Massoneria e Costituzione
L’art.18 della Costituzione recita: «Sono proibite le associazioni segrete».
Come può dunque avvenire che il Grande Oriente d’Italia abbia lo status di associazione, seppure «non riconosciuta» (come, del resto, partiti e sindacati), ma al contempo legittima, « non proibita» come ha ricordato, per difenderla, [l’ex] presidente Francesco Cossiga?

Fu proprio un repubblicano, il deputato Ugo Della Seta, dichiaratamente massone, che si oppose alla formulazione di quell’articolo 18 nella forma che poi passò. Temendo che dichiarare «proibite» sic et simpliciter le «associazioni segrete» significasse aprire la strada dell’incostituzionalità per la massoneria, nella seduta dell’aprile 1947 l’onorevole Della Seta presentò un emendamento in base al quale l’articolo veniva così riscritto: «Sono proibite quelle associazioni che, per tenere celata la propria sede, per non compiere alcun pubblico atto che accerti della loro esistenza, per tenere nascosti i princìpi che esse professano, devono considerarsi associazioni segrete e come tali incompatibili con un regime di libertà».
Commenta uno specialista, il paolino don Rosario Esposito, insospettabile in quanto schierato per un dialogo il più aperto possibile tra cristiani e massoni, fautore anzi della «doppia appartenenza» a Chiesa e Loggia: «Della Seta proponeva intelligentemente delle esemplificazioni che avrebbero potuto indurre un osservatore superficiale a pensare che egli rendesse un servigio alla causa della libertà di associazione; in realtà, egli nominava tutte le caratteristiche delle società segrete e della massoneria in particolare, all’infuori di quella che sta maggiormente a cuore all’Ordine: il segreto sulle persone».
Continua Esposito: «In base al testo proposto, la massoneria e qualsiasi società segreta sarebbero state definitivamente al sicuro da ogni sorpresa, poiché sarebbe bastata la comparsa in pubblico di un qualsiasi emblema, manifesto, dichiarazione, per sfuggire alla qualifica di società segreta».
Ma democristiani e comunisti (allora organizzazioni, entrambe, di
espressione popolare e diffidenti verso quel «partito dei signori» che
vedevano nelle Logge) votarono compatti contro lo schieramento
trasversale dei «fratelli» e l’emendamento non passò. Tuttavia, il dc
Umberto Tupini, a nome della Commissione costituente, assicurò i massoni
che, nell’interpretazione della Costituzione, ci si sarebbe attenuti a
quanto essi proponevano: dunque, l’Ordine iniziatico non sarebbe stato
considerato illegale.

Ma segreti restano i nomi degli affiliati: ed è ciò che soprattutto conta. Rispondendo a un’ennesima interrogazione in proposito, anche ultimamente il ministro della Giustizia ha dovuto riconoscere una «difficoltà insuperabile, anche da parte del governo, davanti a entità organizzate che, formalmente non segrete, nella sostanza mantengono segreti gli elenchi degli iscritti».
Un giurista, Claudio Schwarzenberg, in un libro prefato dallo stesso
Gran Maestro delle Logge, replicava ai sospetti con parole sconcertanti:
«Si dice che la massoneria è segreta perché non rivela i nomi dei
fratelli: ciò può essere vero per i viventi (a meno che non intervenga
richiesta dell’autorità giudiziaria), ma per i defunti, specie se
illustri, è lo stesso Grande Oriente che pubblica le loro biografie… ».
I morti, dunque, ma non i vivi! Inoltre, non risponde sempre a verità che gli elenchi siano esibiti a richiesta della magistratura. Per avere quelli della P2 (Loggia coperta, ma, checché si sia tentato di dire, per niente creazione abusiva di Licio Gelli bensì organo regolare del Grande Oriente sin dalla fine dell’Ottocento: e le tessere erano, tutte e sempre, firmate dal Gran Maestro) occorse un blitz militare in una villa di Arezzo.
I morti, dunque, ma non i vivi! Inoltre, non risponde sempre a verità che gli elenchi siano esibiti a richiesta della magistratura. Per avere quelli della P2 (Loggia coperta, ma, checché si sia tentato di dire, per niente creazione abusiva di Licio Gelli bensì organo regolare del Grande Oriente sin dalla fine dell’Ottocento: e le tessere erano, tutte e sempre, firmate dal Gran Maestro) occorse un blitz militare in una villa di Arezzo.
Così, resta d’attualità la constatazione di Benjamin Disraeli, il figlio
di ebrei ferraresi divenuto primo ministro inglese dal 1874 al 1880:
«Il mondo è governato da persone ben diverse da quelle immaginate da chi
non conosce i retroscena».
http://www.informarexresistere.fr/2014/11/28/segreto-massonico/
http://www.informarexresistere.fr/2014/11/28/segreto-massonico/
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.