Il corpo umano possiede un’ incredibile capacità di guarigione, per
molti aspetti ancora misteriosa: il sistema immunitario. Diversi scienziati
stanno oggi cercando di mettere luce nel suo complesso meccanismo, nei suoi
fattori e nelle strategie che giocano o potrebbero giocare un ruolo nella
protezione dagli agenti patogeni che causano le malattie.
Se
si potesse misurare con uno strumento, il sistema immunitario mostrerebbe variazioni
da un giorno all’altro, da un momento all’altro, a seconda dei pasti e anche
tra un pensiero e un altro. La resistenza alla malattia è data dalla forza del sistema immunitario che è
influenzato in modo benefico da pensieri positivi, alimenti naturali, esercizio
fisico, sole, aria pulita, natura etc. In uno studio su donne
con cancro al seno, è stato rilevato che quelle che vedevano se stesse come
ricevere forze dall’interno o avere un supporto da una attitudine mentale
positiva, hanno avuto una maggiore reazione del sistema immunitario alla
malattia e sono vissute due volte più
lungo di quelle che avevano come unico sostegno la cura
farmacologica.
Ippocrate,
il padre riconosciuto della medicina, lo aveva già detto 2500 anni fa: “E’ più importante sapere che tipo di persona ha una
malattia che conoscere che tipo di malattia una persona ha.”
Oggi
sentiamo sempre più’ spesso parlare dell’ “effetto placebo” ma in cosa consiste
esattamente questo effetto e quale rapporto ha con il nostro sistema immunitario?
Il dottor Dan Normann dell’Università del Michigan, si é posto queste domande e
studia da diversi anni l’effetto placebo, giungendo ad una conclusione molto
interessante, ovvero che il nostro
modo di pensare e di considerare i trattamenti medici può influire notevolmente
su come i nostri corpi rispondono ai farmaci. Dagli esperimenti che ha
condotto, ha scientificamente provato che, se il paziente crede che un
trattamento funziona, ciò può scatenare l’effetto desiderato anche se il
trattamento è inesistente, come una pillola di zucchero, per
esempio, o un’ iniezione di soluzione salina. Per un’ampia gamma di condizioni,
dalla depressione al Parkinson, all’osteoartrite alla sclerosi multipla, è
chiaro, dice, che la risposta al placebo
è tutt’altro che immaginaria. I trials scientifici hanno dimostrato che i
cambiamenti sono misurabili scientificamente come dal rilascio di
antidolorifici naturali, negli alterati schemi neuronali, nel’ abbassamento
della pressione sanguigna o nella frequenza cardiaca e nel potenziamento della
risposta immunitaria, ed il tutto a seconda delle convinzioni del paziente. Si
è sempre ipotizzato che l’effetto placebo funziona solamente se le persone
credono che stanno ottenendo un farmaco benefico. Ma ora sembra che questo non
potrebbe essere vero.Credere nell’effetto placebo – piuttosto che in un
particolare farmaco – potrebbe essere sufficiente a incoraggiare i nostri corpi
a guarire Heal thyself: The power of mind over body
Il
rovescio della medaglia, né che solamente credere che un farmaco ha effetti
collaterali nocivi può fare soffrire. L’effetto
nocebo, come è noto, può anche uccidere. The science of
voodoo: When mind attacks body
In
un recente studio, il Dottor Ted
Kaptchuk della Harvard Medical School di Boston ed i suoi colleghi hanno dato
da alcune persone con sindrome dell’intestino irritabile una pillola inerte.
Lo studio ha dimostrato che l’ effetto placebo ha prodotto un significativo
miglioramento dei sintomi nei pazienti. Cio’ ha dimostrato che é vero che la
mente attiva nel corpo un processo di auto guarigione. Pur sapendo le pillole
erano inerti, in media i volontari hanno valutato i loro sintomi come
moderatamente migliorati. Placebos
without Deception: A Randomized Controlled Trial in Irritable Bowel Syndrome
Un
altro scienziato americano, Richard Davidson dell’ Unversità del Wisconsin, ha
esplorato il rapporto tra mente, corpo, ed il sistema immunitario, dando un
contributo importante. Egli ha scoperto, per esempio,che il corpo umano sottoposto a stress diminuisce la
sua capicità di produrre anticorpi, mentre durante la meditazione é in
grado di potenziare la produzione di cellule immunitarie in solamente 10 minuti
del 30%. Il Dottor Davidson ha condotto diverse ricerche sulla
meditazione anche in collaborazione con il 14° Dalai Lama, suo amico di lunga
data. Davidson ha lui stesso praticato a lungo meditazione quotidianamente.
Attraverso le ricerche che ha condotto é stato in grado di dimostrare
scientificamente nel suo laboratorio che la meditazione anche di breve durata
ha un effetto positivo sul cervello e sul sistema immunitario. 8 settimane di meditazione bastano a cambiare il cervello
Sicuramente
nei prossimi anni verranno fatte ulteriore scoperte che ci conduranno ad una
conoscenza piu’ approfondita del rapporto tra mente, corpo e sistema
immunitaria. Ad oggi la scienza ha
potuto dimostrare che l’effetto Placebo attiva il sistema immunitario e
stimola la produzione di peptidi oppioidi che inibiscono la
percezione del dolore. Per concludere riporto due messaggi significativi, il
primo del Ted Kaptchuk dell’Univesità Harvard di Boston che afferma “La volontà, la forza
dell’immaginazione, e la fiducia possono modificare il decorso di una
malattia!” ed il secondo del dottor Bernie Siegel, noto
medico americano, che ama ripetere “ci
sono pazienti straordinari, che si rifiutano di accettare la sconfitta e
prendono in mano la propria vita”, decisione che cambia il rapporto con la
malattia ed il suo decorso i maniera decisiva.
http://www.dionidream.com/il-mistero-del-sistema-immunitario/
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