DALLA DEMOCRAZIA ALLA “FOLLIA” (INTESA COME CONDIZIONE
PSICHICA).
La democrazia, perlomeno quella italiana, riesce dove non
sono riuscite le peggiori dittature. Ovvero tenere ferma fisicamente, bloccata, chiusa in
casa, addirittura con il proprio consenso, una intera popolazione. Complimenti,
perché riuscire dove non era riuscito il
comunismo, il fascismo e neppure il nazismo, è una vera impresa.
Le moderne
democrazie (alias “dittature dolci” per usare un’espressione cara a Aldous
Huxley) fanno infatti sì che il prigioniero ami le proprie catene e quindi il suo carceriere (infatti i dati di gradimento del
governo, ammesso siano veri, sono in crescendo). Insomma, una specie di Sindrome di Stoccolma nazionale. Questo
per noi italiani, perché in tutti gli altri Paesi la situazione non è questa.
Parlo con amici da tutto il mondo e mi confermano che nessun paese ha imposto misure restrittive talmente draconiane e anche
palesemente idiote, e questo non a detta mia ma di fior di medici e scienziati
non allineati ai canali mainstream.
Lo stato di “fermo”
casalingo, ovviamente, non è solo fisico, ma anche e soprattutto di carattere psico/emotivo ed è etero-diretto dal più grande mezzo di controllo: la paura.
Quindi basta
iniettare nelle masse il virus della paura (paura del del virus, del terrorismo, delle crisi
economiche, crisi ambientale e così via. A proposito di crisi ambientale, che
fine ha fatto Greta?) e il gioco è
fatto.
La prigionia (che vi piaccia o meno ammetterlo siete/siamo
in prigione), non ha solo la caratteristica della perdita di libertà fisica,
che ne è solamente la conseguenza più percepibile ed immediata. La prigionia, oltreché sul nostro corpo
fisico, agisce anche e soprattutto in
maniera profonda su quello psichico e su quello emozionale (difatti si
parla qua e là di primi suicidi dovuti alla reclusione anche se i media
ovviamente non ne danno gran risalto).
C’è poi anche un corpo che definiamo “spirituale” e le persone in un
percorso evolutivo già avanzato saranno in grado, buon per loro, di cogliere
questo “fermo” forzato, come strumento di ulteriore crescita evolutiva.
Ma torniamo a ciò
che succederà alle masse chiuse in case.
Qualora lo stato di fermo dovesse perdurare tutte le
nostre abitudini cambieranno inevitabilmente in peggio. L’inattività nel lungo
periodo agirà in maniera deleteria sul fisico, sulla mente e sulle nostre
emozioni. Non tutti hanno la forza d’animo e mentale di correre un’ora al
giorno, tutti i giorni per ben 27 anni, per mantenersi in forma e non lasciarsi
andare, come fece Nelson Mandela nella sua piccola cella del carcere di Robben
Island. Le masse, pigramente distese
sul divano, si faranno terrorizzare
sempre più attraverso notiziari e programmi che sono lì apposta per seminare il
panico. Si chiama “strategia del
terrore” e “gestione della paura”, perché quando questa si manifesta
(unitamente a stress, ansia, ecc.), si
innescano nel nostro organismo risposte che fanno aumentare il rischio di
ammalarsi (di Covid 19 o di qualunque altra cosa).
A me pare logico che l’arma
migliore che abbiamo per difenderci dal Corona Virus sia l’innalzamento del
nostro sistema immunitario, e questo lo si fa stando all’aria aperta, facendo
attività fisica, migliorando l’alimentazione, insomma migliorando le nostre condizioni di vita e non peggiorandole. E del
resto il fatto che nessun appello sia stato fatto su un cambio di alimentazione
più sano dovrebbe far riflettere (anche se capisco che riflettere, quando si
vive in uno stato di paura, non è semplice).
E del resto se il virus non colpisce bambini e adolescenti, il motivo è proprio questo: le loro difese sono più alte/attive, rispetto a quelle delle persone più in là con gli anni.
E del resto se il virus non colpisce bambini e adolescenti, il motivo è proprio questo: le loro difese sono più alte/attive, rispetto a quelle delle persone più in là con gli anni.
Torniamo alla paura. Il
problema ovviamente non è avere paura un giorno, due o tre. Il problema si
pone quando la paura accompagna le nostre vite per un lungo periodo perché il cortisolo (lo stato di paura provoca
rilascio del cortisolo, conosciuto anche come “ormone dello stress”), nel lungo
periodo, provoca l’abbattimento delle
nostre difese immunitarie.
Riassumendo, la situazione è la seguente: chiusi in casa,
stressati, impauriti, senza luce del sole (fondamentale per la vitamina D), con
aria perlopiù viziata (conosco persone che tengono chiuse le finestre di casa
perché temono che il virus si propaghi via aerea), con una alimentazione
perlopiù pessima e un igiene altrettanto pessima (sto parlando di igienismo
naturale e non di lavarsi le mani con acqua e sapone).
C’è poi anche un ovvio calo del desiderio sessuale poiché sotto stress cala la produzione di testosterone (e del resto dicono i napoletani, che sono dei veri filosofi di vita, che “il cazzo non vuole pensieri”), in situazioni di promiscuità forzata che genereranno aggressività, fisica o verbale, magari nei confronti degli altri membri della famiglia e così via. Insomma, Covid o non Covid, vengono create le condizioni perfette per ammalarci.
C’è poi anche un ovvio calo del desiderio sessuale poiché sotto stress cala la produzione di testosterone (e del resto dicono i napoletani, che sono dei veri filosofi di vita, che “il cazzo non vuole pensieri”), in situazioni di promiscuità forzata che genereranno aggressività, fisica o verbale, magari nei confronti degli altri membri della famiglia e così via. Insomma, Covid o non Covid, vengono create le condizioni perfette per ammalarci.
Quanto sopra descritto non è solo frutto del buon senso, che di questi tempi servirebbe molto,
ma viene da manuali medico-diagnostici redatti sull’osservazione di sintomi e
patologie tipiche della carcerizzazione.
Con il degrado del corpo fisico e il perdurare della prigionia verranno anche a galla conflitti ed emozioni sepolti ed a quel punto l’oblio verso la follia sarà rapido. Rileggetevi “Cecità” di Saramago per avere un’idea seppur minima di ciò che ci succederà se questa situazione di reclusione forzata non si risolverà in tempi brevi. Di tutto ciò, statene certi, chi manovra e dirige, ne è ben consapevole.
Con il degrado del corpo fisico e il perdurare della prigionia verranno anche a galla conflitti ed emozioni sepolti ed a quel punto l’oblio verso la follia sarà rapido. Rileggetevi “Cecità” di Saramago per avere un’idea seppur minima di ciò che ci succederà se questa situazione di reclusione forzata non si risolverà in tempi brevi. Di tutto ciò, statene certi, chi manovra e dirige, ne è ben consapevole.
Altroché,
“andràtuttobene”.
Buona Vita a tutti e
in alto i Cuori
A
PS: Nel frattempo Trump, il terribile Trump, notizia di
ieri, apre gratuitamente i grandi parchi americani alla popolazione “per
svagarsi, prendere aria, fare attività fisica e con ciò alzare il proprio
sistema immunitario”. Eppure anche noi qualche boschetto ce l’avremmo. Se solo
ci si potesse andare.
PPS: Economia reale bloccata ma i mercati borsistici
rimangono aperti.
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