COLLEGAMENTO
FRA ONDE DI TORSIONE E COSCIENZA
di David Wilcock - Capitolo Nove
9.1 - OGNI ATOMO E’ UN GENERATORE DI TORSIONE
Il lavoro
di Kozyrev e altri ci ha mostrato che tutta la materia imbriglia onde di
torsione per sostenere la propria esistenza. Nei due ultimi capitoli abbiamo
visto che un atomo è in realtà un vortice di energia eterica, dove le nuvole di
elettroni a carica negativa premono verso il nucleo interno a carica positiva
secondo l’effetto Biefield-Brown. Abbiamo anche visto che la geometria è un
fattore importante nel regno quantico, dato che rappresenta la forma naturale
che la vibrazione crea nella materia fluida. Queste vibrazioni eteriche
che avvengono naturalmente spingeranno gli atomi, quando rilasciati da un becco
molto sottile, ad unirsi in microcluster geometricamente perfetti, che agiscono
a loro volta come un grande atomo. Queste vibrazioni sono anche responsabili
della formazione dei quasi-cristalli, dove una lega metallica rapidamente
raffreddata si forma in una struttura geometrica che non può essere creata da
singole “particelle atomiche”, ma solo da quegli atomi che si mescolano insieme
in un intero più grande.
Ancora, la
chiave è che queste forme geometriche vengono create dalla vibrazione. Affinché
questa vibrazione possa avvenire, un atomo deve costantemente assorbire e allo
stesso tempo emanare energia eterica. Al persistere di questa vibrazione,
l’atomo butterà fuori onde di torsione nell’etere circostante. Ciò significa che
ogni atomo è un generatore di torsione, e a seconda della “polarizzazione
generale della sua rotazione”, cioè se nelle sue nuvole elettroniche c’è una
maggiore quantità di rotazione destrorsa o sinistrorsa, l’oggetto genererà onde
di torsione destrorse o sinistrorse. Ovviamente una “massa” più grande di atomi
che si raggruppano in oggetti fisici comuni seguirebbe le stesse regole.
Così,
supponiamo di avere un oggetto i cui atomi siano polarizzati per una rotazione
maggiormente destrorsa rispetto a quella sinistrorsa. Ora, torniamo alla nostra
analogia della spugna immersa nell’acqua. Le vibrazioni esistenti causeranno la
continua espansione e contrazione della spugna ad una velocità molto elevata. Se
la spugna è una sfera perfetta, allora la spugna butterà fuori una quantità
d’acqua uguale in tutte le direzioni ad una velocità di flusso costante.
Tuttavia, se la spugna fosse a forma di cono, allora ogni volta che la spugna si
contrae, dal vertice del cono uscirà una quantità maggiore d’acqua rispetto alle
altre aree. Questo è facilmente visualizzabile con l’analogia dell’acqua che
passa attraverso un imbuto. Nel caso di questa analogia, il vertice del cono
rilascerà onde di torsione destrorse.
Così, dato
che ogni atomo butta fuori onde di torsione quando vibra, certe forme possono
aiutare più di altre ad imbrigliare e dirigere questo flusso di energia
torsionale. Ovviamente, in questa categoria c’è ognuno dei Solidi Platonici, ma
altre forme possono imbrigliare onde di torsione senza necessariamente essere
Solidi Platonici. Il dott. Victor Grebennikov ha scoperto questi fenomeni nell’
“effetto di cavità strutturale” o CSE, durante i sui studi sugli insetti. In
questo capitolo, discuteremo anche la sorprendente ricerca dei dott. Golod,
dott. Krasnoholovets, Joe Parr e altri, sulla forza della forma piramidale
nell’imbrigliare l’energia torsionale.
9.2 - PRINCIPALI CATEGORIE DI
DISPOSITIVI GENERATORI DI TORSIONE
Come
descritto nei rivoluzionari studi sulla torsione di Nasonov, ci sono quattro
principali categorie di strumenti che producono un effetto di campo torsionale
misurabile:
1. Oggetti
con polarizzazione di spin specificatamente organizzata.
