domenica 3 maggio 2020

Messaggio dal futuro: "la pandemia era una creazione del governo e la vaccinazione..."

E' solo un cartone animato (anno 2007)


(Fonte qui)

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22 commenti:

  1. Le proteine come i Lego

    Utilizzando un algoritmo di progettazione proteica, gli scienziati potrebbero infatti determinare che, per esempio, una nanoparticella di 25 nanometri di diametro e composta da 60 pezzi identici è l’ideale per indurre l’immunità (il sistema immunitario umano si è evoluto per interpretare le disposizioni ripetitive delle molecole come un segno di pericolo). Rendere le nanoparticelle il nucleo di un vaccino ha anche una serie di vantaggi: riduce o elimina la necessità di un adiuvante (ingrediente che aumenta la risposta immunitaria) perchè la nanoparticella è sufficiente da sola; l’attacco degli antigeni su questo substrato rende l’intero complesso così tollerante al calore che non necessita di refrigerazione (caratteristica cruciale per i vaccini da distribuire nei paesi poveri); la nanoparticella può essere costellata da antigeni di diversi virus che si potrebbe addirittura ottenere un vaccino contro il “pan-coronavirus”.

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  2. “Il limite è il cielo”, disse Michael Farzan , un immunologo a Scripps e autore principale del nuovo studio. “E’ in corso il primo test umano che si basa su questa strategia, chiamata immunoprofilassi attraverso il trasferimento del gene o IGT e ne sono pianificati parecchi”
    “I.G.T. nel suo complesso è diverso dalla vaccinazione tradizionale, perché è in realtà una forma di terapia genetica. Gli scienziati isolano i geni che producono potenti anticorpi contro certe malattie e poi sintetizzano versioni artificiali. I geni vengono quindi posti nei virus e iniettati nel tessuto umano, di solito nel muscolo” .
    “I virus invadono le cellule umane con le loro cariche da DNA e il gene sintetico si incorpora nel DNA stesso del destinatario. Se tutto va bene, i nuovi geni istruiscono le cellule su come produrre potenti anticorpi”
    Rileggere: “il gene sintetico si incorpora nel DNA stesso del destinatario”. Ovvero alterazione della costituzione genetica umana. Alterazione permanente.
    L’articolo del The Times poi chiede al Dr. David Baltimore una opinione: “Eppure il Dr Baltimore dice di prevedere che alcuni potrebbero essere cauti su una strategia di vaccinazione che significa alterazione del proprio DNA, anche se questo impedisce potenzialmente una malattia fatale” Si, alcuni potrebbero essere cauti. Se hanno due o tre cellule cerebrali in funzione.
    Facciamo un esempio. Dietro la copertina del “prevenire la malattia” ( e tutte le buone operazioni di copertina fluttuano su un obbiettivo elogiativo per celare il loro vero intento), i vaccini sono vettori ideali per tutti i tipi di gene che sarebbero permanentemente incorporati nella struttura umana.
    L’enorme quantità di propaganda sui vaccini e le risultanti leggi obbligatorie che applicano la vaccinazione, creano un potente canale attraverso il quale pare è altamente possibile re-ingegnerizzare.
    I geni sintetici inoculati in miliardi di umani, formerebbero un grande esperimento per creare nuove specie alterate. Questo grande esperimento potrebbe essere compartimentalizzato. Per esempio, in segreto, i geni dall’1 al 6 potrebbero essere inoculati nel gruppo A nella geo sede I. I Geni dal 7 al 12 potrebbero essere inoculati nel gruppo B nella geo sede II etc.
    I destinatari dei vaccini sarebbero sottoposti a sorveglianza continua per valutare i risultati. Con vari pretesti, i membri di questi gruppi saranno portati nelle cliniche per test ed esami, per scoprire dei marker che possano rivelare la risposta dei loro corpi alle alterazioni genetiche.
    Queste persone sono piu’ forti o piu’ deboli? Mostrano segni di malattia? Riportano dei cambiamenti nel comportamento? Con la sorveglianza e i test, si possono compilare tutti i tipi di informazione. Naturalmente non c’è il consenso informato. Le cavie umane non sanno cio’ che viene fatto loro.
    E quale sarebbe l’oggetto di questo pazzo programma di ricerca? Sarebbero vari. Su un piano semplificato, diciamo ce ne sarebbero due.
    Da un lato creare umani piu’ deboli, piu’ docili, piu’ obbedienti e piu’ dipendenti. Dall’altro creare umani piu’ forti e piu’ intelligenti e piu’ sani e con piu’ talenti. Ovviamente i risultati della seconda opzione sarebbero applicai agli “eletti”. E chiaramente, parte di questa ricerca sarà portata avanti dai militari, cosi si puo’ mantenere piu’ facilmente il segreto e lo scopo di produrre “migliori soldati” è un obbiettivo da tempo contemplato dal Pentagono e dal suo braccio di ricerca, il DARPA.

