Il Cuore non è una pompa
Leggendo la lezione V del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, a un certo punto ci si trova di fronte a una affermazione dell’autore, Arnold Ehret, che la maggior parte dei lettori non accetta immediatamente, mentre altri persino la rifiutano categoricamente: IL CUORE NON E’ UNA POMPA.
Non è facile accettare tale asserzione per il semplice fatto che da
sempre viene insegnato già da bambini che il cuore è una pompa, che
spinge il sangue nelle arterie, fino ai più piccoli capillari poi passa
nel sistema venoso e così via e tutto riprende da capo. E’ una credenza
così consolidata nella nostra cultura e istruzione da essere diventata
una certezza, e prima di leggere i libri di Ehret non avevo mai nemmeno
pensato, né nessuno mai mi aveva detto il contrario, e se qualcuno me lo
avesse detto con convinzione lo avrei considerato un tipo un po’
bizzarro.
Ehret lo dichiarava apertamente nelle sue conferenze a partire dal 1915 a Los Angeles e diversi suoi colleghi naturopati presero le distanze da lui, senza nemmeno tentare di valutare se le affermazioni di Ehret potessero essere vere. Alcuni scrissero anche dei libri includendo la maggior parte dei principi insegnati da Ehret ma si guardarono bene dal menzionarlo.
Negli anni ’20 Rudolf Steiner sosteneva la stessa cosa durante le sue conferenze, e negli anni ’30 vennero fatti degli studi per dimostrare che il cuore non è una pompa. Non ebbero seguito perché all’establishment medico ortodosso conveniva, e tuttora conviene, che si continuasse a considerare il cuore una pompa.
Per chi fosse interessato ho tradotto l’articolo seguente. Le figure indicate in più punti non ci sono perché non ho la pubblicazione cartacea e nel documento che ho tradotto sono state omesse. Dovessi un giorno trovarle verranno aggiunte.
Se incontrassi dei termini medici che non comprendi, cerca le definizioni in un dizionario o internet, ti eviterai irritabilità e nervosismo, o di abbandonare la lettura, come ho fatto io diverse volte prima di completare la traduzione e solo dopo aver compreso cosa stavo traducendo. D’altra parte i termini medici sono intenzionalmente ostici, per far credere che la materia sia difficile e che solo gli addetti ai lavori debbano occuparsene. E’ una specie di linguaggio come quello egizio riservato solo alla casta sacerdotale che il popolo non conosceva. Eventuali errori o granchi che possa aver preso sarebbe gradito che mi venissero segnalati.
(Il seguente articolo è stato pubblicato sul numero 1, Autunno-Inverno 1995 [Volume 5, # 1] di “Frontier Perspectives“, la rivista del Centro per le Scienze di Frontiera presso la Temple University di Philadelphia, Pa.)
Traduzione di Luciano Gianazza.
(1) Rudolf Steiner Research Center, Royal Oak, MI
(2) Dept. of Anesthesiology, Albany Medical College, Albany, NY
(3) Dept. of Anesthesiology and Physiology, Albany Medical College, NY
(4) Cardiovascular Consultants Ltd., Minneapolis, MN. Department of Medicine, University of Minnesota, MN
(5) Hennipen County Medical Center and Dept. of Medicine, University of Minnesota, MN
Sinossi
Nel 1932, Bremer di Harvard filmò nei primi stadi di un embrione il sangue che circolava per autopropulsione in flussi a spirale, prima che il cuore iniziasse a funzionare. Sorprendentemente, fu così impressionato dalla caratteristica a spirale del modello del flusso del sangue che non si rese conto che il fenomeno davanti ai suoi occhi aveva demolito il principio della propulsione per pressione. In precedenza, nel 1920, Steiner, del Goetheanum in Svizzera, aveva fatto notare in conferenze rivolgendosi a dei medici, che il cuore non è una pompa che costringe del sangue inerte a muoversi con la pressione, ma che il sangue ha una sua propria dinamica biologica, come si può vedere nell’embrione, e si dà un’ulteriore spinta con le forze “indotte” dal cuore. Inoltre affermava che la pressione non provoca la circolazione del sangue, ma è causata interrompendo la circolazione. La conferma sperimentale dei concetti di Steiner inerenti all’embrione e agli adulti viene presentata qui di seguito.
Introduzione
Il fatto che il cuore di per sé non è in grado di sostenere la circolazione del sangue era noto ai medici dell’antichità. Ricercarono possibili forze ausiliarie della circolazione del sangue nei vari tipi di “eterizzazione” e “pneumatizzazione” o “ensoulement” del sangue durante il suo passaggio attraverso il cuore ed i polmoni. Agli albori della scienza moderna e nel corso degli ultimi trecento anni, tali concetti divennero insostenibili. Il concetto meccanicistico del cuore come pompa idraulica prevalse e si stabilì saldamente intorno alla metà del XIX secolo.
Il cuore, un organo del peso di circa trecento grammi, si suppone che “pompi” circa otto mila litri di sangue al giorno a riposo e molto di più durante l’attività, senza fatica. In termini di lavoro meccanico, questo rappresenta il sollevamento di circa 45 chilogrammi all’altezza di un chilometro e mezzo! In termini di flusso capillare, il cuore eseguirebbe il compito ancora più prodigioso di “spingere” il sangue con una viscosità cinque volte superiore a quella dell’acqua in milioni di capillari con diametro spesso inferiore a quello dei globuli rossi stessi! Chiaramente, tali pretese vanno oltre la ragione e l’immaginazione. A causa della complessità delle variabili in gioco, non è stato possibile calcolare la vera resistenza periferica, neanche di un singolo organo, per non parlare di tutta la circolazione periferica. Inoltre, il concetto di una fonte centralizzata di pressione (il cuore) che genera alla sua sorgente una pressione al di là dei normali limiti, in modo tale che sufficiente pressione rimanga nei capillari più remoti, non è dei migliori.
La nostra comprensione e la terapia delle aree chiave di fisiopatologia cardiovascolare, come lo shock settico, l’ipertensione e l’ischemia miocardica sono ben lungi dall’essere complete. L’impatto della spesa di miliardi di dollari per la ricerca cardiovascolare utilizzando un presupposto erroneo è enorme. Riguardo a questo, gli sforzi per costruire un cuore artificiale soddisfacente non hanno ancora portato i loro frutti. Entro i confini del pensiero della biologia e della medicina contemporanee, la forza propulsiva del sangue rimane un mistero. Se il cuore in realtà non fornisce al sangue tutta la forza motrice necessaria, dove è la fonte della forza ausiliaria e qual è la sua natura? La risposta a questa domanda apporterà un nuovo livello di comprensione dei fenomeni della vita nelle scienze biologiche e fornirà ai medici la capacità di riscoprire l’essere umano che, troppo spesso, molti sentono di aver perso.
Panoramica
Impliciti nel concetto di propulsione per pressione nel sistema cardiovascolare sono i seguenti quattro concetti principali:
Quando il cuore comincia a funzionare, rafforza il moto del sangue con impulsi a spirale. Le arterie hanno una funzione sussidiaria che mimica quella del cuore fornendo ulteriori impulsi a spirale al sangue circolante. In tal modo le arterie si dilatano nel ricevere il sangue in entrata e si contraggono per fornire un impulso per aumentare la quantità di moto del sangue.
Storia
La storia della presupposizione della propulsione per pressione risale a Galileo e a Leonardo da Vinci. Il concetto del cuore che funziona come una pompa di pressione che pompa il sangue, ritenuto essere amorfo e inanimato, nei suoi vasi sanguigni e che ne assume la forma fu suggerito da Borelli (1), uno studente e amico di Galileo, che osservando il cuore a spirale paragonò la sua funzione al fuoriuscire dell’acqua strizzando un panno umido. Borelli non ha confermato la sua congettura con esperimenti, ma è stata sostenuta da disegni ingannevoli del ventricolo sinistro trovati in seguito in un’opera di Leonardo. Nei quaderni di Leonardo la parete del ventricolo sinistro viene mostrata di spessore uniforme come uno si aspetta di trovare in una camera di pressione.
Tuttavia, al contrario, lo spessore della parete del ventricolo sinistro varia del 1.800% circa, come abbiamo visto in dissezioni di cuori bovini. Lo spessore va da 0,23 centimetri all’apice a 4,3 centimetri nella zona equatoriale. La parete all’apice è così morbida e debole che può essere trafitta con il dito indice. La peculiare variabilità dello spessore della parete ventricolare non è in linea con l’idea del cuore come generatore di pressione. Tuttavia, si potrebbe concepire che una simile conformazione della parete ventricolare massimizzi l’inerzia del moto senza alcuna pressione statica all’apice del ventricolo. L’apice sottile, flessibile, a forma di cono e la sospensione dall’aorta suggeriscono la presenza di una funzione di torsione in particolare se si tiene conto dell’orientamento a spirale degli strati del muscolo miocardico.
Il movimento rotatorio del cuore, delle arterie, e del sangue è stato misurato o rilevato da vari ricercatori (2), (18), (19). Con lievi variazioni, il disegno erroneo nei Quaderni di Leonardo è stato utilizzato nella maggior parte dei testi di biologia, fisiologia e medicina nel corso delle ultime poche centinaia di anni, così come nella maggior parte dei testi di anatomia moderna negli ultimi decenni. Così, schizzi falsi sono serviti a testimoniare falsi presupposti.
William Harvey (1578-1657) frequentò l’Università di Padova, mentre Galileo era nella Facoltà della stessa. Sembra che stesse per decidere in favore del moto propulsivo secondo i suoi stessi esperimenti incentrati sul flusso del sangue e la propulsione per pressione, probabilmente sotto l’influenza di Borelli, che era focalizzato sul movimento del cuore. A quel tempo suggeriva un concetto del moto propulsivo: “L’atrio del cuore spinge il sangue nel ventricolo” e “il ventricolo proietta il sangue in movimento nell’aorta. ” “Il sangue viene proiettato da ogni pulsazione del cuore.” Altre volte ha usato espressioni che implicano un concetto di propulsione per pressione. “Il cuore spreme fuori il sangue.” “Il sangue viene spinto nell’aorta per contrazione del ventricolo.” In alcuni casi parla della pressione del sangue. Tuttavia, di volta in volta ha anche usato termini neutri, “il sangue viene trasferito, trasfuso, trasmesso e inviato” Successivamente dei ricercatori che hanno contribuito a stabilire con fermezza il concetto di propulsione per pressione sono i seguenti: Stephen Hales (1677-1761) che inserì un tubo di vetro nell’arteria di un cavallo e assunse che la colonna di sangue è stata bilanciata da pressione statica. Jean-Léonard-Marie Poiseuille (1799-1869) scoprì che la dilatazione delle arterie era in fase con l’espulsione effettuata dal ventricolo sinistro. Pertanto ipotizzò che la dilatazione fosse la risposta passiva alla pressione del sangue. Tra le altre cose sostituì un manometro a mercurio al manometro a sangue di Hales. Carl Ludwig (1816-1895) ha inventato il manometro grafico aggiungendo un galleggiante con penna e carta mobile al manometro al mercurio di Poiseuille, e inaugurò l’era della registrazione continua della pressione. Infine, Scipione Riva-Rocci (1896-1903) ha perfezionato lo sfigmomanometro nel 1903 e ha portato l’esame della pressione arteriosa nella pratica clinica.
Il problema e la proposta per la sua soluzione
La situazione problematica nella fisiologia cardiovascolare è stata espressa da Berne e Levy (3) che ha scritto: “Il problema di esporre il flusso pulsante attraverso il sistema cardiovascolare in precisi termini matematici è praticamente insuperabile.” Un aspetto fondamentale di questo problema riguarda il fatto che la maggior parte della nostra conoscenza della dinamica cardiaca è stata dedotta da dati sulla pressione. Infatti la nostra conoscenza del sistema ha due fonti indipendenti: fatti determinati sperimentalmente e concetti logicamente dedotti dalla presunta propulsione per pressione. La situazione è talmente confusa che alcuni scienziati della vita prendono in considerazione la teoria del caos e la matematica per cercare di trovare coerenza nel sistema. Sarà mostrato che il caos deriva da un mix di fatti e congetture, e non dalla natura del fenomeno stesso.
Il nostro scopo è di dimostrare che la congettura di Borelli è errata e di proporre il concetto che il sangue viene spinto da una forma unica di moto. In primo luogo, l’arco dell’aorta non risponderebbe come previsto, se il sangue in esso fosse sotto pressione. L’aorta è un tubo ricurvo e tale è la forma di base dell’elemento sensibile alla pressione del manometro di Bourdon (*), ampiamente utilizzato. Quando il tubo ricurvo del manometro di Bourdon è soggetto a pressione positiva, è costretto a raddrizzarsi, come si può vedere con una canna dell’acqua da giardino. Quando è invece soggetto a una pressione negativa, la curvatura del tubo aumenta. Durante l’eiezione sistolica (periodo in cui il sangue viene espulso dal ventricolo), la curvatura dell’aorta si vede che aumenta, significando che l’aorta non è sottoposta a una pressione positiva, ma a una pressione negativa (4). Abbiamo dimostrato che questa pressione negativa è quella associata con il centro vuoto del movimento dei vortici di sangue. Quindi il movimento della aorta, se considerato come sensore di una pressione della stessa natura, contraddice l’assunto della propulsione per pressione. Naturalmente, le correnti a spirale del vortice hanno una pressione potenziale, così qualsiasi tentativo di misurare la pressione si tradurrà in una lettura positiva della pressione a causa del moto proprio interrotto.
Il movimento senza pressione applicata è movimento di moto proprio, come si osserva in modo così drammatico nei lunghi salti dei gatti che corrono. Questo moto proprio si manifesta anche in natura nel fluire dell’acqua nei fiumi, nell’avanzare dei tornado, e nei jet stream che sono in realtà spirali orizzontali di aria e di umidità che possono essere lunghe migliaia di miglia di lunghezza che si muovono come fiumi vorticanti nell’alta atmosfera. Una palla lanciata nella sua traiettoria, anch’essa si muove senza pressione.
E la pressione sanguigna che viene misurata? Il concetto in esame è qui il ben noto il rapporto forza/area:
pressione = forza/area (forza per unità di superficie)
La pressione è un rapporto aritmetico derivato dalla forza media del sangue in movimento, e, come tale, indica il fenomeno del sangue che si muove in modo indiretto. In un sistema di moto proprio la pressione è potenziale mentre l’oggetto è in movimento e si manifesta quando la velocità è ostacolata:
moto (massa x velocità) = impulso (forza x tempo)
Il sangue si muove con velocità diverse nei suoi flussi vorticosi. Al momento dell’impatto di un oggetto che si muove di moto proprio, la velocità diminuisce mentre appare la pressione di una certa grandezza.
Rudolf Steiner, scienziato e filosofo, ha sottolineato in diverse occasioni che il sangue si muove autonomamente (5), e che la pressione non è la causa del flusso di sangue, ma il risultato di esso (6). I medici del passato usavano metodi elaborati per descrivere la natura del polso arterioso e del battito del cuore o del battito dell’apice, che è l’impulso del cuore contro la parete toracica. Molti termini descrittivi, come fibrillazione da shock ipovolemico, collasso o polso a martello d’acqua per insufficienza aortica e “ansante” impulso apicale di ipertrofia ventricolare sinistra, trasmettono la comprensione intuitiva del vero e proprio meccanismo di azione del cuore.
