Ogm: i paesi UE aprono alla libertà di scelta
I 28 paesi dell’Unione Europea aprono alla proposta legislativa che dà ai singoli stati membri la facoltà di scelta se autorizzare o meno la coltivazione di ogm sul loro territorio. È emerso nel corso del Consiglio Ue ambiente. Lontana anni luce la possibilità di un no secco collettivo. Ora si apre un ulteriore grande problema: come evitare le contaminazioni se un Paese deciderà di permettere le coltivazioni ogm e quello confinante no? E inoltre: come garantire il consumatore se si è sempre più restii a sottolineare nell’etichetta la provenienza ogm degli ingredienti? -di Giovanni Fez - 3 Marzo 2014
Durante
il Consiglio UE Ambiente la maggioranza dei 28 Paesi che aderiscono
all’Unione, Italia compresa, si è espressa a favore della proposta di lasciare libertà di scelta agli Stati sulle coltivazioni geneticamente modificate. Solo un paese è rimasto fermamente contrario, il Belgio, e
alcuni stati hanno assunto posizioni più sfumate, in particolare Portogallo, Bulgaria e Polonia. La Francia ha invece presentato una sua propria proposta che, seppure nella stessa direzione, potrebbe costituire un rallentamento dell’iter. L'Italia sostiene la proposta presentata dalla presidenza greca dell'Ue sulla coltivazione degli ogm che lascia ai singoli stati membri la facoltà di decidere.
Per molti che si battono contro le coltivazioni ogm il fatto di avere portato il dibattito sulla decisione di lasciare o meno libertà agli Stati di decidere significa che si è passati allo sdoganamento irreversibile degli ogm stessi, li si è accettati, li si dà per scontati. Ed è qui che viene rimproverato da molti l’errore di fondo, voluto o meno. Occorrerebbe invece riportare il dibattito sul divieto totale alla coltivazione degli ogm visto che ormai è assodata la loro pericolosità per l’ambiente, la biodiversità e la salute umana e certa, documentata nei fatti la contaminazione ormai già in corso.
alcuni stati hanno assunto posizioni più sfumate, in particolare Portogallo, Bulgaria e Polonia. La Francia ha invece presentato una sua propria proposta che, seppure nella stessa direzione, potrebbe costituire un rallentamento dell’iter. L'Italia sostiene la proposta presentata dalla presidenza greca dell'Ue sulla coltivazione degli ogm che lascia ai singoli stati membri la facoltà di decidere.
Per molti che si battono contro le coltivazioni ogm il fatto di avere portato il dibattito sulla decisione di lasciare o meno libertà agli Stati di decidere significa che si è passati allo sdoganamento irreversibile degli ogm stessi, li si è accettati, li si dà per scontati. Ed è qui che viene rimproverato da molti l’errore di fondo, voluto o meno. Occorrerebbe invece riportare il dibattito sul divieto totale alla coltivazione degli ogm visto che ormai è assodata la loro pericolosità per l’ambiente, la biodiversità e la salute umana e certa, documentata nei fatti la contaminazione ormai già in corso.
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Dodici paesi contro gli OGM
ESCLUSIVO
- Lettera dei governi contrari al supermais, Italia compresa. Chiedono
alla Commissione di ritirare la proposta di approvazione del 1507
Pioneer. "Nessun argomento nuovo", replica l'esecutivo. Domani riunione
tecnica per rilanciare la direttiva che consente la messa al bando dei
prodotti transgenici
La
Commissione è pronta ad approvare, «come inevitabile», la coltivazione
del supermais 1507 della Pioneer, ma senza fretta, in attesa che si
calmino le acque e cambi il quadro legislativo.
Ma non è più scontato che finisca così, perché è partita l’offensiva di chi chiede con forza all’esecutivo non procedere.
Dodici
paesi dell’Ue affermano di contare sul fatto che l’esecutivo Ue
«ritirerà la proposta», perché «non è possibile ignorare le
preoccupazioni giuridiche, politiche e scientifiche sollevate da così
tanti stati».
