Salute – Ciò che i dottori non dicono
Il tradimento della medicina in
nome del profitto, il business assassino delle case farmaceutiche. E a noi non
è data nessuna possibilità di scelta. Al contempo non è permesso, oppure viene
fortemente ostacolato, ogni tipo di ricerca e sperimentazione sulle terapie
alternative. La chemioterapia continua a mietere vittime, al pari dei grandi
genocidi del ventesimo secolo
La chemioterapia è una pratica assassina che non guarisce dal cancro, ma uccide. Giungere a questa conclusione è inevitabile, se si analizzano i dati ufficiali forniti dalla ricerca e soprattutto se si pone attenzione alla storia e alla formazione del potere medico negli ultimi cento anni.
Medicina, psichiatria, interessi
farmaceutici e conflitti mondiali si intersecano e creano le condizioni
fondamentali per la creazione del sapere chemioterapico, di fronte al quale il
cittadino comune non riesce e non può opporsi. La libertà di scelta terapeutica non è in alcun modo contemplata dal
sistema: se praticata potrebbe incrinarlo nelle sue basi fondamentali e
metterne per sempre in crisi le fondamenta economiche.
Da qui le note persecuzioni nei confronti di chi ha fatto della ricerca di cure alternative al cancro una ragione di vita. Un esempio per tutti il dottor Hamer, colpevole – oltre che di essersi fatto uccidere un figlio da mani regali – della scoperta della causa traumatica del tumore, del conflitto psichico che ne è alla base, capace di mettere in crisi la teoria della degenerazione cellulare.
Ma da cosa prende le mosse questo
sistema contro cui non sembra possibile combattere?
Qual è la verità storica che si
cela dietro una pratica solida e incontestabile che crediamo guarisca, mentre
invece uccide?
Da Rockefeller ad Hitler…
Nei primi decenni del Ventesimo
secolo alcuni avvenimenti hanno segnato il destino della
Medicina: sin da allora il gruppo
di Rockefeller controllava la maggior parte del commercio di petrolio sia negli
Stati Uniti che in molti altri paesi. Negli stessi anni, utilizzando le rendite
del mercato petrolifero, questo gruppo di investitori si diede ad esplorare una
nuova area di mercato che potenzialmente aveva ampiezza illimitata: il corpo
umano.
Il profitto o il ritorno su questo
investimento dipendeva dalla brevettabilità delle medicine farmaceutiche
inventate: la medicina si è trasformata in breve in un commercio farmaceutico,
unicamente guidato dall'investimento. Nel giro di pochi decenni, la medicina è
caduta sotto il controllo di questi gruppi di interesse, che hanno avuto modo
di assoggettare completamente l'opinione pubblica attraverso il controllo
contemporaneo e parallelo delle scuole di medicine, della politica e
soprattutto dei media.
Siamo sempre agli inizi del secolo
scorso: in questo contesto anche l'ascesa al potere di Hitler e collegata agli
eventi di cui sopra. Oltre a ricordare che in quegli anni nell'area germanica
nasce e si consolida la teoria psichiatrica moderna (Kraepelin, Rüdin, Ploetz),
è ormai storia che i finanziatori dell'ascesa al potere di Hitler sono stati i
gruppi petrolchimici e farmaceutici: il gruppo Rockefeller in America,
Rothschild in Inghilterra e I. G. Farben in Germania.
A conflitto terminato, il
tribunale di guerra di Norimberga (19461947) ha stabilito che la Seconda Guerra
Mondiale non sarebbe stata possibile senza il contributo del gruppo Farben.
Come conseguenza, I. G. Farben è stato smembrato in Bayer, Basf e Hoechst.
Le ditte farmaceutiche e il Nuovo Ordine Mondiale
Mentre la Seconda Guerra Mondiale
ha termine, i responsabili dei gruppi petrolchimici e farmaceutici (americani e
inglesi) continuano ad espandere il loro potere indisturbati.
