domenica 29 giugno 2014

Dieci motivi per liberarsi gradualmente dalla dipendenza dal caffè

Liberarsi dalla dipendenza dal caffè non è facile.
La prima settimana avrai probabilmente forti mal di testa, dolori alle orecchie e nausea. Queste reazioni dimostrano in modo lampante quanto velenosa sia la caffeina.
Non è nemmeno sufficiente limitarne l’assunzione perché anche la tazzina quotidiana fa parecchi danni.
E’ proprio quella tazzina che mantiene un legame con la dipendenza impedendo al nostro organismo l’espulsione totale dell’acido urico e della caffeina.
Il risultato è un continuo stop alla detossificazione. Il classico bastone fra le ruote.

IL DECALOGO DI VALDO VACCARO CONTRO IL CAFFE’
Ci spiace per la Splendid, per la Illy, per la Segafredo, per Hag e Lavazza, per la Redbull e per tutte le cole del mondo, cariche all’inverosimile di caffeina, ma la bocciatura è generalizzata.
 
Dieci motivi per evitare il caffè

Il caffè è una droga caustica che causa assuefazione e forti crisi di astinenza. Anche chi prende un solo caffè al giorno trova oltremodo difficile liberarsi da tale schiavitù. Il caffè può essere considerato una versione legale della cocaina.

Il caffè è teratogeno, per cui causa difetti genetici alla futura prole. Molti esperimenti dimostrano che è troppo spesso causa di malformazioni e difetti agli arti dei neonati.

Il caffè è mutageno. Una tazzina contiene 250 mg di acido clorenico, di actractylasides (estremamente tossico) e di glutathione transferase inducers (cafestol palmitates).

Il caffè è cancerogeno per il suo materiale combusto e per il contenuto in methilglyoxal (mutagenic pyrolisis product), ed è associato a tumori alle ovaie, alla vescica, al pancreas, allo stomaco e all’intestino.

Il caffè contiene caffeina, uno tra i 20 veleni più pericolosi del pianeta, un alcaloide tossico che irrita il sistema nervoso, sbilancia il sistema simpatico e causa aritmie cardiache.

Il caffè è torrefatto ed amaro. Corrompe l’alito, ingiallisce i denti, irrita lo stomaco e danneggia pesantemente il fegato. Come se non bastasse, ha effetti distruttivi sul sistema renale. Una tazza di caffè ci mette 21 ore per passare attraverso i reni e il sistema urinario. Bastano 8 tazzine al giorno per fare di una persona sana un cliente probabile alla dialisi e al trapianto.

Il caffè è carico di acido ossalico che vincola e sequestra il calcio, e causa calcoli ai reni e in altre parti del corpo.

Il caffè è carico di acido urico. Acidifica il corpo e causa osteoporosi. Sovverte la digestione e il sonno. E’ causa di emicrania, di fiacchezza e di depressione nelle inevitabili fasi di carenza.

Il caffè produce una restrizione dei vasi sanguigni, alta pressione, irregolare circolazione coronarica, insufficienza renale, ulcere gastriche, ronzio alle orecchie, tremito muscolare, irrequietezza, sonni agitati, diabete nei neonati, irritazioni gastrointestinali, sconvolgimenti nel glucosio del sangue (spinge il pancreas a secernere più insulina).
Il caffè, sia a pasto che dopo pasto, fa da innaturale acceleratore digestivo in quanto obbliga il cibo a lasciare lo stomaco, ed anche l’intestino, troppo rapidamente, causando malassorbimento degli alimenti e rallentamento della peristalsi intestinale. Il latte nel caffè è un ulteriore errore alimentare, col tannino del caffè che va in fermentazione e causa irritazioni intestinali.

Fonte:http://valdovaccaro.blogspot.it/2013/03/dieci-motivi-per-evitare-il-caffe.html

http://informazioneconsapevole.blogspot.it/2014/06/dieci-motivi-per-liberarsi-gradualmente.html

http://altrarealta.blogspot.it/

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