Un tentativo di caratterizzare la funzione ventricolare sinistra mediante gli indici, come la velocità massima di contrazione (V max) e la variazione massima di pressione ventricolare sinistra nel tempo (dP/dt max) lascia intendere la sentita inadeguatezza del semplice concetto di propulsione per pressione.
Flusso e Pressione
Considerazioni Quando una massa fluida è soggetta a una forza sotto forma di pressione, dapprima resisterà al movimento a causa della sua inerzia e viscosità. In un sistema azionato dalla pressione, la pressione si alza più velocemente di quanto il fluido si muova; la pressione raggiungerà il picco prima che la velocità del fluido raggiunga il suo picco. Tuttavia, quando si misurano contemporaneamente la pressione e il flusso nell’aorta, il picco del flusso precede nettamente il picco della pressione. Questo fenomeno è stato osservato già nel 1860 da Chauveau e Lortet e, come riportato da McDonald (7), in contraddizione con la legge dell’inerzia nel concetto di propulsione per pressione. Mentre questo rapporto di fase in realtà conferma il principio di propulsione di moto proprio, tuttavia esso rimase una fonte di congetture per un considerevole periodo di tempo negli anni ’50 fino a quando non è stato “salvato” con l’aiuto di elaborati modelli matematici per i flussi oscillanti.
Un’osservazione in favore del concetto del sangue con il suo proprio moto è stato riferito da Noble (8) nel 1968. Con misurazioni della pressione simultanea nel ventricolo sinistro e nella radice dell’aorta di un cane, ha dimostrato che la pressione nel ventricolo sinistro supera la pressione aortica solo durante la prima metà della sistole e che la pressione aortica è in realtà più elevata durante la seconda metà. Trovò paradossale che il sangue espulso dal ventricolo continui nell’aorta, nonostante l’aumento della pressione positiva. L’erroneo concetto di pressione ventricolare sinistra che superi la pressione aortica durante tutta la sistole proposto da Wiggers nel 1928 ancora è presente in molti testi moderni di fisiologia. Noble ha proposto che questo tipo di modello di pressione potrebbe essere il risultato del flusso di moto proprio, ma questa idea è stata adombrata dal carrozzone della propulsione per pressione.
Il concetto di propulsione per pressione ha arruolato fisiologi e scienziati provenienti da diversi campi in una crociata che ha portato a numerose ipotesi e teorie sulla meccanica del sistema cardiovascolare. Il detto che “I Dinamisti del fluido nel XIX secolo erano suddivisi in ingegneri idraulici che osservavano cose che non potevano essere spiegate e matematici che spiegavano cose che non potevano essere osservate” è ancora valido al giorno d’oggi..
Osservazioni Embriologiche
Steiner (6) mostrò che l’embriologia fornisce gli indizi per risolvere il problema della circolazione. In relazione a questo, Bremer (9) effettuò una notevole serie di osservazioni sulla circolazione del sangue in un embrione di pulcino nei primissimi stadi di sviluppo prima della formazione delle valvole cardiache. Descrisse i due flussi di sangue con movimento in avanti a spirale di diversa velocità nello stadio in cui il cuore è un singolo condotto. Tuttavia, si è notato che il sangue ha una precisa direzione di flusso all’interno del condotto e si muove apparentemente senza un meccanismo di propulsione. Questi flussi si muovono a spirale lungo il proprio asse longitudinale e uno intorno all’altro. I flussi sembrano essere a considerevole distanza, non riempono i loro vasi sanguigni, e sembrano essere in segmenti discontinui.
In un film fatto da Bremer sul battito del cuore embrionale, si osserva che il sangue a spirale è ulteriormente rafforzato dal cuore pulsante senza creare turbolenza nel sangue. Questo suggerisce che il trasferimento di moto che si verifica tra il cuore e il sangue riguarda una fase, il sincronismo, il cuore deve in qualche modo sentire il movimento del sangue e rispondere ad esso, a sua volta con impulsi a spirale alla stessa velocità del sangue, sincronizzando il moto del sangue e il moto del cuore.
Si presume che gli strati del muscolo cardiaco abbiano lo stesso modello di distribuzione di velocità, come i flussi concentrici di un vortice libero per consentire al cuore e al movimento del sangue di accordarsi a differenti velocità. È significativo osservare che il movimento del cuore avviene con il minimo movimento interno della parete cardiaca. Che il fluire del sangue può essere osservato prima che il cuore entri in funzione è supportato da osservazioni sul fatto che la circolazione in un precoce embrione di pulcino si è mantenuta fino a circa 10 minuti dopo che il cuore era stato asportato (10) . Inoltre, la mobilità intrinseca del sangue è stata evidenziata da Pomerance e Davies (11) , che trovarono un embrione che visse a lungo senza cuore, ma nacque morto e gravemente sfigurato. Così la visione composita del sistema cardiovascolare embrionale ci dice che il sangue non viene spinto dalla pressione, ma si muove con una sua propria dinamica biologica e con il suo intrinseco modello di flusso.
Alternanze di Vortici di Liquidi e di Gas nel Sangue
L’esistenza di spazio apparentemente vuoto tra e all’interno del flusso a spirale di un liquido può essere spiegata come spazio riempito di gas o vapore. Tuttavia, questa ipotesi appare assurda se si considera che anche piccole bolle nella circolazione arteriosa possono provocare una embolia significativa. Ogni segmento di 100 cm di sangue arterioso contiene 0,3 ml di ossigeno libero fisicamente disciolto, 2,6 ml di anidride carbonica e 1 ml di azoto.
L’importanza della piccola quantità di ossigeno disciolto è riconosciuta solo in casi estremi di anemia quando diventa una notevole fonte alternativa di ossigenazione dei tessuti. Quando viene visto nei termini di una distribuzione altamente differenziata di componenti solidi, liquidi e vaporosi e/o gassosi del vortice composito, questa quantità di gas libero assume fondamentale importanza.
Il fatto che il gas sia elusivo nello sfuggente sangue liquido è molto allineato con la constatazione che il sangue, come vortici caratteristici di liquidi e gas, si muove di moto proprio senza alcuna pressione. Il vortice nei tornado è una configurazione molto stabile e coesa, con un centro vuoto, fortemente tenuta insieme da un sistema di forze centripete. Non ha le proprietà fisiche del gas amorfo sotto pressione che tende ad espandersi.
Per chiarire ulteriormente le nostre osservazioni, abbiamo escogitato un modello di ventricolo con un contenitore sigillato, a forma di cono rovesciato, un fiasco di vetro trasparente da mezzo litro pieno d’acqua. L’attrezzaggio consistette nell’installare due tubi all’interno del fiasco collegati a dei trasduttori per registrare il vuoto al centro del vortice e l’impulso di potenziale pressione nel moto dell’acqua vorticosa. Il segnale di pressione in funzione del tempo fu visualizzato sullo schermo dell’oscilloscopio e anche memorizzato sul computer per ulteriori analisi. Il “ventricolo” fu messo in funzione tenendolo in mano e dandogli un movimento oscillatorio e contemporaneamente circolare per creare un vortice. Per aumentare la visibilità, abbiamo riempito il contenitore con acqua colorata di blu di metilene.
Anche operazioni delle più energiche risultarono in quasi nessun movimento dell’acqua. Con alcuni esperimenti abbiamo determinato che, a meno che nel modello di ventricolo non ci fosse circa 1/3 del suo volume di aria, non era possibile formare un vortice. Questo ci ha portato alla conclusione che il gas altamente organizzato e a bassa densità nel plasma è una componente necessaria del vortice del sangue. Questo fa sorgere anche la questione di come elementi gassosi e fluidi possano rivelare le proprietà di locomozione della vita.
L’idea del vortice composito di globuli rossi-plasma-gas è in accordo con i “gap” nel flusso dei vasi embrionali. Per valutare quanto fosse valido il nostro modello di ventricolo, abbiamo misurato la pressione del suo impulso potenziale (pressione arteriosa come viene in genere misurata) nell’acqua vorticosa e nel vuoto al suo centro e rilevammo che erano rispettivamente +130 e -180 mm Hg.
Inoltre, abbiamo costruito un “ventricolo” di vetro con attaccata una “aorta” e dimostrammo che fino al 50% del volume del liquido potrebbe essere espulso sottoponendolo a un impulso oscillante e rotatorio, senza il movimento verso l’interno della parete “ventricolare”.
Una Funzione Ben Nota del Vortice
E ‘noto che il modello del flusso sanguigno attraverso il cuore contribuisce in modo significativo alla dinamica delle valvole cardiache, come è stato dimostrato da numerosi studi che utilizzano cineradiografia di contrasto e, più recentemente, l’ecografia Doppler a colori. Taylor e Wade (12) hanno confermato modelli di flussi di stabili vortici dietro le cuspidi delle valvole, mitrale e tricuspide, visualizzando il minutamente preciso contrasto del flusso immesso. Inoltre, la formazione di vortici nel seno aortico non solo è stata dimostrata nel modello del cuore, ma anche visualizzata con la mappatura della velocità per mezzo della risonanza tridirezionale. (13) Senza la formazione di un vortice nel seno aortico, possiamo concepire che, con il sangue che spinge con impeto dal tratto di efflusso del ventricolo sinistro alla velocità da uno a due metri al secondo, le arterie coronarie sarebbero malamente irrorate, come avviene nei casi di grave stenosi aortica (restringimento), dove il flusso di sangue ad alta velocità non consente la formazione dei vortici normali sovravalvolari.
Evidenze di Moto Proprio nell’Adulto
Non solo il flusso di sangue è ben mantenuto nell’embrione prima della formazione delle valvole, non ci sono segnalazioni di adulti in cui entrambe le valvole tricuspide e polmonare infette siano state rimosse chirurgicamente e non sostituite da protesi valvolari, senza problemi significativi (14). Werner (15) tramite due ecocardiografie bidimensionali ha osservato che le valvole mitrale e aortica erano aperte durante la compressione toracica esterna e che le cavità cardiache erano passive e non cambiavano di dimensione.
Il Vortice Perpetuo nel Ventricolo
Ehret lo dichiarava apertamente nelle sue conferenze a partire dal 1915 a Los Angeles e diversi suoi colleghi naturopati presero le distanze da lui, senza nemmeno tentare di valutare se le affermazioni di Ehret potessero essere vere. Alcuni scrissero anche dei libri includendo la maggior parte dei principi insegnati da Ehret ma si guardarono bene dal menzionarlo.
Negli anni ’20 Rudolf Steiner sosteneva la stessa cosa durante le sue conferenze, e negli anni ’30 vennero fatti degli studi per dimostrare che il cuore non è una pompa. Non ebbero seguito perché all’establishment medico ortodosso conveniva, e tuttora conviene, che si continuasse a considerare il cuore una pompa.
Per chi fosse interessato ho tradotto l’articolo seguente. Le figure indicate in più punti non ci sono perché non ho la pubblicazione cartacea e nel documento che ho tradotto sono state omesse. Dovessi un giorno trovarle verranno aggiunte.
Se incontrassi dei termini medici che non comprendi, cerca le definizioni in un dizionario o internet, ti eviterai irritabilità e nervosismo, o di abbandonare la lettura, come ho fatto io diverse volte prima di completare la traduzione e solo dopo aver compreso cosa stavo traducendo. D’altra parte i termini medici sono intenzionalmente ostici, per far credere che la materia sia difficile e che solo gli addetti ai lavori debbano occuparsene. E’ una specie di linguaggio come quello egizio riservato solo alla casta sacerdotale che il popolo non conosceva. Eventuali errori o granchi che possa aver preso sarebbe gradito che mi venissero segnalati.
(Il seguente articolo è stato pubblicato sul numero 1, Autunno-Inverno 1995 [Volume 5, # 1] di “Frontier Perspectives“, la rivista del Centro per le Scienze di Frontiera presso la Temple University di Philadelphia, Pa.)
Traduzione di Luciano Gianazza.
Il cuore non e’ una pompa: Una confutazione della presupposizione della funzione cardiaca di propulsione per pressione
Ralph Marinelli (1) ; Branko Fuerst (2) Hoyte van der Zee (3) ; Andrew McGinn (4) ; William Marinelli (5)(1) Rudolf Steiner Research Center, Royal Oak, MI
(2) Dept. of Anesthesiology, Albany Medical College, Albany, NY
(3) Dept. of Anesthesiology and Physiology, Albany Medical College, NY
(4) Cardiovascular Consultants Ltd., Minneapolis, MN. Department of Medicine, University of Minnesota, MN
(5) Hennipen County Medical Center and Dept. of Medicine, University of Minnesota, MN
Sinossi
Nel 1932, Bremer di Harvard filmò nei primi stadi di un embrione il sangue che circolava per autopropulsione in flussi a spirale, prima che il cuore iniziasse a funzionare. Sorprendentemente, fu così impressionato dalla caratteristica a spirale del modello del flusso del sangue che non si rese conto che il fenomeno davanti ai suoi occhi aveva demolito il principio della propulsione per pressione. In precedenza, nel 1920, Steiner, del Goetheanum in Svizzera, aveva fatto notare in conferenze rivolgendosi a dei medici, che il cuore non è una pompa che costringe del sangue inerte a muoversi con la pressione, ma che il sangue ha una sua propria dinamica biologica, come si può vedere nell’embrione, e si dà un’ulteriore spinta con le forze “indotte” dal cuore. Inoltre affermava che la pressione non provoca la circolazione del sangue, ma è causata interrompendo la circolazione. La conferma sperimentale dei concetti di Steiner inerenti all’embrione e agli adulti viene presentata qui di seguito.
Introduzione
Il fatto che il cuore di per sé non è in grado di sostenere la circolazione del sangue era noto ai medici dell’antichità. Ricercarono possibili forze ausiliarie della circolazione del sangue nei vari tipi di “eterizzazione” e “pneumatizzazione” o “ensoulement” del sangue durante il suo passaggio attraverso il cuore ed i polmoni. Agli albori della scienza moderna e nel corso degli ultimi trecento anni, tali concetti divennero insostenibili. Il concetto meccanicistico del cuore come pompa idraulica prevalse e si stabilì saldamente intorno alla metà del XIX secolo.
Il cuore, un organo del peso di circa trecento grammi, si suppone che “pompi” circa otto mila litri di sangue al giorno a riposo e molto di più durante l’attività, senza fatica. In termini di lavoro meccanico, questo rappresenta il sollevamento di circa 45 chilogrammi all’altezza di un chilometro e mezzo! In termini di flusso capillare, il cuore eseguirebbe il compito ancora più prodigioso di “spingere” il sangue con una viscosità cinque volte superiore a quella dell’acqua in milioni di capillari con diametro spesso inferiore a quello dei globuli rossi stessi! Chiaramente, tali pretese vanno oltre la ragione e l’immaginazione. A causa della complessità delle variabili in gioco, non è stato possibile calcolare la vera resistenza periferica, neanche di un singolo organo, per non parlare di tutta la circolazione periferica. Inoltre, il concetto di una fonte centralizzata di pressione (il cuore) che genera alla sua sorgente una pressione al di là dei normali limiti, in modo tale che sufficiente pressione rimanga nei capillari più remoti, non è dei migliori.
