Lo Yin e lo Yang
sono parti imprescindibili della vita di ognuno di noi, sono le due
metà complementari di cui è formata ogni caratteristica fisica e non di
noi.
Purtroppo sempre più spesso la teoria viene
trasformata dalla nostra cultura occidentale e i concetti di yin e
yang assumono spesso dei valori diversi e non corretti rispetto a quelli
originali:
la classica raffigurazione li vede uno bianco e uno nero
e per questo motivo vengono spesso riconosciuti come il lato “buono” e
il lato “cattivo” di ogni cosa; molte rappresentazioni sociali e
artistiche nella nostra società moderna le inquadrano in questi termini,
creando così quasi sempre convinzioni errate, prima tra tutte il fatto
che siano completamente diversi e distaccati tra loro.
Lo Yin e lo Yang sono due concetti opposti,
l’uno rispetto all’altro, ma allo stesso tempo sono complementari e
indispensabili e imprescindibili per l’esistenza di ognuno di essi e per
il susseguirsi di qualsiasi cosa.
Approfondiamo un po’ meglio questi concetti.
La storia dello Yin e dello Yang
La teoria che risiede dietro questi concetti è molto antica e la ritroviamo nel “Libro dei Mutamenti” risalente al 700 a.C.
dove lo yin viene rappresentato da una linea spezzata, mentre lo yang
da una continua; si pensa però che nasca in epoca antecedente in quanto
il primo riferimento ai Cinque Elementi (teoria per certi versi derivante da quella dello yan-yang) ci riporti fino alla dinastia Zhou intorno al 1000 a.C.
L’applicazione dello Yin e dello Yang in
campo medico venne sviluppata costantemente dalla “scuola dello
yin-yang” il cui rappresentante più importante fu Zou Yan (350-270 a.C).
Contrari sì, ma anche complementari
La logica Aristotelica
dell’opposizione dei contrari domina tutt’oggi il pensiero occidentale e
presuppone come concetto imprescindibile che due elementi contrari di
una coppia non possano essere veri nello stesso momento.
Un esempio molto utilizzato è quello della tavola quadrata e della tavola non quadrata, due concetti che se applicati assieme non possono risultare veri entrambi.
La filosofia orientale è molto differente in questo senso: lo yin-yang rappresentano si qualità opposte anche di uno stesso oggetto, ma complementari.
Ogni cosa, ogni oggetto, ogni fenomeno e
ogni evento possono essere se stessi o il loro contrario: teniamo
presente sempre che lo yin contiene il seme dello yang e viceversa,
questo ci aiuta a spiegare come il primo possa trasformarsi nel secondo allo stesso modo come il secondo possa farlo nel primo.
A differenza della medicina e della scienza occidentale moderna che cerca di controllare e sottomettere la natura, le scuole di pensiero yin-yang (la cui principale, la “Scuola dello yin-yang”, viene definita non a caso anche Scuola Naturalista) interpretano la natura in maniera positiva, cercando di comprendere e capire i vari fenomeni, non ultimo il funzionamento del nostro corpo umano (sia sano che malato).
Un movimento ciclico
Il classico simbolo tao
rappresenta l’alternarsi dello yin e dello yang: i caratteri cinesi di
questi ultimi rappresentano in effetti una collina con un parte al sole
(yang) e una all’ombra (yin).
Detto questo è facile intuire come lo yin-yang derivi dall’osservazione dell’alternanza notte-giorno.
Come il giorno si trasforma in notte e viceversa, così lo yang di evolve il yin e lo yin si evolve in yang creando un movimento ciclico che si ripete sempre.
Esistono cose più yang e cose più yin
Da quanto detto prima viene naturale associare molte cose allo yin e altre allo yang come ad esempio il sole (yang) e la luna (yin) e per estensione tutte le altre:
Yang: sole, luce, cielo, attività, tempo, est, sud, sinistra,…
Yin: luna, ombra, terra, riposo, spazio, ovest, nord, destra,…
Lo yin e lo Yang sono la forza che spinge ogni fenomeno da punti di massimo a punti di minimo e viceversa, sono la spinta al cambiamento e all’evoluzione.
La cosa più importante da ricordare e più difficile da capire è che ogni cosa, ogni fenomeno contiene entrambi gli aspetti di questa dualità, solo con differenti gradi di manifestazione.
Di conseguenza non è finita qui
Proseguendo con le deduzioni si possono
associare a ognuna delle due polarità una miriade di altri fenomeni e
aspetti come ad esempio:
Yang: Immateriale,
generazione, energia, produce energia, genera, salita, sopra, fuoco,
caldo, non sostanziale, espansione, trasformazione, cambiamento,…
Yin: materiale, crescita,
produce materia, permette la crescita, discesa, sotto, acqua, freddo,
materia, sostanziale, contrazione, conservazione, nutrimento, accumulo,…
Il tutto ci porta a creare moltissime relazioni, ma quelle che interessano maggiormente quando di parla di medicina cinese (MTC)
sono: fuoco-acqua, caldo-freddo, secco-umido, duro-morbido,
agitazione-calma, trasformazione, conservazione, rapidità-lentezza,
eccitazione-inibizione, sostanziale-non sostanziale.
Questi rapporti, che esistono sempre, possono indicarci molti aspetti della vita di ognuno di noi, sia che ci si trovi in una situazione di salute che di malattia.
Yin-yang e il nostro corpo
I concetti che abbiamo esposto fino ad
adesso sono utilissimi per spiegare e capire meglio come funzionano
determinati fenomeni, ma sono molto utilizzati anche in tante discipline
per studiare il funzionamento del nostro corpo.
Quando parliamo di yin-yang e di corpo è importante distinguere due tipologie di approccio olistico: uno riguarda la posizione e la seconda riguarda la tipologia e la funzione.
Nel primo caso abbiamo troviamo:
Yang: retro, dorso, schiena, testa, esterno, sopraombelicale, arti postero laterali, funzioni degli organi, Qi, energia difensiva.
Yin: fronte, torace,
addome, interno, sottombelicale, arti interno mediali, struttura degli
organi, organi, sangue, liquidi corporei, energia nutritiva.
La posizione ci può quindi già indicare il rapporto di una parte del nostro corpo rispetto ad un’altra, in modo abbastanza semplice e intuitivo.
L’altro metodo utilizzato riguarda organi e visceri: i primi sono considerati yin, i secondi yang.
Organi e visceri si differenziano tra loro per le funzioni (yang) svolte che, come tali finiscono per influenzare anche la struttura (yin) stessa.
Yin: Fegato, Cuore, Maestro del Cuore, Milza-Pancreas, Polmone, Rene.
Yang: Vescica Biliare, Intestino Tenue, Triplice Riscaldatore, Stomaco, Intestino Crasso, Vescica.
Medicina Energetica
Da questa semplice teoria (che però è quella che riesce ad avvicinarsi di più alla realtà) si sono sviluppate molte discipline più o meno conosciute
in tutto il mondo, capaci di essere d’aiuto a milioni di persone per
risolvere i problemi di ogni giorno: agopuntura, kinesiologia, riflessologia plantare e reflessage, solo per nominarne qualcuna.
Ognuna di queste parte dall’analisi dello yin e dello yang per riportare il corpo verso un nuovo equilibrio fisiologico (ed energetico).
Concludo invitandovi a visionare anche
altri due articoli, il primo riguarda una teoria nata in periodi simili e
ritenuta come il naturale prolungamento di quella yin-yang, la teoria
dei cinque elementi.
Il secondo vi porterà ad approfondire quelli che sono i meridiani energetici, buona continuazione.
Articolo a cura di Filippo Tartaglini
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