mercoledì 20 agosto 2014

E’ il suono a creare i crop circles?


Come echeggiato in tutte le fedi e le tradizioni del mondo, fu il suono a creare la materia universale: “All’inizio era la Parola, e la Parola era Dio” – ci ricorda San Giovanni. Anche le tradizioni Hopi e Navajo asseriscono che in tempi antichi gli sciamani proferivano parole sopra la sabbia e creavano modelli (nel senso di forme, calchi), un concetto non dissimile al mandala indù che si dice che sia espressione della vibrazione di Dio. Di conseguenza, le fedi orientali – l’Islam in particolare – scelsero la geometria sacra per esprimere l’immagine di Dio, una tecnica usata più tardi nelle cattedrali gotiche, in quegli inni alla geometria sacra. La scienza moderna ora mostra che questi ritmi geometrici giacciono al centro di strutture atomiche. Quando Andrew Gladzewski eseguì una ricerca su modelli atomici, piante, cristalli e armonie in musica, concluse che gli atomi sono risonatori armonici, mentre provò che la realtà fisica davvero è governata da ordini geometrici basati su frequenze di suono.
E anche che il suono indù primordiale, l’OM, da cui è dedotto il nostro termine moderno ‘hum’, quando cantato in un tonoscopio produce le varie forme geometriche attribuite alla sacralità. Forse il più importante di queste forme è l’esagono, sul quale la matrice egiziana chiamata “Fiore della Vita” è basato. Questa serie di esteriormente-ruotate divisioni del cerchio si conformano ai pilastri fondamentali della vita, gli aminoacidi. Questo Fiore della Vita si è successivamente manifestato in un cerchio nel grano. Come l’espressione del numero nello spazio, la geometria è collegata inestricabilmente alla musica poichè le leggi della prima governano gli intervalli matematici che costituiscono le note nella scala musicale occidentale – i rapporti diatonici – da cui il motivo per cui gli antichi egizi si riferivano alla geometria come “musica congelata”. 
Nella edizione di “Science News” del febbraio 1992, il Prof. Gerald Hawkins usò i principi della geometria euclidea per provare che quattro teoremi possono essere dedotti dalle relazioni degli elementi nei corp circles. Più significativamente, scoprì un quinto teorema dal quale si potrebbero dedurre gli altri quattro. Nonostante la sfida fosse stata lanciata, su oltre mezzo milione di partecipanti, nessuno è stato capace di creare tale teorema che Euclide stesso suggerì solamente ben ventitrè secoli prima nei suoi tredici trattati sulla matematica. Così fu una vera sorpresa quando la sua versione equilatera si materializzò in 160.000 piedi quadri di orzo appiattito a Litchfield, nell’Hampshire.

Dacchè i teoremi Euclidei di Hawkins producono anche rapporti diatonici, esiste un collegamento tra cerchi nel grano e note musicali, entrambi essendo il sottoprodotto delle leggi armoniche di frequenza del suono. Cerchi nel grano che presentavano associazioni chiare con il suono cominciarono ad apparire presto. Uno di questi conteneva una curiosa caratteristica a partire dalla quale è costruito anche un diagramma musicale ancora datato al tempo egizio, il Lambdoma. Anche noto come la Tavola di Pitagora, definisce le relazioni esatte tra armonie musicali e rapporti matematici. Nel 1996 un altro cerchio dimostrò la combinazione di due importanti figure: il triangolo e la proporzione Aurea, producendo il diagramma geometrico necessario a produrre rapporti musicali. Ma fu una convincente formazione a Goodwood Clatford – le cui piante erano piegate a sei pollici dalla cima – quella che diede il “la”, dato che era una rappresentazione di un modello di cimatica inciso in 5.000 piedi quadri di orzo.
La cimatica è lo studio di modelli di onda vibrazionali. Uno dei suoi primi studiosi fu Margaret Watt-Hughes che, nel 1891, catturò modelli geometrici precisi su nastro mentre cantava in un’apparecchiatura che conteneva polvere di “lycopodium”. Ma ci sarebbero voluti altri settantasei anni prima che lo scienziato svizzero Hans Jenny pubblicasse il primo dei suoi studi accurati sulla trasmissione di suono attraverso mezzi fisici, questa volta nella forma di frequenze elettroniche monitorate. Egli osservò come la vibrazione del suono creasse forme geometriche – una frequenza bassa produceva un semplice cerchio incluso in anelli, mentre una frequenza più alta aumentava il numero di anelli concentrici attorno ad un cerchio centrale.

