L`illusione dell`emancipazione femminile ...
Andrea Signini
info@rinascita.net
Io vedo solo eserciti di donne che, proprio come gli uomini, rincasano la sera con la faccia sderenata e le occhiaie che arrivano sul cruscotto dell’utilitaria acquistata a rate (rate contratte con la banca dei mascalzoni “lorsignori” che le hanno convinte di essere “emancipate”).
Quello che si è verificato, all’insaputa del Mondo occidentale, è una truffa di stampo finanziario immane. E nessuno se n’è accorto. E chi, invece, per caso se ne fosse reso conto, è rimasto in silenzio per non scomodare gli artefici di questo infernale meccanismo… gente che fa paura… a chi se ne fa mettere!
Dalla fine degli anni Sessanta in Europa (molto prima negli USA) la figura della Donna è stata sofisticatamente manipolata e messa al centro di un malefico progetto di cui vorrei parlarvi. A colpi di slogan e manifestazioni, sono stati inoculati, nel tessuto sociale, concetti che avevano l’aria di essere il roseo frutto di una conseguenza evoluzionistica ma che, in fondo, ben nulla hanno mai potuto condividere con messaggi di quel tenore. Anzi! È bene chiarirlo immediatamente: secondo l’ottica dello sfruttamento del lavoro umano, la donna di casa NON è inquadrata come fonte di reddito! Non paga tasse e produce cose a cui non viene attribuita valutazione economica. Per giunta, essa, non è amata dal potere perché è storicamente la salvafamiglia per eccellenza: impone l’economia domestica e fa quadrare i conti meglio di qualunque maschio. Acqua Santa per demoni come quelli della finanza usuraia. Costoro, luridi esseri che si cibano dello sfruttamento dell’essere umano da sempre, hanno preso di mira la Donna e l’hanno distrutta. Non bastava loro sfruttare il maschio, no. Volevano pure Lei, la Donna, e se la sono presa, ridotta in schiavitù, illusa da un lato rispetto a ruoli che non le si consente di adempire, e distrutta nel suo ruolo Naturale di madre. E con essa hanno anche distrutto un modello culturale che è da sempre stato alla base della società. Un modello che, badate bene, è indispensabile recuperare quanto prima! ...
info@rinascita.net
Io vedo solo eserciti di donne che, proprio come gli uomini, rincasano la sera con la faccia sderenata e le occhiaie che arrivano sul cruscotto dell’utilitaria acquistata a rate (rate contratte con la banca dei mascalzoni “lorsignori” che le hanno convinte di essere “emancipate”).
Quello che si è verificato, all’insaputa del Mondo occidentale, è una truffa di stampo finanziario immane. E nessuno se n’è accorto. E chi, invece, per caso se ne fosse reso conto, è rimasto in silenzio per non scomodare gli artefici di questo infernale meccanismo… gente che fa paura… a chi se ne fa mettere!
Dalla fine degli anni Sessanta in Europa (molto prima negli USA) la figura della Donna è stata sofisticatamente manipolata e messa al centro di un malefico progetto di cui vorrei parlarvi. A colpi di slogan e manifestazioni, sono stati inoculati, nel tessuto sociale, concetti che avevano l’aria di essere il roseo frutto di una conseguenza evoluzionistica ma che, in fondo, ben nulla hanno mai potuto condividere con messaggi di quel tenore. Anzi! È bene chiarirlo immediatamente: secondo l’ottica dello sfruttamento del lavoro umano, la donna di casa NON è inquadrata come fonte di reddito! Non paga tasse e produce cose a cui non viene attribuita valutazione economica. Per giunta, essa, non è amata dal potere perché è storicamente la salvafamiglia per eccellenza: impone l’economia domestica e fa quadrare i conti meglio di qualunque maschio. Acqua Santa per demoni come quelli della finanza usuraia. Costoro, luridi esseri che si cibano dello sfruttamento dell’essere umano da sempre, hanno preso di mira la Donna e l’hanno distrutta. Non bastava loro sfruttare il maschio, no. Volevano pure Lei, la Donna, e se la sono presa, ridotta in schiavitù, illusa da un lato rispetto a ruoli che non le si consente di adempire, e distrutta nel suo ruolo Naturale di madre. E con essa hanno anche distrutto un modello culturale che è da sempre stato alla base della società. Un modello che, badate bene, è indispensabile recuperare quanto prima! ...
Hanno voluto gettare anche la donna di casa nell’agone osceno del lavoro
fordista, quello orripilante dello sfruttamento dell’essere umano. E
per farlo era necessario prima di tutto convincerla!!!
E per convincerla si è fatto di tutto. Il risultato è stato un lavaggio
del cervello storico di portata tanto violenta quanto innaturale dagli
effetti draconiani. Ed eccoci ad oggi: madre e padre spesso assenti da
casa per tutta la giornata; prole che cresce (più che crescere sarebbe
onesto dire: aumenta di peso e di età ma cresce poco cerebralmente)
davanti al computer.
Neo-prototipi di rincoglioniti/e senza spina dorsale che rimangono col
sedere incollato in casa sino a 50 anni senza capire come funzioni
davvero il mondo ma arrivando alla qualifica di esperto in calcio – nel
caso dei maschi – ed esperta in pseudo-shopping – nel caso delle
femmine.
E allora, chiediamoci: dove sarebbero, a distanza di cinquant’anni, tutte queste donne in carriera? Dove sono le famiglie mulino bianco?
E allora, chiediamoci: dove sarebbero, a distanza di cinquant’anni, tutte queste donne in carriera? Dove sono le famiglie mulino bianco?
Non esistono!
Sono solamente un ologramma pubblicitario. Nonostante si faccia un gran
parlare di donne manager e si faccia di tutto per sfornare film
hollywoodiani in cui è la donna che dirige l’ufficio in cui sgobbano
uomini sottomessi, tutte queste “cape” sono una illusione e basta.
Ah, sì, forse quelle uniche QUATTRO, le uniche e sole QUATTRO donne
nominate Rettore universitario. Non è una battuta di spirito ma una
realtà di fatto! Vogliamo menzionare la Marcegaglia, ex leader di
Confindustria? In tutto, fanno CINQUE! E le altre? Dove sono? Io vedo
solo eserciti di donne che, proprio come gli uomini, rincasano la sera
con la faccia sderenata e le occhiaie che arrivano sul cruscotto
dell’utilitaria acquistata a rate (rate contratte con la banca dei
mascalzoni “lorsignori” che le hanno convinte di essere “emancipate”).
Bell’emancipazione! Oggi le donne invecchiano più velocemente di quanto
invecchiassero ai tempi di mia Nonna, che è del 1921: 94 anni
gagliardamente portati con una dignità da sogno ed un solo marito che ha
amato tutta la vita ed ancora piange nella sua intimità.
In conclusione dico: guardatevi attorno. Vedete anche voi come me solo
donne dai cuori infranti che si struggono di una passione delusa che né
tacchi né trucco né botox riescono a consolare? Ridateci le Donne!
www.stampalibera.com
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visto su http://crepanelmuro.blogspot.it
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