Bad
Usb. Questo il nome di una “falla” nel protocollo USB che metterebbe a
rischio la sicurezza informatica e la riservatezza dei dati su miliardi
di computer in tutto il mondo. A lanciare l’allarme i Security Research
Labs di Berlino, che hanno parlato di problema serissimo. Il bug,
infatti, permetterebbe ad hacker malintenzionati di prendere controllo
di ogni computer a cui è connessa anche solo una periferica con il
connettore incriminato, peraltro diffusissimo a livello mondiale per la
sua semplicità di utilizzo.
Proprio nella versatilità del sistema USB risiederebbe la natura del problema. Per garantire ampia compatibilità a questa tipologia di connessione sarebbe stato inserito all’interno del protocollo un firmware che potrebbe essere riprogrammato – secondo i ricercatori della S.R. – per scopi illeciti e senza lasciare tracce evidenti .
Inoltre, sempre stando a quanto rivelato dagli informatici tedeschi, attraverso questa attività di pirateria informatica sarebbe possibile arrivare alla gestione completa del computer remoto, “illudendo” il sistema che i comandi impartiti provengano dalla tastiera del pc “infetto”.
Per questo aspetto, e data la relativa difficoltà degli antivirus di analizzare i firmware, non ci sarebbero ancora contromisure efficaci nei confronti della nuova minaccia. Comunque il pericolo vi sarebbe esclusivamente per le periferiche usb collegate a pc già infetti. Bisognerà dunque attendere per capire se il potenziale rischio si tramuterà in una diffusa realtà. Fonte: retenews24.it
Proprio nella versatilità del sistema USB risiederebbe la natura del problema. Per garantire ampia compatibilità a questa tipologia di connessione sarebbe stato inserito all’interno del protocollo un firmware che potrebbe essere riprogrammato – secondo i ricercatori della S.R. – per scopi illeciti e senza lasciare tracce evidenti .
Inoltre, sempre stando a quanto rivelato dagli informatici tedeschi, attraverso questa attività di pirateria informatica sarebbe possibile arrivare alla gestione completa del computer remoto, “illudendo” il sistema che i comandi impartiti provengano dalla tastiera del pc “infetto”.
Per questo aspetto, e data la relativa difficoltà degli antivirus di analizzare i firmware, non ci sarebbero ancora contromisure efficaci nei confronti della nuova minaccia. Comunque il pericolo vi sarebbe esclusivamente per le periferiche usb collegate a pc già infetti. Bisognerà dunque attendere per capire se il potenziale rischio si tramuterà in una diffusa realtà. Fonte: retenews24.it
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