Alluminio, alzheimer…Mela e acido malico.
L’alluminio ha un
fattore determinante nella malattia dell’Alzheimer. Nelle autopsie su
persone decedute che erano malate di Alzheimer si osservano
calcificazioni e considerevole quantità di alluminio. La medicina
ufficiale rifiuta la presenza di alluminio nel cervello come causa
dell’Alzheimer, nonostante l’alluminio sia un metallo neurotossico.
Il Dottore e
Professore Russel L.Blaylock della National Health Federation in un
articolo parla specificatamente delle particelle dei composti di
alluminio di dimensioni nanometriche, affermando come sia dimostrato
scientificamente che tali particelle siano infinitamente più reattive e
che inducano ad intense infiammazioni in uno svariato numero di tessuti.
Il professore prosegue affermando quanto queste nanoparticelle di
alluminio stiano aumentando le malattie neurodegenerative del cervello,
tra cui cita demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia
di Lou Gehrig (S.L.A.) e di come queste malattie sia scientificamente
correlate all’esposizione all’alluminio ambientale.
Aerosol chimici (GEOINGEGNERIA CLANDESTINA) e Alzheimer??…sappiamo
che ci stanno spruzzando addosso tonnellate di composti di alluminio
nanometrico…e non solo.
Cosa fare per non subire gli effetti negativi dei metalli pesanti?
Evitarli come abbiamo visto è quasi impossibile ma non tutto è
squallore e desolazione. La natura , con la sua tendenza a ristabilire
il suo meraviglioso equilibrio…può aiutarci…
ACIDO MALICO: L ‘acido malico, noto anche come acido di mela o acido
fruttico, in quanto si ritrova nelle mele, è uno dei più potenti
disintossicanti dell’alluminio. Aiuta a ridurre la tossicità di
alluminio per il cervello e per questo motivo potrebbe essere utilizzato
per aiutare nei casi del morbo di Alzheimer. L ‘acido malico ha
dimostrato di aumentare l’escrezione fecale e urinaria di alluminio. Può
anche ridurre la quantità di alluminio che si trova negli organi e nei
tessuti del corpo.
La mela contiene acido malico (circa 0,6-1,3 grammi) che ne determina il suo sapore lievemente aspro e che facilita la digestione.
Se consumata cruda ha un’azione astringente, mentre mangiata cotta ha
spiccate proprietà lassative grazie all’azione delle fibre a della
pectina in essa contenute.
Secondo alcuni studi, le mele svolgerebbero un‘azione protettiva anticancro,
probabilmente perché la sinergia tra fibre e vitamine rallenta o
impedisce l’assorbimento di eventuali sostanze tossiche. E’ già stato
provato, invece, che il frutto ha proprietà antiossidanti, grazie alla presenza di composti organici e acido caffeico e clorogenico, che la rendono un valido aiuto contro l’invecchiamento. Il consumo regolare di mele, inoltre, si è rivelato alla base dell’azione antinfettiva sulle vie respiratorie.
Recentemente è stato visto che gli antiossidanti polifenolici
presenti nelle mele proteggono dalla cancerogenesi del colon. Inoltre è
stato osservato che i polifenoli estratti dalle mele sono in grado di
indurre la glutatione-S-trasferasi che è un enzima detossificante. Si
suppone che la capacità di chemioprevenzione da parte delle mele possa
avvenire attraverso l’aumento degli enzimi detossificanti che eliminano
più velocemente le tossine dal nostro organismo.
cibo&cibobuonisanietici
NO GEOINGEGNERIA!!!
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