Il Fatto Quotidiano riferisce di uno studio pubblicato sulla rivista Blood nel quale 100 oncologi spiegano come, dei 12 farmaci anticancro approvati dalla FDA nel 2012, 11 siano stati immessi sul mercato a un prezzo superiore a 100.000 dollari per paziente per anno. Eppure c’è ancora chi fa polemica sterile ripetendo come uno slogan che sono i medicinali omeopatici a essere troppo costosi! Sette euro un rimedio unitario, i magistrali ancora meno, i composti 13-17 euro. Informiamoci prima di (stra)parlare.
Il Fatto Quotidiano
riferisce di uno studio pubblicato sulla rivista Blood nel quale 100
oncologi spiegano come, dei 12 farmaci anticancro approvati dalla FDA
nel 2012, 11 siano stati immessi sul mercato a un prezzo superiore a
100.000 dollari per paziente per anno. Eppure c’è ancora chi fa polemica
sterile ripetendo come uno slogan che sono i medicinali omeopatici a
essere troppo costosi! Sette euro un rimedio unitario, i magistrali
ancora meno, i composti 13-17 euro. Informiamoci prima di (stra)parlare.
Inoltre,
il prezzo dei farmaci di provata efficacia pre-esistenti è stato
aumentato fino a tre volte. Gli autori dello studio citano il caso
dell’imatinib, commercializzato dalla svizzera Novartis come Glivec, il
cui costo è passato da 18.000 sterline per paziente per anno a circa
21.000 nel Regno Unito, mentre negli USA è passato da 30.000 a 92.000
dollari in una decina d’anni. E ciò nonostante tutti i costi di ricerca
siano stati coperti dal prezzo originale e il numero di pazienti
trattati e la durata del trattamento abbiano registrato significativi
incrementi a causa del successo del farmaco. Negli USA, anche i pazienti
dotati di un’assicurazione sanitaria devono corrispondere un contributo
medio del 20% del prezzo del farmaco. E proprio il costo di cure salate
rappresenta la causa più frequente di fallimenti. Tre nuovi farmaci
sono stati approvati per la leucemia mieloide cronica nell’ultimo anno
da parte della FDA, ma i prezzi sono “astronomici”, dicono gli autori
dell’articolo, fino a 138.000 dollari l’anno per paziente. Nel Regno
Unito i pazienti sono protetti dalle “ansie economiche dirette di
malattia”. Ma i prezzi elevati dei farmaci salvavita rappresentano
ancora una causa di danno alla salute dei cittadini britannici, dato che
spesso i prescrittori usano farmaci meno efficaci, ma anche meno
costosi per il National Health System.
Ricordiamoci che in Italia
dei costi maggiori e totali si fa carico il Servizio Sanitario
Nazionale, cioè tutti i contribuenti italiani, sia che consumino farmaci
sia che non li utilizzino. Non fatevi ingannare dalla sola cifra che vi
esce dal portafogli quando andate in farmacia; sappiate che ad
integrare il ticket con il resto del costo reale siamo tutti noi
cittadini. -
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