Quella dell'enneagramma è la teoria delle personalità più vecchia
esistente, infatti non se ne conosce esattamente l'origine e nai secoli
ha subìto l'influenza di culture diverse, è stata contaminata dalla
cabala, dalla cultura ebraico-cristiana e, secondo alcuni anche dal
buddismo.
Alcuni studiosi ne datano l'origine intorno a 2000-3000 anni fa, per essi venne ideato tra l'India dell'est, la Persia e l'Asia cnetrale dove i maestri spirituali di quei popoli crearono questa sorta di mappa dell'anima prendendo spunto dalle religioni diffuse a quel tempo. Quando poi si impose il culto islamico quelle antiche conoscenze si fusero diventando patrimonio della filosofia Sufi, un movimento esotericoreligioso che circa nel 1000 d.C. sorse nelle regioni centro meridionali dell'Asia.
Il sufismo, dall'arabo al-tasawwuf (pratica purificatrice) si occupava della realtà interiore dell'individuo, con lo scopo di raggiungere stadi superiori di perfezionamento interiore. Questo movimento viene denominato ancora oggi nafsa-ffyyatalinsani-yat ossia "psicoantropologia".
Per procedere nel cammino spirituale i sufi ritenevano di non poter tralasciare un'analisi classificatoria delle caratteristiche spirituali che però veniva espressa con un linguaggio occulto, composto di enigmi, numeri, figure, quindi l'enneagramma si affermò come insegnamento esoterico.
Sin dagli inizi veniva tramandato oralmente da maestro a maestro e veniva insegnato in "sette", fino alla seconda metà del '900 quando approdò in occidente attraverso Georges Ivanovich Gurdjieff, studioso nato nel 1870 e morto nel 1949, dopo aver viaggiato per tutta l'Asia ed aver incontrato diversi maestri di varie culture e religioni. Egli però rimase colpito dai Sufi e Dervisci ed attraverso questi conobbe l'enneagramma. Egli non lasciò nessun scritto ma la sua interpretazione ci è oggi nota grazie alle opere del suo allievo P.D. Ouspenskij.
Gudjieff arrivò ad individuare 3 centri dell'essere umano, ossia 3 meccanismi autonomi d'azione che compongono la "meccanica umana", abbiamo quindi il centro intellettivo, emotivo, viscerale.
L'enneagramma divenne uno strumento psicologico nel 1970 grazie ad Oscar Ichazo e al suo allievo, lo psicoterapeuta Claudio Naranjo che tradusse l'enneagramma in una vera e propria tecnica di indagine psicologica.
L'enneagramma è una figura geometrica, lungo la circonferenza ci sono 9 punti distranti 40° l'uno dall'altro e ciascuno corrisponde ad un tipo psicologico. Le linee a un punto all'altro rappresentano le tappe del cammino evolutivo:
Alcuni studiosi ne datano l'origine intorno a 2000-3000 anni fa, per essi venne ideato tra l'India dell'est, la Persia e l'Asia cnetrale dove i maestri spirituali di quei popoli crearono questa sorta di mappa dell'anima prendendo spunto dalle religioni diffuse a quel tempo. Quando poi si impose il culto islamico quelle antiche conoscenze si fusero diventando patrimonio della filosofia Sufi, un movimento esotericoreligioso che circa nel 1000 d.C. sorse nelle regioni centro meridionali dell'Asia.
Il sufismo, dall'arabo al-tasawwuf (pratica purificatrice) si occupava della realtà interiore dell'individuo, con lo scopo di raggiungere stadi superiori di perfezionamento interiore. Questo movimento viene denominato ancora oggi nafsa-ffyyatalinsani-yat ossia "psicoantropologia".
Per procedere nel cammino spirituale i sufi ritenevano di non poter tralasciare un'analisi classificatoria delle caratteristiche spirituali che però veniva espressa con un linguaggio occulto, composto di enigmi, numeri, figure, quindi l'enneagramma si affermò come insegnamento esoterico.
Sin dagli inizi veniva tramandato oralmente da maestro a maestro e veniva insegnato in "sette", fino alla seconda metà del '900 quando approdò in occidente attraverso Georges Ivanovich Gurdjieff, studioso nato nel 1870 e morto nel 1949, dopo aver viaggiato per tutta l'Asia ed aver incontrato diversi maestri di varie culture e religioni. Egli però rimase colpito dai Sufi e Dervisci ed attraverso questi conobbe l'enneagramma. Egli non lasciò nessun scritto ma la sua interpretazione ci è oggi nota grazie alle opere del suo allievo P.D. Ouspenskij.
Gudjieff arrivò ad individuare 3 centri dell'essere umano, ossia 3 meccanismi autonomi d'azione che compongono la "meccanica umana", abbiamo quindi il centro intellettivo, emotivo, viscerale.
L'enneagramma divenne uno strumento psicologico nel 1970 grazie ad Oscar Ichazo e al suo allievo, lo psicoterapeuta Claudio Naranjo che tradusse l'enneagramma in una vera e propria tecnica di indagine psicologica.
L'enneagramma è una figura geometrica, lungo la circonferenza ci sono 9 punti distranti 40° l'uno dall'altro e ciascuno corrisponde ad un tipo psicologico. Le linee a un punto all'altro rappresentano le tappe del cammino evolutivo:
rispettare il copyright - Vania Boninsegna |
Nei prossimi articoli dipaneremo la matassa dell'enneagramma e
descriveremo le caratteristiche di ogni tipologia psicologica, pregi,
difetti, lezioni da imparare.
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