Se sei nato agli
inizi degli anni Settanta, hai vissuto l’infanzia pensando che il tuo
futuro da adulto sarebbe stato molto simile a quello che rappresentava
allora la pubblicità del Mulino Bianco, un ampio e soleggiato casolare bianco attorniato
di verdi alberi maestosi in prossimità di un ruscello rigoglioso e
pescoso. La tua famiglia sarebbe stata composta da una bellissima e
premurosa giovane donna italiana dai lineamenti mediterranei assieme a
due figli educati, rispettosi e simpatici. Questo era quello che si aspettava un bambino dal
futuro che lo attendeva alla fine degli anni Settanta.
Sono passati più
di trent’anni da allora e più di qualcosa è cambiata, a cominciare
proprio dalla pubblicità del Mulino Bianco, che ormai tranne nel logo
degli spot pubblicitari non si vede più e né tanto meno l’allegra e
spensierata famiglia italiana. Adesso è rimasto un povero e divorziato
Antonio Banderas che parla da solo in cucina davanti al forno in compagnia di una povera gallina farlocca.
Siamo ormai talmente tutti assorbiti da questa crisi infinita che il
nostro pensiero proiettato al futuro non va oltre alle prossime elezioni
politiche o alla prossima rilevazione trimestrale del PIL. Eppure in un
mondo che sta vivendo con enfasi la terza rivoluzione industriale (prima
la macchina a vapore, dopo il personal computer e ora il world wide web
con tutte le sue applicazioni) sarebbe edificante per molti quarantenni
fermarsi un attimo per provare a proiettarsi in avanti di altri
trent’anni per idealizzare il mondo che verrà.
Ammettiamo per assunto che non si verificheranno epidemie e carestie di portata mondiale, che 2050 ci aspetta allora?
Di
sicuro la famiglia intesa come unione e percorso di vita in comune tra
una donna ed un uomo rappresenterà un’istituzione sociale medioevale che
forse potremmo ammirare con stupore all’interno di qualche comunità
indipendente o riserva protetta da qualche organismo internazionale.
Entro il 2050 oltre l’80% della popolazione umana, quasi 9 miliardi,
vivrà all’interno di aree metropolitane ad alta densità urbana e grazie
alla diffusione di massa dei dispositivi mobili di interazione virtuale le
priorità di vita e di relazione sociale di ogni individuo muteranno
velocemente e profondamente. Avete visto quanto vi hanno cambiato i
social network combinati agli smart phone, aspettate di vedere l’arrivo
in massa e le sue conseguenze (devastanti) dei Google Glass.
Tanto per dare un elemento di riflessione: dieci anni fa la prima causa
di divorzio era la suocera, adesso sono i social networks.
La continua e voluta distruzione della separazione dei due sessi tanto
dai media tradizionali che da un establishment finto radical chic
contribuirà ad accelerare il processo di metamorfosi della società
umana: nei prossimi trent’anni si stima che meno del 40% della popolazione mondiale sarà eterosessuale.
I continui miglioramenti in campo medicale porteranno ad ulteriori
allungamenti della speranza di vita: il concetto di vecchiaia così come
lo conosciamo oggi inteso come anticamera della morte e condizione
fisica dalle potenzialità decisamente ridotte rappresenterà un passato
che non ci apparterrà più.
Si faranno debiti, leasing e mutui per potersi permettere non solo l’allungamento della propria esistenza,
ma anche la continuazione di un certo stile di vita, facendosi montare
ad esempio il femore bionico o nuovi organi vitali di sintesi, che
consentiranno un ringiovanimento complessivo.
Non mi dilungo sulle implicazioni e migliorie apportate a sfondo sessuale. Il concetto di moglie o marito inteso
come compagna/compagno per tutta la vita sino a che morte non ci separi
verrà superato prima di quello che si possa credere. Già tra quindici
anni saranno disponibili i primi partner cibernetici tanto
per l’uomo quanto per la donna in grado di interagire perfettamente con
gli esseri umani, non invidiando quasi niente a questi ultimi. Il
recente film Her con Joaquine Phoenix non è fantascienza, ma solo un
occhiatina al futuro che verrà.
I figli non rappresenteranno più una priorità o un obiettivo di vita,
anzi saranno sempre più considerati o un elemento di peso per il
proprio stile di vita o un regalo da farsi per suggellare e cementare un
rapporto di convivenza non eterosessuale.
Dopo il 2040 inizierà a
manifestarsi la discesa del momentum demografico nella
popolazione umana, soprattutto ad opera dei paesi asiatici che stanno
già invecchiando più velocemente di quelli europei e statunitensi.
La promiscuità e confusione sessuale tanto
invocata ed esaltata nei decenni precedenti avrà contribuito a produrre
gli effetti desiderati ed aspettati ovvero il disinnesco della bomba
demografica, grazie a condizioni sociali e stili di vita per cui nessuno vorrà più avere figli.
Il concepimento di nuove nascite, per il mantenimento della
popolazione, a quel punto (forse dopo il 2050) dovrebbe essere
pianificato ed implementato da una qualche sorta di authority sovranazionale attingendo
da un ovocita ed uno spermatozoo presso le varie banche del seme
mondiali. Allora, forse qualcuno si ricorderà di aver già sentito
parlare di Genitore 1 e Genitore 2 anche in un lontano passato.
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