giovedì 9 aprile 2020

I criminali della passeggiata ai tempi del coronavirus - Il "dividi et impera" che tanto piace agli oppressori. Spegnete la TV ed accendete i cervelli.

I criminali della passeggiata ai tempi del coronavirus
Sig. Nessuno · 20 Marzo 2020
I commenti sotto ogni articolo che tratti i termini “passeggiata” e “aria aperta” sono esilaranti, a senso unico, carichi di rabbia e frustrazione:
“Non comprendo come la passeggiata sia compatibile con le necessità i motivi di lavoro e salute. Mistero. “
” Ancora non si è capito che non uscire di casa non è una raccomandazione ma un OBBLIGO !!!!!”
” Sarà mica un sacrificio stare a casa a fare il nulla assoluto dico io?!? Ma andate a quel paese camminando e distanziati di 1 mt “
E quando qualcuno prova a contraddire il pensiero unico, con testa e buonsenso, viene demolito:
“non hai capito nulla… Il virus si contagia facilmente da persona a persona… Sul balcone se stai a distanza da tuo marito o figlio.. Stai a casa tua non in giro a propagare il virus!!11!!!”
” Passeggiare non è necessario… fate le scale di casa se volete muovervi “
” Sei un coglione che non capisce un cazzo, dobbiamo stare tutti a casa TUTTI!!!“
Maledetti criminali della passeggiata in mezzo ai campi o in mezzo a un bosco, dove non si incontra anima viva né prima né durante l’epidemia da coronavirus. Maledetti perchè le possibilità di contagio sono enormi in mezzo ad un campo d’erba deserto, lungo l’argine di un fiume, tra le fronde degli alberi che stanno rinascendo.

Ma non vi vergognate? Se non volete rischiare di causare un’epidemia, andate al supermercato, suvvia! Andate in fabbrica, andate a prendere i detersivi, andate a prendervi un profumo, andate nelle centinaia di attività commerciali aperte, in rispetto del decreto vigente.

Maledetti criminali della passeggiata in mezzo ai campi o in mezzo a un bosco, dove non si incontra anima viva ne’ prima ne’ durante l’epidemia da coronavirus. Maledetti perchè le possibilità di contagio sono enormi in mezzo ad un campo d’erba deserto, lungo l’argine di un fiume, tra le fronde degli alberi che stanno rinascendo.

Ma chi ve lo fa fare di stare all’aperto, da soli, a respirare quest’aria pulita che il blocco da coronavirus ha prodotto? Ma statevene a casa, a lavoro oppure nei negozi!

La PSICOSI da coronavirus ha lavato talmente nel profondo i cervelli, già debilitati, degli italiani medi, da renderli dei mostri di cattiveria, col cervello spento e incapaci di un pensiero proprio. Incapaci di buonsenso, incapaci di distinguere un’attività rischiosa da una non rischiosa.
La verità è che manca sempre il BUONSENSO, parola tanto cara ai politici, tanto irritante per gli italiani. Che passano dagli assembramenti all’isolamento con la facilità con la quale l’uomo ragno passa da un grattacielo ad un altro. Tossici dell’assembramento ieri, tossici dell’isolamento oggi. Pronti a puntare il dito con cattiveria inaudita contro chi prova ad accendere il cervello.

La passeggiata, la corsa sono attività essenziali e benefiche a patto che vengano svolte da soli, nei luoghi adatti, nel momento adatto.

Italiani medi: spegnete la TV, accendete i cervelli.


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