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  3. Un esperimento vaccinale globale del tipo che sto descrivendo qui, ha un altro bonus per i suoi pianificatori: coloro che si ammalano o muoiono potranno avere la diagnosi di aver sofferto di varie malattie e disturbi che “nulla hanno a che fare con i vaccini”. Grasso che cola per il cartello medico.
    Il numero della vittime, in questo grande esperimento, non preoccuperà coloro che danno forma al Brave New World. Come ho abbondantemente documentato, il sistema medico USA sta già uccidendo 2,25 milioni di persone per decennio (una cauta stima), grazie alle i medicine approvate dalla FDA e per errori diagnostici e terapeutici negli ospedali. I maggiori media e i leaders governativi, consapevoli di questo, non hanno fatto nulla.
    Ecco una citazione da un biologo molecolare di Princeton, Lee Silver, autore di Remaking Eden (Rifare il Paradiso): da uno slargo su quanto i genetisti stiano pensando ad un futuro ingegnerizzato
    “The GenRich (i ricchi geni) – che sono il 10% della popolazione americana – avranno tutti geni sintetici. Tutti gli aspetti della economia, dei media, dell’industria dello spettacolo e della industria della conoscenza, saranno controllati da membri della classe GenRich …”
    “ I naturali [umani non alterati] lavoreranno come prestatori d’opera sottopagati o come operai. La classe dei GenRich e quella dei Naturali diventeranno due specie completamente separate, senza possibilità di ibridazioni ( mescolanze tra loro) e con un interesse romantico reciproco pari a quello degli umani attuali hanno per lo scimpanzè.
    “ Molti pensano che sia scorretto a priori che alcuni abbiano accesso alle tecnologie che possono dare vantaggi, mentre altri, messi meno bene, sono costretti a dipendere solo dal caso [ma] la società americana aderisce al principio che la libertà personale e la fortuna personale siano i fattori decisivi primari per cio’ che è concesso di essere agli individui”.
    “ In effetti, in una società che valorizza sopra ogni cosa la libertà individuale, è difficile trovare una base legittima per restringere l’uso della genetica da “riprogrammazione”. Mi schiererò a favore del fatto che sia inevitabile l’uso di tecnologie per la genetica da riprogrammazione. Che ci piaccia o meno, il mercato globale regnerà supremo”

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  4. Qui un’altra gemma, questa volta da Gregory Stock, ex direttore del programma di Medicina, Tecnologia e Società alla UCLA School of Medicine: “Anche se metà delle specie del mondo andassero perse [durante gli esperimenti genetici], resterebbe comunque una enorme diversità . Quando coloro che saranno nel lontano futuro guarderanno indietro a questo periodo della storia, probabilmente non lo vedranno come un’era in cui l’ambiente naturale veniva impoverito, ma come un’epoca in cui una pletora di nuove forme – alcune biologiche, alcune tecnologiche, alcune come combinazione tra le due – sono entrate in scena. Il miglior servizio che facciamo a noi stessi e alle generazioni future, è quello di concentrarci sulle conseguenze a breve termine delle nostre azioni, piuttosto che avere vaghe nozioni sui bisogni di un lontano futuro”. Notare che questi due scienziati di fama, stanno parlando di “etica”. Un numero significativo di tali esperti ha una propria folle versione di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Con i vaccini all’orizzonte, che alterano permanentemente la costituzione genetica umana e danno alle multinazionali e agli enti governativi inclinazione alla segretezza, stiamo già abitando il Brave New World: non è un progetto lontano da noi…
    Ogni innovazione genetica mira ad avvicinarci di più ad un mondo di stimolo-risposta e ad allontanarci dalla libertà. Ecco perché la difesa della libertà diventa sempre più vitale. Questa lotta deve arrivare a chi controlla, si la filosofia, non la scienza. L’essere umano è solo e semplicemente un sistema in attesa di essere re-ingegnerizzato o è qualcosa di più che abita la forma fisica?
    Sappiamo già a cosa crede la stragrande maggioranza di chi fa ricerca sul cervello e dei genetisti ma anche i governi, le multinazionali, le università e fondazioni che prendono importanti decisioni.
    Naturalmente di questi tempi, il dipartimento della facoltà universitaria che viene considerato il meno importante, il piu’ inutile , una mera appendice in attesa che i saggi lo tirino fuori dalla disgrazia e lo facciano fuori… è proprio quello di filosofia.
    Non ci resta che darci al tema e alla resistenza.


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  5. Non ci vuole una laurea in scienze politiche per notare che si tratta di un governo fatto di patetici Quisling, le cui uniche preoccupazioni sono di mantenere le loro (redditizie) poltrone il ​​più a lungo possibile, seguendo gli ordini loro imposti su base giornaliera da Bruxelles o Berlino. Quando altri paesi hanno offerto il loro aiuto, come la Russia, nonostante le dichiarazioni di calorosa gratitudine da parte della maggior parte delle autorità locali più colpite dal virus, le notizie sulle squadre russe che operano nel nord Italia sono praticamente scomparse. Ciò è accaduto dopo che La Stampa, notoriamente uno dei principali media giornalistici pro UE di Torino, ha espresso aperti dubbi sulle “reali motivazioni” della generosità della Russia con l’Italia.

    Tutti concordano sul fatto che le restrizioni imposte agli italiani e alle loro libertà civili non sono solo draconiane: sono insensate, anche dal punto di vista medico di base, implementate ufficialmente per curvare la diffusione del virus, ma in realtà per distruggere il morale e la volontà delle persone. Perchè? Perché il peggio deve ancora venire. La volontà e la risolutezza degli italiani devono essere spezzate, al fine di inaugurare tagli e “riforme” in stile greco che metteranno l’Italia in ginocchio, quindi costretta ad accettare qualsiasi misura imposta dall’UE.

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  6. Aldous Huxley a George Orwell