Ieri
è arrivata sul tavolo del collegio guidato da José Manuel Barroso una
lettera firmata dai governi più convinti del fronte Anti-Ogm, Francia e
Italia (col ministro Enzo Moavero), ma anche Austria, Polonia e
Ungheria. Messaggio chiaro: fermiamo la procedura di autorizzazione,
«siamo ancora in misura di farlo». (Trovate il testo originale, ottenuto
da La Stampa, qui sotto)
Martedì
i ventotto ministri degli affari europei non sono riusciti a cucire una
maggioranza qualificata per bocciare il granturco transgenico
americano, nonostante 19 favorevoli e quattro astenuti. Il «non voto» ha
generato imbarazzo nei palazzi europei, ci s’è resi conto che le
procedure non hanno funzionato e che, in vista delle elezioni Ue di
maggio, sarebbe stato difficile spiegare ai cittadini che una pattuglia
così folta di stati non ha saputo fermare un organismo geneticamente
modificato.
Domani
un gruppo di lavoro fra gli sherpa dei governi cercherà di rimettere in
pista le regole per l'autorizzazione degli Ogm disegnate dalla
Commissione nel 2010 e ferme al Consiglio per mancanza di intesa. Il
pacchetto consente agli stati di bandire le coltivazioni a livello
nazionale o locale, così ognuno può decidere per sé.
Il 3 marzo i ministri dell’Ambiente cercheranno un compromesso: l’autorizzazione del supermais da parte della Commissione potrebbe così arrivare in parallelo alla possibilità di bocciarlo. Sarebbe un modo per passare la nottata. Anche se non eliminerebbe l’esigenza di rivedere processi decisionali ormai obsoleti.
Il 3 marzo i ministri dell’Ambiente cercheranno un compromesso: l’autorizzazione del supermais da parte della Commissione potrebbe così arrivare in parallelo alla possibilità di bocciarlo. Sarebbe un modo per passare la nottata. Anche se non eliminerebbe l’esigenza di rivedere processi decisionali ormai obsoleti.
La Commissione, comunque, risponde a muso duro. Nella lettera, spiega una fonte, non c'è "nessun nuovo argomento".
ESCLUSIVO ----
Brussels, 12th February 2014
Mr Tonio Borg
Commissioner
European Commission
Brussels
Dear Commissioner,
Yesterday’s
discussion at the General Affairs Council on GMOs made clear that in
the particular problem at hand, the extremely sensitive question of
whether to authorise the genetically modified maize GM 1507, the
solution is in the hands of the Commission. The Commission is still in
position to withdraw its proposal.
An
overwhelming majority of stakeholders, the European Parliament and
Member States have repeatedly opposed the proposal. Yesterday, in
particular, only 5 Member States supported it and 19 were against. That
kind of an outcome would not yield approval under any other decision
making procedure, amply underlining the validity and usefulness of the
Commission’s 1999 pledge not to go against predominant majorities in
such cases.
We
are convinced that the Commission cannot ignore the legal, political
and scientific concerns voiced by so many Member States and the general
political landscape.
We are therefore confident that, by considering the horizontal impact of the issue, the Commission will withdraw the proposal.
Sincerely,
Sebastian Kurz
Federal Minister for European and International Affairs, Austria
Kristian VIGENIN
Minister of Foreign Affairs, Bulgaria
Ioannis KASOULIDES,
Minister of Foreign Affairs, Cyprus
Thierry REPENTIN
Minister for European Affairs, France
Enikő GYŐRI
Minister of State for European Affairs, Hungary
Enzo Moavero MILANESI
Minister for European Affairs, Italy
Edgars RINKEVICS
Minister of Foreign Affairs, Latvia
Vytautas Leškevičius,
Vice-minister of Foreign Affairs, Lithuania
Jean ASSELBORN
Minister of Foreign and European Affairs, Luxembourg
Piotr SERAFIN
Minister for European Affairs, Poland
Igor SENCAR,
State Secretary, Ministry of Foreign Affairs, Slovenia
Louis GRECH,
Deputy Prime Minister, Minister for European Affairs, Malta
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Regioni libere da OGM
Prosegue la campagna dell’associazione S.U.M., Stati/Popoli Uniti del
Mondo, dal titolo “Regioni libere da ogm”. L’idea, come spiegano i
promotori, “è nata in seguito all’entrata in vigore del nuovo
Regolamento Europeo 834/2007 che ha esteso anche ai prodotti biologici
la soglia di tolleranza dello 0,9% di Ogm, senza obbligo di segnalarlo
in etichetta, come già avviene dal 2003 negli alimenti e mangimi
convenzionali”.