Un magnete è il materiale più comune che
appartiene a questa categoria. Ogni atomo possiede una combinazione di spin
[rotazione] “destro” e spin “sinistro” nelle nuvole di elettroni, e questo è
conosciuto come la “polarizzazione di spin” dell’atomo. Ogni singolo oggetto
avrà una polarizzazione di spin generale, che è la somma di tutti i differenti
spin presenti nell’atomo. In un magnete, tutte le molecole sono allineate in
polarizzazione magnetica nord-sud, e questo crea forti onde di torsione così
come un campo magnetico. Il ricercatore ceko Pavilta è stato in grado di
produrre effetti simili in materiali non-magnetici, come documentato in
Physics Discoveries
2. Generatori di torsione elettromagnetici o elettrostatici.
Generando semplicemente un campo elettrostatico
o elettromagnetico, come passando corrente elettrica attraverso un roccheto di
filo, si produrranno anche onde torsionali misurabili. Generatori che utilizzano
questo principio sono stati costruiti e testati da S.V. Avramenko, F.G. Ignatjev,
G.A. Sergejev, S.N. Tarakhtiy e molti altri.
3. Oggetti
con rotazione specificatamente organizzata.
Facendo ruotare materiali sia magnetici sia
non-magnetici secondo velocità e schemi determinati, si possono generare campi
di torsione. In Russia, questo metodo è stato utilizzato da A.I Veinik,
K.N. Perebeinos, V.M. Yuritovsky, V.V. Bobyr e
molti altri. Tali generatori sono stati ben descritti nel nostro precedente
volume, dato che molti ricercatori hanno creato “superunità” o strumenti a
free-energy che utilizzano questi principi per estrarre energia direttamente
dall’etere stesso. Con questo metodo sono stati costruiti anche veicoli ad
anti-gravità, come il SEG del Professor Searl.
4. Oggetti
che distorcono la geometria del vuoto fisico.
Come indica Nasonov, “Ogni oggetto che ha una certa geometria di superficie
genererà simultaneamente campi di torsione destra e sinistra con una certa
configurazione a seconda della geometria dell’oggetto. Questo fatto può essere
rilevato da vari tipi di indicatori fisici, chimici e biologici. Da molti
ricercatori di differenti paesi sono stati ripetutamente osservati insoliti
effetti dimostrati da piramidi, coni, cilindri, triangoli piani ecc, ”.
Questa quarta categoria sarà l’argomento principale di discussione di questo
capitolo, e ci riferiremo a questi oggetti dalla forma speciale come a
“generatori passivi di torsione”. Questi effetti sono stati studiati da
A.I. Veinik, V.S. Grebennikov, Yu.V. Tszyan Kanchzhen, I.M. Shakhparonov,
A.A. Beridze-Stakhovsky, A. Golod, V. Krasnoholovetz, Joe Parr ed altri.
5. Generatori che combinano le caratteristiche delle quattro precedenti categorie.
Sono stati costruiti certi
strumenti che combinano la forma geometrica di un oggetto o altro del tipo
descritto al punto 4 con altre proprietà che generano onde torsionali come
quelle viste nei punti 1-3, producendo risultati rimarchevoli. Anche questi
studi saranno discussi in questo ed altri capitoli, e sono stati eseguiti da
Yu.V. Tszyan Kanchzhen, V.P. Kaznacheev,
Joe Parr e dagli autori del brevetto francese n°2421531 del 1979, tra gli altri.