    Wrightwood, California, 21 Ottobre 1949

    Caro Signor Orwell,
    è stato molto gentile a farmi avere una copia del libro per conto dei suoi editori. È arrivato mentre ero nel pieno di un lavoro che richiedeva molte letture e consultazioni di fonti; e dal momento che la mia scarsa vista mi obbliga a razionare le letture, ho dovuto aspettare molto tempo prima di poter essere in grado di imbarcarmi in 1984.
    Essendo d’accordo con tutti i critici che ne hanno scritto, non ho bisogno di dirle, ancora una volta, quanto di buono e di profondamente importante ci sia in questo libro.
    Posso, invece, parlare del tema che il libro affronta – l’Ultima Rivoluzione? I primi indizi di una filosofia dell’Ultima Rivoluzione – la rivoluzione che giace ben oltre la politica e l’economia, il cui scopo è la sovversione totale della psicologia individuale e della fisiologia – sono riscontrabili nel Marchese de Sade, che ritenne se stesso come il continuatore, il perfezionatore, di Robespierre e Babeuf. La filosofia della minoranza al potere in 1984 è un sadismo che è stato portato alla sua logica conclusione andando oltre il sesso e negandolo. Nutro dei dubbi sul fatto che nella realtà la politica dello “stivale sulla faccia” possa andare avanti indefinitamente. Sono convinto che l’oligarchia al governo troverà vie sempre meno ardue e dispendiose di governare e soddisfare la sua brama per il potere, e che queste vie assomiglieranno a quelle che ho descritto ne Il Mondo nuovo. Recentemente ho avuto l’occasione di dare uno sguardo alla storia del magnetismo animale e dell’ipnotismo, e sono stato seriamente colpito dal modo in cui, per centocinquanta anni, il mondo si sia rifiutato di prendere in seria considerazione le scoperte di Mesmer, Braid, Esdaile, e altri.
    In parte a causa del predominante materialismo, in parte a causa della predominante rispettabilità, i filosofi del diciannovesimo secolo e gli uomini di scienza non erano inclini a investigare i bizzarri meandri della psicologia per darne riscontro agli uomini pratici, come i politici, i soldati e i poliziotti, permettendo loro di applicarli in campo governativo. Grazie alla volontaria ignoranza dei nostri padri, l’avvento dell’Ultima Rivoluzione è stato ritardato di cinque o sei generazioni. Un altro incidente fortunoso fu l’incapacità di Freud di ipnotizzare con successo e la sua conseguente critica dell’ipnotismo. Questo ritardò l’applicazione dell’ipnosi alla psichiatria per circa quarant’anni. Ma oggi la psicanalisi sta iniziando a essere combinata all’ipnosi; e lo stato di ipnosi è stato reso più facilmente raggiungibile con l’uso dei barbiturici, che inducono uno stato ipnoide e suggestionabile anche nei soggetti più recalcitranti.

    Credo che entro la prossima generazione i padroni del mondo scopriranno che il condizionamento degli infanti e la narco-ipnosi sono più efficienti, come strumenti di governo, rispetto a club e prigioni, e che la loro brama di potere potrà essere completamente soddisfatta suggestionando le persone in modo che esse amino il proprio stato di servitù, invece di fustigarli e ridurli all’obbedienza. In altre parole, sento che l’incubo di 1984 sarà destinato a evolvere nell’incubo di un mondo che somigli a quello che ho immaginato ne Il Mondo nuovo. Il cambiamento sarà portato avanti come necessario per raggiungere una maggiore efficienza. Nel frattempo, ovviamente, ci potrà essere una guerra atomica e biologica su larga scala – nel qual caso avremo incubi di altra e scarsamente immaginabile natura.
    La ringrazio ancora per il suo libro.

    Cordiali saluti,
    Aldous Huxley.

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  7. Ritorno al mondo nuovo

    … Scritto a distanza di 27 anni da Il mondo nuovo, in Ritorno al mondo nuovo Huxley analizza, conscio dell’esperienza della seconda guerra mondiale e delle dittature totalitarie di Hitler e Stalin, la sua novella e la direzione presa dal mondo in questo trentennio cruciale. L’autore rapporta quindi gli ultimi avvenimenti in materia di manipolazione, controllo, irrazionalità all’avvento di quel mondo nuovo profetizzato nel 1931. E riscontra notevoli combinazioni tra ciò che accade negli anni ’50 e la strada da percorrere per arrivare allo scenario della sua favola.
    Fin dalla prefazione Huxley si rivela stupito dei passi da gigante fatti dalla scienza della manipolazione e dal controllo totalitario delle masse in un trentennio. Il percorso immaginato per arrivare al mondo nuovo richiedeva secondo lui molto più tempo di quello che effettivamente ne rimaneva alla fine degli anni ’50. Aveva immaginato che, tra la sua epoca e quella del mondo nuovo (settimo secolo dopo Ford) ci fosse stata un epoca di mezzo in cui quella popolazione avrebbe preso il meglio di un mondo e di un altro. Ma constata che questa transizione non tarderà a venire e che sarà più breve del profetizzato.
    Se l’epoca delle dittature totalitarie e spietate degli anni trenta e quaranta e’ finita, il mondo, fatta esperienza dei metodi sviluppati entro questi sistemi, sta procedendo a tappe forzate verso un controllo sempre più efficace e fine delle masse abbandonando i metodi coercitivi del passato e mettendo a repentaglio la libertà individuale dell’uomo.
    I metodi usati da questo nuovo e sempre più efficiente sistema totalitario sono svariati e su tutti spicca il controllo del Grande governo e della Grande impresa (quelle che H. definisce come le grandi forze impersonali) sulle masse avvalendosi della suggestione e della manipolazione generalizzata.
    Con lucidezza passa in rassegna i metodi usati da questo nuovo sistema totalitario ancora in gestazione negli anni cinquanta passando dal problema della sovrappopolazione, a quello del supergoverno, da quello della manipolazione delle menti e della coscienza individuale, a quello dei sistemi di collettivizzazione dei pensieri e della perdita di centralità dell’individuo a favore delle organizzazioni collettive e della loro azione omologante. Passando in rassegna i metodi della manipolazione mentale e dei mezzi per perseguirla Huxley individua con chiarezza i mali ed i vizi che la società odierna ha ormai interiorizzato: la televisione, i mass media, la pubblicità, i messaggi subliminali, sono tutti elementi che si svilupparono allora e che Huxley aveva individuato come i grandi problemi a cui la coscienza individuale sarebbe andata incontro in futuro.

