Non so cosa pensare, non sono un tecnico e non conosco esattamente le dinamiche che governano i social network, però è una cosa veramente singolare. Di certo la privacy di FB è una cosa relativa, perché tutto viene fatto passare come fenomeno “sociale”. Qui c’è però di mezzo la politica e la legittima tutela delle intenzioni di voto. Una cosa è pubblicare post su Facebook ed evidenziare problemi, discutere sulle soluzioni, un cosa diversa è essere etichettati come simpatizzate di questo o quel partito, a meno che uno, volontariamente voglia esporsi di proposito, ad esempio sostenendo un candidato. Personalmente ritengo che ciascuno abbia diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni e la propria appartenenza politica ma francamente, se è vero che è bastato cliccare una volta su un “mi piace” per venire inseriti in chissà quale banca dati che ti consiglia continuamente di diventare amico virtuale di personaggi legati ad un area politica, ebbene, questo mi fa riflettere sul destino che hanno i dati che inseriamo. È possibile che determinate scelte e gusti siano filtrati e venduti per essere tempestati di quello che è un qualcosa che sia avvicina allo spam politico? Non lo so, però verrebbe da pensare che è proprio così. Nel frattempo al mio amico non resta che continuare a passare il tempo a bannare grillini che si moltiplicano a ritmo vertiginoso…
martedì 25 marzo 2014
Quelle strane amicizie consigliate da Facebook…
Non so cosa pensare, non sono un tecnico e non conosco esattamente le dinamiche che governano i social network, però è una cosa veramente singolare. Di certo la privacy di FB è una cosa relativa, perché tutto viene fatto passare come fenomeno “sociale”. Qui c’è però di mezzo la politica e la legittima tutela delle intenzioni di voto. Una cosa è pubblicare post su Facebook ed evidenziare problemi, discutere sulle soluzioni, un cosa diversa è essere etichettati come simpatizzate di questo o quel partito, a meno che uno, volontariamente voglia esporsi di proposito, ad esempio sostenendo un candidato. Personalmente ritengo che ciascuno abbia diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni e la propria appartenenza politica ma francamente, se è vero che è bastato cliccare una volta su un “mi piace” per venire inseriti in chissà quale banca dati che ti consiglia continuamente di diventare amico virtuale di personaggi legati ad un area politica, ebbene, questo mi fa riflettere sul destino che hanno i dati che inseriamo. È possibile che determinate scelte e gusti siano filtrati e venduti per essere tempestati di quello che è un qualcosa che sia avvicina allo spam politico? Non lo so, però verrebbe da pensare che è proprio così. Nel frattempo al mio amico non resta che continuare a passare il tempo a bannare grillini che si moltiplicano a ritmo vertiginoso…
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