9.3 - I CAMBI DI
POLARIZZAZIONE DI SPIN DI UN ATOMO SONO POSSIBILI
Prima di
procedere, dobbiamo qui notare che la polarizzazione di spin di un atomo non è
necessariamente fissa in direzione destra o sinistra. L’Istituto di Ricerche
Materiali di Kiev, in Ucraina, ha eseguito una serie di esperimenti dove un
oggetto è stato esposto ad un campo torsionale creato dal terzo processo della
lista precedente. Essi hanno trovato che se la radiazione di torsione è
sufficientemente forte, lo stato di spin degli atomi stessi può essere
cambiato. Più avanti in questo capitolo vedremo che questi cambi possono
essere eventualmente abbastanza sostanziali da alterare la struttura e
l’apparenza di un materiale, come il colore del granito o l’affilatura della
lama di un rasoio.
In modo
ancor più interessante, l’ Istituto di Ricerche Materiali ha anche
determinato che persone con forti capacità psichiche sono capaci anche di creare
identici cambiamenti nella polarizzazione di spin di varie sostanze
semplicemente focalizzando la loro coscienza. Nessun’altra tecnologia può creare
tali cambiamenti negli oggetti fisici. Questo suggerisce ancora che la coscienza
e le onde di torsione sono in realtà la stessa identica cosa, e nella ricerca
russa ed ucraina sulla piramide di questo capitolo potremo vedere di più della
crescente evidenza che punta direttamente a questa conclusione.
9.4 - L’ASSORBIMENTO DI
ENERGIA ETERICA PROBABILMENTE LA COSA PIU’ IMPORTANTE PER LA SALUTE
In questo
capitolo, inizieremo anche a sentire il peso dell’evidenza che suggerisce che
l’assorbimento di energia eterica è in realtà l’ingrediente più importante
nella salute di un organismo, e che i processi convenzionali di
respirazione, ingestione, ed esposizione al sole sono solo parte del puzzle:
forse importante solo per il grado in cui ogni processo è in grado di rinnovare
continuamente la nostra scorta di energia eterica. Alcuni “santi digiunatori”
descritti in Autobiography of a Yogi di Paramahansa Yogananda ed altre
fonti sono arrivate al punto in cui sostengono la salute dei loro corpi fisici
direttamente da questa fonte d’energia, senza mangiare o bere. (Invitiamo
assolutamente i nostri lettori a non tentare di fare altrettanto, in quanto può
essere fatale).
9.5 - LE ONDE DI TORSIONE SONO
SPIRALI “PHI”
Un altro
punto che dovrebbe essere menzionato subito in questo capitolo viene dalla
ricerca sui generatori passivi di torsione e sull’effetto della cavità
strutturale che è stata condotta dal gruppo di A.E. Akimov all’Istituto di
Fisica dell’Accademia Ucraina delle Scienze e all’Università di
Chernovitsky. Essi erano particolarmente interessati a studiare gli effetti
che i coni di diverse grandezze avrebbero avuto su vari processi. Da questa
ricerca si è determinato che:
I migliori
generatori passivi di torsione erano formati da coni che erano formati secondo
il rapporto “phi” di 1 a 0,618.
Ciò che
questo ci dice è che le onde di torsione sono effettivamente “spirali “phi”,
dato che un cono che duplica questo schema imbriglia le ondo nel modo più forte.
9.6 - GREBENNIKOV E L’
“EFFETTO DELLA CAVITA’ STRUTTURALE”
Lo
scienziato russo dott. Victor Grebennikov è un entomologo, cioè egli
lavora specialmente con gli insetti. Egli ha scoperto per la prima volta l’
“effetto della cavità strutturale” una volta che terminò di lavorare troppo
tardi nelle steppe della valle di Kamyshlovo e cercò di dormire relativamente
vicino al bordo di uno scoglio. Nel profondo di un lato dello scoglio proprio
sotto di lui c’erano enormi “città di api” con una moltitudine di tunnel e
camere create da un incredibile numero di alveari che si erano creati tutti
nella stessa area. Così tante api avevano costruito la loro casa lì che l’intera
faccia dello scoglio sembrava un pezzo di formaggio svizzero, ed era così poroso
che sembrava quasi una spugna.
