Un gruppo di ricercatori dell’Universita’ di Adelaide, Australia, ha
scoperto che un comune trattamento praticato sui pazienti con diabete di
tipo 2 potrebbe allungare i periodi con bassa reazione sanguigna
ipoglicemica, e quindi aumentare i rischi per la salute di questi
soggetti.
Il trattamento e’ quello che prevede l’uso del peptide GLP-1 in combinazione con l’insulina, che attualmente e’ una terapia standard per i pazienti con diabete di tipo 2.
Gli scienziati spiegano che questo implica che una significativa
quantita’ di cibo viene trattenuta dallo stomaco, estendendo
l’ipoglicemia e mettendo il paziente a rischio.
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