1. Premessa. 2.
L'amore sentimentale e l'attrazione sessuale negli
esseri umani. 3. L'amore
non sentimentale e l'attrazione. 4.
L'amore come la forza più potente dell'universo.
1. Premessa.
Dante e molti esoteristi, filosofi, religiosi, fanno
spesso riferimento ad una legge dell’amore che guiderebbe l’universo.
Il gruppo segreto cui Dante apparteneva era denominato
“Fedeli d’Amore” non perché il loro fine fosse quello di concentrarsi
sull’amore per la donna, come ci hanno spesso raccontato a scuola, ma quello di
dedicarsi alla legge universale dell’amore/attrazione.
L’amore, quindi, è attrazione, forza vitale che porta a
creare qualcosa o qualcuno. E’ stato chiamato “amore” perché la parola è
composta da a (alfa privativo) e morte; l’amore quindi è la vita, il contrario
della morte che è invece distruzione, annientamento.
E’ dall’amore infatti che nasce una vita nuova; mentre
dall’odio non nasce nulla, e nei rari casi in cui da questo nasca una vita,
questa sarà problematica e difficile.
Lo si trova negli astri ma anche nelle piante, nei sassi,
in ogni cosa che ci circonda.
E’ in questo senso che si parla di Dio come “amore”; nel
senso che l’universo, essendo nato da un atto creativo, vitale, è da intendersi
come un atto di amore.
Vediamo quindi di spiegare in parole semplici questa legge
che “muove il sole e l’altre stelle”.
Il sole e le altre stelle si muovono attraendosi
reciprocamente e formando un moto circolare che porta gli astri a muoversi
secondo regole precise, da millenni studiate da astrologi prima e da astronomi
poi. E’ l’attrazione reciproca tra questi astri che evita l’allontanamento di
essi nello spazio.
Oltre all’attrazione agisce il meccanismo della
repulsione, nel senso che i corpi celesti hanno anche una forza repulsiva e
respingente. Nell’armonia tra le due forze gli astri rimangono a una distanza
equilibrata, e si muovono secondo un moto circolare.
Se prevalesse una sola delle due forze, gli astri si
attirerebbero come magneti; o si allontanerebbero definitivamente nello spazio.
Questa regola che vale per gli astri vale in realtà per
qualsiasi essere vivente, pianta o animale o essere umano e anche per le cose
che noi consideriamo inanimate.
2. L’amore sentimentale e
l’attrazione sessuale negli esseri umani.
Anche l’amore tra esseri umani è basato sull’ “attrazione”
e sulla “repulsione”.
L’attrazione si basa o sulla complementarietà (l’altro ha
lati completamente opposti, che si integrano con i miei) o sull’affinità
(l’altro mi piace perché è simile a me).
La repulsione si basa sugli stessi identici meccanismi:
affinità (due persone egocentriche, o megalomani, o che non ascoltano l’altro,
tenderanno a respingersi a vicenda) o complementarietà (il passivo attira la
persona attiva; il sadico il masochista, ecc.).
Un rapporto armonico è spesso fatto di due persone che si
attraggono per alcuni aspetti ma si respingono per altri, cercando di mantenere
equilibrio tra le varie componenti e le giuste distanze.
Quando prevale uno dei due aspetti il rapporto diventa
ipersoffocante o iperdistruttivo.
L’attrazione esiste sia tra poli opposti, sia tra poli
identici. Una persona che non ha sviluppato a fondo certe qualità, le cercherà
nell’altro; il masochista attrarrà il sadico; il pigro attirerà la persona
iperattiva, ecc.
L’attrazione tra persone simili nasce invece quando le
proprie componenti hanno raggiunto una certa armonia, e quindi l’anima ha
bisogno di confrontarsi con un’altra persona simile, non sentendo più il
bisogno di sviluppare se stessa tramite il rapporto con una persona di
carattere opposto.
In pratica si può affermare che, quando siamo in
disequilibrio, l’altro è lo specchio della nostra vita segreta, come dice il
famoso psicanalista Peter Schellenbaum.
Quando invece siamo in equilibrio, l’altro è lo specchio
della nostra vita esteriore e interiore.
A questo punto, nell’essere umano, occorre distinguere
l’amore sentimentale dall’attrazione in senso stretto.
L’amore è il sentimento che porta a volere il bene
dell’altro; l’attrazione è quel sentimento che ci spinge verso l’altro, ma per
fini egoistici e spesso non benefici.
In tal senso spesso si ha una concezione distorta
dell’amore. Lo si confonde infatti con l’attrazione, dimenticando che
l’attrazione può scattare anche in casi in cui l’amore (inteso nel senso
sentimentale) non esiste affatto: ad esempio, chi ha tendenze distruttive
tenderà ad essere attratto da persone che lo aiuteranno nel processo di
autodistruzione; oppure due persone di polo opposto possono attrarsi solo per
la loro diversità.
