martedì 28 febbraio 2017

Transumanesimo: l'agenda finale

Transumanesimo: l'agenda finale

"Persone come noi, in cui circola il sangue rosso prezioso dell’amore, della solidarietà, della tristezza, della gioia e della passione non finiranno mai dentro questo fantasma senz’anima".Julian Rose
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Recenti note dal blog di Marco Pizzuti e del suo ultimo libro, Evoluzione non autorizzata, mi ricordano un articolo che già pubblicai nel 2014 e che ora ripropongo: l'agenda cammina e puo' darsi che il concetto sia ora piu' comprensibile e sia piu' evidente verificare dove sta portando il "potere"
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Con piccoli passi alla volta, senza neppure accorgercene, stiamo entrando nell'era del transumanesimo. La maggior parte delle persone non sa neppure di cosa si tratta ma prima di quanto si possa immaginare, questo concetto verrà introdotto nella cultura popolare come qualcosa di positivo. Esiste però, il pericolo concreto e reale che le nuove tecnologie vengano utilizzate dai tecnocrati per controllare le masse con modalità ancora più inquietanti di quelle profetizzate da Orwell quando descrisse l'avvento della psicopolizia. La tecnologia non può essere fermata e quello che oggi sembra ancora fantascienza, è già una realtà che si va rapidamente sviluppando anno dopo anno....Osservando chi esercita il vero potere nell'attuale contesto mondiale, dubito che il transumanesimo e il controllo delle macchine con il pensiero (o viceversa) possa essere utilizzato per scopi filantropici....In ogni caso però, questo tipo di esperimenti, sta aprendo uno squarcio profondo nel velo di maya che identifichiamo come realtà....- Marco Pizzuti
 Nel seguito quindi la mia traduzione di un articolo di Julian Rose (foto  al titolo) : "Transhumanist Singularity - the ultimate escapist agenda" (Singolarità Transumanista: l'agenda finale di chi ama evadere) . Julian è un pioniere inglese nel campo della agricoltura biologica, nonchè scrittore e attivista e imprenditore sociale. E' presidente della International Coalition to protect the polish countryside, nonchè autore  di "In defence of Life- essay on a radical  reworking of green wisdom".
Il suo sito: www.julianrose.com. Su the Living Spirits ho già tradotto e pubblicato  questo suo altro pezzo:   Forse ti svegli, ma ti alzerai dal letto?
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Attenzione: questa non sarà una facile lettura, ma dobbiamo rompere il codice di questa vanagloriosa chimera, cosi tanto discussa.
Il che non significa dire che non esiste, perché invece esiste. Esiste come un prodotto collaterale di menti che sono attive in un vuoto sub-umano, che hanno tagliato il loro collegamento con la normale diversità delle emozioni, e ancor più’ con lo spirito e l’anima. Una volta sanzionato questo divorzio, le conseguenze non possono che essere deleterie
L’etica degli attuali Transumanisti, è profondamente atea e come tale non ha bisogno di sostituirsi a Dio, dato che non crede esista una tale entità. Ma, ironia vuole che sembra abbia il bisogno di creare un dio onnipotente secondo proprio disegno.
Una tale concezione, secondo i suoi propositori, può’ fornire alcune soluzioni finali al dilemma umano. Ecco che cosi abbiamo la nozione transumanista, che realizzare un computer che possa manovrare il cervello umano, produrrà in qualche modo una società liberata.
Nulla potrebbe essere piu’ lontano dalla verità. Dare in mano alle macchine la responsabilità di gestire le nostre vite, significa che ci facciamo usurpare la capacità di dare forma, variare dirigere e non ultimo di godere della gioia di vivere, diventando così schiavi delle nostre stesse invenzioni.
Riconoscere tutto ciò’ è di fondamentale importanza perché mette l’agenda Transumanista nella sua vera luce, che di fatto non è luce, ma sostanzialmente oscurità.
Il programma eugenetico nazista della Seconda Guerra Mondiale, è testimonianza di tale orrore. Il tentativo di far nascere un potente e “cosciente” computer in grado di sorpassare l’intelligenza umana, fa dei Transumanisti una nuova forma di campo di concentramento.
La scuola eugenetica di “epurazione della popolazione” non è mai stata lontana dalla superficie di questa epoca dominata dalle multinazionali ed in particolare dalle ambizioni del Nuovo Ordine Mondiale. Ma per raggiungere la massima ambizione di depopolazione mondiale nell’era post Seconda Guerra Mondiale, occorre un gioco di prestigio sovversivo e io credo che la profezia transumanista di una prossima “Singolarità” sia un tale sovversivo gioco di prestigio.

I Transumanisti usano il termine ‘La Singolarità’ per descrivere il tempo in cui essi credono che l’intelligenza artificiale, in continua crescita esponenziale, avrà il sopravvento o sovrasterà l’intelligenza naturale. Chiamano quel tempo “Il Punto Omega”.
Io vedo questo come un plagio diretto del contesto spirituale in cui questo stesso termine (anche se non noto nel linguaggio comune) descriverebbe un tempo di ampio risveglio della umanità alla Consapevolezza Divina o Divinità.
La Singolarità dei Transumanisti rappresenta l’opposto demoniaco del Risveglio Divino o Illuminazione. Capovolge il flusso naturale della vita ed imprigiona la sua preda in un mondo simile ad una Matrix, un mondo in cui tutti subiscono un lavaggio del cervello, una conformità sterile, con il risultato finale di un cervello fatto dall’uomo.
Già piu’ di 60 anni fa, Orwell, Huxley ed altri misero in guardia su una simile possibilità. Quindi quando sentiamo che Google, il cui presidente è un partecipante regolare del Bilderberg, sta avendo interessi in tale campo, diventa persino troppo chiaro che l’agenda è direttamente collegata al costante implemento di un sistema di controllo globale in stile Grande Fratello. Un sistema che, secondo l’etica della Singolarità, alla fine porta ad una forma raffinata del ‘pensare’, un super-computer che sostituisce permanentemente le istanze superiori della mente umana.
Sotto questo regime efferato, viene venduto il fatto che questo pezzo di tecnologia fatta dall’uomo, prima o poi strapperà di mano agli umani la responsabilità di gestire gli affari planetari e la lascerà che i “nuovi liberati”, si muovano freneticamente intorno come fossero polli senza timone sotto l’occhio vigile di un “capo gallo cyber”
Le istruzioni software sicuramente faranno si che questo Grande Fratello instilli un maggiore grado di paura in una società già agitata e tesa, dove le persone saranno in soggezione al suo potere, cosi che la logica delle sue azioni e pronunciamenti diverranno irrefutabili. Questo al punto che le sue istruzioni non potranno mai essere dimostrate invalide né venire mai confutate da un tribunale

