Girolamo Fragalà ven 7 febbraio 2014
A che servono i genitori? Praticamente a nulla, madre o padre,
genitore 24 o genitore 32, è tutto uguale. E la famiglia, ma sì la
famiglia, un concetto vago, da vecchi bacucchi, superato dai tempi,
nostalgico e magari anche un po’ “fascista”. Che la linea della sinistra
fosse questa, lo si era capito da mesi (o meglio, da decenni),
ma adesso c’è la corsa a chi la spara più grossa. E non sono solo gli
esponenti di seconda fila dei partiti, che sgomitano per finire sui
giornali e avere uno sprazzo di notorietà, ma anche chi ha funzioni
istituzionali molto alte, come i membri del governo Letta. L’ultima
bordata assurda, irricevibile, arriva dal ministro dell’Istruzione,
Maria Chiara Carrozza. Che in premessa avverte: «Il ruolo materno e
paterno tradizionali ormai si alternano». Per poi svilire le figure dei
genitori: «Non sono per estremizzare e cancellare, ad esempio, la festa
del papà», dice in un’intervista a Rai News, con l’aria di chi fa una
concessione al futuro genitore 1. «Ma neanche per calcare la mano.
La famiglia ideale in questo momento non esiste, forse non è mai esistita.
Bisogna stare molto attenti a enfatizzare la struttura familiare
ideale». Un ulteriore regalo all’azione distruttiva (l’obiettivo è dire
che la famiglia è ormai uno stereotipo e come tale va annullata alla
radice) iniziata dal suo partito, il Pd, e condotta con forza da tutta
la sinistra. Un’azione che smantella i princìpi sui quali si fonda la
società italiana. Quindi, per un calcolo politico, vengono cancellate
con la matita blu le identità di padre e madre. I genitori però devono
ringraziare la ministra democratica Carrozza per la sua
magnanimità: cercherà di non eliminare la festa della mamma e nemmeno
quella del papà. E magari, in queste due date, con uno sforzo enorme,
consentirà agli insegnanti di permettere agli alunni delle elementari di
preparare qualche regaluccio ai genitori. Però in silenzio, quasi di
nascosto e vergognandosi per essere così retrogradi, oscurantisti e
nostalgici.
FONTE: (QUI)
visto su: http://piovegovernoladro.altervista.org
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.