le donne italiane consumano più farmaci rispetto ai loro compagni e mariti |
Il 60% dei ricoveri delle donne è dovuto alle reazioni avverse ai farmaci. È quanto riferito nel corso della presentazione del Libro Bianco dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (Onda).
Le donne, si legge nel documento, hanno un rischio di reazione avversa quasi doppio (1,7 volte) degli uomini, e questo incide anche sui costi sanitari.
Dal documento è anche emerso che le donne italiane consumano più farmaci rispetto ai loro compagni e mariti, in particolare quelli contro disturbi del sistema nervoso centrale (soprattutto gli antidepressivi), dell'apparato emopoietico e del sistema muscolo-scheletrico. Tuttavia questo andamento si inverte nelle fasce di età più anziane: nella classe di età compresa fra i 65 e i 74 anni gli uomini consumano circa il 13% di medicinali in più delle donne.
Nel 2011 il consumo di farmaci ha interessato il 38,7% delle persone, in leggera flessione rispetto al 2009 e in controtendenza rispetto all'andamento in crescita registrato dal 2000. A livello regionale, il range varia tra il 31% della Campania e il 43,7% del Friuli Venezia Giulia. Disaggregando i dati per genere a livello nazionale si osserva una quota di consumo significativamente più alta per le donne (43% vs 34%), differenza che si conferma anche a livello regionale.
Le donne, si legge nel documento, hanno un rischio di reazione avversa quasi doppio (1,7 volte) degli uomini, e questo incide anche sui costi sanitari.
Dal documento è anche emerso che le donne italiane consumano più farmaci rispetto ai loro compagni e mariti, in particolare quelli contro disturbi del sistema nervoso centrale (soprattutto gli antidepressivi), dell'apparato emopoietico e del sistema muscolo-scheletrico. Tuttavia questo andamento si inverte nelle fasce di età più anziane: nella classe di età compresa fra i 65 e i 74 anni gli uomini consumano circa il 13% di medicinali in più delle donne.
Nel 2011 il consumo di farmaci ha interessato il 38,7% delle persone, in leggera flessione rispetto al 2009 e in controtendenza rispetto all'andamento in crescita registrato dal 2000. A livello regionale, il range varia tra il 31% della Campania e il 43,7% del Friuli Venezia Giulia. Disaggregando i dati per genere a livello nazionale si osserva una quota di consumo significativamente più alta per le donne (43% vs 34%), differenza che si conferma anche a livello regionale.
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