Non ci sorprenda se di recente abbiamo visto un sacco di previsioni cinematografiche di questo futuristico scenario … che diventa realtà.
Se per caso avete mai messo in discussione il saldo del vostro conto corrente con qualcuno della banca, è probabile che abbiate avuto questa esperienza: qualcuno abdica alla responsabilità per ogni errore che possa essere intercorso a seguito di un “errore con il computer” e quindi ben oltre il controllo della direzione bancaria.
Questa è la fase iniziale dell’abdicazione umana al “pensiero macchina” Solo un impiegato manageriale potrà infine convincersi di fare un controllo al sistema per scovare un potenziale errore.
L’ultimo programma "dell’agenda di chi ama evadere", ovvero il perfetto mangime standard per l’avidità vampiristica del "lato oscuro", è quello di non voler mai essere considerati affidabili e sfuggire cos' ad ogni responsabilità tesa a realizzare il potenziale che Dio ha dato ad ognuno di noi.
Sappiamo che varie forme di sistemi di controllo high-tech sono già passate sotto serio scrutinio del programma segreto e sinistro del MK-Ultra e che la CIA ha sponsorizzato squadre di cibernetici già 40-50 anni fa. Non solo, prima di ciò’certe sette pseudo cristiane, sostenevano che il riunire tutta l’intelligenza umana in un vasto contenitore centrale avrebbe in qualche modo fornito le basi per un cambio evolutivo in uno stato più’ evoluto della umanità, che avrebbe inondato l’universo con il potere delle sua intelligenza riunita.
All’interno di questa visione allucinata ed omofobica di una evoluzione accelerata e prodotta dall’uomo, la ‘mente superiore’ del computer avrebbe fatto riferimento alla energia informativa umana globale, presa coralmente dal collettivo. Una volta raggiunto questo, essa avrebbe preso in carico chi accettare e chi no,  nella risultante società cibernetica.
Un super-computer in questo modo erediterebbe il ruolo di un comandante in capo eugenetico e in una sessione che ricorda Scientology, gli sarebbe data responsabilità per selezionare chi è idoneo o meno all’interno di una sopravvivenza sub-umana dei più’ “in forma”. Gli altri verrebbero dispensati in qualsiasi modo venga ritenuto “efficiente” …
Questo super computer fornirà cosi l’alibi perfetto, secondo i suoi programmatori, ovvero andrà oltre la loro capacità di avere controllo sulle azioni e quindi li solleverà dalla responsabilità dei suoi eccessi. Un chiamarsi fuori finale, pre-concepito.
Nonostante ciò’ il ruolo primario di questo computer-comandante-capo si suppone sia quello di scatenare il “Grande Evento della Singolarità”. Un evento che potrebbe manifestarsi come una sorta di rapimento in gloria, di ordine Luciferino/Illuminati. Una festa ritualistica oscura con forti similitudini a ciò’ che accade nel raduno annuale californiano del Bohemian Grove, una riunione satanica che celebra un tempo in cui l’anima umana verrebbe finalmente messa a riposo e le rampanti ambizioni materialiste di una elite senz’anima, avrebbero la meglio senza trovare opposizione. In questo scenario , il ‘Punto Omega’ vede compiersi il sogno degli Illuminati.
Dopo di ciò’ la macchina verrebbe sicuramente spenta da qualcuno che abbia accumulato sufficiente volontà di potere per eseguire questa azione. La più’ parte dei nuovi eredi della terra insisteranno con l’avere schiavi umani che si prenderanno cura dei bisogni riflessi. In questa loro visione di una Shangrila senza compassione, la sofferenza degli altri aggiungerebbe un po’ di “frizzantino” alla vita quotidiana, dato che gli oggetti robotici non potrebbero completare cosi ampiamente questo ruolo.
Sembra possibile che i Transumanisti di oggi stiano estendendo un copione che già emanò dall’era nazista, ovvero il desiderio di preservare e costruire una super-razza e disfarsi di tutto quello che non riesce ad essere all’altezza delle sue definizioni di perfezione mentale. Gli iniziati degli Illuminati si considerano già discendenti di sangue di dei-re extraterrestri. Queste ambizioni extra-terrestri si collegano strettamente alla agenda Transumanista, il cui viene completamente sovvertito il potere spirituale basato sul cuore, che è l’ostruzione maggiore al compimento del loro ruolo.

Sappiamo qualcosa del genere, dato che un tale tema sinistro si svolge in tutte le ambizioni, raramente celate, delle multinazionali: si vedano ad esempio gli OGM , la farmaceutica, l'agrochimica, l'energia nucleare, molta della indutria alimentare, i media controllati dalle multinazionali, le istituzioni bancarie chiave, la tecnologia avanzata e le telecomunicazioni, i militari, la NATO, i superricchi, i vertici di tutte le istituzioni governative incluso il Vaticano ed altre gerarchie ecclesiastiche. Senza dimenticare i dirigenti della Unione Europea e degli USA, e le organizzazioni del Commercio Mondiale…
In tutti questi settori ed altri – si possono individuare i più’segreti ma è spesso tutto palese – si nota il dispotico desiderio di esercitare una forma inumana di dominio, sorpassando persino il motivo del profitto. Il desiderio di esercitare una fredda influenza di controllo sugli altri e di usare questo pianeta come se non fosse altro che carburante gratis per degli ego già iperinflazionati, non importa se poi “l’ecocidio” è il risultato
Tutte queste ambizioni sinistre dipendono tutte, per la loro realizzazione, dal “Punto Omega” della Singolarità che porta alla presa di potere tecnologica sulla società umana, ipnotizzando la maggioranza in una sottomissione e resa, grazie alle sue capacità [tecnologiche] che paiono infinite, di adattamento e calcolo.

