domenica 2 febbraio 2014

Geoingegneria applicata, la ragnatela dei droni



 
Attività di geoingegneria aerea clandestina, tre ipotesi su quanto sta accadendo.
di Vincenzo Buonopane.
Era una mattinata soleggiata e calda, dopo la cappa umida e piovosa dei giorni scorsi.
Il cielo di un blu intenso, silenzioso, maestoso. Il sole brillava con uno scintillante chiarore, nulla lasciava pensare che...
Lavorando vicino al tetto del garage, con il sole in direzione degli occhi, ma protetto dalla falda del tetto, ecco che comincio a vedere, come per incanto, dei riflessi argentei che rotolano dal cielo, trasportati dal vento leggero a varie velocità. Sono dei filamenti che cadono dal cielo. Ragnatele?
Quanto sarà grande questo ragno? Poi volgo lo sguardo intorno, sentendo un lieve rumore. E si vedono. Aerei, scie corte. Due in piena attività.
Avete mai visto aerei che passano e ripassano infinite volte lasciando una lunga scia bianca? Questa poi si dilegua e forma la cosiddetta cappa, la copertura. Meglio non chiamarle "scie chimiche", altrimenti qualcuno può chiamarci "complottisti".
Meglio "attività di geoingegneria aerea clandestina".
Si arguisce che siano degli UAV (Unmanned Aerial Vehicles, Velivoli senza pilota), dei droni, proprio per l'andirivieni incessante, la precisione della griglia che disegnano nel cielo, il ripercorrere a volte la stessa identica rotta di qualche tempo prima. Si nota l'ombra della vecchia scia. Sarebbe impensabile per una qualsiasi squadra di piloti mantenere questo ritmo 24/24 ore. Forse inizialmente era così, ma ora è l'alta tecnologia che lavora, senza più il pilota.
Strano che pochissimi vedano queste attività. Posso capire questo tipo più recente, le scie corte, che sembrano veramente delle scie di condensazione. Ma quelle lunghe è praticamente impossibile non vederle. Forse perché la maggioranza guarda la TV.
Nelle ore di maggiore frequentazione si sforzano di far apparire come naturali queste scie così persistenti. Anche a TG Leonardo qualche mese fa dissero "sul web impazza il fenomeno delle scie chimiche come un complotto, ma in realtà la scienza dice che sono le normali scie provocate dai motori per la condensazione dei gas di scarico". Praticamente dovrebbero essere di vapore acqueo.
Mai visto il vapore acqueo in cielo che rimane decine di minuti compatto e poi ricadere come una spina di pesce....... Il figlio di Piero Angela, il fondatore del CICAP (depistatori di stato), dice nella trasmissione del 12 ottobre 2013 "le scie degli aerei sono come le nuvole...!".
Continuo a vedere esterrefatto questo mare di filamenti che continua a cadere, impalpabile al tocco ma luminosissimo, vorrei gridare a tutti, telefonare ai carabinieri. Ma poi ricordo che già lo feci ad inizio anno, quando mi resi conto del fenomeno. La prima volta fui contento, sembravano aver fatto qualcosa. Dopo avermi chiesto la residenza mi passarono varie sezioni di competenza territoriale. Anche se io mi sforzavo di dire che la rotta che percorrevano era all'incirca lunga 80-100Km (visto che i passaggi che avevo misurato erano ogni 12 minuti....), e che quindi la mia telefonata non poteva essere relazionata al solo comune dove risiedo. Comunque alla fine mi dissero il rassicurante: "va bene, provvederemo".
La seconda volta, il mattino dopo, mi svegliai alle 5.05, un cielo tutto rigato e già erano al lavoro i porci con le ali e le scie.... ritelefonai, chiedendo se per caso ci fosse qualche esibizione delle Frecce tricolori..... Mi agitai e alla fine mi passarono qualcuno che doveva farmi trastullare, considerato che sentivo dei suoni di sirene registrati e la telefonata cadeva sempre. Chissà perché poi alla mia richiamata rispondeva sempre questo tizio "clownesco".
Allora mi misi a vedere il sito flightradar24.com, che traccia tutti i voli di linea in tempo reale. Nessuno di quelli che stavano sulla mia testa era segnato lì. Segno che questi aerei non hanno il trasponder. Non vale la pena perdere tempo con i carabinieri.
Negli ultimi tempi ho potuto filmare con lo zoom sulla mia macchinetta, sono riuscito con la forza di volontà a tenere la mano ferma. Ho visto più da vicino. Allora ho capito. Sono aerei più piccoli del normale, dimensionati opportunamente per far sembrare che stiano a quote più alte mentre in realtà sono all'altezza delle nuvole.
Una considerazione importante è l'effetto di scala: più l'aereo è piccolo, più deve essere piccola la pista d'atteraggio/decollo. Infatti è impensabile che il traffico di questi mini-aerei, che devono continuamente rifornirsi, provenga dai normali aeroporti. Esisterà una rete di aeroporti disseminati sul territorio italiano, anch'essi clandestini, così come tutta l'attività, tanto nascosti bene perché sono piccoli, fra due file di montagne basse, ad esempio, vista l'esiguità della lunghezza della pista.
Tanto ho osservato, sembra come un sogno, un incubo da non credere, ma da considerarne l'esistenza.
Perché lo fanno? Chi paga ? Perché l'aeronautica fa passare questa enorme e ripetitiva attività aerea senza intervenire? Peggio ancora sapendo che vivono delle persone nelle zone dove vengono rilasciate queste sostanze. Gli animali, le piante, gli ortaggi, le falde acquifere.
Alla e-mail del servizio relazioni col pubblico dell'aeronautica chiesi dove si potevano avere dei chiarimenti o fare segnalazioni riguardanti la sicurezza dei cieli. Mi rispose un tenente colonnello invitandomi ad usare quello stesso indirizzo per qualunque informazione che "sottenda" la mia richiesta.
Scrissi allora chiedendo come mai in alcuni giorni c'era un traffico aereo sostenutissimo, come se l'Italia stesse in guerra. Mai ho parlato di scie. Mai ho ricevuto risposta.
Una settimana fa ho aperto un canale nuovo su YouTube. Forse l'ho chiamato un po' troppo esplicitamente: geoingegneria channel. Ho allora uplodato un video dove spiegavo queste cose dette. Le tre ipotesi che forse i tanti canali sulle scie chimiche e "complottisti" vari non hanno mai scritto:
  • che sono droni militari;
  • che sfruttano l'effetto della ridotta dimensione per apparire più lontani di quanto siano;
  • che richiedono pochissimo spazio per atterrare/decollare.
Dopo nemmeno una settimana provo a collegarmi per uplodare un ultimo video sui filamenti, e alla login mi comunicano che erano state rilevate attività "sospette" sull'account. Mi richiedono gentilmente di inserire un numero di telefono per verificare, che io non metto. Provo a visualizzare allora direttamente l'indirizzo del canale. Esce fuori un perentorio: "account chiuso per continua violazione delle norme". Forse le tre ipotesi (da verificare) erano giuste?!? Il mainstream non può consentire che qualcuno non ben identificato possa far aprire gli occhi ad altri.
È già successo che certe entità "fumose" nei cieli siano diventate dapprima una questione politica e poi una presenza non grata.
In alto i cuori !! Chi vivrà, vedrà.
Vincenzo Buonopane,
Italiano su territorio Italiano
11/11/2013
Liberamente .. "ispirato" al libro: E se domani . una farfalla, di L. Reppucci e A. De Ninno.

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