Gli effetti della spiritualità Preghiera e meditazione e antiansia
Chi medita per 20-30 minuti al giorno guadagna
armonia e rilassamento interiore, allontanando fobie e depressione. A
confermarlo sono numerose ricerche scientifiche portate avanti, tra i
vari istituti, alla Harvard University di Boston (Stati Uniti). Durante
il periodo della meditazione non solo il nostro cervello rilascia alcuni
importanti messaggeri chimici, come serotonina o endorfine (sostanze
capaci di sopprimere il senso di fatica), ma addirittura la nostra mente
si allena a sviluppare una grande calma. Unica regola: imparare a
percepire ciò che accade dentro di noi in quel preciso momento il corpo e
la mente diventano i principali strumenti che portano una migliore
qualità di vita: i pensieri non si accavallano più, la respirazione si
fa più calma, si sciolgono le tensioni fisiche e mentali, entra
benessere, energia, rilassamento. E cosa dire della preghiera? Ormai
negli Stati Uniti gli studi su questa pratica sono condotti a
ripetizione, tanto si è convinti della sua influenza sul benessere del
corpo. Se ne stanno occupando ormai il National institutes of health,
l'equivalente americano del nostro Istituto superiore di sanità, e
università prestigiose come la Brown o la Loyola. Ma cosa affermano
questi studi, pubblicati su una rivista al di sopra di ogni sospetto
come il "Iournal of American Medicai"? Dichiarano che la preghiera e la
meditazione scatenano una serie di risposte fisiologiche rilassanti,
contrastando gli effetti negativi dello stress. Altre ricerche hanno
scoperto che sempre la preghiera fa superare meglio ansia e depressione.
In pratica, essa opera sugli stessi meccanismi del rilassamento,
influenzando i cosiddetti «ormoni dello stress»; abbassa la pressione
sanguigna, rallenta il ritmo cardiaco e respiratorio, e influenza
emozioni profonde.
Voyager - La Forza della Preghiera
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