La Campagna, che ormai procede da un po’ e che ha riscosso un buon
successo, “ha come obiettivo la presentazione, alle singole
amministrazioni regionali, di precise richieste allo scopo di ottenere
un divieto chiaro, totale ed esplicito delle coltivazioni Ogm, che
escluda qualsiasi forma di eccezione (vedi campi sperimentali
attualmente permessi e presenti anche in regioni che si sono dichiarate
Ogm Free) e la tolleranza zero nelle sementi e negli alimenti
biologici”. “I prodotti biologici d’importazione contenenti tracce
accidentali ed inevitabili di OGM, devono dichiarare in etichetta queste
contaminazioni. Le richieste, perché vengano prese in considerazione
dalle amministrazioni regionali, devono essere supportate da:
- DELIBERE DEI COMUNI in cui il Consiglio Comunale dichiara di aderire alla Campagna, condividendo le richieste da avanzare alla Regione di appartenenza.
- FIRME dei cittadini dei Comuni ai quali si chiederà l’adesione alla Campagna attraverso contatti personali e banchetti appositamente organizzati per la raccolta firme.
Dopo aver raggiunto un elevato numero di DELIBERE COMUNALI e di FIRME della cittadinanza, le richieste verranno presentate al Presidente della Regione. L’Associazione SUM sta già promuovendo la Campagna REGIONI LIBERE DA OGM nella Regione Puglia. Ad oggi, sui 258 comuni della Puglia, hanno aderito alla Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” 109 comuni (più del 40%). Tutti coloro che vogliono fare qualcosa di concreto per fermare gli OGM possono farsi promotori della Campagna a partire dal proprio Comune”. Il materiale da portare in Comune (lettera per il sindaco, bozza di delibera, modulo raccolta firme) è disponibile e scaricabile al seguente link: http://laviadiuscita.net/regioni-libere-da-o-g-m/
- DELIBERE DEI COMUNI in cui il Consiglio Comunale dichiara di aderire alla Campagna, condividendo le richieste da avanzare alla Regione di appartenenza.
- FIRME dei cittadini dei Comuni ai quali si chiederà l’adesione alla Campagna attraverso contatti personali e banchetti appositamente organizzati per la raccolta firme.
Dopo aver raggiunto un elevato numero di DELIBERE COMUNALI e di FIRME della cittadinanza, le richieste verranno presentate al Presidente della Regione. L’Associazione SUM sta già promuovendo la Campagna REGIONI LIBERE DA OGM nella Regione Puglia. Ad oggi, sui 258 comuni della Puglia, hanno aderito alla Campagna “PUGLIA LIBERA DA OGM” 109 comuni (più del 40%). Tutti coloro che vogliono fare qualcosa di concreto per fermare gli OGM possono farsi promotori della Campagna a partire dal proprio Comune”. Il materiale da portare in Comune (lettera per il sindaco, bozza di delibera, modulo raccolta firme) è disponibile e scaricabile al seguente link: http://laviadiuscita.net/regioni-libere-da-o-g-m/
di Beatrice Salvemini
http://www.aamterranuova.it/Alimentazione-naturale/Regioni-libere-da-ogm
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La RUSSIA avverte Obama: Potrebbe essere necessaria una guerra per fermare la MONSANTO
FONTE Tradotto e Riadattato da Fractions Of Reality
Mentre stavo ascoltando una recente intervista con Graham Hancock circa il suo nuovo romanzo e la sua conferenza TED ,
una sorprendente affermazione è stata fatta dal presidente russo
Vladimir Putin che ha commentato come una guerra potrebbe essere la
conseguenza necessaria per fermare la Monsanto Protection Act. Ero scettico, ma ha fatto un po 'di ricerche scoprendo che la storia è più che fondata.