Realtà e Illusione - Viviamo in un mondo Virtuale?

Realtà e Illusione - Viviamo in un mondo Virtuale?

Viator
"La realtà è una illusione molto persistente."
A. Einstein
Fin dalla antichità esiste una frangia culturale trasversale - spaziante dalla fisica alla spiritualità, passando per la matematica e la filosofia - convinta che la realtà in cui viviamo sia solo una illusione. Teorie affascinanti ma non dimostrabili, che per lungo tempo hanno occupato una angusta nicchia nello immaginario collettivo occidentale, fino al giorno in cui alcuni scienziati le hanno esaminate sotto una nuova luce, quella della fisica quantistica.

Secondo alcune stupefacenti sperimentazioni - infatti - ciò che percepiamo come materiale, tangibilmente reale - comprese le nostre stesse persone - potrebbe essere il frutto illusorio della interazione della 'coscienza' con una infinita serie di impulsi lumino-elettrici-informatici i quali si manifesterebbero in un ambiente ignoto, forse neutro come il programma 'struttura' del film Matrix, o forse no. Un ambiente che - in ultima analisi - potrebbe esistere solo nella stessa coscienza oppure coincidere con essa (v. post correlati).

Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero?, dice Morpheus in Matrix.
E se da un sogno così non dovessi più svegliarti? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà? E ancora: Che vuol dire reale? Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel 'reale' sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello...
"Nello Zen c'è un koan particolare: se in mezzo alla foresta un albero crolla e non c'è nessun essere vivente lì presente, l'albero emette un suono quando cade a terra?
Saremmo tentati di dire di sì, ma la risposta è no. E' no perché non è l'albero ad emettere un suono, ma il nostro sistema uditivo che traduce quell'evento in 'suono'.

Allo stesso modo, se in una stanza buia si accende una lampadina e non c'è però nessuno, quella lampadina emette luce? Lo scienziato classico direbbe di sì ma il fisico quantistico osserverebbe che l'evento dipende dall'osservatore, e che la luce è una percezione del sistema nervoso, e non una proprietà intrinseca della lampadina." (link)

Diverse teorie matematiche, fisiche, filosofiche, spirituali non fanno che ammonire sulla illusorietà e parzialità delle percezioni sensoriali, in taluni casi portando alla luce frammenti di ciò che appare come una ristretta profondità di campo, ed un substrato deterministico celato dietro la apparente caoticità del cosmo e dei suoi processi.

Pensatori di ogni epoca hanno notato delle incongruenze nel 'codice della realtà', elementi che se considerati nel loro complesso non possono che alimentare qualche legittimo dubbio circa la reale essenza e 'consistenza' del mondo che ci circonda.

Diamo un'occhiata a qualcuna di queste visioni.

Informatica
Nel 2003 il filosofo transumanista di Oxford Nick Bostrom avanzò la ipotesi che il nostro universo sia in realtà una simulazione programmata al computer. Bostrom addusse elementi unicamente speculativi a sostegno della sua tesi, tuttavia da qualche tempo un team di fisici tedeschi ha dichiarato di essersi messo alla ricerca della prova di quanto ipotizzato da Bostrom; secondo costoro, infatti, per provare la artificiosità della nostra realtà basterebbe individuare quella che definiscono 'firma cosmologica.'

Secondo il fisico Silas Beane, che lavora con il proprio team presso l'Università di Bonn, per quanto potente e realistica sia, una simulazione del cosmo dovrebbe essere comunque subordinata ad alcuni precisi vincoli strutturali. Una volta inividuati tali vincoli, il gioco sarebbe fatto.
Quindi, come starebbe procedendo il team di Beane? Facile: programmando a propria volta una simulazione dell'universo e poi studiandola. A tal fine, hanno creato una versione dell'universo in femto-scala (che è ancora più piccola della nano-scala). Per il momento lo studio è allo stadio iniziale, ed i ricercatori stanno concentrandosi nel ricreare modelli accurati di processi cosmologici, attraverso cui iniziare a farsi una idea dei vincoli strutturali insiti in tali simulazioni. Fonte


I Sims e Fiebag
All'incirca 12 anni fa uscì il videogioco The Sims,che diventò il prodotto più venduto di tutti i tempi sul mercato videoludico. Durante la promozione l'ideatore Will Wright descrisse la propria creatura come un 'simulatore di vita.' Il gioco si basava sul controllo dei Sim - persone virtuali viventi in una simulazione del mondo reale - che il giocatore doveva guidare intervenendo nelle loro vicende come una sorta di deus ex machina, in modo tale da farle progredire nelle loro attività professionali e assicurare loro un'adeguata vita sociale.

Il videogioco simulava l'ambiente di vita di un omino all'interno di una comunità di omini virtuali, ambiente che in linea di massima rispecchiava quello di un qualsiasi reale individuo medio occidentale moderno. Quindi casa, ufficio, palestra, cinema, ecc. Il sim viveva la propria vita virtuale in modo pressoché autonomo grazie ad alcune semplici routine che ne simulavano l'intelligenza (ricordate gli animaletti Tamagotchi?). Dunque, sebbene in forma assai grezza ed elementare, l'omino era in possesso di una parvenza di coscienza dei propri simili, della realtà e del tempo entro il quale si svolgeva la propria esistenza virtuale, elementi apparentemente esterni alla sua persona virtuale, ma in realtà niente affatto distinti e separati in quanto espressioni, proprio come l'omino, di una simulazione al computer, un insieme di righe di programmazione. Elementi dunque, che potevano considerarsi una sola cosa, un Tutto Uno con lo omino virtuale.

Ciò premesso, cosa accadrebbe se un giorno i coseguimenti scientifici in campo informatico e biotecnologico consentissero di allestire dei software progettati sulla falsariga del gioco dei Sims, ma immensamente più avanzati dal punto di vista simulativo e della intelligenza artificiale?

Semplicemente, succederebbe che il 'giocatore-demiurgo' vivente in un simile remoto futuro sarebbe in grado di creare immensi universi virtuali ambientati in un punto qualsiasi nel tempo e nello spazio (ad esempio il Sistema Solare nel XXI secolo d.C.) popolati da innumerevoli 'omini' dotati di sprazzi di autocoscienza, un 'limitato' apparato sensoriale ed una intelligenza artificiale abbastanza sviluppata da restituire la impressione di una reale intelligenza biologica.

