Avete
mai fatto caso ai numerini che si trovano sotto i brik di latte, panna e altri
latticini in scatola?
Sapete
cosa sono?
Sicuramente
no. Nei mesi scorsi, si è diffusa in rete la “falsa” notizia che quei numeri, 1
2 3 4 5 6, siano le volte che la legge consente di riutilizzare il
prodotto. Per farla breve quindi, il numero indicato sotto la confezione
indicherebbe il numero di volte che quel latte è scaduto, ribollito,
pastorizzato e rimesso in vendita. A conti fatti, secondo questa fantasiosa
teoria, il latte venduto potrebbe avere anche più di dieci anni di
vita! Bene, la notizia è assolutamente
falsa! La pastorizzazione del latte scaduto è un
atto illecito e nessun produttore di latte è autorizzato a tale
pratica. Il numero stampato sul fondo della confezione del
latte ( il Tetrapak ) non è altro che il numero della bobina che ha stampato la medesima.
In Italia, non esiste alcuna
legge che consenta di confezionare del latte fresco
partendo da un prodotto finito, tanto più scaduto e soprattutto, non esiste alcuna legge che
obblighi ad indicare il numero di trattamenti termici. I numeri sul fondo
della confezione quindi si riferiscono al contenitore e non al contenuto e hanno lo scopo di permettere la
rintracciabilità requisito fondamentale per tutti i
prodotti alimentari. Per chi non lo sapesse, la rintracciabilità è la
possibilità di risalire ai fornitori dei prodotti alimentari, ripercorrendo il
percorso dei prodotti sino all’origine (rintracciabilità “a monte”).
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