Anche se viene scambiata per amore, l’attrazione che una
persona sadica prova per quella masochista, o quella che una persona
profondamente egoista e distruttiva può provare per una persona piena di amore
e costruttiva, è invece di natura diversa; le due componenti opposte infatti si
attrarranno, ma solo una delle due sarà spinta dall’amore, l’altra invece sarà
spinta dalla sua mancanza: con dei risultati spesso distruttivi per la persona
spinta dall’amore.
In tal senso, più che di amore (inteso in senso sentimentale)
qui sarebbe corretto parlare di attrazione.
Quanto all’innamoramento, almeno in una fase iniziale,
l’impulso a conoscersi e frequentarsi tra due persone complementari non
dovrebbe chiamarsi amore, ma solo attrazione, per essere poi l’amore sviluppato
dopo.
3. L’amore non sentimentale e
l’attrazione.
Ogni cosa, animale, essere vivente nell’universo attrae e
respinge, quindi, secondo regole precise.
L’attrazione che esiste tra astri, o tra particelle
atomiche, è possibile studiarla in modo scientifico e segue regole matematiche.
L’attrazione che esiste tra animali, o tra uomini, o tra
uomini e animali, è stata studiata dalle scienze psicologiche, comportamentali
e sociali.
Di recente la legge dell’attrazione, da un punto di vista
diverso, ma sostanzialmente confermando le teorie delle varie branche della
psicologia, ha spiegato che ciascuno di noi attrae la sua realtà con i propri
pensieri (come del resto la psicologia cognitiva insegna, anche in altro modo e
da altra visuale).
Teniamo conto che ciò che la psicologia afferma di aver
scoperto come conquista scientifica, in realtà in magia ed esoterismo è
conosciuto da sempre (psicologi e sociologi cioè hanno scoperto l’acqua calda).
Riassumendo sinteticamente, il nucleo centrale della
cosiddetta legge dell’attrazione – e dell’esoterismo in genere – è questo: ciò
che distingue l’attrazione (studiabile matematicamente) tra oggetti inanimati
ed esseri animati sono i pensieri.
Un sasso non può modificare il corso della sua esistenza,
come non può farlo un tavolo o una nuvola; tali oggetti attireranno altri
oggetti ed eventi in base a regole matematiche e prevedibili.
La persona invece può attrarre eventi, cose e persone a
suo piacimento, perché ha il potere di modificare il suo pensiero.
Cambiando quindi i nostri pensieri e i nostri sentimenti,
possiamo dirigere la nostra vita e cambiarne il corso, ove non ci piaccia
quello attuale.
Questa regola è ben conosciuta da coloro che, nel mondo,
detengono il vero potere; non a caso è stata creata una società in cui la
maggior parte delle persone ha idee omologate alla massa, non pensa con la
propria testa ma con quella del telegiornale/giornalista/opinionista/politico
di riferimento, ed è assimilabile a un robot con comportamenti prevedibili sia
nel medio che nel lungo periodo. La maggior parte delle persone mira infatti a
trovare un qualsiasi lavoro (non un lavoro che lo appassioni), un partner (che
mantiene anche dopo anni, pur quando sente di non amarlo più), una casa di
proprietà, un’auto e una pensione.
La massa viene quindi messa nelle condizioni di non pensare e di non evolversi per mancanza di tempo, per poter assicurare a chi comanda il mantenimento del potere stesso.
In realtà noi siamo, tramite i pensieri, i co-creatori
della nostra realtà. E’ in questo senso che teorie esoteriche, mistiche, e new
age, parlano di una “divinità dell’essere umano”.
Perché noi possiamo creare, e cambiare la vita nostra e
quella altrui, cambiando i nostri pensieri. I sassi e gli astri – almeno allo
stato delle nostre conoscenze e per quello che sappiamo – pare di no.
A questo punto sorge inevitabile la domanda. Ma se
ciascuno crea la propria realtà, cosa dire di coloro che vengono uccisi da una
bomba? Cosa dire delle vittime dell’11 settembre o di un terremoto?
Il punto è che oltre dalla nostra volontà, la nostra vita
è influenzata anche da cose, situazioni, eventi, esterni a noi, che però
funzionano sempre secondo il meccanismo dell’attrazione, tanto è vero che è
possibile studiare e prevedere anche tali fenomeni.
Per capirlo è sufficiente por mente a un fenomeno banale.
Sappiamo che la luna influenza le maree, quindi è in grado di influenzare
l’acqua sul nostro pianeta. Non c’è da stupirsi quindi che la luna influenzi
anche il nostro corpo, che è costituito per l’80% da acqua. E se il nostro
corpo è influenzato dalla luna, e gli astri si influenzano reciprocamente, ci
vuole poco a capire che non c’è nulla di strano in ciò che afferma
l’astrologia, ovverosia che i pianeti influenzino la nostra vita.
Per sapere esattamente cosa fare e cosa cambiare della
nostra vita, quindi, occorre un mix di conoscenze, che devono poi essere
applicate in modo non solo rigoroso, ma anche intelligente e razionale.
L’astrologia non è altro che il tentativo di studiare le cause esterne che
influenzano la nostra vita, da combinare con uno studio delle cause interne.
