sabato 8 marzo 2014

Olio d’oliva come antidolorifico

Gary Beauchamp, ricercatore del Monell Chemical  Senses Center di Philadelphia, stava partecipando a un meeting sulla cucina molecolare in Sicilia quando, assaggiando un cucchiaino di olio novello extravergine di oliva ha percepito al palato la stessa sensazione di pizzicore che si prova assumendo una dose di ibuprofene, uno degli antidolorifici non steroidei più usati al mondo nel trattamento delle malattie reumatiche, con effetti anche antinfiammatori e antipiretici. Tornato nel suo laboratorio, in collaborazione con il collega Paul Breslin, ha studiato, analizzato, messo nelle provette, sintetizzato, finché e’ arrivato alla scoperta: 50 grammi di olio di oliva, circa 4 cucchiai, corrispondono al 10% di una dose per adulti di ibuprofene, uno degli antidolorifici non steroidei più usati al mondo nel trattamento delle malattie reumatiche, con effetti anche antinfiammatori e antipiretici.
Tornato nel suo laboratorio, in collaborazione con il collega Paul Breslin, ha studiato, analizzato, messo nelle provette, sintetizzato,   finché e’ arrivato alla scoperta: 50 grammi di olio di oliva, circa 4 cucchiai, corrispondono al 10% di una dose per adulti di ibuprofene da 800 mg, ma senza i suoi effetti collaterali: nausea, vomito, epigastralgie, sanguinamenti gastrici, vertigini, sonnolenza, cefalea… li elenchiamo tutti? Avete mai sentito qualcuno star male così dopo una bruschetta all’olio? Il segreto, pubblicato su Nature Reviews Rheumatology del dicembre 2005, e’ l’oleocanthal (oleocantale), componente finora sconosciuto, capace di inibire gli enzimi COX-1 e COX-2, gli stessi bersagli presi di mira dall’ibuprofene. La sua struttura molecolare e’ uguale a quella dell’ibuprofene, dell’aspirina e di altri farmaci antinfiammatori detti FANS. “La dieta mediterranea, della quale l’olio d’oliva e’ una componente centrale – ha dichiarato Breslin – e’ da tempo associata a molteplici effetti benefici per la salute, riducendo rischio di infarto e ictus, alcuni tipi di tumore e di demenza." Il consumo quotidiano di oleocanthal crea una condizione di “cambiamento della soglia del dolore” persistente, per cui e’ sufficiente utilizzare l’olio d’oliva come unico condimento per avere ben poco bisogno di antidolorifici. In caso di dolori durevoli, mal di testa, fratture, distorsioni, basta aumentare un po’ il dosaggio quotidiano dell’olio d’oliva ed utilizzare metodi naturali  quali l’agopuntura o sostanze antidolorifiche e antinfiammatorie provenienti dal regno vegetale, come il rovo, la nepetella, il salice.Esistono diverse ricerche scientifiche che dimostrano come la dieta mediterranea alzi la soglia del dolore e non di poco! Inoltre l’olio di oliva e’ un vasodilatatore naturale: favorisce la circolazione sanguigna attraverso vene e arterie e allo stesso tempo “alimenta” la massa muscolare.
Bibliografia: Beauchamp G et al. Ibuprofen-like activity in extra-virgin olive oil enzymes in an inflammation pathway are inhibited by oleocanthal, a component of olive oil. Nature 2005.

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