Da uno studio americano proviene un’interessante scoperta che potrebbe spingere molti a cambiare le proprie diete. La ricerca dell’Oregon Research Institute, pubblicata sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition, condotta dal Erice Stice ha rivelato che lo zucchero potrebbe spingerci alle abbuffate contribuendo, più dei grassi, ad aumentare l’assunzione di alimenti durante i pasti.
Si è giunti a questo risultato somministrando frappé al gusto di cioccolato con differenti concentrazioni di zuccheri e grassi
a due diversi gruppi del campione formato da 100 giovani; durante
l’assunzione sono stati monitorati i livelli di attività cerebrale dei
volontari e si è riscontrato che all’aumento della concentrazione di zuccheri corrispondeva un incremento della stimolazione dei centri del piacere, in modo molto maggiore rispetto a quanto avveniva con i grassi.
Lo zucchero, quindi, segnalerebbe al cervello il piacere del cibo,
inducendo a continuarne l’assunzione, proprio come avviene nei
meccanismi di dipendenza da altre sostanze. Pertanto questo ingrediente,
al pari di una droga, dà dipendenza a chi lo assume e spinge ad abbuffarsi.
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