La nostra comprensione e la terapia delle aree chiave di fisiopatologia cardiovascolare, come lo shock settico, l’ipertensione e l’ischemia miocardica sono ben lungi dall’essere complete. L’impatto della spesa di miliardi di dollari per la ricerca cardiovascolare utilizzando un presupposto erroneo è enorme. Riguardo a questo, gli sforzi per costruire un cuore artificiale soddisfacente non hanno ancora portato i loro frutti. Entro i confini del pensiero della biologia e della medicina contemporanee, la forza propulsiva del sangue rimane un mistero. Se il cuore in realtà non fornisce al sangue tutta la forza motrice necessaria, dove è la fonte della forza ausiliaria e qual è la sua natura? La risposta a questa domanda apporterà un nuovo livello di comprensione dei fenomeni della vita nelle scienze biologiche e fornirà ai medici la capacità di riscoprire l’essere umano che, troppo spesso, molti sentono di aver perso.
Panoramica
Impliciti nel concetto di propulsione per pressione nel sistema cardiovascolare sono i seguenti quattro concetti principali:
- Il sangue è naturalmente inerte e deve quindi essere spinto per circolare.
- C’è una combinazione casuale delle particelle composte nel sangue.
- I globuli rossi sono sotto pressione in ogni momento.
- Il sangue è amorfo e viene costretto a riempire i suoi vasi e quindi ne assume la forma.
Quando il cuore comincia a funzionare, rafforza il moto del sangue con impulsi a spirale. Le arterie hanno una funzione sussidiaria che mimica quella del cuore fornendo ulteriori impulsi a spirale al sangue circolante. In tal modo le arterie si dilatano nel ricevere il sangue in entrata e si contraggono per fornire un impulso per aumentare la quantità di moto del sangue.
Storia
La storia della presupposizione della propulsione per pressione risale a Galileo e a Leonardo da Vinci. Il concetto del cuore che funziona come una pompa di pressione che pompa il sangue, ritenuto essere amorfo e inanimato, nei suoi vasi sanguigni e che ne assume la forma fu suggerito da Borelli (1), uno studente e amico di Galileo, che osservando il cuore a spirale paragonò la sua funzione al fuoriuscire dell’acqua strizzando un panno umido. Borelli non ha confermato la sua congettura con esperimenti, ma è stata sostenuta da disegni ingannevoli del ventricolo sinistro trovati in seguito in un’opera di Leonardo. Nei quaderni di Leonardo la parete del ventricolo sinistro viene mostrata di spessore uniforme come uno si aspetta di trovare in una camera di pressione.
Tuttavia, al contrario, lo spessore della parete del ventricolo sinistro varia del 1.800% circa, come abbiamo visto in dissezioni di cuori bovini. Lo spessore va da 0,23 centimetri all’apice a 4,3 centimetri nella zona equatoriale. La parete all’apice è così morbida e debole che può essere trafitta con il dito indice. La peculiare variabilità dello spessore della parete ventricolare non è in linea con l’idea del cuore come generatore di pressione. Tuttavia, si potrebbe concepire che una simile conformazione della parete ventricolare massimizzi l’inerzia del moto senza alcuna pressione statica all’apice del ventricolo. L’apice sottile, flessibile, a forma di cono e la sospensione dall’aorta suggeriscono la presenza di una funzione di torsione in particolare se si tiene conto dell’orientamento a spirale degli strati del muscolo miocardico.
Il movimento rotatorio del cuore, delle arterie, e del sangue è stato misurato o rilevato da vari ricercatori (2), (18), (19). Con lievi variazioni, il disegno erroneo nei Quaderni di Leonardo è stato utilizzato nella maggior parte dei testi di biologia, fisiologia e medicina nel corso delle ultime poche centinaia di anni, così come nella maggior parte dei testi di anatomia moderna negli ultimi decenni. Così, schizzi falsi sono serviti a testimoniare falsi presupposti.
William Harvey (1578-1657) frequentò l’Università di Padova, mentre Galileo era nella Facoltà della stessa. Sembra che stesse per decidere in favore del moto propulsivo secondo i suoi stessi esperimenti incentrati sul flusso del sangue e la propulsione per pressione, probabilmente sotto l’influenza di Borelli, che era focalizzato sul movimento del cuore. A quel tempo suggeriva un concetto del moto propulsivo: “L’atrio del cuore spinge il sangue nel ventricolo” e “il ventricolo proietta il sangue in movimento nell’aorta. ” “Il sangue viene proiettato da ogni pulsazione del cuore.” Altre volte ha usato espressioni che implicano un concetto di propulsione per pressione. “Il cuore spreme fuori il sangue.” “Il sangue viene spinto nell’aorta per contrazione del ventricolo.” In alcuni casi parla della pressione del sangue. Tuttavia, di volta in volta ha anche usato termini neutri, “il sangue viene trasferito, trasfuso, trasmesso e inviato” Successivamente dei ricercatori che hanno contribuito a stabilire con fermezza il concetto di propulsione per pressione sono i seguenti: Stephen Hales (1677-1761) che inserì un tubo di vetro nell’arteria di un cavallo e assunse che la colonna di sangue è stata bilanciata da pressione statica. Jean-Léonard-Marie Poiseuille (1799-1869) scoprì che la dilatazione delle arterie era in fase con l’espulsione effettuata dal ventricolo sinistro. Pertanto ipotizzò che la dilatazione fosse la risposta passiva alla pressione del sangue. Tra le altre cose sostituì un manometro a mercurio al manometro a sangue di Hales. Carl Ludwig (1816-1895) ha inventato il manometro grafico aggiungendo un galleggiante con penna e carta mobile al manometro al mercurio di Poiseuille, e inaugurò l’era della registrazione continua della pressione. Infine, Scipione Riva-Rocci (1896-1903) ha perfezionato lo sfigmomanometro nel 1903 e ha portato l’esame della pressione arteriosa nella pratica clinica.
Il problema e la proposta per la sua soluzione
La situazione problematica nella fisiologia cardiovascolare è stata espressa da Berne e Levy (3) che ha scritto: “Il problema di esporre il flusso pulsante attraverso il sistema cardiovascolare in precisi termini matematici è praticamente insuperabile.” Un aspetto fondamentale di questo problema riguarda il fatto che la maggior parte della nostra conoscenza della dinamica cardiaca è stata dedotta da dati sulla pressione. Infatti la nostra conoscenza del sistema ha due fonti indipendenti: fatti determinati sperimentalmente e concetti logicamente dedotti dalla presunta propulsione per pressione. La situazione è talmente confusa che alcuni scienziati della vita prendono in considerazione la teoria del caos e la matematica per cercare di trovare coerenza nel sistema. Sarà mostrato che il caos deriva da un mix di fatti e congetture, e non dalla natura del fenomeno stesso.
Il nostro scopo è di dimostrare che la congettura di Borelli è errata e di proporre il concetto che il sangue viene spinto da una forma unica di moto. In primo luogo, l’arco dell’aorta non risponderebbe come previsto, se il sangue in esso fosse sotto pressione. L’aorta è un tubo ricurvo e tale è la forma di base dell’elemento sensibile alla pressione del manometro di Bourdon (*), ampiamente utilizzato. Quando il tubo ricurvo del manometro di Bourdon è soggetto a pressione positiva, è costretto a raddrizzarsi, come si può vedere con una canna dell’acqua da giardino. Quando è invece soggetto a una pressione negativa, la curvatura del tubo aumenta. Durante l’eiezione sistolica (periodo in cui il sangue viene espulso dal ventricolo), la curvatura dell’aorta si vede che aumenta, significando che l’aorta non è sottoposta a una pressione positiva, ma a una pressione negativa (4). Abbiamo dimostrato che questa pressione negativa è quella associata con il centro vuoto del movimento dei vortici di sangue. Quindi il movimento della aorta, se considerato come sensore di una pressione della stessa natura, contraddice l’assunto della propulsione per pressione. Naturalmente, le correnti a spirale del vortice hanno una pressione potenziale, così qualsiasi tentativo di misurare la pressione si tradurrà in una lettura positiva della pressione a causa del moto proprio interrotto.
Il movimento senza pressione applicata è movimento di moto proprio, come si osserva in modo così drammatico nei lunghi salti dei gatti che corrono. Questo moto proprio si manifesta anche in natura nel fluire dell’acqua nei fiumi, nell’avanzare dei tornado, e nei jet stream che sono in realtà spirali orizzontali di aria e di umidità che possono essere lunghe migliaia di miglia di lunghezza che si muovono come fiumi vorticanti nell’alta atmosfera. Una palla lanciata nella sua traiettoria, anch’essa si muove senza pressione.
E la pressione sanguigna che viene misurata? Il concetto in esame è qui il ben noto il rapporto forza/area:
pressione = forza/area (forza per unità di superficie)
La pressione è un rapporto aritmetico derivato dalla forza media del sangue in movimento, e, come tale, indica il fenomeno del sangue che si muove in modo indiretto. In un sistema di moto proprio la pressione è potenziale mentre l’oggetto è in movimento e si manifesta quando la velocità è ostacolata:
moto (massa x velocità) = impulso (forza x tempo)
Il sangue si muove con velocità diverse nei suoi flussi vorticosi. Al momento dell’impatto di un oggetto che si muove di moto proprio, la velocità diminuisce mentre appare la pressione di una certa grandezza.
Rudolf Steiner, scienziato e filosofo, ha sottolineato in diverse occasioni che il sangue si muove autonomamente (5), e che la pressione non è la causa del flusso di sangue, ma il risultato di esso (6). I medici del passato usavano metodi elaborati per descrivere la natura del polso arterioso e del battito del cuore o del battito dell’apice, che è l’impulso del cuore contro la parete toracica. Molti termini descrittivi, come fibrillazione da shock ipovolemico, collasso o polso a martello d’acqua per insufficienza aortica e “ansante” impulso apicale di ipertrofia ventricolare sinistra, trasmettono la comprensione intuitiva del vero e proprio meccanismo di azione del cuore.
Un tentativo di caratterizzare la funzione ventricolare sinistra mediante gli indici, come la velocità massima di contrazione (V max) e la variazione massima di pressione ventricolare sinistra nel tempo (dP/dt max) lascia intendere la sentita inadeguatezza del semplice concetto di propulsione per pressione.
Flusso e Pressione
Considerazioni Quando una massa fluida è soggetta a una forza sotto forma di pressione, dapprima resisterà al movimento a causa della sua inerzia e viscosità. In un sistema azionato dalla pressione, la pressione si alza più velocemente di quanto il fluido si muova; la pressione raggiungerà il picco prima che la velocità del fluido raggiunga il suo picco. Tuttavia, quando si misurano contemporaneamente la pressione e il flusso nell’aorta, il picco del flusso precede nettamente il picco della pressione. Questo fenomeno è stato osservato già nel 1860 da Chauveau e Lortet e, come riportato da McDonald (7), in contraddizione con la legge dell’inerzia nel concetto di propulsione per pressione. Mentre questo rapporto di fase in realtà conferma il principio di propulsione di moto proprio, tuttavia esso rimase una fonte di congetture per un considerevole periodo di tempo negli anni ’50 fino a quando non è stato “salvato” con l’aiuto di elaborati modelli matematici per i flussi oscillanti.
Un’osservazione in favore del concetto del sangue con il suo proprio moto è stato riferito da Noble (8) nel 1968. Con misurazioni della pressione simultanea nel ventricolo sinistro e nella radice dell’aorta di un cane, ha dimostrato che la pressione nel ventricolo sinistro supera la pressione aortica solo durante la prima metà della sistole e che la pressione aortica è in realtà più elevata durante la seconda metà. Trovò paradossale che il sangue espulso dal ventricolo continui nell’aorta, nonostante l’aumento della pressione positiva. L’erroneo concetto di pressione ventricolare sinistra che superi la pressione aortica durante tutta la sistole proposto da Wiggers nel 1928 ancora è presente in molti testi moderni di fisiologia. Noble ha proposto che questo tipo di modello di pressione potrebbe essere il risultato del flusso di moto proprio, ma questa idea è stata adombrata dal carrozzone della propulsione per pressione.
Il concetto di propulsione per pressione ha arruolato fisiologi e scienziati provenienti da diversi campi in una crociata che ha portato a numerose ipotesi e teorie sulla meccanica del sistema cardiovascolare. Il detto che “I Dinamisti del fluido nel XIX secolo erano suddivisi in ingegneri idraulici che osservavano cose che non potevano essere spiegate e matematici che spiegavano cose che non potevano essere osservate” è ancora valido al giorno d’oggi..
Osservazioni Embriologiche
Steiner (6) mostrò che l’embriologia fornisce gli indizi per risolvere il problema della circolazione. In relazione a questo, Bremer (9) effettuò una notevole serie di osservazioni sulla circolazione del sangue in un embrione di pulcino nei primissimi stadi di sviluppo prima della formazione delle valvole cardiache. Descrisse i due flussi di sangue con movimento in avanti a spirale di diversa velocità nello stadio in cui il cuore è un singolo condotto. Tuttavia, si è notato che il sangue ha una precisa direzione di flusso all’interno del condotto e si muove apparentemente senza un meccanismo di propulsione. Questi flussi si muovono a spirale lungo il proprio asse longitudinale e uno intorno all’altro. I flussi sembrano essere a considerevole distanza, non riempono i loro vasi sanguigni, e sembrano essere in segmenti discontinui.
In un film fatto da Bremer sul battito del cuore embrionale, si osserva che il sangue a spirale è ulteriormente rafforzato dal cuore pulsante senza creare turbolenza nel sangue. Questo suggerisce che il trasferimento di moto che si verifica tra il cuore e il sangue riguarda una fase, il sincronismo, il cuore deve in qualche modo sentire il movimento del sangue e rispondere ad esso, a sua volta con impulsi a spirale alla stessa velocità del sangue, sincronizzando il moto del sangue e il moto del cuore.
Si presume che gli strati del muscolo cardiaco abbiano lo stesso modello di distribuzione di velocità, come i flussi concentrici di un vortice libero per consentire al cuore e al movimento del sangue di accordarsi a differenti velocità. È significativo osservare che il movimento del cuore avviene con il minimo movimento interno della parete cardiaca. Che il fluire del sangue può essere osservato prima che il cuore entri in funzione è supportato da osservazioni sul fatto che la circolazione in un precoce embrione di pulcino si è mantenuta fino a circa 10 minuti dopo che il cuore era stato asportato (10) . Inoltre, la mobilità intrinseca del sangue è stata evidenziata da Pomerance e Davies (11) , che trovarono un embrione che visse a lungo senza cuore, ma nacque morto e gravemente sfigurato. Così la visione composita del sistema cardiovascolare embrionale ci dice che il sangue non viene spinto dalla pressione, ma si muove con una sua propria dinamica biologica e con il suo intrinseco modello di flusso.
Alternanze di Vortici di Liquidi e di Gas nel Sangue
L’esistenza di spazio apparentemente vuoto tra e all’interno del flusso a spirale di un liquido può essere spiegata come spazio riempito di gas o vapore. Tuttavia, questa ipotesi appare assurda se si considera che anche piccole bolle nella circolazione arteriosa possono provocare una embolia significativa. Ogni segmento di 100 cm di sangue arterioso contiene 0,3 ml di ossigeno libero fisicamente disciolto, 2,6 ml di anidride carbonica e 1 ml di azoto.
