SI PARLA DI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI.In
sostanza si parla di piante, ma anche di coltivazioni non ben definite,
geneticamente modificate, una tra tutte per citare un esempio, la
coltivazione del mondo del mais in OGM.Ci riferiamo a coltivazioni
transgeniche e coltivazioni mutanti, ovvero resistenti ai diserbanti,
allergizzanti e affini. Il Prof. Giueseppe Altieri da anni agroecologo
ci spiega che in Italia avvengono importazioni di 60 prodotti OGM, che
ad oggi non sono mai stati autorizzati dagli organi preposti – vale a
dire dal Consiglio UE – né tanto meno dal Parlamento Europeo, visto che
oggi esiste un processo di decisioni congiunto tra i due organismi. A
questo punto la domanda da porsi è: chi ha autorizzato quindi gli
OGM?Nessuno quindi tra politici ed vari ministri vuole parlare ed
addossarsi la responsabilità pur conoscendo i pericoli degli OGM per la
salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente in cui viviamo.
ED ECCO QUINDI ENTRARE IN CAMPO I “COSIDETTI” TECNICI DELLA COMMISSIONE EUROPEA,
sul parere scientifico dell’EFSA, l’ente preposto sul parere della
nostra sicurezza alimentare, il quale prende a campione solo gli studi
forniti dalle multinazionali produttrici degli OGM, i quali concedono
tutte le esportazioni in UE, fatto salvo il fatto che ogni Paese è
libero di vietare gli OGM se lo ritiene opportuno.Applicando il
principio di precauzione dei Diritti Costituzionali, inviolabili per la
salute e per un ambiente salubre.Non sono quindi legati da trattati
internazionali, e quindi in grado solo di stabilire a livello di
principio, dei limiti minimi di salvaguardia del nostro ambiente e della
salute, ma che ogni Paese al suo interno potrebbe sempre migliorare,
rifacendosi alla propria Costituzione interna. In parole povere, liberi
di produrre in OGM come è più conveniente, soprattutto ai grandi colossi
multinazionali, senza preoccuparsi ancora una volta del l’ambiente in
cui viviamo e della nostra salute.
I PESTICIDI DA PIU’ DI 60 ANNI MIETONO VITTIME NEL NOSTRO PAESE,
forse in numero maggiore delle guerre mondiali che nel corso della
storia si sono avvicendate. I morti di cancro con l’utilizzo del DDT
hanno superato nel mondo il miliardo nella meda degli ultimi 70 anni.
Solo oggi quindi ci si rende effettivamente conto della pericolosità
degli OGM, un pericolo che diverrà irreversibile se non saranno fermate
in tempo queste produzioni anche sulle nostre tavole e sui nostri
terreni agricoli. L’Italia scopre ora il record mondiale dei tumori sui
bambini, che si trasmette direttamente dalla madre o si genera nel feto
per modificazioni genetiche. I bambini e le generazioni future stanno
pagando un prezzo molto alto, si sta uccidendo con il potere il genere
umano.Bisogna quindi pretendere l’obbligo di etichettatura sugli OGM,
delle norme che abbiamo effetto su tutto il territorio nazionale, oggi
per esempio ci sono in commercio degli alimenti biologici ancora senza
l’obbligo di etichettatura.
NONOSTANTE NUMEROSI RICORSI IN CUI SI E’ PRONUNCIATA LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA,
per il quale i cittadini hanno l’obbligo di essere informati su quello
che stanno per mangiare o per comprare, tutto viene lasciato al libero
arbitrio di una nazione senza un controllo effettivo sui brevetti degli
OGM, ossia autentici pezzi di vita che si modifica nel tempo. Il
principio del brevetto, deve essere invece proprio quello di non
effettuare modifiche nel tempo e produrre sempre in modo
omogeneo.L’Italia deve quindi farsi portavoce di un referendum di una
carta mondiale di tutti gli OGM, per salvaguardare la memoria genetica
di tutti gli esseri umani. Principio che viene stabilito e citato nella
carta dei diritti dell’uomo. La terra, la natura sono state affidate da
Dio all’uomo, il mondo è quindi un bene comune universale, e come tale
cerchiamo di rispettarlo e non distruggerlo.
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