La e-cigarette
è un dispositivo elettronico dotato di una batteria ricaricabile che
consente di inalare vapore di una soluzione di glicole propilenico,
glicerolo, nicotina e aromi alimentari.
Tale inalazione offre una sensazione simile a quella del fumo di una
“bionda tradizionale”, ma non essendovi alcuna combustione, il rischio
cancerogeno “dovrebbe” essere più basso per la mancanza di residui quali
catrame, idrocarburi policiclici aromatici, etc.
Il condizionale è d’obbligo perché secondo il rapporto dell’Istituto
Superiore di Sanità (ISS), consegnato al Ministero della Salute, ”gli
studi disponibili sull’efficacia delle sigarette elettroniche contenenti
nicotina come prodotti per la disassuefazione al fumo non possono
essere ritenuti conclusivi; inoltre, presentano potenziali livelli di
assunzione di nicotina per i quali non si possono escludere effetti
dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori in giovane
età”.
La relazione dell’ISS fa riferimento a quanto affermato
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ritiene che “sebbene i
produttori vendano gli ENDS (Electronic Nicotine Delivery System)
come dispositivi efficaci per smettere di fumare, ad oggi non esistono
sufficienti evidenze scientifiche per stabilirne, oltre che la sicurezza
d’uso, l’efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo. Inoltre,
gli ENDS andrebbero regolamentati come dispositivi medici o prodotti
farmaceutici e non come prodotti da tabacco”.
Riassumendo:
- Non è provato che le e-cigarettes aiutino davvero a smettere di fumare; peraltro qualunque ex-fumatore sa che una delle cose più difficili è disabituarsi al gesto, cosa ch
- Non è chiaro a quali rischi sono esposti i consumatori, in quanto non ci sono ancora dati certi sul livello di tossicità delle e-cigarettes.
- e la e-cigarette non aiuta a fare.
- Quale oggetto cool, le e-cigarettes potrebbero costituire una “porta d’ingresso” verso le “bionde” tradizionali: ovviamente, è solo uno scenario ipotizzato da alcuni dati, senza evidenze certe.
Rispetto alla loro regolamentazione, se in molti paesi europei (Belgio, Estonia, Danimarca, Germania, Portogallo, Svezia) le e-cigarettes
contenenti nicotina sono gestite come prodotti farmaceutici, e in
Francia sono regolamentate solo se utilizzate a scopo terapeutico per
smettere di fumare, in Italia il loro inquadramento è molto più sfumato.
Il Ministero della Salute nel febbraio 2010 ha emanato prescrizioni per
l’etichettatura di tutti i prodotti, in particolare relativamente alla
concentrazione di nicotina, alla presenza dei simboli di tossicità e
alla necessità di tenere tali prodotti lontano dai bambini. La loro
vendita è vietata ai minori di 16 anni (ordinanza 4 agosto 2011,
reiterata il 28 settembre 2012 per i sei mesi successivi).
In un quadro tutt’altro che chiaro, è suggestivo ricordare il titolo di un editoriale del BMJ – Electronic cigarettes: miracle or menace? - che quasi tre anni or sono suggeriva di diffidare dalle “bionde elettroniche”.
Qui lo dico e qui lo confermo, la sigaretta elettronica è l'unico mezzo che può far smettere di fumare, solo per chi lo vuole davvero. Dico questo perchè io stanca di essere guidata dal vizio (da molti anni anche se non ho mai superato le 8 sigarette al giorno per mia volontà) e con la voglia di continuare la mia vita senza dipendere un domani a un respiratore d'ossigeno (come ho visto in un documentario in tv e li mi sono davvero impaurita) decisi quindi tre anni fa, e credo di essere stata una delle prime a sperimentarla, di provarla, comprando sul web il meglio sul mercato e ha funzionato alla grande e all'inventore io credo che gliene sarò grata a vita!
RispondiEliminaOggi non fumo più nulla.
Un saluto :-)
Grazie Limpha spero che questo strumento possa essere d'aiuto a molti altri per smettere di fumare, sarebbe veramente fantastico. Come dici giustamente tu ci vuole anche una buona dose di volontà.
RispondiEliminaA presto. :-)