L’importanza della piccola quantità di ossigeno disciolto è riconosciuta solo in casi estremi di anemia quando diventa una notevole fonte alternativa di ossigenazione dei tessuti. Quando viene visto nei termini di una distribuzione altamente differenziata di componenti solidi, liquidi e vaporosi e/o gassosi del vortice composito, questa quantità di gas libero assume fondamentale importanza.
Il fatto che il gas sia elusivo nello sfuggente sangue liquido è molto allineato con la constatazione che il sangue, come vortici caratteristici di liquidi e gas, si muove di moto proprio senza alcuna pressione. Il vortice nei tornado è una configurazione molto stabile e coesa, con un centro vuoto, fortemente tenuta insieme da un sistema di forze centripete. Non ha le proprietà fisiche del gas amorfo sotto pressione che tende ad espandersi.
Per chiarire ulteriormente le nostre osservazioni, abbiamo escogitato un modello di ventricolo con un contenitore sigillato, a forma di cono rovesciato, un fiasco di vetro trasparente da mezzo litro pieno d’acqua. L’attrezzaggio consistette nell’installare due tubi all’interno del fiasco collegati a dei trasduttori per registrare il vuoto al centro del vortice e l’impulso di potenziale pressione nel moto dell’acqua vorticosa. Il segnale di pressione in funzione del tempo fu visualizzato sullo schermo dell’oscilloscopio e anche memorizzato sul computer per ulteriori analisi. Il “ventricolo” fu messo in funzione tenendolo in mano e dandogli un movimento oscillatorio e contemporaneamente circolare per creare un vortice. Per aumentare la visibilità, abbiamo riempito il contenitore con acqua colorata di blu di metilene.
Anche operazioni delle più energiche risultarono in quasi nessun movimento dell’acqua. Con alcuni esperimenti abbiamo determinato che, a meno che nel modello di ventricolo non ci fosse circa 1/3 del suo volume di aria, non era possibile formare un vortice. Questo ci ha portato alla conclusione che il gas altamente organizzato e a bassa densità nel plasma è una componente necessaria del vortice del sangue. Questo fa sorgere anche la questione di come elementi gassosi e fluidi possano rivelare le proprietà di locomozione della vita.
L’idea del vortice composito di globuli rossi-plasma-gas è in accordo con i “gap” nel flusso dei vasi embrionali. Per valutare quanto fosse valido il nostro modello di ventricolo, abbiamo misurato la pressione del suo impulso potenziale (pressione arteriosa come viene in genere misurata) nell’acqua vorticosa e nel vuoto al suo centro e rilevammo che erano rispettivamente +130 e -180 mm Hg.
Inoltre, abbiamo costruito un “ventricolo” di vetro con attaccata una “aorta” e dimostrammo che fino al 50% del volume del liquido potrebbe essere espulso sottoponendolo a un impulso oscillante e rotatorio, senza il movimento verso l’interno della parete “ventricolare”.
Una Funzione Ben Nota del Vortice
E ‘noto che il modello del flusso sanguigno attraverso il cuore contribuisce in modo significativo alla dinamica delle valvole cardiache, come è stato dimostrato da numerosi studi che utilizzano cineradiografia di contrasto e, più recentemente, l’ecografia Doppler a colori. Taylor e Wade (12) hanno confermato modelli di flussi di stabili vortici dietro le cuspidi delle valvole, mitrale e tricuspide, visualizzando il minutamente preciso contrasto del flusso immesso. Inoltre, la formazione di vortici nel seno aortico non solo è stata dimostrata nel modello del cuore, ma anche visualizzata con la mappatura della velocità per mezzo della risonanza tridirezionale. (13) Senza la formazione di un vortice nel seno aortico, possiamo concepire che, con il sangue che spinge con impeto dal tratto di efflusso del ventricolo sinistro alla velocità da uno a due metri al secondo, le arterie coronarie sarebbero malamente irrorate, come avviene nei casi di grave stenosi aortica (restringimento), dove il flusso di sangue ad alta velocità non consente la formazione dei vortici normali sovravalvolari.
Evidenze di Moto Proprio nell’Adulto
Non solo il flusso di sangue è ben mantenuto nell’embrione prima della formazione delle valvole, non ci sono segnalazioni di adulti in cui entrambe le valvole tricuspide e polmonare infette siano state rimosse chirurgicamente e non sostituite da protesi valvolari, senza problemi significativi (14). Werner (15) tramite due ecocardiografie bidimensionali ha osservato che le valvole mitrale e aortica erano aperte durante la compressione toracica esterna e che le cavità cardiache erano passive e non cambiavano di dimensione.
Il Vortice Perpetuo nel Ventricolo
La tecnica ampiamente utilizzata della misurazione della gittata
cardiaca con il metodo della termodiluizione è piena di deviazioni
significative delle singole misurazioni. Questa tecnica si basa sul
principio del sangue caldo che viene miscelato con il bolo di soluzione
salina fredda nel ventricolo e individuando l’aumento della temperatura
della miscela nell’arteria polmonare. Il valore finale viene ottenuto
facendo la media dei risultati delle diverse misurazioni.
Misurando la conducibilità elettrica in varie località del ventricolo
sinistro di un cane, Irisawa16 non fu in grado di mostrare una
miscelazione uniforme della soluzione salina. Le rilevazioni sulla
conducibilità hanno mostrato i flussi vorticosi di sangue di diverse
concentrazioni saline dentro i ventricoli durante la sistole e la
diastole (la fase di dilatazione o di espansione del muscolo cardiaco,
che permette alle cavità del cuore di riempirsi di sangue), confermando
ulteriormente il concetto dei modelli vorticosi altamente organizzati
all’interno delle camere del cuore.
Brecher (17) ha condotto un esperimento su un cane che ha evidenziato
una regione della continua pressione negativa nel ventricolo osservando
il flusso continuo di soluzione di Ringer da un vaso al di fuori del
cuore attraverso una cannula posizionata nel ventricolo sinistro
attraverso l’atrio del cuore. Questo conferma ulteriormente il nostro
concetto della persistenza del vortice nel ventricolo con il suo centro
di pressione negativa e il potenziale dell’impulso positivo di pressione
nella sua vorticosa periferia per tutto il ciclo cardiaco. Così il
cuore come organo minimo funzionale consiste non solo del suo tessuto,
ma anche del vortice continuo di sangue, che provvede al vuoto perpetuo
nel suo centro che probabilmente aiuta a richiamare indietro nel cuore
il sangue dai capillari e dalle vene. La persistenza del vortice spiega
agli ingegneri l’anomalia di una presunta pompa che conserva il 40%
della sua carica ad ogni espulsione; una pompa dovrebbe espellere quasi
il 100% del suo carico. Il concetto di pompa è assurdo, ciò che è
presentato qui è geniale. Pettigrew (2) ha trovato tre colonne di
spirale di sangue nel ventricolo sinistro.
Corpuscoli del Sangue Orbitanti
In contrasto con il profilo della velocità parabolica assunta da
sospensioni di particelle di piccole dimensioni sotto pressione in tubi
rigidi di piccolo diametro, in un modello di flusso in vivo gli elementi
cellulari del sangue si dispongono in modo tale che i più pesanti
globuli rossi orbitano più vicini al centro con le più leggere piastrine
in orbite più distanti circondate da un rivestimento di plasma alle
pareti dei vasi sanguigni. Tale disposizione ordinata di configurazione
di particelle del sangue vista in una sezione delle arterie nega un
meccanismo di propulsione omnidirezionale per pressione e conferma la
premessa vortice/moto.
Si può dimostrare questo fenomeno di differenziazione in termini di
massa nel vortice facendo girare liberamente in acqua delle sfere scelte
per comodità di stesse dimensioni (3 mm di diametro) e di colore
diverso per peso diverso. Si vedrà che le sfere più pesanti orbiteranno
più vicino al centro di rotazione. La velocità orbitale del vortice
aumenta nella misura in cui le orbite si avvicinano al centro di
rotazione. Al contrario, durante il tempo che una coppia di forza viene
applicata per ruotare nel recipiente, creando un vortice forzato, tutte
le sfere sono costrette a dirigersi verso la periferia, dove le velocità
sono più elevate, come in una centrifuga.
Ad ulteriore conferma dell’esistenza in vivo del modello di velocità di
un vortice indipendente, abbiamo sondato il flusso di sangue nella
carotide posizionandovi un trasduttore Doppler a 900 Hz per rivelare il
movimento vorticoso del sangue e elaborato gli echi Doppler attraverso
un filtro passa banda variabile cercando modelli di frequenza (velocità)
di distribuzione. Abbiamo rilevato echi da raggruppamenti di particelle
a frequenze trasdotte da 400 a 650 Hz, da 650 a 900 Hz e inferiori a
200 Hz. Questi tre gruppi indicano tre diverse velocità e regioni
orbitali. Osservazioni preliminari indicano una distribuzione altamente
ordinata di componenti cellulari e di plasma del sangue.
Inoltre, quando si muovono attraverso le arterie più grandi, i globuli
rossi sono in forma toroidale, con la loro massa alla periferia per
massimizzare il momento di inerzia, e si presume che ruotino attorno al
proprio asse individuale a causa del fenomeno del vorticismo (la
creazione di micro-vortici tra gli strati vorticosi nel vortice
principale che si muovono a velocità differenti). Così ci si può
aspettare di scoprire che i miliardi di globuli rossi in realtà
viaggiano nel proprio spazio unico come una prova ulteriore dell’ordine
estremo del movimento del sangue.
Il tema ricorrente della Spirale
Il tema della spirale è evidente anche nella forma e nella funzione del
cuore e dei vasi sanguigni. La muscolatura del cuore e delle arterie giù
fino ai capillari è orientata a spirale, e sia il cuore che le arterie
hanno movimento a spirale per aumentare la quantità di moto del sangue
(2), (18), (19). La letteratura su considerazioni anatomiche e
fisiologiche del moto a torsione del cuore e dei vasi è completa ed è
stata recentemente rivista (2). Il fatto che l’orientamento delle
cellule endoteliali arteriose segue da vicino i modelli di flusso del
sangue è ben consolidata (18), (19).
In un gruppo di pazienti sottoposti a chirurgia ricostruttiva vascolare
delle estremità inferiori, Stonebridge e Brophy hanno osservato, con un
esame angioscopico diretto, che la superficie interna delle arterie era
organizzata in una serie di pieghe a spirale. Hanno osservato che le
pieghe si verificano a causa del flusso sanguigno a spirale, che può
essere più efficiente, richiedendo meno energia per guidare il sangue
attraverso l’affusolato e ramificato sistema arterioso (19). Hanno
inoltre osservato il sangue vorticante con le fibre ottiche nella
regione delle pieghe endoluminali. Riguardo a questo, gli appassionati
sanno che le canne di fucile rigate, costringendo la pallottola a
ruotare, rendono più stabile la sua traiettoria, e quindi più precisa
nel raggiungere il suo bersaglio. Nei vasi il sangue “riga” i suoi
condotti proprio allo scopo di rafforzare il suo impulso di torsione.
Tuttavia, queste pieghe a spirale non si trovano nelle arterie
asportate, sono dinamiche del tessuto vivente.
Conclusioni Fisiologiche
Il movimento autonomo a vortice discusso nel presente documento è
inerente al movimento del sangue. Non è un disturbo accidentale locale
spesso spiegato come turbolenza o correnti parassite, né un fenomeno
localizzato, con un unico scopo funzionale come nella dinamica delle
valvole cardiache. Da una visione più ampia si può prevedere che il
sangue dovrebbe muoversi così, considerando che i fluidi in natura
tendono a muoversi in modo curvilineo, che è il loro percorso con il
minimo impiego di energia. L’espressione estrema di questa tendenza
nella natura, in termini di ordine, stabilità e minor consumo di energia
sono i tornado e le scie dei “jet”.
Potenziali Conseguenze Cliniche
Queste considerazioni dovrebbero favorire una comprensione più rapida
del sistema cardiovascolare attraverso un riesame della grande quantità
di preziosi dati sperimentali raccolti in tutto il mondo. Dal momento
che abbiamo osservato che il sangue ha una forma altamente dinamica e
ordinata, e un moto e un orientamento ordinato dei corpuscoli del
sangue, dovremmo essere in grado di sviluppare dispositivi e tecniche
per rilevare piccole deviazioni da norme di gruppo e singole, e quindi
costituire una base per una diagnosi molto precoce delle malattie
cardiovascolari, che resta la prima causa di morte negli Stati Uniti.
Nuove e più efficaci terapie per le malattie cardiovascolari, si spera,
potrebbero anche evolvere da questa nuova prospettiva sulla fisiologia
cardiovascolare.
Nota finale
*Il manometro a tubo di Bourdon prende il nome dal suo inventore,
Bourdon. Il suo elemento sensibile alla pressione è costituito da un
tubo piegato circolarmente che è appiattito per aumentare la sua
sensibilità alla pressione. Quando il tubo è sottoposto ad una pressione
interna positiva tende a raddrizzarsi; quando è sottoposto ad una
pressione interna negativa la curvatura aumenta. La deformazione del
tubo è proporzionale alla pressione e viene trasmessa tramite
collegamenti e ingranaggi a meccanismi che dirigono una lancetta su una
scala graduata per indicare la pressione.
Ringraziamenti
Ringraziamo Larry W. Stephenson, MD, Chief of Cardiothoracic Surgery,
Wayne State University School of Medicine e Beverly Rubik, Ph.D., per i
loro commenti su questo lavoro.
