Il contagio è una invenzione
Valdo
Vaccaro
Per me il contagio è
una invenzione di comodo usata per spaventare la gente, per renderla sospettosa
e sfiduciata, per assoggettarla alle cure mediche e alle vaccinazioni.
Contrappongo sempre il concetto di intossicazione a quello di contagio.
L’intossicazione fa capire molte cose e toglie ogni aspetto di mistero, di
terrore, di malignità e di superstizione alle malattie.
PARLO SEMPRE DI ABITUDINI ABERRANTI E NON DI ALTRE IPOTESI
FANTASIOSE E STRAMPALATE
Non esiste contagio
ma solo abitudini aberranti condivise che portano più
soggetti ad ammalarsi in modo simultaneo. Esistono cioè diversi tipi di terreno corporale vivo che
determinano lo stato di salute della gente. Il ruolo dei virus, polvere morta, rimane quello di
materiale escrementizio di scarto.
Creare una guerra planetaria mirata a sconfiggere un
nemico che non esiste significa entrare in una logica demenziale e manicomiale
Ovvio che quando il
mondo intero viene ipnotizzato dalla tecnica distorsiva dell’opinione, in pieno
stile Goebbels, non sempre è facile farsi capire.
Se uno usa i dati, il linguaggio e i paradigmi incrostati
e dogmatizzati della medicina convenzionale, si adegua e si conforma
passivamente ad essi e fa enorme fatica a saltarne fuori.
PER STAR BENE SERVONO I GIUSTI CIBI MA ANCHE I GIUSTI
PENSIERI
... sto facendo il possibile per smontare in ogni
dettaglio l’intero paradigma medico accusatorio nei riguardi dei virus, con la
maggiore chiarezza possibile.
Se gli Azzeccagarbugli intendono far perdere il sonno alla
gente con gli artigli di un virus malefico, ribadiamo che i virus non hanno
testa, cervello, stomaco, mani e gambe, e nemmeno artigli.
Valdo Vaccaro
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