Il verbale scioccante relativo alla riunione del Presidente Putin il mese scorso con il Segretario di Stato John Kerry rivelano nel leader russo una "estrema indignazione" sulle scelte di Obama che ha continuato a garantire
una protezione globale delle sementi e dell'impianto di bio-genetica
dei giganti Syngenta e Monsanto a fronte di una crescente " apocalisse
di apri "che il Cremlino avverte" sarà certamente "la causa scatentate
che porterà ad una guerra mondiale."
Secondo alcune rivelazioni uscite dal Cremlino, precisamente dal Ministero delle Risorse Naturali e dell'Ambiente della Federazione Russa ( MNRE ), Putin si è arrabbiato così tanto per il rifiuto di Obama di discutere di questa grave situazione, che il leader Russo evitò per tre ore di incontrarsi persino con Kerry,
che aveva viaggiato a Mosca per una missione diplomatica in programma
da tempo. L'incontro avvenne, infine, per evitare di complicare
ulteriormente le già difficili relazioni tra i due paesi.
Al centro di questa disputa tra Russia e Stati Uniti, questo rapporto
MNRE dice, è la "prova indiscutibile" che una classe di insetticidi
neuro-attivi chimicamente legati alla nicotina, noto come neonicotinoidi , stanno distruggendo il nostro pianeta e la popolazione di api.
Inoltre il rapporto afferma che questo insetticida se lasciato
incontrollato potrebbe distruggere la capacità del nostro mondo di
coltivare abbastanza cibo per sfamare la popolazione.
La situazione è divenuta così grave, in base alle relazioni presenti nel MNRE, che la Commissione europea al completo (P), la scorsa settimana ha istituito un divieto precauzionale di due anni ( che inizierà il 1 dicembre 2013 ) su questi pesticidi "ammazza api".
Seguendo l'esempio della Svizzera, Francia, Italia, Russia, Slovenia e
Ucraina, ognuno dei quali aveva precedentemente bandito queste forme di
organismi geneticamente modificati dal proprio territorio.
Due dei neonicotinoidi più temuti (e messi al bando) sono Actara e Cruiser fatte entrambe dall'azienda Bio-Tech svizzera e dal gigante dei pesticidi Syngenta AG
che impiega oltre 26.000 persone in oltre 90 paesi ed è al terzo posto
nelle vendite totali del mercato commerciale dei semi agricoli.
Importante da notare, in questa relazione si dice, che Syngenta, con i
colossi del bio-tech come Monsanto, Bayer, Dow e DuPont, ora controlla quasi il 100% del mercato globale per piante, semi, pesticidi geneticamente modificati.
Da notare su Syngenta, secondo il rapporto che continua, che nel 2012 è stato ritenuto responsabile penalmente in Germania per nascondere il fatto che il suo mais geneticamente modificato ha provocato la morte di alcuni animali da bestiame, e per questo motivo venne intentata una class-action negli Stati Uniti per 105 milioni dollari
dopo che si è scoprì era stato contaminato l'approvvigionamento
potabile di circa 52 milioni di americani in più di 2.000 distretti
idrici con la sua Atrazina un erbicida "gender-bending" .