Riferimenti
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Tratto dal sito Arnold Ehret Italia Link : http://www.arnoldehret.it/il-cuore-non-e-una-pompa
Il Sangue non circola
Moto Browniano : https://www.youtube.com/watch?v=cDcprgWiQEY
Impulsi Ritmici : https://www.youtube.com/watch?v=hIWova0DG48
(…) Il cuore non è una pompa semplicemente perché il sangue come liquido
non circola. Se il sangue circolasse veramente in tutte quelle decine
di chilometri di .vene e capillari, sarebbe necessaria una pompa
muscolare di grandissime dimensioni che consumerebbe un’enorme quantità
di energia per mantenere una pressione adeguata capace di vincere tutte
le resistenze e gli attriti di percorsi tanto sottili, tortuosi e
lunghi. Se parlate con un cardiologo che ama la Verità, vi confesserà
che per la scienza medica è un vero mistero capire come possa un muscolo
della grossezza di un pugno, pompare il sangue nella rete vascolare
instancabilmente settanta novanta volte al minuto per l’intero arco
della vita umana e cioè anche per cento anni e più. Se il cuore fosse
una pompa bisognerebbe gridare di continuo al miracolo, perché non c’è
modo di trovare nessuna spiegazione veramente scientifica al suo
funzionamento. A questo punto voi direte: “Se il sangue non circola,
come fa ad ossigenarsi nei polmoni, a filtrarsi nei reni, a rigenerarsi
nel fegato, ecc?” Cercherò di spiegarlo, ma per prima cosa è necessario
stabilire come base un concetto fondamentale e cioè che un organismo
vivente è Unitario. Cosa vuol dire Unitario? Che tutte le parti che lo
compongono agiscono per un obiettivo comune che è il mantenimento e
l’accrescimento della vita. Anche l’apparato vascolare è a sua volta
unitario nel suo complesso volto al servizio dell’organismo e il sangue
al suo interno è Omogeneo. Cosa vuoi dire Omogeneo? Che la sua
composizione di base è sostanzialmente identica sia nel cuore, nelle
arterie, nelle vene che nel più piccolo dei capillari. Essendo il sangue
per sua natura omogeneo, tende con costanza, direi quasi con volontà
costante, a mantenere le caratteristiche fondamentali della sua
omogeneità, cioè ad avere nel suo interno una equa distribuzione di
tutti quegli elementi che sono indispensabili alla vita delle cellule
che compongono l’organismo, cioè ossigeno, sostanze nutrienti, agenti di
protezione, ecc.. Quando il sangue presente nei polmoni viene.
ossigenato dal ritmo respiratorio, subito l’ossigeno prelevato viene
distribuito a tutto il sangue non tramite il movimento circolatorio, ma
per mezzo della trasmissione diffusiva che non essendo meccanica, né
tanto meno idraulica, ma essenzialmente ritmico magnetica, è assai più
rapida e precisa. Mi chiederete: “Ma cos’è questa trasmissione ritmica
che ha così tante qualità intelligenti?”. Non solo intelligenti ma anche
di ordine morale. Infatti è sempre presente, attenta ai bisogni di
tutte le cellule, giusta nel distribuire a ciascuna quanto necessario
alla vita, pronta ad accogliere i rifiuti e a trasmetterli per osmosi là
dove possono essere eliminati, sempre vigile , per difendere, curare ed
equilibrare le sue protette. Avete ragione: il meccanismo della
trasmissione ritmica che agisce non solo per Osmosi ma soprattutto per
Induzione e Risonanza in tutto l’organismo vivente, dovrebbe essere
preso come modello da tutte le amministrazioni comunali, regionali e
statali che sono così inadeguate al confronto. Dunque cos’è questa
benedetta trasmissione? Potrei cavarmela con una risposta semplice e
comoda dicendovi che è qualcosa di simile ad una trasmissione televisiva
in diretta. Noi siamo comodamente seduti in poltrona ed accendendo il
televisore vediamo e sentiamo cosa avviene su un campo di calcio
giapponese in contemporanea. Possiamo ammirare il bel gioco, udire gli
incitamenti degli spettatori e provare più o meno le stesse emozioni del
pubblico presente nello stadio. Ma la trasmissione ritmica organico
cellulare è qualcosa di meglio e di più di una irradiazione di onde
elettromagnetiche. Infatti non perturba l’etere, né abbisogna di
satelliti artificiali perché avviene essenzialmente per Corrispondenza
pur esprimendosi come Diffusione. Per esempio nel caso della
ossigenazione, ogni globulo rosso trasmette a tutti gli altri l’ossigeno
che riceve PERCHÉ SI IDENTIFICA IN TUTTI GLI ALTRI. Voi obietterete che
cerco di spiegare il mistero della Trasmissione nell’ambito di un mezzo
sostanzialmente statico come il sangue, con altri termini misteriosi
quali la Corrispondenza e l’identificazione. Beh, allora per rincarare
la dose vi parlerò di un altro concetto misterioso quale è appunto la
Risonanza. Voi sapete che se fate vibrare la corda di una chitarra o di
un pianoforte, se nell’ambiente vi è un altro strumento simile accordato
con l’altro, ebbene, anche se distante diversi metri, la corda
corrispondente di quest’ultimo vibra e risuona come se fosse stata
veramente pizzicata o percossa. Si potrebbe quasi parlare di simpatia,
di. amore, di condivisione o meglio ancora di unità fra i due strumenti.
Ma poi basta pensare alla Radio:
com’è possibile che una scintilla elettrica generata in Europa riesca a
comandare l’accensione delle luci in una città dell’Australia? È quello
che riuscì a fare Marconi nonostante che i notabili della Scienza del
tempo affermassero che ciò non era assolutamente possibile. A posteriori
di fronte all’evidenza, ripiegarono sull’esistenza di campi elettrici
nelle zone superiori dell’atmosfera che avrebbero agito da specchi
riflettendo le onde radio. In realtà la spiegazione risiede nell’effetto
della risonanza che ha un carattere universale. Avrete senz’altro
sentito parlare di cosa succede fra gemelli e cioè come sovente sia lo
stato d’animo che di salute di uno, si ripercuote anche a grande
distanza sull’altro. Bene, le cellule presenti nel nostro sangue sono
tutte gemelle monozigotiche, per cui la totalità condivide ciò che
avviene nel singolo individuo e viceversa. A dir la verità esiste una
spiegazione più esauriente di come avvengono, Corrispondenza e
Risonanza; ne ho scritto in modo dettagliato in un altro libro che verrà
forse pubblicato tra qualche tempo. Credo di interpretare il vostro
pensiero dicendo: “Ammesso e non concesso che il sangue non circoli,
allora a cosa serve il cuore?” A cosa serve il cuore? Ma lui è il
Regista, il Capo, il Sole, la Cellula Madre, il Direttore d’orchestra
che dirige e guida tutta la Sinfonia della Vita coordinando i suoni
prodotti o meglio riprodotti per risonanza dagli orchestrali, cioè le
innumerevoli cellule che compongono la struttura di un organismo
vivente. In ogni cellula dell’organismo risuona ridotto in maniera
proporzionale alle dimensioni e alla distanza, ciò che avviene nella
grande Cellula Cuore di cui tutti gli altri organi sono duplicati
specifici, che filtrano magneticamente suddividendola fra loro in modo
diverso, l’energia che il Cuore distribuisce, perché a loro volta la
distribuiscano alle varie cellule. E’ chiaro che nel corso di una
conferenza divulgativa non si può scendere troppo nei particolari e
quindi mi fermo per darvi modo di “masticare” il cibo un po’ indigesto
che vi ho propinato. So che avrete mille domande e obiezioni da farmi,
ma al momento anticiperò la risposta solo a quelle più prevedibili.
Nella chirurgia cardiaca si sono fatti dei progressi eccezionali in
questi ultimi tempi. By Pass, sostituzione di cuori ammalati con quelli
prelevati a cadaveri sono interventi ormai all’ordine del giorno e sono
tutti resi possibili grazie all’uso del cuore artificiale che è appunto
una pompa e alla circolazione extracorporea. Non è forse questa la prova
più evidente che anche il cuore di carne funziona in modo analogo? Non è
così e cercherò di spiegarvene i motivi. Tutto ciò che è interno ad un
campo magnetico, inverte la sua polarità quando ne esce. Abituati come
siamo ad associare il concetto di polarità con quello di elettricità,
facciamo una grande fatica ad estenderne il significato alle funzioni,
agli stati fisici, alle caratteristiche spaziali e temporali. Noi tutti
vediamo il Sole muoversi nel cielo attorno alla Terra, ma gli scienziati
ci dicono che è la Terra a ruotare su se stessa. Un tempo si credeva
alla prima ipotesi, oggi si crede alla seconda; poi è arrivato Ighina a
dirci che sia la Terra che il Sole sono fermi e che si muove solo la
luce all’interno del campo magnetico. Quale di queste tre ipotesi è
quella vera? Tolomeo aveva supportato la sua cosmologia con un apparato
geometrico e matematico di prim’ordine. Copernico era stato assai più
scadente al confronto per giustificare la sua. Ighina poi non ha nemmeno
tentato di fornire delle vere spiegazioni. razionali; lui SAPEVA che
sia il Sole che la Terra sono fermi e chi non ci credeva peggio per lui.
lo credo a ciò che Gigi mi ha insegnato e mi sforzo di trovare anche
delle spiegazioni razionali per non costringere le persone a fare
esclusivamente degli atti di fede in argomenti così controversi. La Fede
è indispensabile, ma se gli si può dare una mano anche con un po’ di
logica, forse si facilitano le cose. A parte questo mio lavoro che non
so quanto potrà essere utile, vorrei dirvi che ciò che conquista di più
nelle rivelazioni di Ighina, è l’universalità dei suoi insegnamenti che
si possono estendere. a tutti i campi, sia dell’esistenza che dello
scibile umano. Per cui ciò che vale per il Cosmo, ha valore pure per un
Pianeta e nell’ambito di un pianeta per un essere vivente, per una
singola cellula, per un atomo. La scoperta fondamentale dell’identità
delle Funzioni indipendentemente dalle dimensioni e dell’aspetto
esteriore degli organismi in cui si esplicano, è forse una delle
scoperte più rivoluzionarie di Ighina, che abbinata con la rivelazione
che tutte le forze e le materie provengono da una sola Energia
Fondamentale che riflettendosi in se stessa e moltiplicandosi ha creato
l’Universo, lo qualificano di diritto come il più grande scienziato che
sia mai apparso sulla superficie della terra. Tornando al cuore
artificiale il suo funzionamento esteriore sostituisce, anche se per
breve tempo, quello del cuore interiore con una funzione inversa. Il
movimento supplisce anche se in maniera non altrettanto perfetta, quelle
trasmissioni ritmiche che si verificavano nella staticità complessiva
dei sangue. I due fenomeni e cioè movimento esteriore e trasmissione
interiore, si integrano fra loro dal momento che ciascuno di essi agisce
nell’ambito suo proprio nel rispetto dalla diversa funzionalità.
Un’altra prevedibile obiezione è questa: quando si recide un’arteria, il
sangue scorre fuori a fiotti seguendo gli impulsi del battito cardiaco;
non dimostra questo che il sangue circola spinto dal cuore? A questo
riguardo non bisogna far confusione. Se si rompe un tubo, sia che in
esso il liquido stagni o circoli, ne consegue la fuoriuscita. Il fatto,
poi che il sangue sgorghi in sintonia col battito cardiaco si può
spiegare anche col fatto che sangue e cuore sono un tutt’uno, cioè il
cuore esercita dall’esterno sul sangue una funzione che il sangue
esercita sul cuore dall’interno. Si tratta di un rapporto simile a
quello che intercorre fra la corrente elettrica e il suo campo magnetico
e cioè sono fra loro interdipendenti. Infatti il cuore vive e funziona
perché il sangue lo alimenta, così come il sangue mantiene in sè
l’omogeneità perché il cuore gliene trasmette gli impulsi energetici. Ma
da chi riceve il cuore gli impulsi magnetici che poi a sua volta dirama
al sangue agli organi e a tutte le cellule?Dalla spina dorsale, cioè
dal Ritmo Tensivo che intercorre fra il sesso ed il cervello tramite il
midollo spinale. Il Ritmo Spinale poi corrisponde con le debite
proporzioni al Ritmo Tensivo perpendicolare Sole e Terra, mentre il
Ritmo Cardiaco ne rivela, per così dire, i moti spiraliformi apparenti,
ripeto “apparenti”, perché ciò che sembra muoversi nello Spazio SI
TRASMETTE come cercherò di spiegare più avanti. Questo Ritmo nascosto
nel midollo si trasmette per Induzione al cuore, che lo rivela in modo
Trasversale nei suoi battiti contrattivi ed espansivi che si
ripercuotono su tutte le cellule che compongono l’organismo. A sua volta
il Ritmo Cardiaco sostiene energeticamente le cellule coinvolte nel
Ritmo Spinale permettendone così la continuità e il mantenimento. Il
battito cardiaco è diffuso in tutto l’organismo perché le cellule
battono per Corrispondenza, per Riflessione indotta, lo stesso ritmo del
muscolo cardiaco. E allo stesso modo nella Rete Nervosa e cioè nei
singoli nervi che pervadono l’organismo, si distribuisce la Sensibilità
corporea di cui il Ritmo Spinale è il Promotore e il Regista. Ciò che è
il Cuore per il sangue e le vene, lo è la Spina Dorsale per i nervi e la
sensibilità; le singole cellule poi partecipano per Empatia alle
influenze energetiche di entrambi. Ecco perché è possibile sentire la
pulsazione del cuore in qualsiasi parte dei corpo; basta comprimere una
qualsiasi parte di esso per sentire non solo con lo stetoscopio ma anche
con le dita, quella che è la Pulsazione Vitale diffusa in tutto
l’organismo vivente. Io non sono un medico, perciò affronto i problemi
della Fisiologia con poca competenza specifica ma appunto per ciò con
grande libertà di spirito. Ora rileggendo quanto ho scritto, mi rendo
conto che le mie affermazioni non sono sufficientemente spiegate. Per
ciò riassumo aggiungendo ulteriori dettagli. Dunque, in un organismo
vivente vi sono Tre Ritmi Fondamentali, quello Cardiaco, quello Spinale e
quello Respiratorio che sono interdipendenti fra loro. II Ritmo
Respiratorio porta all’interno dell’Organismo l’Ossigeno che altro non è
che l’aspetto Atomico e quindi materiale, dell’Energia Solare presente
nell’aria. Il Ritmo cardiaco assorbe dall’intestino l’Energia Terrestre
prelevata dalla digestione alimentare e infine il Ritmo spinale che
mettendo in comunicazione diretta tra loro sia l’Energia Solare presente
nel Cervello, sia quella Terrestre accumulata nei Sesso, ne determina
lo Scontro Tensivo che si esprime nel cuore per Induzione tramite
successive contrazioni e dilatazioni dello stesso, che si irradiano per
Diffusione Ematica, a tutte le cellule dell’organismo. Ora è importante
chiarire sia cos’è l’Ossigenazione del sangue venoso nei polmoni, sia in
cosa consiste l’Apporto Nutrizionale che trasforma il sangue arterioso
in venoso soprattutto nell’intestino oltre che in altri organi che si
trovano all’interno del tronco. Si dirà che anche nel cervello il sangue
arterioso si trasforma in venoso e questo, anche se può sembrare
inverosimile, dipende dalla “Alimentazione Sensoriale”. Infatti
all’interno dell’organismo non entrano solo il cibo e l’aria, ma anche
le Percezioni che sono l’alimento dell’apparato digestivo cerebrale.
Attraverso la lingua, il naso, gli occhi, gli orecchi, l’epidermide, la
mente “mangia” sapori, odori, visioni, suoni, percezioni tattili che
“digerisce” come esperienze nel cervello, per alimentare il Corpo Denso
della Memoria di cui le emozioni e i sentimenti sono l’Anima e le
intuizioni lo Spirito. Si potrebbe anche dire, sotto un altro punto di
vista, che la Memoria Atavica sia lo Scheletro, quella individuale la
Carne e il Grasso, le Emozioni e i Sentimenti il Sangue, le Intuizioni i
Nervi, di quel Ritmico Organo Vivente che risiede nella testa sotto
forma di Cervello pervaso dalla Mente. Dunque, come si ossigena il
sangue nei polmoni? Non è che i Globuli rossi catturino l’ossigeno come
tale comportandosi come quei carrelli che nelle miniere trasportano il
carbone. Infatti i Globuli rossi trasformano, tramite la loro membrana
cellulare, l’Ossigeno in Energia Solare che come tale viene ricevuta
dall’emoglobina presente in essi. Ecco perché l’Energia Solare si
trasmette a tutto il circuito arterioso per Corrispondenza e non per
circolazione. La stessa cosa avviene nell’intestino dove le sostanze
nutritive, grazie anche alla collaborazione dello stomaco, del fegato e
del pancreas che contribuiscono alla dissoluzione molecolare del cibo,
vengono trasformate dalle membrane cellulari dei villi intestinali in
Energia Terrestre, ed è in tale forma che essa giunge nel sangue
arterioso intestinale trasformandolo in venoso, da dove viene trasmessa
per Corrispondenza diffusiva, a tutto il circuito venoso.
