonno, che a sua volta dura circa 20 ore nella giornata.
Molti studiosi hanno cercato di indagare sul fenomeno "sogno". Freud, nel secolo scorso, aveva intuito due cose importanti:
  • che il materiale del sogno è generalmente fornito dalle impressioni che il soggetto riceve durante la vita di veglia;
  • che la scena del sogno si crea attraverso cinque meccanismi variamente intrecciati tra loro: drammatizzazione, concentrazione, dispersione, spostamento dell'accento, trascrizione simbolica ("elaborazione primaria" del sogno).
Ancor oggi, le sue intuizioni mantengono un'importanza rilevante: il simbolo è considerato il linguaggio con cui il sogno si esprime, e la sua decifrazione è fondamentale per la sua interpretazione. Alcune riserve possono essere mosse alla teoria del sogno costruito sul materiale proveniente dall'esperienza della vita di veglia, la cosiddetta teoria dei "resti diurni": che esperienza della vita di veglia può infatti avere un neonato che dorme praticamente in continuazione e che pure in continuazione sogna? Vedremo che il problema si risolverà facilmente quando daremo al sogno il significato affidatogli dalla tradizione esoterica.
Rimandiamo alla letteratura scientifica specializzata chi volesse continuare questo filone di ricerca.
*******
Considereremo ora il sogno alla luce della tradizione esoterica.
Se abbiamo presente la struttura del Cosmo nel nostro "sistema", potremo facilmente capire la definizione seguente: il sogno è un'esperienza del Mondo Astrale, effettuata generalmente in modo incosciente e con uno pseudocorpo (detto anche "corpo dei desideri" o "fantasma astrale") .
  • Freud stsso aveva gia' a suo tempo definito il sogno come "espressione di un desiderio" soggiacente ai meccanismi di rimozione.
Mentre il Corpo Fisico giace addormentato, immobile e con i 5 Centri in completo riposo (solo gli occhi si muovono), colui che sogna (cioè il 3% di Essenza libera più il restante racchiuso negli Ego) si reca nel Mondo Astrale Inferiore. Il Corpo Fisico perde momentaneamente la funzione di veicolo di manifestazione e l'Essenza vi resta collegata soltanto attraverso un cordone di sostanza eterica, e quindi invisibile, denominato "cordone argenteo" (ANTAKARANA per l’Indostan). Ciò consente in ogni momento, in caso di necessità, il rientro immediato della persona che sogna nel proprio Corpo Fisico. L'Antakarana, che di norma resta "arrotolato" all’interno dello spazio psicologico della persona, può allungarsi o "srotolarsi" senza limite, permettendo qualsiasi esperienza nel tempo e nello spazio. Ricordiamo che nel Mondo Astrale lo spazio/tempo si riduce a un punto matematico privo di materia, e che pertanto in esso è possibile volare, penetrare nei corpi e trasportarsi ovunque nel passato e nel futuro.
(per ingrandire l'immagine, cliccarci sopra)
L'esperienza del sogno rappresenta quindi una sorta di "sdoppiamento". Il sognatore, pur rimanendo collegato al Corpo Fisico, suo abituale veicolo di manifestazione, ne assume un altro, il Corpo Astrale Lunare, detto anche Corpo dei desideri o Fantasma astrale. In realtà, il Corpo Astrale Lunare non è un vero veicolo, paragonabile, per esempio, al Corpo Astrale Solare. Il "fantasma astrale" è una struttura assai vaga, costituita dagli Ego e dalla percentuale di Essenza libera di chi sogna tenuti, per così dire, insieme dall'Antakarana. Struttura che andrebbe completamente dispersa se l'Antakarana fosse tagliato.
Generalmente, il Corpo Astrale Lunare non è un Corpo cosciente e consapevole. Infatti, il suo 3% di Essenza libera è addormentato esattamente allo stesso modo in cui è addormentato nello spazio psicologico allo stato di veglia. Ciò significa che colui che nella vita di veglia ha la Coscienza addormentata, ha la Coscienza addormentata anche nel sogno: in esso egli non sarà presente e l'esperienza sarà gestita unicamente dagli Ego che, in modo completamente meccanico, eseguiranno la loro rappresentazione priva di senso, spinti solo dalla loro energia individuale.
Ora, se vogliamo che il sogno diventi un'esperienza utile per il lavoro interno, sono necessarie due cose:

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