«Attualmente il gruppo Rockefeller
– scrive Alberto Modini, presidente dell'Associazione per la Ricerca e la
Prevenzione del Cancro (www.aerrepici.org)
nella sua relazione Chemioterapia una
pratica assassina (2004) – controlla più di 200 ditte
farmaceutiche, è dietro ad alcune delle più grandi e influenti istituzioni
finanziarie del mondo, compresa la Chase Manhattan Bank. Possiede la Exxon ed
altre aziende petrolchimiche multinazionali. Inoltre controlla molti media,
compreso Time Warner, CNN ed una enorme rete di giornali, radio e TV. Il
reddito di questo gruppo sorpassa, da solo, il prodotto nazionale lordo della
maggior parte delle nazioni del pianeta. Nel 1972 il gruppo Rockefeller fonda
la Commissione Trilaterale per tutelare i suoi interessi finanziari in tutto il
mondo. Ad essa appartengono personaggi dell'alta finanza di USA, Europa e
Giappone. L'obiettivo della Commissione Trilaterale è di generare un Nuovo
Ordine Mondiale; il che essenzialmente significa sottomettere il pianeta agli
interessi del cartello petrolchimico-farmaceutico-finanziario. Non hanno fatto
mai alcun segreto sulle loro idee, tanto è vero che hanno anche pubblicato un
sito: www.trilateral.org. Anche se le
sue riunioni avvengono poi sempre a porte chiuse...
Il 50 % dell'amministrazione Bush
è formato da alti funzionari di ditte farmaceutiche. Donald
Rumsfeld ad esempio è stato il
direttore generale di parecchie multinazionali farmaceutiche. Su questo
intreccio di politica, finanza, guerre e ideologie soppressivo-mondialiste si
sviluppa e prospera l'industria farmaceutica.»
Quest'industria si è sempre
adoperata per combattere, schiacciare e mettere sotto silenzio la concorrenza
dei prodotti naturali che hanno l'immenso pregio di essere alla portata di
tutti, ma l'enorme svantaggio di non essere brevettabili. Al fine di ostacolare
la democratica diffusione di conoscenze benefiche e a buon mercato, l'industria
farmaceutica ha investito costantemente i propri profitti per comprare i media
e la classe medica mondiale.
La chemioterapia
Quali frutti ha generato una medicina amministrata e controllata
dall'industria farmaceutica?
«Come è nata questa strana pratica di somministrare terribili sostanze
ai pazienti per guarirli? – continua Alberto Mondini –. Vogliamo sapere se la
chemio è una terapia valida o no? È molto facile saperlo; basta fare quello che
si fa con qualsiasi altra cosa di qualsiasi genere per sapere se è funziona o
no: si osservano i risultati. [...]
Poiché effettive guarigioni non ne ottengono mai, definiscono guarito colui che sopravvive almeno cinque anni dal giorno della diagnosi, anche se muore cinque anni e un giorno dopo, anche se alla fine del quinto anno ha un cancro grande come una zucca che gli sta straziando il corpo. Premesso ciò: ogni 100 persone che si ammalano di cancro, 61 muoiono entro 5 anni dalla diagnosi. Le statistiche di sopravvivenza a 10 anni sono più difficili da trovare. Sembra comunque che siano attorno al 10-15%. [...]
A fronte di un'efficacia nulla della chemioterapia, ben testimoniata dai risultati, vi è una terribile tossicità delle sostanze usate, tanto è vero che le autorità sanitarie hanno dovuto prendere drastici provvedimenti per salvaguardare la salute dei lavoratori addetti alla produzione e alla somministrazione di questi cosiddetti farmaci (medici, infermieri e farmacisti).
Libri
Jean-Claude
Alix Un Futuro Senza Cancro :
Comprensione - Prevenzione - Terapia dal punto di vista della medicina
naturale Macro Edizioni
Hulda
Regehr Clark La Cura di Tutti i Cancri
Avanzati : Include le testimonianze di scomparsa e diminuzione di tumori
Macro Edizioni
Ryke
Geerd Hamer, Nuova Medicina Germanica Il
Capovolgimento Diagnostico : La genesi delle malattie e in particolare del
cancro Amici di Dirk
Heinrich
Kremer La rivoluzione silenziosa della
medicina del cancro e dell'AIDS Macro Edizioni
Articolo
pubblicato per gentile concessione della rivista trimestrale Scienza e
Conoscenza http://www.scienzaeconoscenza.it/
molto interessante
RispondiEliminaAscientifico.
RispondiEliminaLo dice chi ha inventato una tecnica radioterapia che ha salvato migliaia di persone.