Per quanto incredibilmente spaventoso questa situazione sia, il MNRE
dice, può essere visto nel rapporto pubblicato lo scorso marzo dalla
American Bird Conservancy ( ABC ) in cui hanno avvertito come tutto il nostro pianeta sia in pericolo, e come si può, in parte, leggere :
"Come parte di uno studio sugli impatti delle categorie più usate al
mondo di insetticidi, i prodotti chimici di nicotina chiamati
'neonicotinoidi', la Bird Conservancy americana (ABC) ha chiesto il
divieto del loro uso come trattamento per le sementi e la sospensione
di tutte le sue applicazioni. L'obbiettivo è una revisione indipendente
degli effetti prodotti su uccelli, invertebrati terrestri, acquatici e
altri animali selvatici."
"E 'chiaro che queste sostanze chimiche hanno la potenzialità di influenzare l'intere catene alimentare.
La persistenza ambientale dei neonicotinoidi, la loro propensione per
il deflusso e per le acque sotterranee di infiltrazione, le loro
modalità cumulativa in gran parte irreversibili sollevano notevoli
preoccupazioni ambientali ", ha detto Cynthia Palmer, co-autore del
rapporto "pesticid Program Manager" per la ABC, una delle più
importanti organizzazioni per la conservazione degli uccelli della
nazione.
L'associazione ABC ha commissionato un esperto di fama mondiale
nell'ambiente tossicologo Dr. Pierre Mineau per condurre la ricerca. Il
rapporto di 100 pagine si chiama "L'impatto degli insetticidi più
utilizzati dalle nazione sugli Uccelli". All'interno troviamo una
rassegna di 200 studi sul neonicotinoidi compresa la ricerca industriale
ottenute grazie al Freedom of Information Act statunitense. La
relazione valuta il rischio tossicologico per gli uccelli e dei sistemi
acquatici e comprende ampi confronti con i più anziani pesticidi che i
neonicotinoidi hanno sostituito. La valutazione conclude che i neonicotinoidi sono letali per gli uccelli e per i sistemi acquatici da cui dipendono.
"Un singolo kernel mais rivestito con un neonicotinoidi può uccidere un uccello", ha detto Palmer. "Anche
un minuscolo chicco di grano o colza trattato con la più antica
neonicotinoidi - chiamato imidacloprid - può fatalmente avvelenare un
uccello. E basta non più di un decimo di un seme di mais neonicotinoidi
al giorno durante la stagione di deposizione delle uova per influire in
maniera irreparabile sulla riproduzione di questi animali".
Il nuovo rapporto conclude che i livelli di contaminazione da
neonicotinoidi sia in acqua, sia in superficie, nei sotterranee degli
Stati Uniti e in tutto il mondo sono già oltre la soglia massima per
uccidere molti invertebrati acquatici. "
Seguendo rapidamente questo rapporto, il MRNE afferma che un folto
gruppo apicoltori e ambientalisti americani hanno citato in giudizio il
regime di Obama per il continuo uso di questi neonicotinoidi
dichiarando: "Stiamo portando l'EPA in tribunale per la sua incapacità di proteggere le api da questi pesticidi. Nonostante
i nostri migliori sforzi per mettere in guardia l'agenzia dai problemi
posti dal neonicotinoidi, l'EPA ha continuato a ignorare i chiari segni
di un sistema agricolo in difficoltà."
E per quanto male il sistema agricolo del mondo sia diventato davvero a
causa di queste piante geneticamente modificati, pesticidi e semi,
questa relazione continua, basta vedere la proposta della Comunità Europea, la scorsa settimana, dopo il loro divieto di utilizzo dei neonicotinoidi. L'intenzione è di criminalizzare quasi tutti i semi e le piante non registrate presso l'Unione europea, e come si può, in parte, leggere :
Una nuova legge proposta dalla Commissione europea renderebbe illegale "crescere, riprodurre o commerciare" i semi di ortaggi che non siano stati "testati, approvati e accettati" da un nuova burocrazia europea denominata "Agenzia delle varietà vegetali nell'UE."
Si chiama la "Riproduzione delle Piante per Legge marziale" e tenta di
mettere il governo in carica di quasi tutte le piante e semi."