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  8. Con altrettanta lucidità intellettuale mette in luce il problema della concentrazione del potere politico ed economico nel Grande governo e nella Grande impresa e la minaccia che ciò comporta per la democrazia in una società sempre più controllata da poteri forti ed oligarchici e sempre più segmentata in vari attori collettivi che mettono da parte la coscienza individuale. L’efficacia di questi nuovi metodi di controllo non ha eguali nella storia e data la loro sottile e non violenta coercizione hanno sempre meno nemici consapevoli da affrontare. Queste forze impersonali che hanno iniziato a controllare il mondo negli anni cinquanta si sono sempre più impossessate del nostro odierno modo di agire e pensare. Date pane e divertimento all’uomo e sarà controllato diceva Huxley. Sara’ piu’ mansueto e manipolabile ed egli non perseguirà più la ricerca della libertà ma si piegherà al volere del padrone generoso. Questo Grande governo e grande impresa lo hanno capito ed interiorizzato da tempo.
    Vivendo in un periodo di contrapposizione tra due modelli economici sociali (Usa capitalista e URSS comunista) Huxley si chiedeva quali dei due sistemi fosse il più efficace e quindi risultasse in futuro il vincitore della competizione: quello sovietico di controllo tramite coercizione violenta e propaganda selvaggia utopico e caratterizzato dal castigo sul modello di 1984 di Orwell, o quello americano che controlla tramite benessere diffuso, manipolazione sottile e distrazione televisiva? Noi sappiamo com’è finita la competizione e chi ne fu il vincitore, e credo che Huxley stesso lo avesse già immaginato a suo tempo.

    FONTE https://vagamentevago.wordpress.com/2013/06/27/ritorno-al-mondo-nuovo-a-huxley/

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  9. Per adesso qualche libertà resta ancora nel mondo. Molti giovani, è vero, sembrano non darle valore. Ma alcuni di noi credono che senza libertà le creature umane non saranno mai pienamente umane e che pertanto la libertà è un valore supremo. Può darsi che le forze opposte alla libertà siano troppo possenti e che non si potrà resistere a lungo. Ma è pur sempre nostro dovere fare il possibile per resistere.

    Negli Stati Uniti, e l’America è l’immagine profetica di quel che sarà fra pochi anni il resto del mondo urbano-industriale, recenti indagini sull’opinione pubblica hanno dimostrato che la maggioranza die giovani sotto i venti anni, cioè gli elettori di domani, non hanno alcuna fiducia negli istituti democratici, non hanno nulla da obiettare alla censura delle opinioni eterodosse, non credono che sia possibile il governo del popolo, e accetterebbero tranquillamente, purché la loro vita continui secondo il modello a cui sono abituati, un governo dall’alto, d’una oligarchia di esperti di vario genere. Ci rattrista, ma non ci sorprende, il fatto che tanti giovani e ben nutriti spettatori della televisione, nella più potente democrazia del mondo, siano in modo così totale indifferenti all’idea dell’autogoverno e così piattamente disinteressati alla libertà di pensiero e al diritto di opposizione.

    Sovrappopolazione e superorganizzazione hanno prodotto la metropoli moderna, nella quale è diventata pressoché impossibile una vita umana piena, fatta di rapporti personali molteplici. Perciò, chi non vuole l’immiserimento spirituale degli individui e delle società, lasci la metropoli e dia nuova vita alla piccola comunità provinciale; ovvero umanizzi la metropoli creando l’equivalente urbano delle piccole comunità provinciali, dove gli individui si incontrino e cooperino in quanto uomini completi e non in quanto mere incarnazioni di una funzione specializzata.

    Sotto la spinta continua della sovrappopolazione e della superorganizzazione, crescendo l’efficacia dei mezzi per la manipolazione dei cervelli, le democrazie muteranno natura; le antiche, ormai strane, forme rimarranno: elezioni, parlamenti, Corti Supreme eccetera. Ma la sostanza, dietro di esse, sarà un nuovo tipo di totalitarismo non violento. Tutti i nomi tradizionali, tutti i vecchi slogan resteranno, esattamente com’erano ai bei tempi andati. Radio e giornali continueranno a parlare di democrazia e di libertà, ma quelle due parole non avranno più senso. Intanto l’oligarchia al potere, con la sua addestratissima élite di soldati,poliziotti, fabbricanti del pensiero e manipolatori del cervello, manderà avanti lo spettacolo a suo piacere.

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  10. Nella loro propaganda antirazionale i nemici della libertà inquinano sistematicamente le fonti del linguaggio per forzare le loro vittime a pensare, a sentire, ad agire nel modo in cui vogliono farli pensare, sentire, agire essi, i manipolatori dei cervelli.

    L’educazione alla libertà (e all’amore e all’intelligenza che sono al tempo stesso condizioni e conseguenze della libertà) deve essere, fra l’altro, educazione al retto uso del linguaggio.

    Nelle due o tre generazioni scorse i filosofi hanno dedicato tempo e riflessione all’analisi dei simboli e al significato dei significati. …

    E invece ai bambini di nessuna parte del mondo si insegna in modo sistematico a distinguere fra affermazioni vere e false, significanti e insignificanti. Perché?

    Nel “Mondo nuovo” ci si garantiva l’ottimo comportamento sociale ricorrendo a un duplice processo, di manipolazione genetica e di condizionamento postnatale. I feti venivano coltivati in bottiglia e ci si garantiva massima uniformità umana usando ovuli estratti da un numero limitato di madri, e trattando ciascuno di essi in modo da

    farlo scindere più volte, riproducendo gemelli identici a gruppi di cento e più. E la standardizzazione degli uomini addetti alle macchine si perfezionava, dopo la nascita, grazie al condizionamento infantile, all’ipnopedia e all’euforia indotta chimicamente, surrogato della soddisfazione che dà il sentirsi liberi e creativi. Nel mondo in cui viviamo, come si è detto nei capitoli precedenti, grandi forze impersonali inducono alla centralizzazione del potere e all’irreggimentazione della società. La standardizzazione genetica degli individui è ancora impossibile; ma il Gran Governo e la Grande Impresa già possiedono o possiederanno assai presto, tutte le tecniche manipolatorie descritte nel “Mondo nuovo” e altre ancora che io non ebbi la fantasia di sognare.

