Linee Guida Europee 2013
sull'ipertensione arteriosa: retromarcia in sordina?
Nonostante siano passati quasi 6 mesi dalla pubblicazione le Linee Guida europee 2013 sull'ipertensione non hanno avuto la promozione e diffusione mediatica che invece meriterebbero. Ad oggi non è reperibile in rete, ad esempio, la versione italiana delle stesse, nemmeno sotto forma di schemi riassuntivi delle principali raccomandazioni e novità.
Rispetto alla precedente versione del 2007 vengono rivisti i target terapeutici "aggressivi" (specie per
anziani, pz. ad alto rischio, coronaropatici, nefropatici) all'insegna di un
atteggiamento più "slow" rispetto a quello "hard" del
passato.
Di conseguenza viene superata la
distinzione, presente nelle linee guida del 2007, tra pressione “normale alta” (130-140/80-90) ed ipertensione vera e
propria (>140/90). Analogamente salta il doppio target per pazienti ad
alto rischio (<130/80) e a basso rischio (<140/90), a favore di un unico
limite di normalità valido per tutti (140/90).
Ecco in sintesi le principali raccomandazioni circa i target terapeutici.
- a) è raccomandato nei pazienti a
basso-moderato rischio cardiovascolare ;
- b) è raccomandato nei pazienti con diabete ;
- c) deve essere considerato nei pazienti con precedente
ictus o TIA ;
- d) deve essere considerato nei pazienti con
malattia coronarica ;
- e) deve essere considerato in pazienti con
insufficienza renale cronica, diabetica o non diabetica.
- In ipertesi anziani con meno di 80 anni e con PAS
≥ 160 mmHg ci sono prove evidenti per raccomandare la riduzione della
sistolica a tra 150 e 140 mmHg
- Nei pazienti anziani sani con meno di 80 anni i
valori di sistolica < 140 mmHg possono essere considerati, mentre negli anziani
fragili gli obiettivi dovrebbero essere adattate alla tollerabilità
individuale
- Nei soggetti di età superiore a 80 anni e con
sistolica iniziale ≥ 160 mmHg , si raccomanda di ridurre la pressione
sistolica tra 150 e 140 mmHg a condizione che siano in buone condizioni
fisiche e mentali
- l'obiettivo di PA diastolica <90 mmHg è sempre
consigliato, eccetto nei pazienti con diabete, in cui sono
raccomandati valori <85 mmHg.Va tuttavia considerato che i valori tra
80 e 85 mmHg sono sicuri e bentollerati
Commento.
L’equazione
del passato, che imponeva di portare la PA “sempre più giù” specie nei
soggetti a maggior rischio, viene implicitamente abbandonata dalle Linee Guida
2013, perchè non supportata da sufficienti evidenze di letteratura e per target
terapeutici troppo ambiziosi, specie negli anziani. Del resto i
medici pratici sul campo hanno per primi sperimentato queste difficoltà, sia
per oggettivi problemi di compliance degli ipertesi sia per il rischio di
indurre effetti collaterali, ancora una volta in specifico nella popolazione
geriatrica. Compliance terapeutica e
rischio clinico avevano peraltro suggerito di seguire più il buon senso pratico
e l’esperienza che non le indicazioni astratte ed ideali delle raccomandazioni
degli esperti.
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