Certe emozioni dolorose e
intollerabili possono provocare uno stato di iper-attivazione
persistente costringendo il corpo a mantenere una condizione di emergenza
continua, a volte per un tempo più lungo di quello che l’organismo è in grado
di sopportare.
Le emozioni, i sentimenti e le
difficoltà, troppo dolorose per essere vissute e sentite, trovano nel corpo un
contenitore pronto a riceverle. Questo crea nel soggetto l’idea di non avere
nessun tipo di difficoltà psicologica, ma solo un disagio medico che si pensa
possa essere curabile con qualche medicina.
Cosa succede di conseguenza?
La costante sollecitazione emotiva provoca danni agli organi più deboli e vulnerabili, una via di scarico immediata nel corpo che si trasforma in disturbo.
La costante sollecitazione emotiva provoca danni agli organi più deboli e vulnerabili, una via di scarico immediata nel corpo che si trasforma in disturbo.
Chi sono i soggetti a rischio?
Sono persone che tendono a non far venire alla luce la loro emotività: sono calme, si arrabbiano raramente, riferiscono di non provare sentimenti quali paura, rabbia, angoscia, insoddisfazione, dolore o tristezza. Sono persone che se decidono di intraprendere un percorso con uno psicologo fanno grande fatica ad esprimere le emozioni e riescono con difficoltà a elaborare i vissuti affettivi e sentimentali. Il loro corpo mette in evidenza ciò che loro non riescono ad esprimere e comprendere a livello psichico.
Sono persone che tendono a non far venire alla luce la loro emotività: sono calme, si arrabbiano raramente, riferiscono di non provare sentimenti quali paura, rabbia, angoscia, insoddisfazione, dolore o tristezza. Sono persone che se decidono di intraprendere un percorso con uno psicologo fanno grande fatica ad esprimere le emozioni e riescono con difficoltà a elaborare i vissuti affettivi e sentimentali. Il loro corpo mette in evidenza ciò che loro non riescono ad esprimere e comprendere a livello psichico.
Quali sono le sintomatologie provocate da un disagio
psicologico?
Le malattie psicosomatiche più diffuse si manifestano:
Le malattie psicosomatiche più diffuse si manifestano:
- nel sistema gastrointestinale (gastrite cronica, iperacidità gastrica, colon irritabile o spastico, stipsi, nausea, vomito e diarrea);
- nel sistema respiratorio (asma bronchiale, dispnea, singhiozzo, o sindrome iperventilatoria);
- nel sistema cardiovascolare (aritmie cardiache, crisi tachicardiche o ipertensione arteriosa);
- nel sistema cutaneo (psoriasi, eritema pudico – rossore alle guance da emozione -, acne, dermatite, dermatite atopica, prurito, alopecia areata, sudorazione eccessiva);
- nel sistema muscoloscheletrico (cefalea, crampi muscolari, torcicollo, mialgia o tic nervosi);
- nel sistema genitourinario (forti dolori mestruali, enuresi, enuresi notturna bambini, impotenza o vaginismo);
- nell’alimentazione.
Quali sono i più diffusi disturbi psicosomatici ?
Ipocondria: sintomi di tipo somatico che vengono interpretati come segni di una grave malattia spesso non riscontrata da accertamenti medici.
Ipocondria: sintomi di tipo somatico che vengono interpretati come segni di una grave malattia spesso non riscontrata da accertamenti medici.
Dismorfofobia: eccessiva focalizzazione su un difetto fisico che
impedisce il normale svolgimento delle attività di vita personali, sociali,
relazionali;
Può interessarti|Dismorfofobia, le cause
Disturbo di somatizzazione: sintomi dolorosi, gastro-intestinali,
pseudo-neurologici, sessuali,etc, non giustifcabili da accertamenti medici ed
esami obiettivi
Disturbo somatoforme indifferenziato: costanti lamentele fisiche
come stanchezza cronica, perdita di appetito, problemi urinari;
Disturbo algico: dolore cronico o recidivo in uno o più distretti
corporei senza diagnosi mediche obiettive;
Disturbo di conversione: sintomi o deficit inerenti funzioni motorie
volontarie o sensitive in assenza di una condizione neurologica obiettiva quali
difficoltà di deglutizione (o bolo isterico), sintomi pseudo-epilettici,
paralisi psicogene, cecità psicogena, ecc.
Inoltre
lo stress, la tristezza, la confusione interna ed esterna e i leggeri stati depressivi possono
influire sullo stato di salute della persona a livello generale. Le
difficoltà nell’avere un ciclo mestruale regolare, se non addirittura assente,
e i cali immunitari che lasciano il nostro fisico maggiormente esposto a
raffreddori e influenze proprio nel periodo freddo ne sono un esempio.
Come affrontare le malattie psicosomatiche?
È importante prima di tutto accettare di avere una difficoltà che possa essere legata alla mente e bisogna imparare a chiedere aiuto.
È importante prima di tutto accettare di avere una difficoltà che possa essere legata alla mente e bisogna imparare a chiedere aiuto.
Successivamente
esclusa che la causa sia organica bisognerà:
- cercare di capire quando il sintomo corporeo aumenta o diminuisce e se è collegato ad eventi di vita particolari (ad esempio la psoriasi in vacanza diminuisce, ma appena si torna in ufficio esplode)
- ipotizzare un percorso di yoga e magari un percorso sportivo (corsa, nuoto, kickboxing, danza moderna) che stimoli il nostro fisico a produrre endorfine, il cosiddetto “ormone del benessere”, e porti a scaricarci fisicamente e mentalmente.
Nei
casi più difficili, in cui il sintomo impedisce al soggetto di vivere
serenamente (per esempio dermatiti atopiche, disturbi sessuali, tachicardie,
disturbi intestinali, alopecie, assenza del ciclo mestruale o psoriasi) sarebbe
utile intraprendere un percorso di sostegno psicologico che aiuti la persona a
conoscere a fondo il proprio mondo emotivo e affettivo.
Gli
antichi dicevano mens sana in corpore sano, la frenesia e la razionalità
della nostra società ci stanno portando a dimenticare il nostro mondo
interiore.
Dott.sa
Anna
Maria Sepe, psicoanalista
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.