All’aumentare delle frequenze, aumentava la complessità delle forme, al punto da poter discernere tetraedri, mandala e altre forme sacre. Come Margaret prima di lui, Jenny abilitò umanità ad osservare la “musica congelata”. Jenny offrì anche una spiegazione basata sulla fisica alla creazione di cerchi nel grano, dal momento che molti dei modelli vibrazionali trovati nelle sue fotografie mimano i loro disegni. Alcune sono imitazioni chiassose, come il cerchio circondato da anelli concentrici tipico di primi anni ’80, il tetraedro di Barbury Castle nel 1991, il web mandala di Avebury del 1994, o anche il frattale estremamente strutturato della stella del 1997. Le altre fotografie dimostrano la geometria di costruzione codificata all’interno dello scheletro dei cerchi di raccolto. Ci sono poi, a livello visivo, ben pochi argomenti per negare un collegamento. 
Ma che prove ci sono, a livello fisico, di suoni all’interno dei crop circles? 
Esistono molte testimonianze di un trillo sentito da varie persone prima di essere testimoni della creazione di un crop circles. Le testimonianze descrivono una calma improvvisa nell’aria, il canto degli uccelli all’alba sormontato da un trillo ed il piegarsi in testa delle spighe di grano nonostante l’assenza di vento. Una sezione intera di raccolto posa poi in giù in modo spirale, e il tutto dura non più di una quindicina di secondi. Il ricercatore Colin Andrews si è imbattuto in questo suono trillante egli stesso, quando, mentre ricercava disperatamente qualche risposta al fenomeno, imprecò al cielo “Dio se solamente potessi dirmi come queste cose sono create”. La risposta che ha ricevuto fu catturata su nastro magnetico. L’analisi susseguente svolta all’Università del Sussex e al laboratorio della NASA concluse che il rumore era di natura meccanica e di una frequenza di 5.0-5.2 kHz.

Mentre registravano un’intervista in un cerchio nel grano lo stesso suono fu sentito da un operatore cinematografico della BBC e allo stesso tempo malfunzionò la sua videocamera da 30mila dollari. Altra cosa interessante è che, quando il suono si manifestò di nuovo durante una ricerca di gruppo dentro un altro cerchio nel grano, mostrò qualità di movimento non lineare, e sembrò comportarsi in relazione a richieste specifiche, qualche volta a livello psichico. Siccome ha anche l’abilità di emettere su frequenze di radio ed interferire con attrezzature elettroniche, uccelli ed insetti possono essere sbalzati fuori; ed anche se gli scettici sono rapidi ad accusare che il suono registrato è, infatti, quello di un usignolo e di una cavalletta, l’analisi stroboscopica di entrambi i timbri di voce ha rivelato le differenze enormi tra questi uccelli ed il rumore bizzarro inciso su nastro. Inoltre, questi uccelli frequentano paludi, e non aperti campi di cereali. E’ interessante come gli aborigeni siano in qualche relazione con questo suono.
Durante le loro cerimonie per contattare quelli che loro chiamano gli spiriti del cielo, un “bora”, consistente in un pezzo di legno sagomato legato alla parte terminale di una lunga corda, gira creando un rumore praticamente identico al borbottio ascoltato nei crop circles. Bisogna chiedersi da dove è venuta l’inspirazione per questa apparecchiatura, e chi erano questi spiriti del cielo, e cosa sulla terra ha fatto associare gli aborigeni senza tempo a questo rumore. Questo finché fu scoperto che non solo i cerchi erano apparsi in Australia, molti negli anni sessanta, ma la loro manifestazione figura nel sapere aborigeno, dal momento in cui le loro geometrie appaiono in dipinti di pietra. Nel 1998 suoni di un genere più melodico furono sentiti e registrati da tre testimoni all’interno di una formazione; il disegno fu fondato sulla geometria delle “sette pieghe” (sevenfold), una rappresentazione degli intervalli nella scala di musica diatonica.
Molti mesi più tardi io mi imbattei in un diagramma chiamato il Web di Athena nel quale tutti i punti dell’ottagono sono connessi. Nonostante la confusione di linee, il diagramma consiste solo di tre lunghezze di linea, e giustapponendo questi sopra un strumento a corda, le stesse note esatte furono ricreate. Ma forse il più grande collegamento che collega il suono alla manifestazione di cerchi nel grano giace nella loro più grande anomalia: il permanente piegarsi dei gambi delle piante. In Canada, durante gli anni sessanta, esperimenti di laboratorio misurarono gli effetti della musica sulle piante, sottoponendole a toni diversi. 
Esposizione a musica “heavy metal” fece inclinare le piante nella direzione opposta, mentre musica classica cullò le piante verso la fonte del suono. Ma nel caso di musica devozionale indù – e le canzoni di Ravi Shankar in particolare – i gambi volsero in eccesso di 60º in orizzontale, forse il più vicino che è mai stato riprodotto dall’uomo in grado di realizzare questo angolo, attribuito ai cerchi autentici. Gli ulteriori esperimenti all’ Università di Annamalai, applicando canzoni devozionali indiane, generarono effetti supplementari: il numero di “stomata” [?] nelle piante utilizzate per l’esperimento era del 66% più alto, i muri epidermici erano più spessi, e le cellule erano più lunghe e più larghe di quelle de campioni di controllo [cioè altre piante non interessate dal fenomeno], qualche volta fino al 50% oltre.