Conclusioni cui è giunto il filosofo e fisico tedesco Johannes Fiebag, recentemente scomparso. "Fiebag era convinto che la realtà sia un'illusione e che 'ciò che percepiamo con i nostri sensi sia solo una copia, una riproduzione della realtà.' (...) 

Lo studioso ipotizzò che un giorno saremo in grado di creare degli esseri umani le cui impressioni e cognizioni saranno costruite integralmente ed artificialmente da noi. 'Potremmo inserire nei corpi di queste cavie un dispositivo a trappola che impedisca loro di scoprirne la presenza; e potremmo assistere agli inutili sforzi che faranno per escogitare concetti filosofici e religiosi, e al loro fatale fallimento. Lasceremmo anche esercitare le scienze, ma solo entro certi limiti che concederemo loro. 

E talvolta ci divertiremmo a spuntare nel loro mondo: come figure senza rilievo, come divinità (o spettri, alieni, ecc. - n.d.r.) o come pietre inanimate posate ai margini della loro strada. Ci basterà indossare la nostra tuta a corpo intero, completa di sensori e fornita dei dati necessari, e premendo un paio di bottoni ci troveremo in mezzo alle nostre creature, nel mondo real-virtuale.' E a questo punto Fiebag si domanda: "E se fosse il nostro, di mondo, una realtà virtuale?" (link)

Fisica
Nel 1982 una equipe di ricerca della Università di Parigi diretta dal fisico Alain Aspect condusse forse il più importante esperimento scientifico del XX secolo. Scoprì che sottoponendo a determinate condizioni alcune particelle subatomiche come gli elettroni, esse siano istantaneamente capaci di comunicare tra di loro a prescindere dalla distanza che le separi, che si tratti di 10 metri o 10 miliardi di chilometri. 

Tale sbalorditivo risultato empirico implicherebbe la non esistenza delle dimensioni comunemente percepite sotto forma di 'spazio' e di 'tempo.' Ogni cosa avverrebbe nello stesso punto e nello stesso momento, e la comune percezione del passato e delle distanze sarebbe solo una illusione.
 

David Bohm, celebre fisico statunitense, sosteneva che la conclusione più logica che si poteva trarre dalle scoperte di Aspect fosse che la realtà oggettiva non esista. Vale a dire che, nonostante la sua apparente solidità, l'Universo sia in effetti un fantasma,un immenso ologramma meravigliosamente dettagliato. (v. post correlati).

La meccanica quantistica ha sperimentato altre fattispecie che sollevano non pochi dubbi sulla natura oggettiva della realtà in cui viviamo. Una di esse è stata determinata mediante l'esperimento della doppia fenditura.

"L'esperimento della “doppia fenditura” (double slit in inglese) consiste nel proiettare particelle quantistiche attraverso una barriera che contiene due piccole fessure al fine di misurare come vengono rilevate dopo esserne uscite. 
Il senso comune ci dice che quando le cose entrano da un lato sotto forma di particelle, dovrebbero mantenere quella forma viaggiando lungo tutto l'esperimento, uscendo poi alla fine in quanto tali.

Tuttavia le prove dimostrano che in un dato momento tra il punto di partenza e quello di arrivo alle particelle accade qualcosa di realmente straordinario. Gli scienziati hanno scoperto che quando un elettrone passa attraverso la barriera con una sola apertura, si comporta esattamente secondo le attese: comincia e finisce il suo viaggio in quanto particella. Nel far questo, non presenta sorprese. Al contrario, quando vengono usate due aperture lo stesso elettrone fa qualcosa di apparentemente impossibile. Sebbene inizi il suo percorso come particella, passa attraverso le fessure simultaneamente, come soltanto un'onda di energia può fare.

La sola spiegazione possibile in questo caso è che la seconda apertura ha in qualche modo costretto l'elettrone a viaggiare come se fosse un'onda, pur arrivando a destinazione nella stessa forma in cui è partito: in quanto particella.

Per fare questo l'elettrone deve poter percepire l'esistenza della seconda apertura che è diventata disponibile. Qui entra in scena il ruolo della coscienza.

Poiché si presuppone che l'elettrone non sia in grado di sapere nulla nel senso più stretto del termine, la sola altra fonte di quella consapevolezza è la persona che osserva l'esperimento.

La conclusione a cui si giunge qui è che in qualche modo la conoscenza che l'elettrone ha due possibili strade da percorrere è nella mente dell'osservatore e che è proprio la coscienza di chi osserva a determinare come viaggia l'elettrone."
Fonte

Un'altra possibile conclusione è che il comportamento dell'elettrone non sia provocato dalla coscienza dell'osservatore, ma da una banale istruzione, una 'riga di programmazione' errata.

Il nostro Universo è un fake?

Il nostro Universo è un fake?

Robert Lawrence Kuhn
Ho iniziato a pensarci, anche se con molte perplessità.
L'idea che l'umanità possa vivere in una realtà artificiale – un universo simulato – sembra da presuntuosi, nella migliore delle ipotesi fantascienza.
Ma confrontandomi con scienziati e filosofi, mi sono reso conto che la possibilità che tutto ciò che gli esseri umani vedono, conoscono, provano, sia un gigantesco gioco per computer guidato da hacker super intelligenti, non è uno scherzo.

David Brin, scrittore di fantascienza e scienziato spaziale, ci propone la storiella di un imperatore cinese che sognava di essere una farfalla che sognava di essere un imperatore.
Secondo Brin potremmo trovarci nell'anno 2050 mentre le persone vivono una simulazione al computer di come era la vita nei primi anni del 21° secolo – o potremmo trovarci a miliardi di anni da oggi, mentre viviamo una simulazione di come erano le vite umane primitive.

Il filosofo Nick Bostrom, direttore del Future of Humanity Institute all'Università di Oxford, descrive un universo falso come un «software di simulazione ricco di dettagli, compresi i predecessori storici, realizzato da una civiltà tecnologicamente molto avanzata.»

