Quante
specie, vegetali ed animali, possiamo permetterci di perdere prima
della catastrofe completa? Secondo gli ultimi studi non molte, la Terra è
sull’orlo del crollo e rischia la sesta estinzione di massa.
Il biologo Stuart Pimm della Duke University lancia la bomba: la Terra è sull’orlo dell’estinzione di massa, paragonabile a quella avvenuta 65 milioni di anni fa. Pimm, grazie anche al suo team di ricercatori, ha scoperto che i tassi di estinzione sono 1000 volte superiori alla norma.
Le cause
sono diverse: deforestazione, cambiamento climatico globale ed
esaurimento delle attività di pesca oceanica sarebbero solamente alcune
motivazioni del crollo. L’uomo ha avuto un ruolo fondamentale causando
la scomparsa di specie animali e vegetali ed il numero purtroppo è in
continuo aumento. Fino a dove ci si potrà spingere? Secondo Stuart Pimm
non molto oltre, infatti la soglia della sesta estinzione mondiale
dipenderà da noi.
Un’altra
motivazione che sta portando la terra verso il collasso è la perdita di
habitat, causa l’urbanizzazione ed il cambiamento climatico. Pimm
sostiene che potrebbe esserci speranza per quanto riguarda la
conservazione della biodiversità a patto che l’uomo si impegni a
migliorare la cura dell’ambiente.
Fortunatamente
arrivano anche delle buone notizie, infatti studiando il Dna animale i
biologi hanno creato una sorta di albero genealogico per i gruppi
animali per calcolare quando sono emerse le nuove specie e sembrerebbe
che ogni specie di vertebrati dia origine ad una nuova specie animale
una volta ogni 10 milioni di anni.
Stuart Pimm
sostiene che gli ecosistemi non potranno sostenere questo tasso, 1000
volte superiore alla norma, e di conseguenza ci sarà il collasso e
dunque l’estinzione. Il team del dottor Pimm ha stilato una mappa
globale che mostrerebbe il numero di specie minacciate suddivise in
griglie di 10 chilometri quadrati. Questa mappa sarà di grande aiuto per
gli ambientalisti, come ad esempio lo è per Clinton Jenkins
dell’Istituto per la ricerca ecologica in Brasile. Jenkins notando un
numero molto elevato di specie minacciate sulla costa brasiliana, per
via di alcune foreste danneggiate, si è messo al lavoro, con l’aiuto di
un team brasiliano, per acquistare alcuni terreni e ricollegare i
frammenti di foresta isolate dal disboscamento.
Scitto da Miguel Sanchez - Per Segnidalcielo.it
riferimenti: Reuters.com
Articolo preso da: Segni dal cielohttp://misteriufo.newsbella.it/
Non c'è più tempo, tutti lo sanno che dobbiamo intervenire, eppure continuiamo a farci i fatti nostri... e a sperare in "qualcuno" che ci salverà...
RispondiEliminaMolta gente sta lottando sul campo, ma non si vede è invisibile di fronte ad una massa di popolo che pare essere cieca all'evidenza.
EliminaQueste notizie sono d'interesse tra i blogger poichè essi sono persone semplici che cercano il dialogo e praticano la ragione giornalmente, il confronto sul web li accresce interiormente, quindi la maggior parte di loro ha un animo nobile e lotta per il bene comune.
La fetta più grande della popolazione invece neanche conosce l'esistenza dei blog, seguoe la tv, i giornali ed i siti istituzionali, con tutto quello che ne comporta(mancanza di confronto, mancanza di crescita, programmazione mentale alla paura ed alla diffidenza ecc. ecc.).
La parola d'ordine a mio avviso è "non lasciare nulla di intentato, perseverare per il bene di tutti gli esseri viventi, Gaia compresa."
Un saluto.