In conclusione, come ho spiegato nel
mio libro sulle religioni, tenendo presente questi concetti, è facile
capire perché la magia funziona, ma funziona anche la legge dell’attrazione, e
anche l’invocazione a una divinità o ad un santo.
Spesso, invocando e chiedendo, si attrae l’evento; il
devoto a San Gennaro lo attribuirà a lui; l’induista a Krishna, il buddista
della Soka Gakkai al Daimoku… e il punto è che hanno ragione tutti quanti.
Ciò che accomuna questo tipo di pratiche è l’esercizio
della volontà, che viene a focalizzarsi su un oggetto ben preciso, fino ad
attrarlo a sé.
E’ facile capire allora perché, più l’invocazione, il pensiero, la pratica, sono svolte con amore, e maggiori sono le possibilità di successo.
Si capisce anche perché la legge dell’attrazione è
chiamata anche legge dell’amore; perché l’essere umano riesce ad attrarre, e a
creare, solo le cose che ama veramente.
4. L’amore come la forza più
potente dell’universo.
A questo punto del nostro percorso, però, si può fare un
ulteriore passaggio logico e si può arrivare a capire perché ciò che può
influenzare la nostra vita più di ogni altra cosa è l’amore.
Gli astri, in fondo, non possiamo dominarli. Sapere in
anticipo che ci capiterà una cosa o un’altra non fa molta differenza per coloro
che vivono momento per momento.
Ma conoscere le regole dell’amore e dell’attrazione invece
può cambiare molte cose, perché solo amando qualcosa o qualcuno si può ottenere
quella cosa o aiutare quella persona.
Solo amando il proprio lavoro lo si porterà a termine,
spesso contro tutte le difficoltà e i pericoli, e ci si sentirà realizzati a
fine lavoro.
E solo capendo che bisogna trovare l’amore dentro se
stessi, si riesce a guarire dalla maggior parte dei malesseri che ci
affliggono.
Ed è per questo che si sente dire che l’amore è la forza
più potente dell’universo. Chi ha potuto vedere la grinta che riesce a tirare
fuori una madre che deve difendere il proprio bambino, o un cane il proprio
padrone, capisce al volo cosa intendo; ma anche chi ha potuto provare
l’esperienza del cambiare la propria vita per amore, trasferendosi in altri continenti,
cambiando lavoro e vita, magari con difficoltà enormi, capisce.
Il problema di fondo
del mondo, adesso, è solo la mancanza di amore.
I politici non amano
la gente che
rappresentano, ma loro stessi. Anzi, spesso la odiano e quindi non vedono l’ora
di poter dichiarare una bella guerra per ammazzare milioni di persone.
I magistrati non
amano la giustizia,
ma il potere.
Gli avvocati non
amano il cliente,
ma i soldi che il cliente porta loro, e se la controparte gliene dà di più non
difendono il cliente.
I medici non amano i
loro pazienti, ma
il loro prestigio e lo stipendio; ecco perché a un paziente che sta morendo di tumore dicono “purtroppo non
possiamo fare più nulla”; perché non lo amano al punto da cercare una
soluzione, e da studiarsi terapie alternative e possibili soluzioni, tanto da
spingerlo a combattere fino alla fine.
I poliziotti e i
carabinieri non amano l’idea di difendere il cittadino, ma solo il proprio stipendio.
I giornalisti non
amano l’indagine, la ricerca, la verità.
I religiosi di tutte
le religioni spesso non amano Dio e le sue creature; spesso amano solo la loro religione di
appartenenza, e da qui nascono l’intolleranza e lo scontro tra civiltà.
I genitori spesso
non amano i propri figli e molte coppie vanno avanti anche tra loro senza amore.
E spesso intere categorie di persone – falegnami, fabbri,
operai, meccanici, ecc. – non amano il proprio lavoro, senza capire
che amandolo potrebbero essere dei meccanici fantastici, potrebbero
costruire mobili fantastici, e la loro vita avrebbe un senso.
Oltre a schiere di medici, avvocati, politici, magistrati,
imprenditori che hanno scelto quel lavoro perché era quello dei genitori o
perché era il primo che hanno trovato, ho conosciuto pizzaioli che non
mangiavano la pizza (con il risultato che la loro pizza in genere fa schifo),
venditori di moto che non avevano la moto, librai che non leggevano libri, e
così via.
Hanno quindi
ragione quelli che dicono che solo l’amore può salvare il mondo, e che il mondo
obbedisce alle regole dell’amore.
E’ la mancanza di
amore, infatti, che lo sta distruggendo.
E immettere l’amore
nei settori vitali dell’umanità sarebbe la soluzione, come dice giustamente Fausto
Carotenuto coi suoi corsi e col suo sito Coscienzeinrete.
Da questo punto di vista, però, non vincerà mai la
mancanza di amore, perché più certi poteri inonderanno di odio il
mondo, più solleveranno e stimoleranno come reazione opposta la crescita
dell’amore.
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