È come nel film “The Matrix”, ha detto Bostrom, a parte che «invece di avere dei cervelli in vasche alimentati da un simulatore tramite input sensoriali, il cervello farebbe anch'esso parte della simulazione. Un enorme programma del computer che simula tutto, compreso il cervello umano, fino a neuroni e sinapsi

Nick Bostrom non sta affermando che l'umanità vive in un tale simulazione. Piuttosto, la sua ipotesi “simulazione” mira a dimostrare che uno di questi tre scenari deve essere vero:
Tutte le civiltà si sono estinte prima di diventare tecnologicamente mature;
Tutte le civiltà tecnologicamente mature perdono interesse per la creazione di simulazioni;
L'umanità sta letteralmente vivendo in una simulazione al computer.

Il suo pensiero è che tutte le civiltà cosmiche o scompaiono (per esempio autodistruggendosi), prima di diventare tecnologicamente capaci, o tutte decidono di non generare più simulazioni universali (ad esempio, stabiliscono che le simulazioni non sono etiche, o sono troppo noiose). La parola chiave è “tutto” - perché se qualsiasi civiltà del cosmo sapesse generare queste simulazioni, i mondi simulati si moltiplicherebbero rapidamente e, quasi certamente, l'umanità farebbe parte di uno di essi.

Il visionario di tecnologie, Ray Kurzweil, ha ipotizzato, «forse tutto il nostro universo è un esperimento scientifico dello studente di una scuola superiore di un altro universo. (Visto come stanno andando le cose – scherza – Non avrà un buon voto!).»

La visione del mondo di Kurzweil è basata sulle implicazioni che comporta la crescita esponenziale della potenza di calcolo. Secondo Kurzweil una simulazione precisa non significa che sia diversa dalla realtà. La prova che questo universo “gira” su un computer sta nel fatto che «le leggi fisiche sono insiemi di processi di calcolo» e «le nostre informazioni si evolvono continuamente e sono manipolabili, in esecuzione su qualche substrato computazionale». Questo significherebbe che «l'universo è un computer». Kurzweil ha aggiunto che considera se stesso un «modello di informazioni».

«Sono un patternist», ha dichiarato. «Penso patterns, questo vuole dire che le informazioni sono la realtà fondamentale.»

(NdR: “Patternist” è un termine inglese preso a prestito da una serie di romanzi di fantascienza di Octavia E. Butler , può essere tradotto in “Un insieme di schemi”. “Penso patterns” vuol dire “Penso secondo degli schemi”).

Come capire se viviamo in una simulazione?
Se tutti siamo immersi in questa simulazione come facciamo ad accorgercene? Brin propone l'esistenza di una “backdoor” nel programma che consenta agli ipotetici programmatori di controllare le persone. Poi corregge, «Se viviamo in una simulazione universale, allora tutto è software, ogni atomo del nostro universo. Non può esserci una “backdoor” lasciata socchiusa dai programmatori.»

Marvin Minsky, informatico e scienziato specializzato nel campo dell'intelligenza artificiale, ha ampliato la distinzione fra tre tipi di simulazione: cervelli in vasche; simulazione universale di puro software; simulazione universale di fisica pura.

«Sarebbe molto difficile distinguerli», ha detto Minsky, «a meno che il programmatore non abbia fatto qualche errore – se ci si accorge che alcune leggi della fisica sono discordanti, se si scoprono errori di arrotondamento, allora si potrebbe vedere attraverso le reti del computer cosa c'è dietro.»

«Se fosse questo il caso, significherebbe che l'universo è più semplice da comprendere di quanto gli scienziati avevano immaginato, e che si potrebbe anche trovare il modo per cambiarlo.»

Il pensiero che la realtà dove ci troviamo non sia quella definitiva, per molti, può essere inquietante, ma non per Minsky: «Non sarebbe bello sapere che facciamo parte di una realtà ancora più grande?»

Martin Rees, Astronomo Reale del Regno Unito, un visionario con i piedi per terra. «Bè, è una teoria un po' traballante, ma affascinante,» ha detto. «La domanda fondamentale è: quali sono i limiti della potenza di calcolo?»

«Gli astronomi stanno già usando computer per simulare porzioni di universo,» ha spiegato Rees, «siamo in grado di avere un universo virtuale nel nostro computer e calcolare cosa accadrebbe facendo scontrare due galassie. Quindi, anche se in modo grossolano, siamo capaci di simulare alcune caratteristiche cosmiche. Dobbiamo chiederci, cosa potremo simulare quando i computer diventeranno ancora più potenti?»

«Non è pazzesco pensare che, in un lontano futuro,» ha detto, «ci potrebbero essere i computer in grado di simulare una gran parte del mondo.»

«Il presupposto di ogni teoria della simulazione è che la coscienza – il senso interiore della consapevolezza, come l'emozione per un opera di Mozart o l'odore dell'aglio – possa essere simulato. In altre parole che una replica degli stati fisici del cervello produrrà, istantaneamente, gli stati mentali tipici di un essere umano. Questo abbinamento “fisica del cervello” con “la coscienza” per me non è ovvio.»

Alla domanda se la coscienza di livello umano e di auto-coscienza possano essere simulati, Rees risponde: «Questo è il tipo di domanda che richiederebbe un'intelligenza sovrumana per rispondere – e aggiunge – potrebbe essere oltre anche le nostre capacità future.»

Se fossimo in una grande prigione…

Se fossimo in una grande prigione…


Se fossimo in una grande prigione sarebbe sensato pensare che:
-          qualcuno ci ha messi dentro;
-      qualcuno ci controlla e ci gestisce(dall’interno e dall’esterno);
-     qualcuno ci vorrebbe nascondere dove ci troviamo veramente;
-          all’interno ci sarebbero molti “attori” consapevoli della verità con il solo scopo di tenerci lontani da essa ad ogni costo;
-          qualcuno farebbe di tutto per tenerci impegnati per non comprendere il come siamo stati creati ed il perché dell’”esperimento”;
-          qualcuno si adopererebbe con ogni mezzo affinché noi piccole cavie non ci avvedessimo del limite della “gabbia” altrimenti…;
-          se qualcuno lo sosterrebbe con prove o indizi gli “attori” della farsa lo attaccherebbero sminuendone le sue capacità cognitive ed intellettive, ridicolizzandolo agli occhi della massa, cosa peraltro già accaduta a chi accenna alla geoingegneria clandestina…
-          ecc.
Eppure oggi è semplice prendere atto che quella che noi chiamiamo Terra seppur vitale ed accogliente è verosimilmente una grande, grandissima, prigione con dei limiti, anche fisici, ben precisi dai quali ci tengono a debita distanza con ogni pretesto.
I governi consapevoli di tale realtà sono tutti d’accordo a tenerci lontani dalla verità e a tenerci impegnati a qualsiasi costo con guerre, politiche schiaviste, religioni ingannatrici, educazione alla conformazione, esasperazione delle pulsioni naturali, distrazioni mediatiche varie e leggi proibitive di ogni genere di genuina libertà.