Questo rapporto della MRNE puntualizza che anche se questa azione della
Comunità Europea possono apparire draconiana, è tuttavia necessaria, al
fine di eliminare il continente dalla continua contaminazione di queste "mostruosità di semenze", geneticamente allevate.
Ciò che più sconcerta in tutto questo, afferma il rapporto del MRNE, e
che ha portato alla rabbia di Putin nei confronti degli Stati Uniti,
sono gli sforzi di Obama per proteggere i profitti dei produttori di pesticidi nonostante il catastrofico danno che si sta producendo per l'ambiente. Altra conferma arriva dal Guardian News Service nel loro dettagliato articolo del 2 maggio dal titolo "Gli
Stati uniti respingono l'affermazione secondo cui gli insetticida
Americani sono la principale causa della moria di Api in giro per il
mondo" e che, in parte, dice:
"L'Unione europea ha votato questa settimana per una squalifica di due anni su una classe di pesticidi, noto come neonicotinoidi, che è stato associato con il crollo delle api. Il rapporto del governo degli Stati Uniti, al contrario, ha trovato molteplici cause per il crollo delle api ".
Per comprendere il "vero" motivo per cui Obama ha garantito
protezione a questi giganti del bio-tech che distruggono il nostro
mondo, il MRNE dice che possono essere visualizzati nel report
intitolato " Come ha fatto Barack Obama a diventare, di fatto, l'uomo della Monsanto a Washington? "e che, in parte, dice:
"Dopo la sua vittoria nelle elezioni del 2008, Obama ha riempito i posti chiave con le persone della Monsanto, nelle agenzie federali che esercitano un'enorme forza in questioni alimentari, l'USDA e la FDA: Al USDA, come direttore dell'Istituto Nazionale di Alimentazione e dell'Agricoltura è stato nominato Roger Beachy, ex direttore della Monsanto Danforth Center. Come vice commissario della FDA, il nuovo reparto dedicato alle sicurezze alimentari, il famigerato Michael Taylor, ex vice-presidente per la politica pubblica della Monsanto. Taylor era stato determinante per ottenere l'approvazione all'ormone geneticamente modificato della crescita Bovina della Monsanto."
Ancora peggio, dopo che la Russia ha sospeso l'importazione e l'uso di un Mais della Monsanto geneticamente modificato a seguito di uno studio che suggerisce un legame tra il cancro al seno e la semenza della Monsanto, lo scorso settembre, Russia Today News Service ha riportato la seguente risposa Obama :
"Gli Stati Uniti tramite la Camera dei Rappresentanti ha approvato all'ultimo istante una legge sull'Agricoltura - tra cui una disposizione di tutela delle sementi geneticamente modificate dal contenzioso Legale a fronte di rischi per la salute.L'allarme è stato lanciato dopo che si è venuti a conoscenza della possibilità che i tribunali federali potrebbero essere inibiti dal potere fermare immediatamente l'impianto e la vendita di organismi geneticamente modificati (OGM ) e la coltura da semi a prescindere da qualsiasi preoccupazione per la salute dei consumatori.
Il provvedimento sarebbe dovuto essere vagliato attraverso i comitati agricoli o dalla Magistratura per essere revisionato. Invece non si è tenuta alcuna udienza e la legge era evidentemente sconosciuta persino alla maggior parte dei democratici (che detengono la maggioranza al Senato) prima della sua approvazione all'interno del HR 993, il disegno di legge creato per il finanziamento a breve termine, approvato al fine di evitare una chiusura del governo federale ".
Il 26 marzo Obama ha tranquillamente firmato questa "Monsanto Protection Act" trasformandola in legge ed assicurando così che il popolo americano non abbia alcun possibile ricorso da attuare contro questo gigante del bio-tech. Il
futuro ci riserverà decine di milioni di malati e molti milioni
sicuramente finiranno per morire in quanto questo rapporto della MRNE
racconta dettagliatamente la più grande apocalisse agricola nella storia
dell'umanità oltre il 90% api selvatiche negli Stati Uniti è già estinta, e fino al 80% delle api domestiche sono morte.
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