    Siccome non sanno imporre agli embrioni uniformità genetica, i governanti di domani, in un mondo sovrappopolato e superorganizzato, cercheranno di imporre agli adulti e ai bambini l’uniformità sociale e culturale. A tal fine essi (se nessuno glielo impedirà) ricorreranno a tutte le tecniche manipolatorie di cui dispongono, e non esiteranno a ribadire questi metodi di persuasione irrazionale con la coercizione economica e le minacce di violenza fisica. Se vogliamo evitare una tirannia di questo tipo, dobbiamo senza indugio cominciare a educare noi stessi e i nostri figli alla libertà e all’autogoverno.

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  11. Ci troviamo davanti a un vero scontro frontale tra le grandi multinazionali e gli stati. Questi subiscono gravi interferenze nelle loro fondamentali decisioni politiche, economiche e militari da parte di organizzazioni mondiali che non dipendono da nessuno Stato, non rispondono delle loro attività a nessun governo e non sono sottoposte al controllo di nessun parlamento e di nessuna istituzione che rappresenti l’interesse collettivo. In poche parole, la struttura politica del mondo sta per essere sconvolta.” (Luis Sepulveda, scrittore, guardia del corpo di Allende, guerrigliero).

    “Centomila vittime solo a New York!” miagolò con voce da Niobe, cui Apollo e Artemide stavano uccidendo 14 figli. Ma purtroppo la velina di Enrico Mentana non rimase pietrificata come Niobe. Continuò a miagolare stramaledette minchiate dal TG La7 delle 08.30 del 13 aprile. Trattasi del canale che si è assunto il merito davanti a Bill Gates, uomo di Cupola, di fare da pifferaio del media-untoraggio a fini di vaccino coatto e di regime del controllo universale. Vittime, nel linguaggio che io conosco quando si parla di malattie, vuol dire morti. Quel giorno in tutti gli USA si era arrivati a 11mila decessi, quasi tutti poveri e perlopiù neri.

    Evidentemente l’ordine di servizio di chi sta gestendo questa pandemia era quella di sopperire alla normale attenuazione del fenomeno patologico dopo i consueti 70 giorni, con l’aggiunta di morti per forza di propaganda. Così veniamo a sapere che quasi 1,500 decessi in casa sono stati registrati dalle autorità sanitarie della megalopoli americana come “morti PRESUNTI di coronavirus”. Come al solito li aveva preceduti il laboratorio Italia, a cui quello del dr.Frankenstein fa un baffo quanto a etica e rigore scientifico, proclamando su tutte le testate che il numero della “vittime” era, par force, del tutto sottovalutato. Non terrebbe conto dei morti anonimi, non esaminati, non registrati, scelleratamente nascostisi in casa. E neanche dei milioni di positivi asintomatici (quelli di tutte le influenze, da che mondo e mondo, che guariscono e si immunizzano da soli senza Bill Gates, Roberto Burioni, intubatori vari e quaquaraquà padano-secessionisti che sognano di trasferirsi in un avanspettacolo bavarese con jodl)).

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  12. A chi servono i numeri dell’ex-berlusconiano Mentana?

    E qui si dovrebbe tornare alle invocazioni inutili, perché finiscono in orecchie di mercanti, di una numerazione corretta, scientifica, secondo standard evidentemente considerati antiquati, tanto che sono stati abbandonati da tutti, Mentana in testa (che, paonazzo, ricordate aver urlato dal suo schermo che non censura mai nessuno e, però, ha imparato a censurare i numeri di morti che non gli tornano, forse durante i 13 anni in cui ha berlusconianamente diretto il TG5). Ricordate quando si annunciava che 98 su 100 morti, quasi tutti ottantenni e passa, morivano PER polmonite, diabete, arresti cardiocircolatori, trombi, privati di difese immunitarie, cui s’era alla fin fine aggiunto il virus? Non causa determinante! Hanno smesso molto presto. E sticazzi! Come si sarebbe potuto giustificare l’imprigionamento di tutto un popolo e le punizioni tipo Al Capone, violatore del proibizionismo, a chi è un puntino su una spiaggia di tre chilometri (è successo, vedi la raccapricciante Barbara D’Urso incitare un drone poliziesco a inseguire una cellula umana sola in un immenso deserto di sabbia: “Piglialo, piglialo, coppalo, coppalo…!” Il faro spazzarughe sulla faccia ci ha impedito di scorgere gli occhi iniettati di sangue.

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  13. Pensate, non hanno avuto neppure il rispetto per un grande combattente con la parola e il corpo, come Luis Sepulveda, e ne hanno falsificato la morte. I media l’hanno subito sequestrato e sbattuto nell’elenco mortuario del covid-19. “Anche Sepulveda ucciso dal coronavirus”. Figurati se si lasciavano scappare una “vittima” di tale risonanza per l’operazione virus!

    Il “manifesto”, pronto come non mai ad appiattirsi sulle linee di forza della fase, lo ha detto ucciso dal virus almeno quattro volte tra prima e terza pagina. Una bandiera da sventolare davanti alle schiere di Bill Gates, Soros, Rockefeller, Kissinger. E invece no. Sepulveda ere. ancora in cura per una grave polmonite che lo aveva colpito nel 2019. E all’esame post-mortem (che in Spagna si fa e qui no) è risultato NEGATIVO AL’ESAME CORONAVIRUS!