Forse è arrivato il momento di non credere più, di non credere in primis alla voce del padrone, media main-stream e istituzioni, veri e propri catalizzatori degli eventi(disastrosi) mondiali, successivamente dubitare anche dell’informazione indipendente poiché essa da decenni è pesantemente infiltrata da scaltri personaggi della farsa planetaria che benché spesso diffondano notizie occultate alla massa perseguono lo stesso scopo del sistema di non farci andare oltre un determinato limite, spesso non offrono alcun soluzione pratica ed attuabile neanche alle problematiche da loro trattate, fanno il solito giochetto del creare indignazione ed una celata frustrazione, procrastinando per decenni la vera azione, non facendo mai scorgere una via e li si può anche riconoscere dal fatto che si arroccano dietro alle loro convinzioni-teorie e spesso non danno il giusto rispetto alle altre opinioni.

E’ chiaro che in un contesto di una grande prigionia l’azione è cosa ardua, ma bisogna pur cominciare da qualche parte invece siamo stati troppo abituati a disdegnarci davanti ad un monitor piuttosto che a pretendere verità a chi dice di rappresentarci… ho già ampiamente dibattuto sulla questione politica e sulla necessità di scardinare tutto e rimettere le basi ex novo puntando tutto sui veri problemi dell’umanità, tra cui la sua stessa schiavitù…

Oggi è necessario confidare solo in se stessi anche se si ignora molto, sarà opportuno cercare il proprio vero sé e seguire le proprie intuizioni, come spesso capita però risulterà difficile non credere, soprattutto quando si è a corto di conoscenze personali per crearsi una propria verità… sarebbe sensato non screditare a priori le altre verità e lasciarsi sempre un piccolo spazio per il dubbio su quelle acquisite.
Porsi sempre domande anche sulle proprie “certezze” perché potrebbero nascondere illusioni come ad esempio la mia illusione di averci capito qualcosa!

In questa realtà grandemente illusoria ogni fantasia o immaginazione assume carattere di concretezza… non diamo nulla per scontato perché del mondo in cui viviamo e di noi stessi sappiamo solo quello che ci hanno fatto sapere… non sono mica nati ieri i nostri padroni!
Potremmo benissimo essere una piccola coltura di organismi anima(ti), ad uso e consumo dei creatori, che esiste da tempo immemore in cui l’uomo moderno, che vorrebbe capire la verità sulla sua esistenza, non è altro che l’esperimento più recente.

Ci portano di continuo sulla strada sbagliata e anche quando ci sono diverse "alternative" sovente sono tutte fuorvianti; anche se non vivessimo realmente come mostrano alcuni film alla "Matrix" o "Il 13° piano" siamo comunque soggetti ad un sofisticato inganno, una possente gabbia percettiva, che rende fittizia la nostra realtà quindi che senso hanno le alternative in tale irreale contesto?
L'uomo moderno è stato programmato a credere di sapere... in questo modo non cerca oltre i suoi limiti, oltre le sue conoscenze e non le mette in dubbio!
Pare purtroppo che l’esperimento “uomo ubbidiente” sia perfettamente riuscito, la massa non ha alcuna capacità di reazione quindi basterà ridicolizzare quei quattro stupidi idealisti della vera libertà, solo se non già abbondantemente attaccati dalla stessa massa che tesse le lodi del suo stesso oppressore.

Sebbene la nostra anima persegua fini nobili appare fin troppo evidente come il luogo in cui ci troviamo non sia il più indicato per perseguire gli scopi dell’umana esistenza.

Se fossimo in una grande prigione tutto quello che sta accadendo al genere umano acquisirebbe un senso logico.

In ogni circostanza la nostre scelte sono sempre in una qualche misura indotte cerchiamo almeno di sbagliare per conto nostro... anche per subire meno effetti deleteri(malesseri) indotti dal nostro subconscio che non ama le imposizioni.

Considerato che si dovrà pur vivere in questa ingannevole realtà e visto che non esistono risposte valide per tutti ad ognuno la scelta dei propri ideali da seguire per giungere ad un equilibrio, ad una consapevolezza di ciò che nel profondo sente di essere, di dove si trova e del perché, per ritrovare l’essenziale, accettando l’evidenza della nostra più totale ignoranza nella quale ci costringono a sopravvivere.
Marcello Salas
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L'informazione oggettiva e falsa in italia.

L'INFORMAZIONE OGGETTIVA E FALSA IN ITALIA.
In Italia non esiste l'informazione oggettiva, esiste l'informazione "cristianizzata" per plagio o falsificazione.
Il filosofo Popper direbbe che se l'informazione è falsificabile allora è "vera", come qualsiasi teoria che sia l'insieme di poche parole connesse tra loro.

Paradossale che tutti i politici italiani ed i giornali  possano mentire e falsificare Le Leggi della Democrazia ed il sistema politico di conseguenza. il cui risultato è la corruzione e l'ingovernabilità razionale, ma solo irrazionale e personalistica.
Tutti i problemi diventano solo di carattere personale, come la Raggi e/o  Renzi, paradossalmente si nega sempre a tutti i cittadini l'esigenza di fare una Costituzione democratica nei principi di 1) Divisione proporzionale dei poteri e secondo delle Leggi eguali ed al di sopra di tutti.

Banale dirlo come fare 2 + 2, ma il risultato in Italia è sempre tre e non 4, perchè una parte del guadagno sparisce nelle tasche dello Stato del Vaticano, una sanguisuga per il paese.
Come il Papa che rinuncia ad usare sempre un appartamento grande per usare anche quello piccolo, il personale e la figura pubblica, due identità.....
Cosi le due identità della cultura italiana, corrotta e falsa nel sistema fiscale, nel sistema politico e nella amministrazione pubblica nel ruolo dello Stato Italiano.

