mercoledì 9 luglio 2014

MULTINAZIONALI DEL FARMACO SUBDOLE CRIMINALI CON LE DONNE IN GRAVIDANZA.

La prima volta che l’ho vista in televisione sono rimasto muto per dieci secondi buoni prima di pronunciare il mio irripetibile commento. Non ci volevo credere. Ma che subdole che sono le multinazionali! Sono suadenti come il serpente dell’Eden…
Mi sto riferendo alla pubblicità dell’Agenzia Italiana del Farmaco che recita testualmente: “IN GRAVIDANZA NON TEMERE DI CURARTI assumi i farmaci prescritti ascolta il tuo medico Per Te e per Me, Mamma“.

Voglio dire… da dove nasce questa pulsione, che ha spinto la nobile Agenzia a tale e tanta premura nei confronti delle donne incinte? Perché questo bisogno di rassicurarle, incitandole a curarsi con i farmaci prescritti? Quali farmaci prescritti?
Io vedrei bene invece, sulla scorta dell’esperienza maturata nei confronti del comportamento criminale, spesso dimostrato dalle multinazionali del farmaco, e dei danni prodotti da un gran numero di medicinali, una pubblicità di ben altro tenore:

IN GRAVIDANZA PENSACI BENE PRIMA DI ASSUMERE QUALSIASI FARMACO è veramente necessario? Non arrecherà danni a Te e al Tuo Bambino? Sei sicura di non poter risolvere il tuo problema con l’alimentazione e le terapie naturali? Assumi farmaci solo se non ne puoi fare assolutamente a meno e stai attenta agli effetti collaterali.”

Il rispetto per la vita deve venire prima di ogni altra cosa, ma non è di certo quello vantato da questa subdola pubblicità, che è lecito pensare, abbia come vero scopo, un viscido marketing, operato nei confronti di un’ampia fetta di mercato, quello appunto delle donne incinte. Visto mai che si dimostrassero recalcitranti ad assumere farmaci vista la loro condizione…
Legittimati da una supposta scienza (o scienza supposta?) finanziata ampiamente dalle proprie casse, le multinazionali farmaceutiche non si arrestano dinnanzi a niente e a nessuno, pur di perseguire le proprie finalità.
Dietro a questa falsa preoccupazione per la salute di mamme e bambini, utilizzando parole subdole e ricattatorie, che fanno leva sui naturali sentimenti di protezione della specie, con l’uso anche dell’immagine di un innocente e bellissimo bambino, si cela una spietata pubblicità, nemmeno tanto occulta, a favore degli spacciatori di farmaci.

AifaSarebbe interessante approfondire l’analisi su che cosa è diventata la scienza medica, in connubio con la ricerca finanziata dalle multinazionali, ma non abbiamo, purtroppo, il tempo di farlo in questo contesto. Mi limiterò solo a porre qualche dubbio, sul fatto che sia veramente necessaria tutta la chimica che ci propina Big Pharma, per mantenerci in salute.
Non è che per forza io voglia tornare alla medicina delle sanguisughe e dei salassi, ma sono assolutamente convinto che la salute sia diventata un tragico affare pilotato dagli interessi di alcune grosse multinazionali, che hanno il potere di influenzare sia la ricerca scientifica che la legislazione e le politiche sanitarie dei vari paesi del mondo.
Fra poco saranno vietati dalla Comunità Europea anche gli orti sui balconi, mentre sempre più forti sono le pressioni per introdurre gli OGM. Vengono sempre più attaccate le terapie naturali, a base d’erbe, per esempio, con restrizioni stupide e ridicole, che vanno a vanificare millenni di esperienza popolare, a favore di una chimica nella stragrande maggioranza dei casi non giustificata. Il tutto ovviamente favorito da una grande circolazione di tangenti.
E allora, cara la mia Agenzia Italiana del Farmaco, lascia stare le mamme e i loro bambini, rispettiamo anche la nostra Costituzione, sempre più irrilevante a causa di politici corrotti e conniventi, che garantirebbe la libertà di cura. Quanto dolore, denaro e malattia in meno, se invece di farci pilotare dalle multinazionali, e dai corrotti che si annidano nelle Aziende Sanitarie, cominciassimo a diffondere veramente diversi stili di vita e terapie naturali.

Un esempio per tutti, l’uso delle vaccinazioni per i neonati. Pare comunemente accettato che non se ne possa fare assolutamente a meno, pena chissà quali pandemie e disastri collettivi. Io però, come storico, ricordo che già ai tempi della laurea, lavorando sulla storia delle condizioni di vita delle classi popolari, rilevavo statisticamente, che ciò per cui ci vacciniamo, in realtà era già stato debellato, prima dell’introduzione dei vaccini, dal semplice miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie delle popolazioni.
Nessuno che voglia interrogarsi su questo? E gli esempi potrebbero essere infiniti, ma tutte le volte che ci troviamo davanti a qualcosa che potrebbe migliorare semplicemente la nostra salute, in modo economico e naturale, state pur tranquilli che ci sarà, o il silenzio assoluto, o una campagna denigratoria volta a screditare il rimedio in questione.
Meditate gente… meditate…

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