I SEGRETI DELLE CAMPANE TIBETANE
Secondo la Tradizione indiana il cosmo ha avuto origine dal suono che è una forma di energia molto potente. Il suono originario è l’OM, il suono sacro primario ed il primo movimento vibrazionale da dove veniamo ed al quale ritorneremo.
Perciò la musica che è in grado di risvegliare la coscienza del sé con le vibrazioni sonore primordiali è considerata sacra ed in particolare quella delle campane tibetane ci fa entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi favorendo uno stato di benessere e di meditazione, permettendoci di ritrovare quella sensazione di unità tra corpo e spirito che ci appartiene ma che spesso dimentichiamo.
Le campane tibetane riproducendo la vibrazione sonora originaria dell’OM ci permettono di affrontare il tema degli effetti del suono sulla mente, sul corpo e sullo spirito dato che il modo più semplice di comunicare della materia cellulare vivente è tramite le vibrazioni sonore.
Cercherò ora di illustrare i fenomeni connessi all’utilizzo delle campane tibetane dal punto di vista storico, simbolico, terapeutico e conoscitivo.
Cenni storici
Le campane tibetane (“singing bowls”), sono strumenti sonori diffusi soprattutto in Tibet, in Nepal, ma anche in India , Giappone e Cina. La loro origine risale probabilmente a circa 3000 anni fa, cioè in un periodo precedente al Buddismo. Secondo la tradizione, in quel periodo in Asia si praticava una forma di culto animistico chiamata Bon. Questa particolare forma di sciamanesimo attribuiva al suono delle campane, ma anche di altri strumenti come cimbali (ting-sha) e gong, un grande potere di guarigione, e la capacità di avvicinare l’uomo alla divinità.
Anticamente si narra che le campane venissero prodotte durante determinati periodi dell’anno ed in corrispondenza di fasi lunari adeguate, in concomitanza a pratiche legate al culto del fuoco. Si dice che venissero recitati dei mantra durante la forgiatura per decidere lo specifico potere ed uso della campana. Si narra di Campane tibetane mitiche, antichissime, venerate da tutti i monaci del Tibet. I monasteri che le custodivano erano meta di pellegrinaggio da parte di monaci e fedeli laici che desideravano ricevere beneficio ed illuminazione dall’ascolto del loro suono.
Le campane tibetane cominciarono a diffondersi in Occidente negli anni ‘50, dopo l’occupazione del Tibet da parte della Cina. In seguito all’occupazione cinese, molti monaci fuggirono dal Tibet. Quando in Europa cominciarono a diffondersi i monasteri le campane furono adoperate per le pratiche religiose. Da quel momento le campane furono impiegate anche per il loro potere curativo nella suonoterapia.
Una campana tibetana con il suo batacchio. |
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