I giornali tacciono ed approvano in silenzio il falso bicameralismo, fuorilegge in Europa, ma nessuno dei politici italiani ne parla, grazie ai privilegi economici iniqui di cui godono per inettitudine.

La Repubblica, la Stampa, il Corriere della Sera, e via dicendo dall'Unità al Messaggero, falsificano i Principi della Democrazia, senza una finalità razionale, perchè costituisce solo un danno il malfunzionamento del paese, con  più di 70 elezioni e referendum, in 70 anni e l'ingovernabilità ha causato danni assai gravi, come le discariche abusive, le inettitudini nel definire un piano di cultura e costruzioni antisismiche  come fatto strutturale dell'Italia.

La chiusura culturale e la censura avvengono oggi per mezzo di una selezione pregiudiziale delle informazioni, per cui chi decide giudica cosa sia necessario per plagiare gli Italiani senza incorrere nel reato di plagio che DC e PCI e PSI hanno cancellato nel 1982, mentre in Europa esiste ed è in vigore.

Che dire dell'incoscienza futile  dei politici che agiscono contro il proprio paese.

Così l'oggettività viene negata, come fa il Modello Standard della scienza elaborato da fedeli religiosi più che scienziati e le prove esistono, ma vengono nascoste e celate.

Ora che il pianeta sta impoverendo per una crescita sproporzionata della popolazione troppo veloce, gli strumenti tecnici sono inadeguati e vivere nella menzogna è costume del cristianesimo, vedi la convivenza consapevole con Giuda, come se sia necessario tradire l'Italia e gli italiani, se stessi e tutti.
In Europa i nostri paesi amici storici lo sanno, ma il veto nazionalistico rimane baluardo di arretratezza per tutti, per l'Italia in articolare, che parla solo dell'Europa in modo negativo nei canali ufficiali come RAI, Mediaset. 
 
La farsa delle falsità appare come una recita con le protesi plastiche all'esaurimento, così è la falsa politica italiana, plagiata e controllata dal Vaticano.

domenica 26 febbraio 2017

Emozione sana in corpore sano (intervista sulle 5 leggi biologiche)

Emozione sana in corpore sano (intervista sulle 5 leggi biologiche)
Con le nuove conoscenze acquisite attraverso lo studio delle 5 Leggi Biologiche oggi possiamo modificare il detto “mens sana in corpore sano” nel più calzante “Emozione sana in corpore sano”…

E' interessante osservare e tener presente che il nostro organismo reagisce alle nostre percezioni attivando in modo automatico, quindi senza l'intervento dell'individuo, il programma biologico adatto a superare l'evento oggetto della percezione, anche quando la percezione è improvvisa e motivata da eventi di notevole rilevanza l'attivazione del programma biologico non significa che avremo con certezza una malattia infatti essa giungerà solo quando l'emozione legata a quella percezione è duratura ed è vissuta nelle modalità indicate nella 1^ Legge Biologica.

Tanto più lunga e sconvolgente sarà l'emozione vissuta tanto più rilevante sarà il processo biologico attivato(vedere 3^ Legge Biologica) ed il successivo ripristino della normalità che nella medicina moderna chiamiamo "malattia".

Le nostre emozioni sono la nostra forza, sono quelle che determinano in buona parte la nostra salute, ben più della nostra mente, della nostra alimentazione o di qualsiasi altra attività.
Marcello Salas
Ecco l’intervista sulle 5 leggi biologiche a Mark Pfister su Agon Channel


lunedì 20 febbraio 2017

VACCINI, VERSO UNA MEDICINA DI REGIME? (metodi dell'industria del farmaco)

immagine dal web

VACCINI, VERSO UNA MEDICINA DI REGIME? (metodi dell'industria del farmaco)

VERSO UNA MEDICINA DI REGIME?

Dott. Domenico Mastrangelo
Puntozero n.4

IL GRIDO D’ALLARME!

8 Luglio 2016: documento FNOMCeO sui vaccini:
“Solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario, il medico può sconsigliare un intervento vaccinale. Il consiglio di non vaccinarsi nell restanti condizioni, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica.” 
13 Ottobre 2016, Matteo Renzi:
“Negli asili nido deve esserci chiarezza, basta con alchimisti e stregoni, i nostri asili devono avere i bambini vaccinati.”
 24 Ottobre 2016, Sergio Mattarella:
“Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade, per esempio, quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati.” 

Ma già da tempo, anche i “media” avevano provveduto a lanciare disperate grida di allarme.
8 Ottobre 2015, La Repubblica:
“L'aumento del numero  delle famiglie che non somministra ai propri figli neppure quelli (i vaccini, N.d.R.) obbligatori, ha generato l'allarme dell'Istituto Superiore di Sanità. Perché calano le percentuali di bimbi immunizzati e si rivedono casi di morte evitabili, per malattie come il morbillo e la pertosse.”   

FATTI, STATISTICHE E BUON SENSO

Si attribuisce al famoso scrittore statunitense Mark Twain, la frase: “Preoccupati prima dei fatti e poi distorcili come meglio credi!”
Ma cosa sono “i fatti”? Il Sabatini Coletti afferma che “fatto” è “ciò che è concreto, verificato, in contrapposizione a ciò che è generico o frutto di sole parole”.
Questa definizione sembra più che sufficiente per delineare e delimitare il campo entro il quale intende muoversi questo breve resoconto sui vaccini, in un momento nel quale il grido di allarme lanciato dalle istituzioni e dalle più alte cariche dello Stato ha creato e sta creando incertezza e confusione.
Così, se, come afferma il giornalista di Repubblica, le 61 morti per morbillo e pertosse cominciano a farsi rivedere a causa del calo delle vaccinazioni, è auspicabile che il nesso tra calo delle vaccinazioni e le morti per morbillo e pertosse, sia un “fatto” facile da accertare e dimostrare; e lo è! Basta visitare il sito dell'ISTAT, alla pagina che riguarda la mortalità infantile, per vedere come l'affermazione del giornalista di Repubblica sia assolutamente priva di qualsiasi fondamento! In buona sostanza, i “fatti” riguardanti la mortalità infantile per morbillo e pertosse, secondo il più accreditato istituto nazionale di statistica, dicono che:

