Michela e Davide sono sposati da vent’anni e per questioni di
lavoro vivono lontano dalle loro rispettive famiglie, hanno 3 figli e godono di
ottima salute, i loro più rilevanti problemi familiari iniziano quando un giorno la mamma di
Michela si ammala e iniziano i via vai per accudirla e le relative
preoccupazioni. Invischiati come sono nelle faccende e nelle tribolazioni
relativi alla grave malattia della nonna, che si protraggono per diversi anni,
Michela e Davide, senza volerlo
e senza neanche rendersene conto, trascurano in parte il legame con i figli e
riversano su di loro ansie e preoccupazioni dello spiacevole
avvenimento.
Il secondogenito dopo qualche tempo comincia ad accusare dei
problemi di mal di schiena a
soli 10 anni! I coniugi sono
perplessi e cominciano a preoccuparsi dell’accaduto vista la tenera età del
bambino, iniziano a portarlo in giro per dottori vari e alla fine scoprono che
il ragazzo ha anche una malocclusione
mandibolare accentuata (sporgenza) e quindi portano il figlio a
visite periodiche dal dentista di fiducia il quale gli dice che il problema
dentale determina spesso quei dolori alla schiena e che dovrebbero passare
quando la questione dentale sarà risolta. Ai genitori viene comunque
consigliato di aspettare prima di far apporre un apparecchio correttivo in
quanto tale situazione potrebbe tornare alla normalità autonomamente.
Passa qualche anno e la situazione alla schiena non migliora
quindi visto l’inerzia del dentista cercano altrove e trovano un altro professionista
il quale gli consiglia di agire subito applicando un apparecchio dentale
complesso che ripristini la grave situazione della mandibola(3^ classe) quindi
si attivano con preventivi e informazioni in relazione a quanto devono
applicare al figlio. Durante un sincero colloquio col nuovo professionista
questi gli riferisce che la sua opera è mirata ai denti e che non assicura un
miglioramento della schiena del ragazzo, cosa che lascia sconfortati i due
genitori i quali giungono all’amara conclusione che per il problema della
schiena non è stata trovata alcuna soluzione e quindi bisognava ancora cercare.
Nel tempo trascorso però si erano verificati altri problemi nella
famiglia infatti il loro
ultimogenito, di soli 3 anni, aveva dei seri problemi di linguaggio,
non riusciva a pronunciare una sola parola, quando invece i suoi fratelli a
quell’età erano già abbastanza loquaci, avevano quindi avviato un percorso di
logopedia e molti altri controlli per scongiurare un ritardo mentale, che “ad
occhio” non sembrava esserci; fortunatamente dagli innumerevoli esami e controlli emergeva che
il piccolo aveva solo un rilevante ritardo nel linguaggio e nient’altro. Come
se non bastasse il
primogenito aveva iniziato ad avere grossi problemi a scuola ed avevano iniziato ad aiutarlo con
costose lezioni private.
A seguito delle loro ricerche scoprono l'esistenza della Nuova Medicina Germanica ed avevano iniziato a comprendere i suoi principi di funzionamento giusto quanto bastava per convincerli, prima di procedere all’applicazione dell’apparecchio per i denti che avevano deciso di apporre, di tentare questa nuova strada, giusto per avere un’opinione diversa
in merito ai problemi di schiena del figlio.
Dopo una ricerca riescono a prendere contatti con un
consulente esperto di 5 Leggi Biologiche e chiedono un colloquio con lui per
discutere la problematica ancora irrisolta del loro secondogenito. Il giorno
dell’appuntamento si recano dallo specialista(non riconosciuto ufficialmente
tale in Italia) il quale chiede di interloquire con i coniugi per meglio comprendere la condizione di salute del
bambino, accomodati dinnanzi a questo signore con fare molto semplice i coniugi iniziano a rispondere
alle domande che gli vengono poste e scoprono cose interessanti anche su di loro che
neanche sapevano, infatti
dopo pochissimi minuti Michela scopre(porta alla coscienza) che lei ha un
problema col padre e che il suo diradamento del capo(dei capelli) dipende dal
rapporto col suo papà.
Si conclude la seduta, che sembrava essere quella da uno psicologo
molto particolare, con il responso che la
situazione che si era creata in famiglia sia per i figli che per i genitori era
correlata con gli avvenimenti drammatici a cui avevano dovuto far fronte a
causa della grave patologia subita dalla nonna e che in quell’istante, momento
in cui la condizione della nonna si era regolarizzata, i componenti della
famiglia stavano biologicamente riparando il corpo dal forte shock subito
ognuno a suo modo.
I genitori quindi vengono portati a comprendere che il secondogenito aveva
sofferto per il grave “peso” della situazione che si sentiva addosso(conflitto di svalutazione) e che gli aveva generato il sintomo del mal di
schiena, mentre la sporgenza mascellare era da imputarsi alla contemporanea mancanza
del “boccone” vitale che era da individuarsi nell’amore dei genitori e nell’armonia familiare(conflitto vitale).
Nella stessa seduta apprendono anche le motivazioni attinenti ai sintomi degli altri due figli, tutte da ricondursi alla difficile situazione familiare che si era creata.
Nella stessa seduta apprendono anche le motivazioni attinenti ai sintomi degli altri due figli, tutte da ricondursi alla difficile situazione familiare che si era creata.
L’esperto di Leggi Biologiche in sintesi gli comunicava che la situazione
familiare anche se problematica stava volgendo ad una risoluzione che avrebbe
richiesto comunque del tempo per far tornare la normalità, invitando
i coniugi a porre attenzione agli episodi della vita che in futuro avrebbero
potuto arrecare nuovamente dei gravi squilibri nei figli e nella coppia.
Venivano comunque inviati a fare ulteriori accertamenti di natura
olistica per avere altri pareri qualora lo avessero ritenuto necessario e
rassicurati sull’iter in corso attinente alla situazione di ogni componente della famiglia con
consigli ed esercizi per affrontare alcuni sintomi specifici e come
ripristinare le vecchie situazioni ancora in sospeso nelle loro vite.
Michela e Davide hanno cercato di seguire tutti i consigli del
consulente delle 5 Leggi Biologiche in quanto gli
erano sembrati i più sensati ascoltati fino ad allora; finalmente avevano
trovato la causa scatenante del mal di schiena del loro figlio e, senza
cercarla, anche quella dei suoi problemi dentali, inoltre avevano ottenuto un
quadro dettagliato sulle condizioni di salute di tutti gli altri componenti
familiari, anche il loro stesso!
A distanza di circa 6 mesi da quel colloquio i problemi di schiena
del loro secondogenito si erano dimezzati e quelli dentali incredibilmente
risolti del tutto, il figlio grande aveva ripreso fiducia in se stesso ed a
distanza di qualche anno anche il figlio piccolo aveva ritrovato la parola, pur con
evidenti differenze con i bambini della sua età.
Oggi i coniugi, che comunque continuano a vivere una normale vita
fatta di giornalieri intoppi e problemi, hanno
meglio compreso il loro primario ruolo sulle patologie dei figli;
continuamente verificano l’applicazione delle 5 Leggi biologiche (NMG) e lo
stretto rapporto tra il loro vissuto e quello dei loro figli (es: la dermatite
del loro ultimo nato ecc. ecc.).
Non sono certo una coppia modello, ma ora sono più consapevoli
della loro vita e della loro funzione ed importanza come genitori.
Testimonianza che sono stato autorizzato a pubblicare dai diretti interessati che ringrazio. Condivisione e ripubblicazione consentita.
Marcello Salas
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