Quando
Grebennikov cercò di addormentarsi sopra queste vivaci città d’api che
canticchiavano gentilmente, egli ha cominciato a sperimentare effetti molto
bizzarri che erano troppo potenti per poter essere ignorati. Dapprima il suo
corpo sentì come se si stesse continuamente espandendo e contraendo in
grandezza, mentre sentiva anche come se fosse in uno stato di caduta libera.
Poi, quando l’effetto si è intensificato, ha cominciato a vedere dei flash di
fronte ai suoi occhi che sarebbero continuati ad apparire sia con gli occhi
aperti sia con gli occhi chiusi. La sua bocca improvvisamente sentì un forte
gusto metallico come se avesse schiacciato la sua lingua sui piatti di contatto
di una batteria a nove volts, ed ha anche sentito profondi squilli nelle
orecchie e una amplificata consapevolezza del suo battito cardiaco. Quando si
spostava di appena 5 piedi da quel particolare punto, tutti gli effetti
cessavano, ma quando ritornava al punto gli effetti tornavano.
Per molti
anni si è chiesto perchè aveva sperimentato questi effetti senza produrre una
valida spiegazione. Poi, un giorno aveva un largo contenitore pieno di
protuberanze di argilla spugnosa, proveniente dal sito del nido, che stava sulla
sua scrivania. Questi pezzi avevano cavità a forma di alveare all’interno, dove
le larve erano cresciute in api adulte. Quando ha passato una mano sopra questi
frammenti porosi, ha sentito un’immediata sensazione di calore che emanava da
essi. Quando ha toccato l’argilla stessa con la mano, era fredda, ma questa
sensazione di calore era chiaramente percepibile sopra il mucchio. Grebennikov
ha anche notato un leggero strattone o sensazione di “ticchettio” dal mucchio
sulle sue dita, insieme al calore. Quando si appoggiato sopra e ha messo la
testa sopra le protuberanze d’argilla, ha sperimentato ancora tutti quei
bizzarri sintomi che aveva avuto al sito originale nella valle di Kamyshlovo,
compreso un senso di nausea.
 |
Figura 9.1 - Protuberanze d’argilla dai nidi d’ape della Valle di Kamyshlovo |
Grebnnikov
ha subito scoperto che anche se il contenitore veniva coperto con un spesso
coperchio metallico, gli effetti continuavano ancora. Egli ha poi portato il
contenitore con le protuberanze alveari d’argilla a vari istituti dell’Accademia
dell’Agricoltura di Novosibirsk, dove sono state testate con termometri,
rivelatori ad ultrasuoni, magnetometri, elettrometri e simili. Nessuno di questi
strumenti ha risposto ai nidi in alcun modo insolito. Precise analisi chimiche
dell’argilla non hanno mostrato alcuna anomalia, e anche un radiometro non ha
mostrato nessun effetto. Comunque, come ha indicato Grebennikov,
…normali
mani umane, e non solo le mie, sentivano distintamente o caldo o freddo, o un
formicolio, o a volte un ambiente più denso o appiccicoso. Le mani di alcune
persone si sentivano pesanti, altre più leggere come se spinte in alto. I
muscoli delle dita e delle braccia di alcune persone intorpidivano, altri si
sentivano stordite e sviluppavano una profusa salivazione.