    Il peggior castigo non è arrendersi senza lottare. Il peggior castigo è arrendersi senza aver potuto lottare. (Luis Sepulveda)

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  14. Comunque, qui sta il punto, come sintetizzato nel saluto dei gladiatori a Cesare, appena un po’ parafrasato (senes=vecchi) nel titoletto. Secondo conoscenze mediche, che risultano inoppugnabili perfino nell’ abbecedario di Pinocchio, agli anziani negare il sole, uccisore di batteri e fornitore di vitamina D, indispensabile per l’immunodifesa, oltrechè per un vitale buonumore, risulta fortemente dannoso. E così l’immobilità degli arti compromessi da artrosi, reumatismi, fratture malsanate e osteoporosi; la mancanza di cure di malattie croniche e che richiedono trattamenti periodici, la mancanza di fisioterapie per tenere in sesto l’organismo tutto, o ridare funzionalità al ginocchio, la negazione di terapie del dolore, la totale assenza di rapporti sociali, il ponte saltato dalle gengive, salvo che, a volte, con una famiglia che non è detto ti tratti bene e viceversa. (Forse è per questo che uno dei soliti ammanigliati OMS con certi istituti, suggerisce di distanziare in isolamento camerale (là dove si dispone di 200 mq?) i membri della famiglia, o di prelevarli e riunirli in stabili che ricordano la clinica del grande surrealista Dino Buzzati in “Sette Piani” (al settimo per un semplice accertamento diagnostico, poi, con scuse varie, discesa di piano in piano fino a quello della morte).

    «Sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante» miagolò Zorba. «Ah sì? E cosa ha capito?» chiese l’umano. «Che vola solo chi osa farlo» miagolò Zorba. (Luis Sepulveda)

    Eugenetica

    Il dato clinico certo è, invece, che i vecchi così muoiono. Ecco, forse, trovati i morti “di coronavirus presunti”, ma calcolati, nelle case. L’ha ordinato il generale capocommissione UE, Ursula von der Leyen, al nostro plotone d’esecuzione. Fortemente segnata dal suo ex-ruolo di ministro della guerra, e perciò prontissima a impegnarsi in questa che tutti amano definire in termini guerreschi, così che sappiamo di stare allineati e coperti per fila destr-destr!, la nobildonna ha dichiarato che gli anziani usciranno non prima di Natale (si presume 2020). Non si sa se in verticale, con le grucce, o in orizzontale. Più probabile la seconda opzione. E data la pervicacia con la quale si perseguono questi risultati, non è affatto improprio pensarla all’Andreotti, cioè malissimo: ingegneria sociale, togliere di mezzo coloro che non partecipano alla produzione e concentrazione della ricchezza.

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  15. Vecchio, da decenni dichiarato obiettivo dei promotori della riduzione della popolazione mondiale, in questo senso selettiva. Non ci può essere dubbio che il senectudicidio sia parte del programma. Pensate a come hanno sfruttato il terremoto, prima dell’Aquila e poi dell’Italia Centrale. L’abbiamo attraversato con la telecamera. Ricostruzione programmaticamente negata, territori abbandonati (a probabili nuove destinazioni d’uso neoliberista), giovani dispersi nel mondo, vecchi lasciati a morire tra le macerie, comunità eliminata.

    Le categorie più deboli vanno maggiormente protette, si afferma gonfiando il petto. E non sarebbero i bambini e i ragazzi che, per sfuggire alla tirannia, anche affettuosa, ma comunque autoritaria e monopolistica, della famiglia, hanno bisogno di frequentarsi e confrontarsi tra loro, in autonomia e responsabilità, fisicamente. Anche nella scuola, e non su un tablet? E non è la più debole di tutti, quella degli anziani, peso gravoso, nella famiglia e nella comunità, improduttivi ma consumatori, seppure a volte sostegno ai genitori per i bambini e forse unica fonte di reddito nelle società ridotte nei termini che sappiamo dagli stessi che oggi ci organizzano la fine per coronavirus.

    Uccidere gli anziani per far morire Mnemosine

    Se non si vogliono la depressione, l’anoressia, la nevrosi, spesso il suicidio, comunque la morte, utile in quanto “presunta da coronavirus”, gli anziani tocca farli uscire, non per ultimi, ma per primi. Al sole, agli amici, allo sgranchiamento, alle cure tornate a esserci, alla cultura. Ma se sono inutili, prossimi comunque alla fine? No, in un mondo che ha ucciso Mnemosine, sradicando la dea della memoria a forza di digitalizzazione e di eterno presente dalle giovani generazioni, ridotte all’incoscienza di sé e quindi alla manipolazione, i vecchi sono i depositari di un patrimonio di cultura e civiltà. Sono quelli della guerra, dell’antifascismo partigiano, della ricostruzione, dell’arte, del cinema, del teatro, della poesia, di Totò ed Eduardo, di Gigi Riva e Sandro Mazzola, di Bartali e Coppi, di Che Guevara. Sono l’archivio del retto modo di vivere, di valori quali coraggio e onestà (quelli di Luis Sepulveda) di cui da noi, specie tra chi si pretendeva antagonista, non si vede più il segno.

    Pulizia generazionale

    L’antesignana è stata la kapò degli esodati, Elsa Fornero, ovviamente fedele frequentatrice delle stamberghe sorosiane nel canale di Urbano Cairo. Sul modello delle pulizie etniche praticate da razze superiori nel Vicino Oriente, si è iniziata la pulizia degli eccessi per età. Non senza aver praticato in simultanea pulizie altre, generazionali e di genere. Magari senza strumenti coattivi e fisiologici e più sul piano morale e psicologico: paura e diffamazione. Esempi? Il terrorismo antisesso con l’AIDS, servito a vendere tonnellate di farmaco ATZ che, al solito, uccideva più del virus e dovette essere ritirato dopo vent’anni di stragi. La guerra delle donne, in quanto tali, agli uomini, in quanto tali, a prescindere, servita in patria e anche a livello geopolitico. La guerra al terrorismo, fatta dai coltivatori di terroristi, con relativo dilagare dell’odio e del sospetto e strette ai diritti democratici. La guerra fantasmatica in difesa dei LGBTQI. La guerra presunta per i migranti, ma in effetti contro i popoli del Sud e i lavoratori del Nord, fatta per conto delle multinazionali colonialiste e in nome della carità religiosa e laica. La guerra contro chi rivendica identità storica, sovranità nazionale e popolare, anatemizzato in sovranista e populista.