Ora io vi scandalizzerò ulteriormente dicendovi che la Contrapposizione
fra il Sistema venoso e quello arterioso, uno carico soprattutto di
Energia Terrestre, l’altro di Energia Solare, avviene nel Cuore e di
riflesso in tutti gli organi e in tutte le cellule, producendo
“Scintille” invisibili di Vitalità energetica che poi si trasformano, là
dove è necessario e cioè all’interno delle cellule, in Particelle
visibili materiali che sono i “mattoni” che servono all’alimentazione,
alla riparazione e alla riproduzione cellulare. Non è pensabile che
quello che di materiale viene prelevato dall’ambiente esterno, possa
essere utilizzato come tale all’interno di un organismo vivente e questo
per due buoni motivi. Primo: perché i glucidi, i lipidi, i protidi, le
vitamine, ecc. hanno una struttura biologica e quindi un D.N.A.
completamente diverso da quello tipico dell’organismo che se ne nutre.
Secondo: perché è una elementare Legge di Natura che tutto ciò che entra
di materiale all’interno di un Campo Magnetico vivente venga
smaterializzato e quando ciò non sia possibile, venga vomitato o
comunque espulso. Dovrei parlare e scrivere per ore per spiegare più
dettagliatamente queste affermazioni, ma sinceramente non mi sembra il
caso. Il mio compito specifico è quello di trasformare in concetti
comprensibili le Rivelazioni d’origine Spirituale portate nel mondo da
Ighina, che aprono una strada nuova per chi vuole comprendere la Verità
nascosta dietro il velo delle apparenze. L’approfondimento di queste
conoscenze è un compito che viene affidato alle nuove generazioni di
ricercatori che hanno abbastanza coraggio per scegliere liberamente fra
una visione materialista del mondo che sta precipitando sempre più
l’umanità nel baratro della disgregazione e quella spirituale che è la
sola capace non solo di preservare e migliorare la vita, ma anche di
conoscerla pienamente. Ma torniamo al sangue la cui staticità
complessiva sarà la pietra di scandalo su cui inciamperanno molti fra
quelli qui presenti e colgo l’occasione per rispondere in anticipo ad
un’altra possibile obiezione, facendo notare che l’apparente moto
ascendente e discendente dei sangue, corrisponde al Ritmo di scambio di
Calore e Luce fra la Terra e il Sole. Così come il Calore Tenebroso
della Terra si ritrasforma in Luce nel Sole, così il Sangue venoso
scontrandosi energeticamente col Sangue arterioso nel Cuore, genera
delle Scintille di Luce che si irradiano a tutto l’organismo. Questo
avviene grazie al Setto che divide il Cuore a metà, che impedisce il
contatto materiale fra i due tipi di sangue, ma appunto perciò ne
favorisce le interferenze energetiche e spirituali. Il cuore si comporta
come uno Scambiatore di Calore: trasmette le qualità non solo termiche
di un liquido ad un altro invertendone la polarità, trasformando in Luce
il Calore delle Calorie senza che essi entrino a diretto contatto fra
loro. Ma, negli scambiatori Termici utilizzati in campo idraulico, i due
liquidi, quello caldo e quello freddo, si muovono; allora come faccio
io a sostenere che il sangue è sostanzialmente fermo? Vi risponderò con
un esempio tratto dalla Natura e vi chiedo a mia volta: “Voi pensate che
l’acqua dei mare si muova?” “Certo – voi mi risponderete – basta
osservare le onde” Le onde: questa è appunto la parola che mi permette
di rispondere alle vostre obiezioni. Le onde sia nel Mare di acqua che
nell’Oceano Eterico dello Spazio, si trasmettono l’un l’altra il
movimento ma per se stesse, come Molecole d’acqua o Cellule eteriche,
rimangono quasi praticamente immobili. Ogni molecola d’acqua di mare al
pari di ogni cellula eterica che compone lo spazio, trasmette a quelle
adiacenti un impulso che a sua volta ha ricevuto da altre. La somma dei
singoli impulsi trasmessi si accumula dando origine ad onde anche
gigantesche, all’interno e al di sotto delle quali le molecole; d’acqua
rimangono immobili subito dopo aver trasmesso a zone successive di mare
l’energia ricevuta. Quando la trasmissione energetica arriva alla
sponda, si infrange con violenza dando inizio nel contempo a degli
impulsi riflessi. di senso contrario, che tornano indietro come risacca.
Tutto ciò è analogo a quanto avviene nel cuore che si espande e si
contrae come un’onda nel mare di sangue, diffondendo all’intorno gli
impulsi energetici che sono il Calore venoso e la Luce arteriosa che si
combinano fra loro materializzandosi nella forma più adatta alle
necessità delle cellule, in tutte le parti dell’organismo dove risuona,
dove si ripercuote il medesimo ritmo che si realizza nel cuore. Ma
voglio affrontare questo argomento anche da un altro punto di vista.
Vedete, nel linguaggio comune è nascosta una Sapienza Divina che si
rivela non solo nell’etimologia dei termini e nella struttura delle
frasi, ma anche nel suono stesso delle parole. Ascoltate la parola
“Circolazione” e confrontatela con quest’altra “Diffusione”, non sentite
anche voi come il suono della prima è più duro, denso, materiale,
mentre quello della seconda è più dolce , leggero, eterico? Infatti la
Circolazione è un moto determinato e differenziato che si svolge SOPRA
ad una omogeneità spaziale quale ad esempio una strada, una ferrovia o
anche l’acqua, l’aria, mentre la Diffusione è una Trasmissione che si
effettua soprattutto DENTRO un mezzo omogeneo. II più grave errore di
noi uomini suggestionati dalle illusorie percezioni esteriori, è quello
di voler applicare all’interiorità ciò che ha una validità relativa solo
nell’Esteriorità e questo perché non riusciamo, non vogliamo capire che
fra DENTRO e FUORI vi è una corrispondenza inversa non solo di Polarità
ma anche di Funzionalità. Ma non. voglio insistere oltre anche perché
non credo proprio di avervi convinto. Tuttavia prima di arrendermi passo
al contrattacco chiedendovi: “Esistono alberi giganteschi che arrivano e
superano i cento metri di altezza. Come fa la linfa a salire e scendere
dalle radici al più alto dei rami e viceversa? Gli alberi non hanno un
cuore-pompa, né si rivela in essi alcun segnale esteriore di
circolazione; allora, come si spiega la loro continua crescita? Ancora:
si dice che negli organismi animali la linfa circoli, eppure è evidente
che non esiste un “cuore linfatico” che la faccia muovere. Come si
spiega?” Paradossalmente potrei dare io stesso una risposta a queste
domande tirando in ballo il cosiddetto “Moto Browniano”. Circa 37 anni
fa quando non ero ancora convinto che Gigi avesse ragione circa
l’immobilità della Terra, avevo scritto una breve relazione in cui
cercavo di trovare una mediazione fra la sua cosmologia e quella della
Scienza ufficiale. In essa sostituivo alla rotazione della Terra sul suo
asse, un moto spiraliforme nello spazio conseguente al Ritmo magnetico
di scambio energetico fra Sole e Terra, per cui la Terra trasformava in
un moto Ciclico Parabolico il ritmico impulso attrattivo e repulsivo
operato dal Sole. Tale moto eliminava di fatto l’esistenza necessaria di
una Forza Centrifuga conseguente alla rotazione sul proprio asse, che
all’equatore non poteva essere neutralizzata da una Forza di Gravità
equamente distribuita in relazione alla massa. Per ciò che riguardava la
circolazione del sangue che non poteva essere spiegata razionalmente
dal funzionamento di un cuore-pompa, avevo ipotizzato che essa fosse una
conseguenza dei Moto Browniano, cioè di quel moto vorticoso ed
incessante che anima le particelle colloidali sospese in un liquido. Di
questo Moto Browniano non c’era e non c’è tuttora alcuna spiegazione
scientifica veramente valida. Lo stesso Einstein con poca convinzione,
aveva cercato di attribuirlo agli urti accidentali di tali particelle
con le molecole del mezzo liquido in cui erano in sospensione, ma si
trattava di una ipotesi veramente troppo aleatoria e indimostrabile. Ora
dal momento che sia il sangue che la linfa animale e vegetale sono
colloidi, io avevo supposto che fosse il Ritmo Magnetico presente negli
organismi ad indurre il Moto Browniano nelle cellule che compongono il
sangue e che tale Moto Ciclico, simile a quello della Terra nello
Spazio, si tramutasse in un moto unidirezionale circolatorio prima
ascendente poi discendente grazie alla elasticità dei vasi sanguigni,
alla presenza delle valvole semilunari e del cuore che io non
consideravo una pompa, ma una semplice e importante valvola di scambio.
Quindi allora sostenevo che NON ERA IL CUORE A FAR CIRCOLARE IL SANGUE,
MA BENSÌ LA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE A FAR PULSARE IL CUORE. Forse se
sostenessi ancor oggi questa teoria, ci sarebbero senz’altro più
probabilità che venisse accettata in confronto con quella ché vi io
proposto in precedenza. Ma io DEVO SOSTENERE FERMAMENTE CIO’ CHE HO
AFFERMATO PERCHÉ VI SIA PERFETTA ARMONIA FRA LE SINGOLE PARTI E IL
TUTTO. Non posso fare eccezioni che sarebbero come Travi difettose
nell’esposizione costruttiva dell’edificio della Creazione. Le Verità
portate sulla Terra da Ighina, si contrappongono nettamente alle
illusioni sostenute dalla Scienza ufficiale, perché lo Spirito che ha
pur creato la Materia scontrandosi ed equilibrandosi con la propria
Riflessione, si trova in una Dimensione inversa rispetto ad essa. Ora la
Verità è Spirituale e può spiegare anche le illusioni provocate
dall’Effetto Stroboscopico sulla Materia, mentre non è possibile fare il
contrario se non eliminando lo Spirito che è il Fondamento della Vita.
Una concezione materialistica della Creazione che nega lo Spirito e la
sua Verità, uccide la Vita e porta il mondo alla distruzione.
Riassumendo, posso affermare che l’unico vero moto esistente
nell’Universo è il Moto Ciclico o Convettivo che anima ogni Atomo, che
ritmicamente assorbe ed emana l’Energia Ritmica che lo alimenta. Tale
Moto Apparente (con entrambi i significati, di questo aggettivo), è la
manifestazione esteriore alla periferia di un Atomo, di una Pulsazione,
cioè di una espansione e di una contrazione alterne che avvengono nel
suo Centro o Cuore come conseguenza esteriore di una immobile e
invisibile Tensione interiore. Nell’Universo la Staticità è la Regola
che racchiude in sé il Paradosso di una Vibrazione o Pulsazione ritmica
interiore, in un certo senso Neutralizzata dall’Apparente Manifestazione
di un Moto Ciclico esteriore. II Moto Spiraliforme apparente e quindi
luminoso che caratterizza le manifestazioni cosmiche anche di enormi
dimensioni, è in un certo senso la conseguenza del sommarsi di
innumerevoli Moti ciclici eterici ed atomici che lo compongono e che si
trasmettono l’un l’altro gli impulsi ritmici che li animano. Per cui
dire che nell’Universo tutto si muove, è apparente, cioè visibile, ma
Falso e Illusorio. Dire che nell’Universo tutto è statico, è
Impercettibile ma Vero. Faccio ancora un tentativo per rendere più
comprensibile questo difficile concetto. Osserviamo un corpo planetario
che si muove apparentemente nello Spazio. Tale Moto è espressione della
somma degli innumerevoli Moti Convettivi degli Atomi che compongono quel
Corpo, che “materializzano” in tal modo la Pulsazione delle Cellule
eteriche che di tali Atomi sono la Matrice. Questo che ora descrivo è un
primo Ciclo di Manifestazione completo: UNA TENSIONE ENERGETICA
ALL’INTERNO DI UNA CELLULA ETERICA CHE E’ LA PIÙ’ PICCOLA DELLE FORME
CREATE, E’ DI PER SE’ STATICA, MA RIFLETTENDOSI IN SE STESSA, DETERMINA
CIRCA AL CENTRO DELLA PROPRIA INTERIORE TENSIONE, UNA RITMICA PULSAZIONE
CHE POI SI TRASFORMA ALTERNATIVAMENTE IN UNA CONTRAZIONE CHE ASSORBE
CALORE ED IN UNA ESPANSIONE CHE IRRADIA LUCE. A QUESTO PUNTO SI PUÒ DIRE
CHE LA CELLULA ETERICA SI E’ TRASFORMATA IN UN ATOMO CHE
SOSTANZIALMENTE E’ COMPOSTO DA UN MOTO CONVETTIVO CHE ESCE DAL CENTRO
DELLA CELLULA IN FORMA LUMINOSA, PER POI RITORNARVI IN. FORMA DI CALORE
TENEBROSO DALLA PARTE OPPOSTA E IN SENSO INVERSO. QUESTO CICLO ORA
DESCRITTO SI RIPETE IN MODO IDENTICO IN TUTTI I LIVELLI DI
MANIFESTAZIONE DEL CREATO. IN UNA TENSIONE CHE FINCHE’ RIMANE TALE, NON
ESISTE NE’ MOVIMENTO NE’ TEMPO, MA NELL’ISTANTE IN CUI DA ESSA SI
MANIFESTA LA PULSAZIONE, IL TEMPO AL PARI DEL MOTO DI CUI È MISURA,
NASCE DAL CENTRO CHE ERA “ETERNO ” FINCHE’ ERA BLOCCATO COME TENSIONE, E
DIVENTA “TEMPO CHE PASSA” E QUINDI “PASSATO”. FIN CHE DURA IL MOTO
ESPANSIVO DELLA PULSAZIONE, CHE POI Sl TRASFORMA IN “TEMPO CHE SI
RIASSORBE” E QUINDI “FUTURO” FIN TANTO CHE DURA IL MOTO CONTRATTIVO.
L’INSIEME DEI DUE MOTI CHE COSTITUISCE L’INTERA PULSAZIONE, FORMA
“L’ATTIMO PRESENTE” CHE MANIFESTA UN ‘ ATOMO DI ETERNITÀ, CIOÈ LA
RICOSTITUZIONE MOMENTANEA DELL’EQUILIBRIO NELLA TENSIONE CHE, FINCHE’ E’
TALE, E’ SPIRITUALE. ECCOCI ORA AL PUNTO CULMINANTE DI TUTTA QUESTA
SPIEGAZIONE: TUTTO CIO’ CHE E’ TENSIVO, E’ IMMOBILE, SPIRITUALE, REALE
ED ETERNO. TUTTO CIO’ CHE È’ MOTORIO, E’ MATERIALE, TEMPORALE,
TRANSITORIO ED ILLUSORIO. L’INTERA CREAZIONE PARTECIPA AD ENTRAMBI
QUESTI STATI CHE SONO FRA LORO CONTRADDITTORI, SVILUPPANDO PIAN PIANO.