A. In Italia, dal 1887 al 2011, il tasso di mortalità sotto i 5 anni diminuisce progressivamente (“diminuisce progressivamente” significa che diminuisce a partire dal 1887, quando dei vaccini non c'era neanche l'ombra!);

B. Nel 1895 la mortalità sotto i 5 anni in Italia è pari a 326 per mille nati vivi ed è dovuta nel 65% dei casi (212, in tutto) a malattie infettive (tutte le malattie infettive; non solo il morbillo e la pertosse!);

C. Nel gruppo residuale delle altre malattie infettive e respiratorie (14% della mortalità) si annoverano il morbillo (responsabile di circa il 3% dei decessi), la meningite (3%), la pertosse (2%), e la malaria (2%);

D. Negli anni successivi, fino al 1931, il tasso di mortalità si dimezza passando a 170 per 1.000 nati vivi. Tuttavia la distribuzione percentuale delle cause non si trasforma in modo importante. Alcune malattie infettive, infatti, come vaiolo e difterite, arrivano quasi a scomparire, nel periodo in esame, altre (scarlattina,pertosse, morbillo e malaria) diminuiscono in maniera consistente (ma, del vaccino, a questa data, non vi è ancora traccia!).

Pertanto questa rapida serie di dati, ci dice non solo che Morbillo e Pertosse non sono mai stati un vero problema epidemiologico, per il nostro Paese (e dunque, perché allarmare la gente?), ma che essi erano “naturalmente” diminuiti, fin quasi a scomparire, già nel lontano 1931, ovvero diversi decenni prima che le vaccinazioni specifiche fossero introdotte (vaccinio MPR, vaccino pertosse).
D'altra parte, il più qualificato documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, che preannuncia sanzioni disciplinari ai medici che sconsigliano le vaccinazioni, oltre a porsi in contrapposizione con il dettato dell'art. 4 del Codice Deontologico Professionale
(“L'esercizio della Medicina è fondato sulla libertà e sull'indipendenza della professione”), cita, a sostegno dell'utilità dei vaccini, opere di autorevoli e stimati scienziati che, tuttavia, hanno lavorato e costruito la propria carriera sui vaccini.
Non ci vuole un lettore particolarmente smaliziato, per capire che chiedere un parere sulla bontà dei vaccini a chi i vaccini li fabbrica o li studia, è un pò come chiedere al macellaio un parere sulla bontà delle carni rosse per la salute dell'individuo: che risposta ti puoi aspettare, se non che le carni rosse sono buone e fanno bene? …ma si può veramente dire altrettanto per i vaccini?
Questa antica stampa dimostra come le controversie sulle vaccinazioni abbiano radici molto lontane nel tempo.
I VACCINI SONO FARMACI E, COME I FARMACI, POSSONO CREARE GRAVI PROBLEMI!
Che si appartenga al fronte dei supporter o dei denigratori dei vaccini, nessuno può giustificatamente, ragionevolmente, “scientificamente” e in buona fede, negare che i vaccini siano “farmaci” (il più delle volte iniettabili!) e, come tali, presentino tutti i vantaggi, gli svantaggi e i rischi dei farmaci; ma, al contrario dei farmaci, non seguono il lungo, impegnativo e dispendioso iter di sviluppo per la
verifica della loro efficacia e della loro sicurezza e, soprattutto, la loro somministrazione è sovente obbligatoria, fatto, quest'ultimo, che dovrebbe indurre tutti ad usare maggior cautela nel propagandarne e incentivarne l'impiego!
D'altra parte, se i vaccini fossero sicuri e la loro somministrazione non comportasse rischi:

A. Perché mai l'Organizzazione Mondiale della Sanità dedicherebbe, proprio alla sicurezza dei vaccini, un libro di oltre 200 pagine, intitolato “I basilari della sicurezza
dei vaccini”? (WHO: Vaccine safety basics. 2013)

B. Perché gli Stati Uniti d"America si sarebbero dotati del cosiddetto “VAERS”, ossia il “Vaccine Adverse Event Reporting System”, che è un sistema di registrazione degli eventi nocivi legati all'impiego dei vaccini, nell'ambito di un programma nazionale di sorveglianza sulla sicurezza dei vaccini?

C. Perché il VAERS12 si occupa della sorveglianza sulla sicurezza “post-marketing” (ossia, la sorveglianza che si effettua dopo che il vaccino è stato immesso in commercio) ed è cosponsorizzato, nientemeno che dai Centers for Disease Control (CDC) e dalla Food & Drug Administration (FDA)? E a proposito: abbiamo niente di simile, in Italia?

D. E perché mai esisterebbe il National Vaccine Injury Compensation Program (NVICP), ovvero il programma federale che prevede risarcimenti per tutti coloro che hanno subìto danni da vaccini, e l'obbligo da parte di chi somministra vaccini, nel caso delle vaccinazioni pediatriche, di informare accuratamente i genitori, riguardo al rapporto rischi/benefici delle vaccinazioni?

E. Come mai se su “PubMed” (motore di ricerca della US National Library of Medicine, facilmente accessibile a chiunque sia dotato di connessione internet!) digitiamo "vaccine toxicity” (tossicità dei vaccini), “Vaccine adverse effects” (effetti nocivi dei vaccini) o “vaccine side effects (effetti collaterali dei vaccini), otteniamo, rispettivamente, oltre 5.000, oltre 30.000 e oltre 33.000 articoli scientifici (in costante e progressivo aumento!)? …cosa avranno mai scritto, tanti scienziati, in tante pubblicazioni, sulla tossicità dei vaccini, se i vaccini sono innocui, fanno solo bene e si possono (anzi, si devono!) assumere a cuor leggero?


I VACCINI SONO UN BUSINESS!

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il mercato dei vaccini ammontava all"incirca a 5 miliardi di dollari americani nel 2000 e, passato a 24 miliardi (sempre di dollari americani) nel 2013, si prevede possa (debba!) arrivare a 100 miliardi nel 2025!

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