“La potenza dell’immaginazione sulle
nostre condizioni fisiche si può constatare in molti modi. I medici
intelligenti non esitano ad accordare a quella un potere curativo o
morbigeno di gran lunga superiore alle pozioni. La paura spesso uccide e
i dispiaceri hanno un grande effetto sui fluidi sottili del corpo” (1)
Sono sempre più numerosi gli esperimenti effettuati, in particolare dai
neuroscienziati, sugli effetti placebo e, in misura minore, su quelli nocebo.
Il New England Journal of Medicine
ha definito il laboratorio presso l’Istituto Nazionale di Neuroscienze
di Torino, diretto dal prof. Fabrizio Benedetti, il più importante al
mondo per gli studi dell’effetto placebo. Il prof. Benedetti afferma che
esistono pure studi sulla chirurgia placebo e sulla possibilità di
ridurre molti farmaci che hanno effetti collaterali gravi.
“L’applicazione delle tecniche di neuro immagine ha dimostrato
l’esistenza di una doppia via: una per il placebo e l’altra per il
nocebo. La prima attiva il cosiddetto circuito del premio e del piacere,
la seconda quella dell’ansia.” (2) “Il più vecchio e spettacolare
episodio di alternanza, nella stessa persona, di un effetto placebo e
del suo contrario nocebo, pubblicato nella letteratura scientifica, è
quello descritto nel 1957 da Bruno Klopfer, psicologo tedesco. Un
signore di nome Wrigth, affetto da un tumore a uno stadio avanzato,
chiese al proprio medico curante di essere trattato con un farmaco
sperimentale. Dopo un’unica iniezione ‘il tumore si sciolse come una
palla di neve su una stufa bollente’ scrisse il medico nella cartella
clinica. Poco tempo dopo, il signor Wright, ormai ristabilito, lesse
casualmente un articolo che parlava dell’inefficacia di quel farmaco nei
tumori. Wright peggiorò di lì a pochi giorni. Agli esami presentò
metastasi. A quel punto il medico iniettò al paziente dell’acqua
raccontandogli di aver ricevuto una nuova versione del farmaco stavolta
efficace. Le metastasi scomparvero! Non sappiamo come andò a finire la
storia di Herr Wright, ma sappiamo che negli ultimi cinquant’anni sono
stati pubblicati più di cento lavori clinici e sperimentali per cercare
di comprendere ciò che è incontrovertibile: il manifestarsi di effetti
positivi o negativi nella fisiologia di una persona che ha ricevuto
acqua fresca credendo fosse un farmaco, oppure che è stato oggetto di
buone o cattive parole …”.(3) “Nocebo di massa: una volta le chiamavano
isterie collettive.
La più recente è quella descritta da universitari
cinesi che ha riguardato la contea di Heishn, interessata nel 2005 dal
fenomeno dell’influenza aviaria. Dopo la diffusione della notizia, nel
giro di tre giorni, il 100% aveva la febbre. Ma le analisi hanno escluso
che fosse aviaria e che quell’epidemia dipendesse da un microorganismo.
Un effetto nocebo di massa.” (4) “È universalmente noto che, in circa
il 98% dei pazienti, ai quali viene eseguita una radiografia, nel giorno
della diagnosi di cancro non si riscontra alcuna ‘metastasi polmonare’.
Ma in quel giorno al paziente viene anche detta tutta la presunta
‘verità’. Per la maggior parte di loro si tratta, come essi stessi
dicono, di un terribile shock. Alcuni si riprendono perché, ad esempio,
hanno delle persone care vicine. Nel 30-40% dei casi con la medicina
classica troviamo degli adenocarcinomi polmonari già a partire da tre a
quattro settimane più tardi…. Negli animali non vediamo simili
‘metastasi polmonari’.
Il primario di Klagenfurt in una conferenza cui
era presente il dr. Hamer nel 1991 disse: ‘Il dott. Hamer dice che gli
animali hanno la fortuna di non capire quanto dicono i primari (qui si
intende la prognosi) e per questo motivo non hanno metastasi’. La
risposta del dr. Hamer fu: ‘Professore, per la prima volta oggi lei mi
ha citato correttamente. Sembra che lei stia per capire la Nuova
Medicina’” (5) Gli studi internazionali sugli effetti placebo-nocebo
sono numerosi tuttavia, come affermano alcuni, la strada appare ancora
lunga per le evidenti difficoltà derivanti dal fatto che, essendo la
mente umana soggettiva ed individuale, ogni persona è un unicum e
pertanto risulta sempre più palese che l’esortazione “conosci te stesso”
è più che mai importante anche, e forse soprattutto, in quest’epoca di
grande espansione della ricerca scientifica, psicologica e delle
comunicazioni consce ed inconsce.
Alcuni neuroscienziati hanno
riscontrato che il pensiero di un gruppo influisce e condiziona il
pensiero dell’individuo ed hanno affermato che il motto cartesiano
“penso dunque sono” si aggiorna in “penso dunque siamo” e che la cultura
occidentale è insufficientemente consapevole delle conseguenze di tutto
questo. L’antropologo-teosofo Bernardino del Boca nel 1971 scrisse che
solo attraverso la sintesi delle varie scienze (ivi comprese quelle
economico/finanziarie),sottoposta alla luce della spiritualità,
l’umanità avrebbe potuto conoscere meglio l’attuale dimensione umana,
che i mali maggiori sono la paura, l’egoismo,l’ignorare di ignorare, e
che la biologia avrebbe rivelato l’importanza del pensiero e presentato
l’Uomo come da secoli lo presenta la Teosofia. (6) Paola Botta Beltramo
NOTE (1) (H.P. Blavatsky, Iside Svelata, Vol. I parte II pag. 126)
(2)(dr.F.Bottaccioli “Placebo e Nocebo,il potere della mente”–simaiss.it
(3)Idem (4)Idem (5) (R.G. Hamer–“Testamento per una Nuova Medicina”
ed.2003 – pag. 397). (6)http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it
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