foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Non esiste in realtà alcuna crisi economica, ma
soltanto una crisi ecologica, a causa dei quotidiani attentati che il genere
umano infligge al pianeta Terra e alle periodiche speculazioni finanziarie. L’unico debito che abbiamo contratto è con chi
ci ha donato la vita.
Forse, la causa fondamentale dell’angoscia
umana sempre più dilagante, è il vuoto abissale interiore. Purtroppo il denaro
è diventato il padrone assoluto degli uomini, che di umano hanno ormai ben
poco. L’unica sensata soluzione è mutare paradigma: dall’economia all’ecologia.
La chiave della sopravvivenza è l’inclusione,
non l’esclusione. Il grande pericolo è la rinuncia alla speranza, l’idea che i
giochi sono fatti, che il mondo è già finito e che non si può far più nulla. Diffidate
di chi propina la rassegnazione. Siate liberi e indipendenti, sempre.
Fin da bambino ho avuto la fortuna di vivere in
due dimensioni parallele: una sociale, e l’altra naturale, a contatto
diretto con gli altri esseri viventi che definiamo impropriamente “animali”. Fino
a quando le leggi dell’uomo definiranno cose gli elementi viventi di Gaia,
allora l’antropocentrismo sarà la nostra cronica malattia, il nostro limite
antropologico.
foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
La risposta a qualsiasi domanda la foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) troverete
sempre nella natura: una cascata comincia con una sola goccia e guardate cosa
diventa. Su la testa!
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