I focolai di guerra
sulla faccia della terra ormai non si contano, sembra che il pianeta
non sia più in grado di contenere tanta distruttività, al punto tale da
apparire come una camera d’aria ormai lisa, insufficiente a contenere la
pressione in costante aumento.
In superficie questi focolai sembrano indipendenti fra di
loro, ma probabilmente fanno parte di un disegno sotterraneo tendente a
non creare punti di riferimento.
Il male agisce in questo modo,
non si mostra mai del tutto, sino a quando non ne può fare a meno,
cercando di rimanere nascosto il più possibile, e lavorando nell’ombra
per non svelare le sue reali intenzioni.
Il male non dorme mai, cercando ogni possibile varco
per incistarsi, insufflando costantemente il suo alito di morte, in
questa Terra, ormai allo stremo, che sta tentando di digerire tutto
questo al meglio delle sue possibilità, facendo sì che questa crisi
planetaria venga superata con un minor carico di sofferenza possibile.
Siamo ad un punto di non ritorno, pare che ormai il dado sia tratto, e che anche in questo caso il “Rubicone”
dovrà essere attraversato, con quali conseguenze non è dato sapere, ma
ci vuole veramente poco per cogliere in tutto questo una battaglia nella
quale si lotta per la sopravvivenza dell’umanità.
Anche oggi un carico di morte, Siria, Israele, Palestina, Libia, Ucraina e in tanti altri luoghi del pianeta.
Si sfogliano i giornali, passano le immagine sullo schermo, ma tutto
rimane “tranquillo”, come se fosse un videogame. Il male agisce anche in
questo modo, rendendo tutto normale, scollegando l’essere umano, così
che non riesca a cogliere la differenza se ciò che sta vedendo sia vero o
solo finzione.
Fratelli umani stanno morendo tutti giorni, perché
così deve essere, secondo la logica di chi ha interesse che le cose
vadano in questo modo per accaparrarsi le risorse del pianeta. Il male ha sempre una scusa e non si assume mai la responsabilità di niente, basterebbe anche solo questo elemento, per cogliere la via d’uscita per uscire da questa crisi planetaria.
Basterebbe che ognuno facesse i conti con se stesso, basterebbe che ognuno si prendesse la propria croce, basterebbe guardarsi negli occhi e cogliere l’inutilità di questi conflitti, perché sono istigati da multinazionali aliene che vogliono togliere ogni residua resistenza umana, mettendo gli uni contro l’altro.
Il male è così, fa combattere altri al proprio posto
mettendosi apparentemente in disparte, ma pronto a cogliere il momento
giusto per portarsi a casa il bottino… comunque vada, perché non è
importante chi vince, l’importante è che ci distrugga vicendevolmente
per poi poter agire indisturbato.
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