UNA CONOSCENZA DI ESPERIENZA CHE SI TRADUCE IN COSCIENZA, LA QUALE E’
UNO STATO DI EQUILIBRIO E QUINDI DI LIBERTÀ, CHIAMATO A SCEGLIERE FRA
CIO’ CHE E’ VERO, REALE, MA INVISIBILE E CIO’ CHE E’ FALSO, ILLUSORIO MA
PERCEPIBILE. LA VERITÀ’ STATICA MA INVISIBILE E LA MOBILITÀ’ ILLUSORIA
MA APPARENTE, SONO I TERMINI CONTRAPPOSTI CON CUI OGNI UOMO DEVE
CONFRONTARSI NEL CORSO DELLA SUA VITA PER OPERARE UNA SCELTA CHE
DECIDERÀ’ DEL SUO DESTINO.
II Moto Ciclico o convettivo che si genera da un punto immobile per ritornarvi ed esservi assorbito, esprime assai bene la posizione dell’uomo nella natura, in quanto il suo lo,sede della sua coscienza di esistere, oscilla fra il sesso e la mente e l’Oscillazione è un Moto Ciclico. L’Energia Vitale dell’uomo nasce dal cuore e con un duplice moto, convettivo in se stesso ma trasmissivo nell’insieme e che si identifica in quelle che la Scienza medica chiama Grande e Piccola Circolazione del sangue, si filtra nel sesso e nel cervello dove si accumula con una preponderanza di Energia Calorica da una parte, compensata da una preponderanza di Energia Luminosa dall’altra. Questa “Oscillazione Pendolare” dell’Io, è il corrispettivo a livello animico dell’apparente moto convettivo dei sangue. E qui qualcuno giustamente chiederà: “Ma insomma, spiegati! Questo Moto Convettivo è reale o apparente? Prima hai detto che il Moto Ciclico è l’unico vero moto esistente nell’universo, poi dici che è apparente. Non riusciamo assolutamente a capire quello che vuoi dire”. Avete ragione di non capire perché la Verità è paradossale e si può cercare di comunicarla solo con dei paradossi incomprensibili per la ragione rinchiusa nella logica. Faccio un ultimo tentativo per spiegarmi. Se voi vi identificate nella carne e nella materia, allora la Verità per voi è che tutto si muove. Se vi identificate nello Spirito, allora la Realtà è che tutto è fermo. Ma poiché voi siete uomini nati dalla collaborazione dello Spirito con la Materia, la Verità è che esiste un Moto Ciclico universale nelle Cellule Eteriche che formano lo Spazio da cui nascono e muoiono di continuo gli Atomi, che parte dall’immobilità Spirituale Tensiva per poi ritornarvi dopo aver compiuto una breve Parabola “materiale”. Pertanto non si può definire con una parola univoca ciò che appare e scompare, ciò che si muove ma che è in sé fermo. Questo però non esime dall’operare una scelta di fondo che conduce o alla più profonda Immedesimazione nell’illusorietà della Materia destinata prima o poi alla Disintegrazione Radioattiva, o all’identificazione con lo Spirito destinata alla Fusione con Dio nell’Unità più perfetta. E’ chiaro che io sono orientato spiritualmente e. cerco anche di favorire una vostra eventuale scelta in tale direzione. Nel frattempo vivo come tutti nello Spazio e nel tempo in cui agisce il Moto Convettivo particolare e generale, che però, causa l’Effetto Stroboscopio, non si percepisce com’è veramente ma solo come sembra, come appare. Io mi sforzo di fare da intermediario fra l’Oscillazione Umana e la Fissità Divina. Mi rendo conto perché lo so per esperienza, quanto è difficile accettare il rovesciamento di convinzioni che si ritengono certe anche se non si è mai provveduto a verificarne la validità. Vi capisco benissimo anche perché io ho impiegato quarant’anni prima di farmi completamente conquistare dagli insegnamenti di Gigi. Negli ultimi anni della sua vita era una gioia per entrambi incontrarci e parlare delle nostre antiche discussioni. mentre scoprivamo quasi con sorpresa, di essere giunti ad. un tale grado di sintonia da poterci considerare uno l’eco dell’altro. Ed ora per portare a termine questo lungo discorso, affronterò il problema dei rapporti della Vita col tempo, però se siete stanchi, ditemelo e mi fermerò qui. Continuo? Va bene. Dunque, da un lato c’è la Nascita, il Passato, dall’altro c’è la Morte, il Futuro; fra i due estremi una serie ininterrotta di Attimi Presenti che manifestano il Ritmo, il Battito Vitale fra Nascita e Morte, fra Passato e Futuro. La vita Eterna è nascosta nell’Attimo, in ogni Attimo Presente.
BISOGNA ENTRARE NELL’ATTIMO, VIVERE NELL’ATTIMO, CREDERE NELL’ATTIMO, AMARE L’ATTIMO, PER SCOPRIRE IN ESSO LA GIOIA, LA PRESENZA MANIFESTA DI DIO. Noi uomini non riusciamo a vivere l’Attimo Presente che è Gioia Creativa, Perfetto e Dinamico Equilibrio fra gli estremi. I nostri atti sono sempre squilibrati perché orientati verso il Passato, verso ciò che non esiste più, o verso il Futuro, verso ciò che non esiste ancora. In noi il Ritmo del Tempo Vitale Globale è squilibrato dal Ritmo particolare che intercorre fra la Mente e il Sesso, cioè da ciò che proviene dal Passato attraverso il Sesso e da ciò che proviene dal Futuro tramite la Mente. II nostro Ritmo individuale che si manifesta nel battito del cuore, non è in Armonia col Ritmo Sole e Terra che è il ritmo naturale e vitale dei nostro Pianeta, ed è questa sfasatura che trasforma l’Attimo Presente in Attimo Fuggente. Per questo noi non ci identifichiamo coi Centro del Cuore, ma in un punto più o meno lontano dell’anima esteriore ad esso. E pensare che se noi ci identificassimo nel Centro del Cuore e vivessimo pienamente ogni Attimo Presente, parteciperemmo alla Onnipotenza di Dio diventando CREATORI DI REALTA’ PERCHÉ CIO’ CHE CREDIAMO VERO NELL’ATTIMO PRESENTE, DIVENTA REALE. Gigi non era solo un dispensatore di Verità, ma anche un Creatore di Realtà. Spesso, specie all’inizio della nostra amicizia, quando mi accorgevo che buona parte delle sue comunicazioni in cui lui dava come certe ed esistenti delle cose che non avevano riscontro alcuno nella realtà contingente, mi veniva spontaneo pensare che si trattasse di fantasie o bugie. Questo perché non avevo ancora ben capito che egli partecipava non solo al mondo terrestre ma anche a quello celeste. Vivendo contemporaneamente su due diverse dimensioni una materiale e l’altra spirituale, che corrispondevano fra loro ma in maniera inversa, per cui ciò appariva vero nel livello superiore sembrava falso in quello inferiore, ciò che era interiore in alto appariva esteriore in basso, ciò che era già accaduto nell’Eternità doveva ancora verificarsi nel Tempo, Gigi era costretto suo malgrado a comportarsi in una maniera contraddittoria che non poteva venir compresa né tanto meno creduta da coloro che confidavano solo nelle esperienze sensoriali comuni. Povero Gigi, quanto ha sofferto!
EGLI VEDEVA NEL FUTURO CHE NELLO SPIRITO ERA GIÀ PASSATO, MA CHE LUI SAPEVA DI POTER MODIFICARE AGENDO COSCIENTEMENTE NELL’ATTIMO PRESENTE, CON LA FEDE CERTA DI CHI SA CIO’ CHE VUOLE. ECCO PERCHÉ TUTTO CIO’ CHE LUI HA DETTO E’ VERO, E DIVENTERA’ ANCHE REALE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO PER MEZZO DELLA DIVINA POTENZA CREATRICE. Vi faccio un esempio leggendovi sommariamente il comunicato n°3 datato 3 agosto 1971, in cui è scritto che i 333 Centri Internazionali Studi Magnetici sparsi in tutto il mondo, in stretta collaborazione, sono arrivati ad ottenere la ricostruzione nel vuoto dell’esatto Campo Magnetico Terrestre naturale, con la conoscenza di tutte le manifestazioni magnetiche che si producono nel nostro globo Terrestre e in tutti gli altri Sistemi Ritmici Solari. Poiché noi uomini viviamo in una dimensione temporale e motoria ben diversa dall’Immobile Divina ed Eterna Realtà, se allora avessimo cercato di trovare, magari utilizzando tutte le polizie del mondo, anche uno solo dei 333 Centri di cui si parla in questo avviso, non l’avremmo certamente trovato ed avremmo concluso la nostra inchiesta dicendo: “Sono le solite fantasie di megalomani che direbbero e farebbero qualunque cosa pur di farsi notare.” Invece tutto ciò che Gigi ha detto è vero ed esiste già da allora anche se solo potenzialmente, perché egli ha creato il Campo Magnetico o meglio la Forma Eterica invisibile ma reale dei 333 Centri che diventerà anche materiale e quindi visibile a suo tempo. Da parte mia vi posso dire che fra voi che siete qui presenti, vi sono alcune persone destinate a diventare i responsabili, i dirigenti di alcuni di questi 333 Centri precostruiti da Gigi che si realizzeranno in Italia. Sapete in che modo un’Idea che è sempre una verità nello Spirito, diventa anche una realtà sulla Terra? Quando s’incarna. E’ come il discorso sugli Angeli Custodi che in un certo senso sono le Idee Viventi di Dio, che aspettano con pazienza che gli essere umani con cui e a cui corrispondono, diventino abbastanza Puri e Duttili così da poter entrare e coincidere con la Forma Eterica, cioè con l’impronta del loro Angelo, trasformandosi così in veri Figli di Dio che, al pari di Gesù, possono vivere nell’Eternità Spirituale del Cielo e anche manifestarsi nella Temporale Materialità della terra. Questo spiega perché ancor oggi la stragrande maggioranza degli uomini non sono ancora come Dio li ha ideati e voluti, infatti sono stati creati liberi di scegliere se uniformarsi al Modello Angelico, cioè alla Luminosa Impronta Diretta ideata da Dio, o alla sua Immagine riflessa sui confini dell’Universo. La volontà espressa da Dio è Luce di verità che appare nelle Tenebre, ma le Tenebre non l’hanno accolta. Una verità manifestata e quindi delimitata, ha nel tempo un valore momentaneo corrispondente all’Attimo Presente in cui viene espressa o udita. Nel susseguirsi degli Attimi Presenti, tale Verità momentaneamente definita non è immutabile, altrimenti diventerebbe una Menzogna perché toglierebbe di fatto allo Spirito Divino, potenzialmente presente nell’uomo, la Libertà di manifestarsi in lui anche in maniera diversa. Solo l’identificazione dell’uomo con Dio che si manifesta sempre in maniera contraddittoria e paradossale, può permettergli di esprimere nel tempo la Verità con piena Libertà. Ne consegue qualcosa di Terribile per tutte le mentalità che sono schiave della Logica, che pretendono che una verità non cambi. Se una verità cambia, esse dicono, o era menzogna prima o lo è diventata dopo.
ECCO LA SENTENZA DI MORTE DELLA LOGICA: TUTTO CIO’ CHE NON PUÒ MUTARE E’ FALSO E APPARENTE, SOLO CIO’ CHE CAMBIA O PUÒ CAMBIARE E’ VERO. TUTTO CIO’ CHE NEL TEMPO VIENE DEFINITO VERO E PER CIO’ REALE, IN REALTÀ CAMBIA DI CONTINUO E L’UOMO SCAMBIA PER VERITA’ LA MOMENTANEA IMMOBILITÀ DELLA REALTÀ APPARENTE. SOLO CIO’ CHE E’ LIBERO E’ VERO, ED E’ QUESTA LA VERITA’ CHE RENDE LIBERI. UN UOMO LIBERO É UN UOMO EQUILIBRATO PERCHÉ SOLO NELL’EQUILIBRIO DI DUE O PIÙ’ FORZE CONTRASTANTI C’E’ L’INDIPENDENZA CHE GARANTISCE LA LIBERTÀ. L’UOMO CHE SI FA DOMINARE DA UNA O PIÙ PASSIONI PRESENTI IN LUI, NE DIVENTA SCHIAVO. LE FORZE CONTRASTANTI PRESENTI NELL’UOMO SERVONO A DETERMINARE LA POTENZA CHE SI RIVELA NEL LORO EQUILIBRIO. LA POTENZA DELL’EQUILIBRIO DOMINA LE FORZE, LE COMANDA ED ESSE UBBIDISCONO, PERCHÉ NELLA POTENZA VI E’ L’AUTORITÀ CHE ESPRIME LA VOLONTÀ DI DIO. L’UOMO CONSEGUE LA LIBERA VOLONTÀ DELL’AUTORITÀ RESISTENDO ALLE FORZE E RINUNCIANDO A SEGUIRNE GLI IMPULSI. LA RINUNCIA AL RITMO ESTERIORE DELLE FORZE, ATTIVA IL RITMO INTERIORE DELLA POTENZA CHE COME TENSIONE DIVENUTA COSCIENZA, APPARE NEL MONDO E SCOMPARE NEL DIVINO, MENTRE LE FORZE SI TRASFORMANO OGNUNA NEL SUO ANTAGONISTA RIFLETTENDOSI NEL MONDO. LA POTENZA MANIFESTA LIBERAMENTE LE FORZE, MA SOLO CHI SI FA VIOLENZA , RESISTENDO ALLE FORZE PERVIENE ALLA POTENZA. NECESSARIAMENTE LA POTENZA GENERA COME FIGLI LE FORZE CHE NASCONO LIBERE DI FARSI RIASSORBIRE NEL CENTRO DELLA POTENZA CHE LE HA GENERATE, O DI RIFLETTERSI SUI CONFINI DELLA PROPRIA LIBERTÀ, PERCHÉ NON VI PUÒ ESSERE LIBERTÀ SE NON ENTRO I CONFINI CHE LA COSCIENTE VOLONTÀ DELLA POTENZA IMPONE A SE STESSA E DI CONSEGUENZA ALLE FORZE DA LEI GENERATE. IL RIASSORBIMENTO DELLE FORZE NEL CENTRO DOVE EQUILIBRIO ED AUTORITÀ SI IDENTIFICANO, NE AUMENTA LA COSCIENZA CHE POI SI ESPRIME COME AUMENTO DI POTENZA. NELLA CONSEGUENTE EMANAZIONE DI FORZE. GLI UOMINI SCAMBIANO LE FORZE PER POTENZA E SE NE FANNO SCHIAVI PER POTER CON ESSE RENDER SCHIAVI I LORO FRATELLI. LA LIBERA POTENZA DELL’AUTORITÀ LASCIA LIBERE LE FORZE DI DISUBBIDIRE ALLA SUA VOLONTÀ POICHÉ SA CHE LA DISUBBIDIENZA E’ UBBIDIENZA RITARDATA MA NON IMPEDITA. L’ATTESA PAZIENTE DELLA CONVERSIONE NON VERRA’ DELUSA. CON LA PAZIENZA L’UOMO NON SOLO CONVERTE IL PROSSIMO ALLA SALVEZZA NELL’UNITA’, MA CONQUISTA ANCHE IL PIENO DOMINIO DELLA SUA ANIMA RENDENDOLA LIBERA DA OGNI INDEBITA INFLUENZA. State tranquilli, ho finito. Se non altro questa conferenza sarà servita ad esercitare la vostra pazienza nell’ascoltare fino in fondo una proposta culturale alternativa che sia che venga accettata o rifiutata, vi darà comunque modo di esercitare il vostro libero arbitrio. Ho proprio finito. Grazie per l’ascolto.