Cambi biofisici simili possono accadere in piante raccolte da cerchi nel grano. Gli esperimenti condotti costantemente fin dal 1989 dal fisico americano Dott. W. Levengood mostrano come l’energia che crea i cerchi nel grano è capace di colpire l’embrione del seme e la crescita di pianta, allungare i nodi della stessa, perfino alterare il modello dei loro cromosomi. Inoltre l’effetto si estende al di là ed oltre le piante. Il ricercatore agricolo George Smith trovò che esponendo il mais a frequenze sonore, si generava un livello di calore più alto al suolo, nonché una live bruciatura delle piante. L’effetto è paragonabile alle piccole cotture-bruciature regolarmente osservate nei crop circles, dove l’area interessata evidentemente appare essiccata rispetto al resto del campo, nonostante la pioggia della notte prima; lo stesso accade alle piccole bruciature alla base degli steli nei cerchi nel grano.

Abbastanza stranamente, Smith allora speculò sul fatto che l’energia del suono aumentasse anche l’attività molecolare nelle piante, tre decadi prima che ciò venisse scoperto da Levengood in alcuni esemplari di cerchi nel grano. Essendo noto che una repentina ed anomala crescita si potesse verificare nelle piante interne ad un cerchio, si postulò che dietro la creazione dei crops potesse esserci l’opera delle microonde, le quali sarebbero le responsabili di ciò. Tuttavia le microonde hanno l’abilità di rendere i sistemi biologici sterili, ed una certa dose di onde ucciderebbe anche gli organismi. Invece le piante dei crop circles sono vive e vegete.
Dopo quattro anni di esperimenti sul grano effettuati all’Università di Ottawa, Mary Measures e Pearl Weinberger trovarono nei campioni analizzati in laboratorio una crescita accelerata, e postularono che la frequenza di suono che loro avevano applicato aveva prodotto un effetto risonante nelle cellule delle piante, allo stesso tempo colpendo il loro metabolismo. La frequenza che Measures e Weinberger applicarono era identica a quella del trillare ascoltato all’interno dei crops. Sembra allora che l’idea di una fonte di energia capace di creare crop circles diviene così molto praticabile. Ma quale tipo di suono riesce a far piegare le piante al suolo, applicando una decisa ma garbata pressione con un grado eccellente di controllo?
E’ interessante notare che gli ultrasuoni sono incredibilmente capaci di interagire con gli elementi fisici. Possono essere puntati, focalizzati e pressoché riflessi come un raggio leggero, e le specifiche frequenze possono essere focalizzate per causare la vibrazione in determinate molecole, mentre altre molecole vicine vengono mantenute immobili. Più è alta la frequenza dell’ ultrasuono, più è grande la sua capacità di essere diretto. Questo richiede alte frequenze nel campo dei MHz, come quelli scoperti nei cerchi nel grano da Paul Vigay. I suoi dati empirici mostrano come il livello di suono di fondo collassa improvvisamente quando lui attraversa la soglia di una formazione. Vicino al centro, si registrano attorno ai 260-320 MHz.
Comunque, nel momento in cui cerchi nel grano hanno fatto un salto avanti nella complessità matematica, nel corso dei due anni passati, allo stesso tempo i dati hanno registrato un salto a 540 MHz. Incredibilmente, questo coincide con gli esperimenti di Jenny, il quale mostra che esiste davvero una relazione tra la complessità sorgente delle geometrie di cimatica in proporzione all’aumento di frequenza dispensata. In altre parole, il livello di frequenza, sia in un laboratorio che in un campo, è correlato con l’aumento in complessità di disegno. Si sa che frequenze estremamente alte sono in grado di colpire lo stato di consapevolezza e coscienza delle creature umane, influenzando la parte sinistra del cervello. Curiosamente le persone che visitano le formazioni nei campi spesso si rendono conto esse stesse di questo fenomeno. Quando accordato su determinati MHZ l’ultrasuono previene anche danni ai tessuti sensibili, e le sue proprietà salutari sono usate nel trattare indisposizioni muscolari; e i casi di persone che si sentono meglio o guariscono quando si trovano all’interno dei crop circles stanno divenendo frequenti.

