Mal di testa e litigi
S. soffre da anni di mal di testa definita come
“cefalea con dolore retro-oculare e occipitale” che le comporta dei dolori alla
nuca e anche agli occhi.
Per prima cosa le domando che cosa significa per lei
soffrire di questo disturbo, quando si presenta, qual è la sua durata,
l’intensità, in modo di farla scivolare, quasi senza accorgersene, nello stato
in cui normalmente si presenta il sintomo. Comincia così a fornirmi tutta una
serie di dati a riguardo e nel frattempo si sintonizza sempre di più con il
problema “mal di Testa”.
Con l’aiuto delle conoscenze della Nuova Medicina Germanica, mia grande passione insieme ad EFT, Logosintesi e fiori di Bach, le chiedo se per caso nella sua vita ha vissuto un’esperienza in cui ha provato paura in riferimento a qualcosa che non si trovava di fronte lei, bensì dietro, una sensazione specifica di paura che non si può vedere, ma si può solo percepire. E’ una paura per qualcosa che è in agguato, dal quale non ci si può liberare facilmente, che pesa dietro di noi, appena sopra la nostra nuca, che sta lì come una spada di Damocle, pronta a scendere quando meno ce lo aspettiamo.
Mi comunica che così a bruciapelo non è in grado di
identificare l’esperienza, ma mi dice che è praticamente da una vita che passa
periodi in cui avverte una sensazione di minaccia incombente, come se stesse
per verificarsi qualcosa di strano, ignoto, che sembra provenire da dietro,
portando con sé brividi dietro la schiena, irrequietezza e disagio.
Partiamo quindi proprio da queste sensazioni, e con
l’utilizzo di EFT vengono trattate, fino a quando, con un invisibile filo di
Arianna, ci portano, dritte dritte al cuore del problema, là dove tutto ciò ha
avuto origine: quando era in età adolescenziale sentì i suoi genitori che,
durante una lite, si dissero apertamente che forse era il caso di separarsi,
visto che non era più possibile andare avanti in quel modo.
Per lei tali parole furono uno choc, da quel momento
ogni discussione tra i genitori rappresentava la minaccia incombente che la
separazione potesse avvenire.
In realtà questo non avvenne mai, ma la paura che
ciò potesse verificarsi continuò ad accompagnarla.
A questo punto le chiedo di collocare l’evento
incriminato nella sua nuca.
Con la Logosintesi (la percezione dei genitori,
sottoforma di sensazioni, dietro di lei era così netta che anch’io la
potevo avvertire ! ) integrata con delle frasi di EFt lavorammo fino ad
ottenere un completo distacco emozionale da tale esperienza.
Occorreva fare ancora un passo, per dirsi completo il trattamento, cioè trovare l’aggancio attuale, identificare il momento preciso in cui questa memoria inconscia veniva riattivata. Non fu difficile e fu lei stessa che lo intuì: ogni volta che litigava con suo marito riaffiorava questo vissuto e, a distanza di qualche giorno, si presentava il mal di testa.
Presa coscienza di tutto ciò, anche le litigate con
il marito persero di intensità emotiva, non sussistendo più questa paura
inconscia, esse potevano essere facilmente superate con uno stato d’animo più
aperto e leggero.
I mal di testa diminuirono già da subito, sia come
intensità che come frequenza dopo la prima sessione, ad eccezion fatta di una
crisi piuttosto violenta avvenuta dopo circa 15 giorni dal nostro incontro.
La cliente era stata messa al corrente che poteva
manifestarsi una crisi e che doveva essere accolta favorevolmente in quanto era
una crisi di guarigione. (per agevolare il processo le consigliai di prendere
il rimedio Aspen).
La vidi per un controllo successivo e mi confermò
che si era finalmente liberata dalla spada di Damocle, dei suoi dolori di mal
di testa e che la sua autocoscienza si era per così dire espansa - ora
conosceva il perché della sua condizione - e concluse con un sorriso:
“L’amore non è bello se non è litigarello”!
Michela Caelli
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