In seguito
Grebennikov ha scoperto che creando alveari artificiali in plastica, carta,
metallo e legno si creavano gli stessi effetti, se aderivano la struttura base
dei nidi d’ape vi aderiva. Come ha scritto nel suo libro,
E’ emerso
che la causa di tutte quelle sensazioni insolite non era un effetto biologico,
ma la grandezza, la forma, la quantità e l’ordine delle cavità formate da
e in ogni singolo oggetto. E come prima, l’organismo l’ha percepito,
mentre gli strumenti sono rimasti in silenzio. Ho dato alla scoperta il nome di
Effetto della Cavità Strutturale (CSE)… [grassetti aggiunti]
Poi
Grebennikov va avanti a spiegare alcuni degli effetti biologici che sono stati
notati nell’Effetto della Cavità Strutturale:
La Natura ha
continuato a rivelarmi uno dopo l’altro i suoi più reconditi segreti. E’ venuto
fuori che la zona CSE inibisce la crescita dei batteri saprofiti della terra,
inibisce la crescita di lievito e altre colture simili così come inibisce la
germinazione del frumento. Anche il comportamento delle agili microscopiche
clamidospore cambia in queste zone d’influenza. Le larve di’ape tagliatrici di
foglie iniziano ad essere fosforescenti [brillare di luce], mentre le api adulte
sono molto più attive in questo campo e terminano l’impollinazione due settimane
prima del normale. E’ emerso che questo CSE, come la gravità, non può essere
schermato.
Vedremo che
sebbene l’Effetto della Cavità Strutturale basata sugli insetti inibisce
la crescita di batteri, lievito, frumenti e simili, gli esperimenti relativi
alle piramidi mostrano l’effetto opposto. Questo dimostra come l’effetto della
cavità strutturale sembra assorbire l’energia delle onde di torsione dalla
gran parte dei sistemi biologici, mentre l’energia concentrata dentro una
piramide le moltiplica.
In questo
prossimo estratto sul CSE, ripensiamo alle scoperte di Kozyrev che sono state
discusse nel primo capitolo. I campi di torsione sono certamente in grado di
muoversi attraverso la materia solida senza perdere niente della sua forza.
Inoltre, qui vediamo ancora l’effetto “fantasma” o “polarizzazione del vuoto”
che Kozyrev e altri avevano osservato:
[Il campo
CSE] influenza gli organismi viventi attraverso i muri, metalli spessi e ogni
altro tipo di schermatura. E’ emerso che se veniva spostato un oggetto poroso,
una persona non avrebbe percepito immediatamente il cambiamento nella posizione
del CSE, ma pochi secondi o minuti dopo. Mentre la vecchia posizione
manteneva una “traccia” o come la chiamo io un “fantasma” del campo CSE
percepibile dalla mano per ore e a volte mesi dopo. [grassetti aggiunti]
In questo
nuovo passaggio troviamo un supporto in più per il concetto delle “sfere
annidate” di energia, che in questo caso sono formate dall’effetto della cavità
strutturale:
E’ emerso
che il campo CSE non diminuiva proporzionatamente alla distanza, ma circondava
l’alveare con un sistema di “gusci” invisibili, ma talvolta chiaramente
percepibili.
Grebennikov
va avanti a ricordarci che noi siamo costantemente circondati da questi effetti,
e che quindi abbiamo un’innata capacità di adattamento a tali cambiamenti nel
nostro ambiente così che non ne veniamo infastiditi:
E’ emerso
che animali (topi bianchi) ed umani che entrano in una zona del campo CSE
(anche uno molto forte) ci si adattano subito. Non potrebbe essere altrimenti.
Siamo circondati ovunque da cavità, grandi o piccole, circondate da griglie e
cellule di piante vive e morte (così come le nostre stesse cellule). Siamo
circondati da bolle di gommapiuma, schiuma di plastica, schiuma di calcestruzzo,
corridoi, sale, tettoie, spazi tra parti di macchine, alberi, mobilia e
costruzioni.
Il prossimo
punto dovrebbe ricordarci ancora delle scoperte di Kozyrev, mostrando come
l’energia che scorre nella Terra e l’energia che scorre via dal Sole hanno
influenza diretta su questo processo:
E’ emerso
che il “raggio” CSE ha un impatto più forte sugli organismi viventi quando era
diretto in allontanamento dal Sole ed anche in giù, verso il centro della Terra.
