BENESSERE - GUARIRE E’ FACILE. BASTA VOLERLO!
E’ più facile anestetizzarsi che
cercare risposte, è più facile sopprimere il sintomo che ascoltare la sua voce.
Quando
nell’ormai lontano ‘93 mi iscrissi ad un corso di Shiatsu presso il Dojo Zen di
Rimini, non immaginavo certo che sarebbe stato l’inizio di un grande viaggio
lungo rotte che mi avrebbero condotto ad esplorare quello che per me rappresentava,
ed era a tutti gli effetti, un nuovo mondo.
Un nuovo mondo dove l’uomo viene compreso nella sua interezza, dove corpo mente e spirito sono un’unità
inscindibile, pena altresì la morte fisica; dove codeste parti interagiscono
sinergicamente; dove la malattia, o presunta tale, viene letta come una
manifestazione del tutto, cambiando in toto i propri connotati: da demone
maligno a soluzione biologica sensata
come risposta spesso reversibile ad un conflitto.
Inoltre
esiste un problema di linguaggio,
perché il dire malattia presuppone una persona malata e dire voglio guarire
dalla malattia in definitiva finisce per conferire potere a quest’ultima, come
fosse un’entità o una persona a noi estranea, padrona del nostro divenire e dei
nostri destini. Prendendo le dovute distanze da colui che proclamò – ahimè
per sua sfortuna – in modo maldestro e prima di me la sua ribellione, lasciate
che risuoni il mio solenne “non serviam”: non servirò un uomo in balia del fato
e dei numi avversi e soprattutto un uomo che non sa dare una spiegazione
plausibile al proprio dolore.
E’ più facile anestetizzarsi che
cercare risposte, è più facile sopprimere il sintomo che ascoltare la sua voce, il suo pianto, la sofferenza che
racchiude, perché facendo questo saremmo forse obbligati ad operare dei
cambiamenti nella nostra vita; è certamente più facile dire “sono sfigato”,
“nessuno mi ama”, “non sono all’altezza”, “sono un fallito”, piuttosto che
intraprendere un cammino di consapevolezza, una progressiva presa di coscienza che
ci porti a comprendere il vero significato di un disagio, di un disturbo, o di
quella che viene comunemente chiamata malattia.
Il fatto è che nulla in questo mondo accade per caso.
Secondo Claudia Rainville,
applauditissima creatrice della Metamedicina, ogni sintomo è un preciso
messaggio da
interpretare; per Geerd Hammer ogni
malattia, come già accennato, incarna un dettagliato responso biofisico; ad
un determinato conflitto, nella
kinesiologia specializzata ogni disturbo viene vagliato attraverso una triade
interpretativa che coinvolge in modo affascinante e ineluttabile la
struttura del corpo, la sfera emozionale e la parte nutrizionale come un
tutt’uno.
Non c’è da stupirsi quando già i medici cinesi, qualche migliaio di
anni or sono, collegavano in modo osmotico organi, meridiani energetici,
emozioni e sentimenti. E qui casca l’asino; senza offesa per chi scrive o chi legge,
permettetemi di discorrere un poco di Energia.
Tutto è energia, ed è questo il nuovo assioma della fisica dei quanti, che guarda
caso coincide con quanto affermava la medicina cinese “appena” qualche migliaio
di anni fa; nuotiamo in un mare di energia e siamo noi stessi una forma di
energia più densa di quanto non rappresentino etere, pensiero e sentimenti. E
al dire dell’affermatissimo biologo, già ricercatore ed insegnante
universitario statunitense Bruce Lipton, stati emozionali protratti
sono in grado di influenzare in modo sia positivo che negativo, a seconda del
vissuto, il corredo genetico umano (vedi a tal proposito le pubblicazioni
“Biologica delle Credenze” ed in video “La mente è più forte dei geni”); il
tutto tra l’altro sembra essere reversibile.
La
buona notizia è che il campo
energetico dell’uomo può essere informato con input di vario genere e questi
messaggi, introiettati in modo corretto, possono modificare tutta una serie di
situazioni sia fisiche che emozionali, anche se per le problematiche
cronicizzate spesso è necessario reiterare l’informazione, come viene fatto in
Eudinamica, con dispositivi appositi che vengono opportunamente collocati
stabilmente su precisi punti energetici per diversi giorni.
Esiste un numero impressionante di arti e tecniche anche manuali che
agiscono sul corpo energetico umano, modulando e armonizzando tutta una serie
di cose, come E.F.T., Shiatsu, Kinesiologia e tante altre ancora.
Prioritaria e fondamentale, a mio
avviso, resta sempre e comunque la
presa di coscienza del conflitto che sottende qualsiasi disturbo di
qualsivoglia natura, proprio come porta d’accesso che viene data nel qui ed ora;
passaggio spesso obbligato per una nuova nascita, una trasmutazione a volte
radicale e dolorosa di corpo mente e spirito.
E’ destino di ogni uomo
riconnettersi alla propria origine, al proprio sé, perché possa emergere dalla
polvere dell’esistenza il proprio volto originale scevro di maschere e corazze,
affinché ogni senziente possa compiere ciò per cui è venuto al mondo.
Io,
per dirla con Max, di risposte non ne ho mai né avute né mai ne avrò, ma quello
che posso dirti è questo: cerca dentro di te il Re, il Sacerdote, il
Profeta, il Guaritore, l’Alchimista perduto, cerca il potere sepolto, il potere
di creare nuovi mondi e una nuova realtà.
E’ giunto il momento di
predisporre il brigantino, è arrivato il
momento di salpare alla scoperta del Nuovo Mondo o, se preferisci volare,
seconda stella a destra e sono sicuro che presto troverai l’Isola che non
c’è. In ogni caso, che tu sia in viaggio da tempo immemorabile o che tu
sia appena partito, caro viandante, Buona Fortuna.
_Pier
Pan
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