Una persona che soffriva da molto tempo del morbo di Parkinson ha raccontato di essere guarito durante la notte. Sotto i 20 Hz il suono diviene infrasuono, e tali frequenze sono direttamente coinvolte nei processi biologici. Si sa bene che la lunga esposizione ad infrasuoni può provocare condizioni sgradevoli come fatica e nausea, e tali sintomi sono riportati da vari visitatori di cerchi. Quando combinato con alta pressione, il potere acustico creato dagli infrasuoni è nell’ordine dei chilowatt. Nel caso di piante, questa pressione fa bollire l’acqua contenuta nei gambi in un nanosecondo. L’acqua riscaldata si espande, e guardando attentamente le piante del crop si rivelano infatti i piccoli buchi nei loro nodi, da dove questa acqua è fuoriuscita. Con una cavità vicino alla base e i gambi resi sottili come vetro fuso dal calore, le piante (la cui cima è più pesante) collassano nella nuova posizione orizzontale.
Dal momento che questa “cavitazione di vapore” crea anche l’incremento della temperatura locale di un centinaio di migliaia di gradi per una frazione di un secondo, non è difficile capire perché milioni di galloni di acqua al suolo scompaiono all’interno dell’area di un cerchio, o capire perché le piante hanno un odore di malto cucinato. Confrontando ciò con la scoperta di Levengood di microscopici buchi-cavità nella parete di cellulle delle piante (che indica il bollire rapido di acqua nella pianta), tutto inizia ad essere chiaro.

Questo processo ultra-infra-sonico crea anche un sibilo, e se si è così fortunati da visitare un cerchio nel grano entro poche ore dalla sua apparizione ci si troverà circondati da tale sibilo. 
Poichè l’infrasuono è anche capace di atomizzare molecole d’acqua e creare una nebbia sottile, si dovrebbe ricordare che nel 1996 un coltivatore raccogliendo il suo raccolto ad Etchilhampton vide quello che lui descrive come “una serie di colonne di nebbia che sorge come sparata da cannoni dal campo del vicino”. La nebbia è fuori luogo in un campo di grano, in pieno pomeriggio su un terreno asciutto, un giorno di estate. Poco dopo questo episodio, una serie di tredici cerchi connessa da un viale lungo tre quarti di miglio ed un glifo in Sanscrito apparvero nel campo stesso. Infine, le “cavitazioni di vapore” sono accompagnate da una scintilla improvvisa di luce chiamata suonoluminescenza, causata dalla produzione di scarichi elettrici poichè l’acqua-vapore è ionizzata. E più è bassa la frequenza di conduzione, più è grande l’effetto. In un laboratorio, 18 Hz è usato come la soglia di sicurezza più bassa sotto la quale la pressione formata da infrasuoni produce la disgregazione dei cromosomi.
Ogni estate, piante di cerchi nel grano di ogni varietà vengono spedite al Dott. Levengood, ed alcune inevitabilmente mostrano una chiara disgregazione dei loro cromosomi. Quando invece gli vengono recapitate piante estratte da cerchi falsi, egli rileva che si tratta di piante perfettamente “a norma”. La scala musicale, costruita sulle armonie della geometria sacra, e ora scoperta all’interno della struttura dei cerchi nel grano, rappresenta la struttura matematica dell’anima del mondo perché incarna l’essenza dell’Universo. Quindi non è una coincidenza il fatto che una buona percentuale di cerchi di raccolto può essere identificata con antiche culture, che ai giorni nostri onorano le loro tradizioni attraverso la canzone e la musica, compiendo i loro rituali salutari con suono e ritmo. Questa relazione è estesa ulteriormente ai mandala buddisti le cui geometrie elaborate sono usate per alterare stati di coscienza. Forse non è un caso che i disegni dei crop circles riflettono questi modelli intricati, nel momento in cui supportano una familiarità misteriosa alle materializzazioni sonore di Jenny.
Se le vibrazioni sonore sono cifrate nei crops e generate anche dai crops, non è possibile che possano anche risvegliare l’individuo ad un livello spirituale? Dopo tutto, è attraverso musica che tutte le esperienze umane sono celebrate e portarono da generazione a generazione. È molto probabile che è per questa ragione che la forma dell’orecchio umano – più specificamente la coclea – è un spirale costruita secondo le leggi armoniche di tono, come se queste spirali formassero le basi da cui migliaia di crop circles hanno preso spunto. [...] 
Estratto da Secrets in the fields © Freddy Silva, 1997, 2002.
Fonte: terembir

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