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  16. Uccidere gli anziani per far morire la Muse

    Mi ha colpito il testo, davvero accorato e toccante di un medico piemontese, segnalatomi da amici e che voglio proporvi. Parla di chi se ne va, o e bell’e andato: operai, contadini, proletari, gente che lavora con le mani, gente devota a Cibele, Demetra, Gea. Io vorrei, traendolo dalla mia esperienza, particolarmente fortunata dato il mestiere, aggiungere anche un “se ne vanno” dedicato ai lavoratori della mente, quelli devoti alle nove figlie di Mnemosine: Clio, Urania, Melpomene, Talia, Tersicore, Erato, Calliope, Euterpe e Polinnia. Quelle che, come le divinità della terra e dell’opera manuale, a dispetto di 2000 anni di dogma tirannico, escludente e dannante, non sono riusciti a sradicare dal nostro inconscio collettivo, per cui di tempo in tempo resuscitano e tornano a liberarci. Sono duemila anni che provano a spazzarli via.

    Se ne vanno

    “Se ne vanno. Mesti, silenziosi, come magari è stata umile e silenziosa la loro vita, fatta di lavoro, di sacrifici. Se ne va una generazione, quella che ha visto la guerra, ne ha sentito l’odore e le privazioni, tra la fuga in un rifugio antiaereo e la bramosa ricerca di qualcosa per sfamarsi.

    Se ne vanno mani indurite dai calli, visi segnati da rughe profonde, memorie di giornate passate sotto il sole cocente o il freddo pungente. Mani che hanno spostato macerie, impastato cemento, piegato ferro, in canottiera e cappello di carta di giornale. Se ne vanno quelli della Lambretta, della Fiat 500 o 600, dei primi frigoriferi, della televisione in bianco e nero.

    Ci lasciano, avvolti in un lenzuolo, come Cristo nel sudario, quelli del boom economico che con il sudore hanno ricostruito questa nostra nazione, regalandoci quel benessere di cui abbiamo impunemente approfittato. Se ne va l’esperienza, la comprensione, la pazienza, la resilienza, il rispetto, pregi oramai dimenticati. Se ne vanno senza una carezza, senza che nessuno gli stringesse la mano, senza neanche un ultimo bacio. Se ne vanno i nonni, memoria storica del nostro Paese, patrimonio della intera umanità.

    L’Italia intera deve dirvi GRAZIE e accompagnarvi in quest’ultimo viaggio con 60 milioni di carezze…

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  17. TRUMAN SHOW: L’IRREALTÀ CHE VIENE PASSATA PER UNICA E SOLA VERITÀ.
    The Truman Show uscì nel 1998, diretto da Peter Weir. Narra la vicenda di un uomo che vive in un fittizio mondo tranquillo, realizzato su misura per lui per sfruttarne a sua insaputa a scopo bellico l’esperimento.
    Un film fantascientifico, satirico e drammatico, fatto in America nel 1998, dura103 minuti, su soggetto di Andrew Niccol il regista è Peter Weir che ha voluto l’attore nonché protagonista Jim Carrey (Truman Burbank) che compare praticamente sempre, e l’unico altro attore che ha un ruolo importante se non divino Ed Harris (Christof).
    Truman esce da casa sua per recarsi al lavoro, ed incontrando la famiglia di vicini gli dice “Buongiorno… e nel caso non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!”.
    Loro le ultime parole le ripeto in coro, poiché abituati a quel perenne saluto del trentenne che vive le sue giornate in maniera ripetitiva.
    Viene fatta vedere la nascita del programma con Truman che non sa di essere un attore nel Network televisivo, e viene spiegato che lui fu adottato subito dopo la nascita, e viene ribadito quello che sanno tutti, cioè che le riprese sono state ininterrotte durante la sua crescita, la sua maturazione e sono attive anche nel presente.
    La spiegazione è legata all’intervista che un giornalista sta facendo al regista Christof, un demiurgo dello spettacolo che è girato su un isoletta irreale e dalla quale Truman non è mai uscito per il terrore dell’acqua legato al fatto che recitarono la morte del padre mentre i due erano in barca, dovuta ad una tempesta, tra i fenomeni atmosferici finti praticati nella cupola che contiene l’isolotto.
    Nulla è reale all’interno della cupola, neanche il giorno e la notte; tutto avviene solo se voluto da Christof.
    Tra le false conoscenze di Truman, ci sono l’attore che interpreta il suo miglior amico Marlon e la moglie Meryl, che capita a volte esaltino un prodotto che stanno utilizzando a scopi pubblicitari, cosa che a Truman stranisce lievemente da sempre.
    Un giorno un faro di proiezione cade dal cielo fittizio, quindi dalla parte più alta della cupola, e quel senso di vita irreale che già prova Truman prende sostanza..
    L’irrealtà che viene passata per unica e sola verità.
    Questa è la base di questo film che vidi la prima volta poco più di vent’anni fa, e ricordo che all’epoca fece strano a tutti. Tutto il modo fu scosso dalla visione di questo lungometraggio che ci allontanava dalle realtà proposteci dalle televisioni, ed è giusto riconoscere che tra i film fu questo, quello che allargò a livello sociale quello che oggi è una sorta di grande ateismo non religioso, ma televisivo.
    Esistevano già persone che non volevano credere alle cose che la TV propagava, ma erano viste come strane, pseudo rivoluzionari, possessori di irrealtà che spacciavano per verità; ed inoltre erano pochi, pochissimi. Perlomeno tra le mie conoscenze, e chiedo scusa se sbaglio, ma non ne ricordo neanche una. C’era certo sì qualcuno che andava contro certe affermazioni televisive, ma lo erano per lo più con il legame a ideali politici, pensieri che la generazione Y, i millennials, potrebbero non comprendere.
    Già dalle scuole medie si parlava di schieramenti politici, che passando alle superiori divenivano sempre più definite e soprattutto estremiste. C’erano la destra e la sinistra, e i più o erano della prima con lievi o pesanti legami all’epoca del fascismo, o eri della seconda, quella che in realtà era la più diffusa nella mia zona di Roma, che aveva riferimenti comunisti proclamando che rappresentassero la libertà.
    La realtà non era dipinta. Questo fu il mio primo pensiero.
    Le cose che funzionano e facevano vedere sullo schermo, non lo facevano con la perfezione che illustravano.
    Non dovevo credere o poggiarmi solo su quel che diceva la TV.
    Pochi anni dopo lessi 1984 di George Orwell, e fu in quel libro che iniziò realmente la mia maturazione sociale. Questa matrix assomiglia moltissimo ad un Truman show.