Poi, vediamo
dove Grebennikov ha inconsapevolmente replicato le scoperte di Kozyrev che
mostrano che il tempo stesso può essere accelerato o rallentato in
presenza di energia di onde torsionali:
E’ emerso
che gli orologi, sia meccanici sia elettronici, funzionano in modo impreciso se
piazzati in un forte campo CSE. Il CSE sembra avere effetto anche sul tempo.
Tutto questo è una manifestazione della volontà della materia, che costantemente
si muove e si trasforma ed esiste eternamente.
Grebennikov
ha costruito dei rilevatori di energia di onde torsionali che erano
relativamente simili a quelli di Kozyrev, anche se molto meno complessi. La
chiave da ricordare qui ancora è che queste onde spiraliformi esercitano una
sottile pressione sulla materia fisica che è rilevabile con strumenti sensibili:
Sono
riuscito ad escogitare strumenti per un’obiettiva registrazione del CSE, che
reagiscono accuratamente alla prossimità di nidi d’insetti durante tutto questo
tempo. Eccoli nei disegni. Si tratta di barattoli [di vetro] sigillati con
dentro paglia, ramoscelli bruciati o carbone da disegno sospesi su fili di
ragnatela, con un po’ d’acqua sul fondo per contrastare gli effetti
dell’elettricità statica, che ostacola questi esperimenti nell’aria asciutta. Se
si punta un vecchio nido di vespe, un alveare d’api o un mazzo di cereali verso
il capo superiore dell’indicatore, esso gira lentamente di poche dozzine di
gradi. Questo non è un miracolo… Coloro che hanno dubbi sono invitati a visitare
il Museo di Agroecologico vicino a Novosibirsk e vederlo coi loro occhi…
 |
Figura 9.2 – I rilevatori di CSE di Grebennikov
in azione. |
Questa nuova
citazione fornisce una rimarchevole prova dell’abilità di un calabrone di
sentire il CSE dal suo alveare anche attraverso un muro di mattoni spesso
mezzo metro:
Mi è stato
riferito di effetti altamente spiacevoli di pochi nidi di vespe in un attico.
Oltre a quello, la maggior parte di strumenti a cellule multiple e oggetti con
un manifesto campo CSE hanno un effetto tutt’altro che benefico sugli uomini nei
primi pochi minuti. Alveari di api da miele sono una rara eccezione. Ho anche
osservato spesso i calabroni che vivono nel nostro piatto Isilkul negli anni
’60. Un giovane calabrone non si prese la briga di ricordare l’entrata
all’alveare e spese ore vagando intorno alle finestre di casa nostra e di una
casa simile vicina nel suo primo viaggio fuori dall’alveare. Si arrese per la
sua scarsa memoria visiva nel pomeriggio e atterrò su un muro di mattoni
precisamente davanti all’alveare e tentò di passare proprio attraverso il muro.
Ora come
faceva l’insetto a sapere che il suo nido era proprio là, a quattro metri
dall’ingresso dell’attico e un metro e mezzo sotto, dietro il muro spesso mezzo
metro? Al tempo mi sono perso in congetture ma ora so esattamente perché il
calabrone si è comportato in quel modo. Ora ricordiamo l’esperimento nel quale
le vespe cacciatrici ritornarono non solo ad un determinato luogo ma anche ad
un luogo completamente diverso dove il pezzo di terra con il loro nido è stato
spostato. Non dubito che esse siano capaci di trovarlo per via delle
emettitore di onde creato dalle cavità del loro nido [grassetti aggiunti].