II Moto Ciclico o convettivo che si genera da un punto immobile per ritornarvi ed esservi assorbito, esprime assai bene la posizione dell’uomo nella natura, in quanto il suo lo,sede della sua coscienza di esistere, oscilla fra il sesso e la mente e l’Oscillazione è un Moto Ciclico. L’Energia Vitale dell’uomo nasce dal cuore e con un duplice moto, convettivo in se stesso ma trasmissivo nell’insieme e che si identifica in quelle che la Scienza medica chiama Grande e Piccola Circolazione del sangue, si filtra nel sesso e nel cervello dove si accumula con una preponderanza di Energia Calorica da una parte, compensata da una preponderanza di Energia Luminosa dall’altra. Questa “Oscillazione Pendolare” dell’Io, è il corrispettivo a livello animico dell’apparente moto convettivo dei sangue. E qui qualcuno giustamente chiederà: “Ma insomma, spiegati! Questo Moto Convettivo è reale o apparente? Prima hai detto che il Moto Ciclico è l’unico vero moto esistente nell’universo, poi dici che è apparente. Non riusciamo assolutamente a capire quello che vuoi dire”. Avete ragione di non capire perché la Verità è paradossale e si può cercare di comunicarla solo con dei paradossi incomprensibili per la ragione rinchiusa nella logica. Faccio un ultimo tentativo per spiegarmi. Se voi vi identificate nella carne e nella materia, allora la Verità per voi è che tutto si muove. Se vi identificate nello Spirito, allora la Realtà è che tutto è fermo. Ma poiché voi siete uomini nati dalla collaborazione dello Spirito con la Materia, la Verità è che esiste un Moto Ciclico universale nelle Cellule Eteriche che formano lo Spazio da cui nascono e muoiono di continuo gli Atomi, che parte dall’immobilità Spirituale Tensiva per poi ritornarvi dopo aver compiuto una breve Parabola “materiale”. Pertanto non si può definire con una parola univoca ciò che appare e scompare, ciò che si muove ma che è in sé fermo. Questo però non esime dall’operare una scelta di fondo che conduce o alla più profonda Immedesimazione nell’illusorietà della Materia destinata prima o poi alla Disintegrazione Radioattiva, o all’identificazione con lo Spirito destinata alla Fusione con Dio nell’Unità più perfetta. E’ chiaro che io sono orientato spiritualmente e. cerco anche di favorire una vostra eventuale scelta in tale direzione. Nel frattempo vivo come tutti nello Spazio e nel tempo in cui agisce il Moto Convettivo particolare e generale, che però, causa l’Effetto Stroboscopio, non si percepisce com’è veramente ma solo come sembra, come appare. Io mi sforzo di fare da intermediario fra l’Oscillazione Umana e la Fissità Divina. Mi rendo conto perché lo so per esperienza, quanto è difficile accettare il rovesciamento di convinzioni che si ritengono certe anche se non si è mai provveduto a verificarne la validità. Vi capisco benissimo anche perché io ho impiegato quarant’anni prima di farmi completamente conquistare dagli insegnamenti di Gigi. Negli ultimi anni della sua vita era una gioia per entrambi incontrarci e parlare delle nostre antiche discussioni. mentre scoprivamo quasi con sorpresa, di essere giunti ad. un tale grado di sintonia da poterci considerare uno l’eco dell’altro. Ed ora per portare a termine questo lungo discorso, affronterò il problema dei rapporti della Vita col tempo, però se siete stanchi, ditemelo e mi fermerò qui. Continuo? Va bene. Dunque, da un lato c’è la Nascita, il Passato, dall’altro c’è la Morte, il Futuro; fra i due estremi una serie ininterrotta di Attimi Presenti che manifestano il Ritmo, il Battito Vitale fra Nascita e Morte, fra Passato e Futuro. La vita Eterna è nascosta nell’Attimo, in ogni Attimo Presente.
BISOGNA ENTRARE NELL’ATTIMO, VIVERE NELL’ATTIMO, CREDERE NELL’ATTIMO, AMARE L’ATTIMO, PER SCOPRIRE IN ESSO LA GIOIA, LA PRESENZA MANIFESTA DI DIO. Noi uomini non riusciamo a vivere l’Attimo Presente che è Gioia Creativa, Perfetto e Dinamico Equilibrio fra gli estremi. I nostri atti sono sempre squilibrati perché orientati verso il Passato, verso ciò che non esiste più, o verso il Futuro, verso ciò che non esiste ancora. In noi il Ritmo del Tempo Vitale Globale è squilibrato dal Ritmo particolare che intercorre fra la Mente e il Sesso, cioè da ciò che proviene dal Passato attraverso il Sesso e da ciò che proviene dal Futuro tramite la Mente. II nostro Ritmo individuale che si manifesta nel battito del cuore, non è in Armonia col Ritmo Sole e Terra che è il ritmo naturale e vitale dei nostro Pianeta, ed è questa sfasatura che trasforma l’Attimo Presente in Attimo Fuggente. Per questo noi non ci identifichiamo coi Centro del Cuore, ma in un punto più o meno lontano dell’anima esteriore ad esso. E pensare che se noi ci identificassimo nel Centro del Cuore e vivessimo pienamente ogni Attimo Presente, parteciperemmo alla Onnipotenza di Dio diventando CREATORI DI REALTA’ PERCHÉ CIO’ CHE CREDIAMO VERO NELL’ATTIMO PRESENTE, DIVENTA REALE. Gigi non era solo un dispensatore di Verità, ma anche un Creatore di Realtà. Spesso, specie all’inizio della nostra amicizia, quando mi accorgevo che buona parte delle sue comunicazioni in cui lui dava come certe ed esistenti delle cose che non avevano riscontro alcuno nella realtà contingente, mi veniva spontaneo pensare che si trattasse di fantasie o bugie. Questo perché non avevo ancora ben capito che egli partecipava non solo al mondo terrestre ma anche a quello celeste. Vivendo contemporaneamente su due diverse dimensioni una materiale e l’altra spirituale, che corrispondevano fra loro ma in maniera inversa, per cui ciò appariva vero nel livello superiore sembrava falso in quello inferiore, ciò che era interiore in alto appariva esteriore in basso, ciò che era già accaduto nell’Eternità doveva ancora verificarsi nel Tempo, Gigi era costretto suo malgrado a comportarsi in una maniera contraddittoria che non poteva venir compresa né tanto meno creduta da coloro che confidavano solo nelle esperienze sensoriali comuni. Povero Gigi, quanto ha sofferto!
EGLI VEDEVA NEL FUTURO CHE NELLO SPIRITO ERA GIÀ PASSATO, MA CHE LUI SAPEVA DI POTER MODIFICARE AGENDO COSCIENTEMENTE NELL’ATTIMO PRESENTE, CON LA FEDE CERTA DI CHI SA CIO’ CHE VUOLE. ECCO PERCHÉ TUTTO CIO’ CHE LUI HA DETTO E’ VERO, E DIVENTERA’ ANCHE REALE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO PER MEZZO DELLA DIVINA POTENZA CREATRICE. Vi faccio un esempio leggendovi sommariamente il comunicato n°3 datato 3 agosto 1971, in cui è scritto che i 333 Centri Internazionali Studi Magnetici sparsi in tutto il mondo, in stretta collaborazione, sono arrivati ad ottenere la ricostruzione nel vuoto dell’esatto Campo Magnetico Terrestre naturale, con la conoscenza di tutte le manifestazioni magnetiche che si producono nel nostro globo Terrestre e in tutti gli altri Sistemi Ritmici Solari. Poiché noi uomini viviamo in una dimensione temporale e motoria ben diversa dall’Immobile Divina ed Eterna Realtà, se allora avessimo cercato di trovare, magari utilizzando tutte le polizie del mondo, anche uno solo dei 333 Centri di cui si parla in questo avviso, non l’avremmo certamente trovato ed avremmo concluso la nostra inchiesta dicendo: “Sono le solite fantasie di megalomani che direbbero e farebbero qualunque cosa pur di farsi notare.” Invece tutto ciò che Gigi ha detto è vero ed esiste già da allora anche se solo potenzialmente, perché egli ha creato il Campo Magnetico o meglio la Forma Eterica invisibile ma reale dei 333 Centri che diventerà anche materiale e quindi visibile a suo tempo. Da parte mia vi posso dire che fra voi che siete qui presenti, vi sono alcune persone destinate a diventare i responsabili, i dirigenti di alcuni di questi 333 Centri precostruiti da Gigi che si realizzeranno in Italia. Sapete in che modo un’Idea che è sempre una verità nello Spirito, diventa anche una realtà sulla Terra? Quando s’incarna. E’ come il discorso sugli Angeli Custodi che in un certo senso sono le Idee Viventi di Dio, che aspettano con pazienza che gli essere umani con cui e a cui corrispondono, diventino abbastanza Puri e Duttili così da poter entrare e coincidere con la Forma Eterica, cioè con l’impronta del loro Angelo, trasformandosi così in veri Figli di Dio che, al pari di Gesù, possono vivere nell’Eternità Spirituale del Cielo e anche manifestarsi nella Temporale Materialità della terra. Questo spiega perché ancor oggi la stragrande maggioranza degli uomini non sono ancora come Dio li ha ideati e voluti, infatti sono stati creati liberi di scegliere se uniformarsi al Modello Angelico, cioè alla Luminosa Impronta Diretta ideata da Dio, o alla sua Immagine riflessa sui confini dell’Universo. La volontà espressa da Dio è Luce di verità che appare nelle Tenebre, ma le Tenebre non l’hanno accolta. Una verità manifestata e quindi delimitata, ha nel tempo un valore momentaneo corrispondente all’Attimo Presente in cui viene espressa o udita. Nel susseguirsi degli Attimi Presenti, tale Verità momentaneamente definita non è immutabile, altrimenti diventerebbe una Menzogna perché toglierebbe di fatto allo Spirito Divino, potenzialmente presente nell’uomo, la Libertà di manifestarsi in lui anche in maniera diversa. Solo l’identificazione dell’uomo con Dio che si manifesta sempre in maniera contraddittoria e paradossale, può permettergli di esprimere nel tempo la Verità con piena Libertà. Ne consegue qualcosa di Terribile per tutte le mentalità che sono schiave della Logica, che pretendono che una verità non cambi. Se una verità cambia, esse dicono, o era menzogna prima o lo è diventata dopo.
ECCO LA SENTENZA DI MORTE DELLA LOGICA: TUTTO CIO’ CHE NON PUÒ MUTARE E’ FALSO E APPARENTE, SOLO CIO’ CHE CAMBIA O PUÒ CAMBIARE E’ VERO. TUTTO CIO’ CHE NEL TEMPO VIENE DEFINITO VERO E PER CIO’ REALE, IN REALTÀ CAMBIA DI CONTINUO E L’UOMO SCAMBIA PER VERITA’ LA MOMENTANEA IMMOBILITÀ DELLA REALTÀ APPARENTE. SOLO CIO’ CHE E’ LIBERO E’ VERO, ED E’ QUESTA LA VERITA’ CHE RENDE LIBERI. UN UOMO LIBERO É UN UOMO EQUILIBRATO PERCHÉ SOLO NELL’EQUILIBRIO DI DUE O PIÙ’ FORZE CONTRASTANTI C’E’ L’INDIPENDENZA CHE GARANTISCE LA LIBERTÀ. L’UOMO CHE SI FA DOMINARE DA UNA O PIÙ PASSIONI PRESENTI IN LUI, NE DIVENTA SCHIAVO. LE FORZE CONTRASTANTI PRESENTI NELL’UOMO SERVONO A DETERMINARE LA POTENZA CHE SI RIVELA NEL LORO EQUILIBRIO. LA POTENZA DELL’EQUILIBRIO DOMINA LE FORZE, LE COMANDA ED ESSE UBBIDISCONO, PERCHÉ NELLA POTENZA VI E’ L’AUTORITÀ CHE ESPRIME LA VOLONTÀ DI DIO. L’UOMO CONSEGUE LA LIBERA VOLONTÀ DELL’AUTORITÀ RESISTENDO ALLE FORZE E RINUNCIANDO A SEGUIRNE GLI IMPULSI. LA RINUNCIA AL RITMO ESTERIORE DELLE FORZE, ATTIVA IL RITMO INTERIORE DELLA POTENZA CHE COME TENSIONE DIVENUTA COSCIENZA, APPARE NEL MONDO E SCOMPARE NEL DIVINO, MENTRE LE FORZE SI TRASFORMANO OGNUNA NEL SUO ANTAGONISTA RIFLETTENDOSI NEL MONDO. LA POTENZA MANIFESTA LIBERAMENTE LE FORZE, MA SOLO CHI SI FA VIOLENZA , RESISTENDO ALLE FORZE PERVIENE ALLA POTENZA. NECESSARIAMENTE LA POTENZA GENERA COME FIGLI LE FORZE CHE NASCONO LIBERE DI FARSI RIASSORBIRE NEL CENTRO DELLA POTENZA CHE LE HA GENERATE, O DI RIFLETTERSI SUI CONFINI DELLA PROPRIA LIBERTÀ, PERCHÉ NON VI PUÒ ESSERE LIBERTÀ SE NON ENTRO I CONFINI CHE LA COSCIENTE VOLONTÀ DELLA POTENZA IMPONE A SE STESSA E DI CONSEGUENZA ALLE FORZE DA LEI GENERATE. IL RIASSORBIMENTO DELLE FORZE NEL CENTRO DOVE EQUILIBRIO ED AUTORITÀ SI IDENTIFICANO, NE AUMENTA LA COSCIENZA CHE POI SI ESPRIME COME AUMENTO DI POTENZA. NELLA CONSEGUENTE EMANAZIONE DI FORZE. GLI UOMINI SCAMBIANO LE FORZE PER POTENZA E SE NE FANNO SCHIAVI PER POTER CON ESSE RENDER SCHIAVI I LORO FRATELLI. LA LIBERA POTENZA DELL’AUTORITÀ LASCIA LIBERE LE FORZE DI DISUBBIDIRE ALLA SUA VOLONTÀ POICHÉ SA CHE LA DISUBBIDIENZA E’ UBBIDIENZA RITARDATA MA NON IMPEDITA. L’ATTESA PAZIENTE DELLA CONVERSIONE NON VERRA’ DELUSA. CON LA PAZIENZA L’UOMO NON SOLO CONVERTE IL PROSSIMO ALLA SALVEZZA NELL’UNITA’, MA CONQUISTA ANCHE IL PIENO DOMINIO DELLA SUA ANIMA RENDENDOLA LIBERA DA OGNI INDEBITA INFLUENZA. State tranquilli, ho finito. Se non altro questa conferenza sarà servita ad esercitare la vostra pazienza nell’ascoltare fino in fondo una proposta culturale alternativa che sia che venga accettata o rifiutata, vi darà comunque modo di esercitare il vostro libero arbitrio. Ho proprio finito. Grazie per l’ascolto.
Tratto dalla Seconda Conferenza di Alberto Tavanti:
via: fortunadrago.it
GULP!!!!!
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