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  18. Il video e’ terribilmente profetico ~ I commenti sono da me condivisi in toto.
    Mi chiedo, a questo punto, non che cosa si possa fare, ma che cosa si debba fare.
    Di fronte ad un bambino inseguito dai lupi, o ad una abitazione che sta sviluppando un incendio, non basta discutere, e’ necessaria la tempistica utile a salvare il bambino, e a spegnere l’incendio.
    A parte la semplice metafora, mi rendo conto della difficolta’~ Ma anche della inutile ennesima constatazione.
    Dunque io dico che, a questo punto avanzato, in questa situazione deteriorata, resta forse solo la resistenza passiva e il dissenso dichiarato.
    E chi piega ulteriormente la testa (qui mi riferisco a vaccinazioni imposte e tracciatura idiota) offende la Verita’ ~ Verita’ che comunque, forse con i suoi tempi e molte altre vittime, arrivera’ dove deve arrivare, bussera’ alla porta dei Malvagi, e consegnera’ la fattura da pagare ~

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    1. Carissima Paola,

      Condivido pienamente i tuoi sentimenti e se guardo questo mondo dalla prospettiva 3d mi si riempono di lacrime gli occhi, questo triste spettacolo sembra che ci stia privando del futuro a cui le anime positive aspirano. Dal punto di vista esoterico ti devo confidare che il 95% delle anime hanno deciso di fare un’esperienza tra l’umano e il transumanesimo. Come già ti scrissi hanno trasformato quelli che erano i servitori nei loro padroni, per poi reincarnarsi nei contenitori umani e dimenticare tutto, e attraverso il mentale credere che questo mondo monstrum sia un parto naturale. Cosa dirti, ovviamente non condivido questa loro decisione, dal punto di vista animico, l’anima non si identifica con il contenitore e quindi con il mentale e l’ego, è vero siamo sempre noi, ma la sua energia aleggia dentro e fuori del contenitore e se non gli piace quello che sta accadendo può uscire ed andare dove vuole. Spesso le anime sono come un bambino curioso, cadono in contraddizione e spesso hanno anche conflitti con la parte eterica che fa parte della sommatoria dei corpi che ci compongono. La gente è convinta che ad un certo livello tutto sia perfetto, preordinato e programmato. Ebbene non è così, spesso le parti sublimali si pentono delle decisioni prese e cambiano opinione. Le parti sublimali non temono la morte, cosa che a noi ci condiziona pesantemente, anzi vedono la morte come una opportunità di una nuova rinascita, di una nuova esperienza, non soffrono delle torture che al contenitore vengono inflitte, per questo si comportano spesso in modo che a noi sembra antitetico. Dopo tutto i ns carnefici sono dei poveracci senz’anima e senza uno scopo vero nella loro esistenza, sono dei servitori ignari, sono spinti anche loro da impellenti necessità energetiche e al momento sono davvero convinti, in questo gioco sottile, di essere i padroni dell’universo. A questo punto non saprei se ridere o piangere, ma certamente il ns metro di giudizio non è adatto ancora ad un multiuniverso olografico ed eterno.
      La ns scienza, la religione, il ns metro di giudizio sono lontanissimi dalla realtà, nessuno ha mai visto un elettrone, non sappiamo che cosa è un atomo e non riusciamo a spiegare perché da miliardi di anni gli elettroni girano intorno al suo nucleo senza consumare l’energia e quindi collassare nel nucleo. Carissima, viviamo in un mondo magico, ma ben pochi se ne rendono conto. Tutto qui è un miracolo, tutto è reale nell’irreale, tutto è energia vibrante e sono convinto che la tua fede e la tua determinazione ti porterà fuori da questa che al momento sembra una situazione disperata.

      namastè

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    2. Eppure Paola ci vorrebbe davvero poco per cambiare le cose, un poco che dovrebbe essere adottato però da tanti, il problema è che la gente non capisce che il popolo ha il potere, ma non lo sa esercitare altrimenti tutto potrebbe cambiare e in fretta.
      Ho scrito l'articolo "la più grande paura" per evidenziare un blocco interiore che impedisce il cambiamento, ma chiaramente ce ne sono altri , di cui scriverò, in particolare la gente ha paura di perdere ciò che ha senza rendersi conto non solo che ha molto poco o niente, ma anche che se non reagisce nel senso delle sue aspirazioni di vita la realtà non cambierà e perderà tutto e l'unico modo per non perdere tutto è quello di agire, nel piccolo, con poco, ma con tanta determinazione non indietreggiando mai poichè la fine è già stata decisa e se non si fa nulla giungerà.
      Buona vita. :-)

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    3. @anonimo
      Caro anonimo, mi trovi completamente d'accordo con questo tue ultime considerazioni, viviamo in un mondo magico, percepito come reale anche se la stessa scienza ha verificato l'inesistenza di questa realtà fisica...
      Tutto qui è un miracolo, tutto qui è ignoto a tutti e invece tutti a far finta di sapere.
      Abbracciamo l’ignoto a cui apparteniamo e viviamolo nel migliore dei modi potremmo così elevarci per comprendere la realtà.
      Splendida giornata. :-)

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  19. Basta con questi commenti copia incolla anonimo, invece dei poemi mettici qualche cosa di tuo e magari di conciso. Giulio

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