Nel prossimo
passaggio, Grebennikov dimostra come certi fiori hanno una forma che crea una
struttura risonante affinché vengano generate onde di torsione, attraendo così
le api per l’impollinazione. Ancora, vediamo menzione dell’ “effetto fantasma” o
“ polarizzazione del vuoto” quando Grebennikov discute di come è stato capace di
trovare questi fiori in una stanza completamente buia utilizzando un gambo, una
barra di carboncino o una corta matita:
Eppure c’era
un altro mistero che doveva essermi rivelato dai miei amici insetti. E’ emerso
che i fiori al fine di attirare i suoi impollinatori, oltre al loro colore,
odore e nettare, usano anche emettitori di onde altrettanto potenti e
inarrestabili. L’ho scoperto con un carboncino da disegno, un ramoscello
bruciato, passandolo sopra larghi fiori a forma di campana (tulipani, lillà,
amaryllis, malva o zucche). Potevo percepire “frenate” di questo rilevatore già
ad una certa distanza dal fiore.
 |
Figura 9.3 – Rilevazione
di campi CSE dai fiori a forma di campana |
Ho imparato a trovare un fiore in una stanza buia
stando a uno o due metri da esso con questo rilevatore, ma solo se non veniva
spostato. Se esso viene spostato, io troverei “un falso bersaglio”, il
campo “fantasma” lasciato nella sua vecchia posizione, il “fantasma” residuo che
ho già menzionato. Non possiedo alcuna facoltà sovrasensoriale, ed ogni
persona sarebbe capace di farlo con un po’ di allenamento. Uno potrebbe
utilizzare un pezzo lungo 10cm di gambo di saggina gialla invece di un pezzo si
carbone, o una corta matita il cui retro dovrebbe guardare verso il fiore.
Alcune persone sarebbero in grado di percepire il fiore (una sensazione “calda”,
“fredda” o “di brivido” che emana da esso) con le loro nude mani, lingue, o
anche facce. Come molti esperimenti hanno dimostrato, i bambini e gli
adolescenti sono particolarmente sensibili a queste onde di materia. [grassetti
aggiunti]
Nel prossimo
passaggio, Grebennikov descrive come questo sistema sembra essere progettato per
impedire ai nidi d’ape dal miscelarsi l’uno con l’altro, così come per impedire
alle radici di crescere nei nidi:
Quando
avviene nelle api, che nidificano sottoterra, la loro “conoscenza” del CSE è
vitale per loro. Prima di tutto permette alla costruttrice di una nuova galleria
di stare lontana dai nidi vicini. Altrimenti, tutta l’intera città attraversata
da buchi intersecanti semplicemente collasserebbe. In secondo luogo, alle radici
delle piante non deve essere permesso di crescere nelle gallerie e nelle celle
ed infatti le radici smettono di crescere a pochi centimetri dalle celle dei
tunnell e delle camere e cominciano a crescere in un’altra direzione, sentendo
che i nidi sono vicini.
Ho avuto
conferma dell’ultima conclusione da molti miei esperimenti sulla coltivazione di
frumento in un forte campo CSE, comparato a colture germinanti nelle stesse
condizioni climatiche ma in assenza del campo CSE. Fotografie e disegni mostrano
sia la colorazione delle radici nella procedura sperimentale sia la loro
ingegnosa deviazione in una direzione lontana dalla mia cella artificiale.
Quindi, tornando al lago, le api e le erbacce hanno fatto un patto tanto tempo
fa e sono un altro esempio della superiore convenienza ecologica di tutti gli
esseri…
Infine, il
nostro ultimo passaggio di Grebennikov in questo capitolo mostra come la
radiazione torsionale ha causato effetti elettromagnetici anomali, ricordandoci
ancora le prime scoperte di Kozyrev:
Racconterò
solo un’altra cosa. La mia calcolatrice tascabile a batteria funzionava spesso
male nel campo CSE. Essa sbagliava, o a volte il suo display non si accendeva
per ore. Ho utilizzato il campo di un nido di vespe combinato con quello dei
miei due palmi. Nessuna di queste strutture, prese singolarmente, ha avuto alcun
effetto.
9.7 - RICERCHE RUSSE ED
UCRAINE SULLE PIRAMIDI