SIDS: 300 NEONATI MORTI OGNI
ANNO IN ITALIA. UNO SU MILLE
Morti bianche: 300 neonati ogni anno, in Italia, muoiono
“in culla”. Uno su mille.
Si chiama Sids, sindrome da morte infantile
improvvisa (Sudden Infant Death Syndrome).
Il sistema sanitario, accusa il naturopata Marcello Pamio,
sottovaluta il problema:
«Poco importa se
tutti i bambini morti in culla hanno sempre fatto le vaccinazioni qualche
giorno o qualche settimana prima».
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la Sids «colpisce
i bambini tra un mese e un anno di età», cioè nel periodo in cui vengono fatti
i primi inoculi.
A riferire di questa
“strage silenziosa” è un giornale come “Il Gazzettino”: il 25 maggio 2016, il quotidiano di Venezia titola:
“Vaccini, bimba a due mesi muore nel sonno a Torino dopo esavalente”. Sempre per l’Istituto Superiore di Sanità, «dopo
le malformazioni congenite, la Sids è la causa principale di morte
post-neonatale negli Stati Uniti».
Secondo il National Vital Statistics Report
del 2004, «l’incidenza della Sids è di circa 1,7 per mille nati vivi. Dati
simili sembrano essere registrati anche in Europa. In Italia, la stima fornita
dal centro di riferimento della Regione Lombardia, è di 1 su 1000 nati vivi».
Quindi in Italia vi sarebbe un morto ogni mille bambini
nati, sintetizza Pamio sul blog “Riflessioni”, in cui segnala il bugiardino del
vaccino trivalente “Tripedia” per difterite-tetano-pertosse. Secondo
Sanofi-Pasteur, «la percentuale di morti in culla, secondo alcuni studi
osservazionali, negli Stati Uniti (periodo dal 1985 al 1991) è pari a 1,5
bambini ogni 1000 nati, mentre in Germania è di circa 0,4». Sempre dal
bugiardino del trivalente Tripedia: «In uno studio caso-controllato tedesco e
in uno studio di sicurezza negli Stati Uniti, su 14.971 neonati che hanno
ricevuto il vaccino Tripedia ne sono morti 13».
Quindi, sottolinea Pamio, 13 morti su circa 15.000 neonati
significa una percentuale pari a 0,86 morti per ogni 1000 nati. «In Italia sono
nati nel 2016 circa 470.000 bambini.
Se la percentuale di mortalità del Tripedia è di circa
0,86/1000 nati, tenuto conto che da noi sono nati 470.000 l‘anno scorso, il
vaccino se ne è portati via circa 400. Morti per cosa? Da Sids, ovviamente, ma
non solo. Almeno 300 ne muoiono per Sids ogni anno, ma se teniamo conto che non
è l’unica causa di morte, si fa presto ad ottenere le cifre riportate».
Ancora il
bugiardino del Tripedia segnala che «gli eventi avversi riportati durante l’uso
post-approvazione del vaccino Tripedia includono: porpora trombocitopenica
idiopatica, Sids, reazione anafilattica, autismo, convulsione, encefalopatia,
ipotonia, neuropatia, sonnolenza e apnea».
Lo dicono gli stessi
produttori dei vaccino, commenta Pamio: «Lo mettono
nero su bianco nel bugiardino», mentre
da noi «i grandi medici e la grande scienza ufficiale negano con tutte le forze
e con ogni mezzo la correlazione tra vaccini-autismo e la correlazione tra
vaccini-Sids.
Beata ignoranza e soprattutto malafede, e intanto i
bambini continuano a morire».
E’ un fatto: al ritardo della vaccinazione “trivalente”
Dpt (difterite-pertosse-tetano) posticipata all’età successiva ai 2 anni, ha
corrisposto «un drastico calo di effetti collaterali». Nel periodo 1970-1974,
quando la vaccinazione Dpt veniva effettuata dai 3 a 5 mesi di età, il Giappone
erogò indennizzi per ben 57 casi gravi di bambini danneggiati da vaccino (danni
permanenti) e 37 bambini morti. Durante il periodo 1975-1980, quando le
iniezioni di Dpt venivano effettuate in ritardo, le gravi reazioni al vaccino
sono state ridotte a un totale di tre morti. Il che significa una enorme
riduzione – dall’85 al 90% – dei casi più gravi di danni, fino alla “morte
bianca”. E ancora: «Nel 1988 il governo
giapponese raccomandò la non-vaccinazione fino a due anni di età».
La Sids però è
ricomparsa, anche in Giappone, «da quando il governo è tornato a raccomandare
le vaccinazioni a tre mesi», come afferma la dottoressa Viera Scheibner sul “New
England Journal of Medicine”.
Articolo e fonte: www.libreidee.org
Correlati:
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.