MAI E POI MAI, SE FOSSI RIMASTO CARABINIERE, AVREI PERMESSO CHE UN SOLO BAMBINO RIMANESSE FUORI
Il mondo è nel pieno di un delirio.
Tutte le certezze
che avevamo (e che ci facevano vivere "bene") sono crollate o stanno
crollando una dopo l'altra: andare in pensione ad un'età accettabile, crescere i nostri figli
senza il fiato sul collo di dover loro inoculare tonnellate di merda chimica,
crescerli sapendo che una "diversità" non significa "visita dal
neuropsichiatra", crescerli senza la paura di dover, un giorno o l'altro,
ritirarli da scuola o vaccinarli forzatamente a causa dell'ennesima epidemia
costruita ad arte, sapere che un magistrato è prima di tutto un essere umano
come tutti noi e che quindi ci si aspetta che giudichi in diritto e coscienza.
Quando ero nell'Arma dei Carabinieri, chi veniva
"beccato" senza documenti e/o entrato illegalmente nel nostro Paese,
veniva chiamato "clandestino", e si portavano avanti tutte le
procedure del caso, fino, all'epoca della Bossi-Fini, all'arresto obbligatorio
in flagranza di reato per chi avesse omesso di ottemperare al decreto di
espulsione.
Ora, sembra di
vivere in un modo senza regole, ove vige la Legge del denaro e del più forte.
Un mondo che disprezza le sue creature più innocenti, ove un Ministro della Repubblica
prima dice una cosa e poi fa l'esatto opposto.
Un mondo ove LA PAROLA DATA non conta più un cazzo di
niente.
Un mondo ove NESSUNO più reagisce o si scandalizza davanti
a promesse disattese.
Ringrazio, ogni giorno di più, di essermi congedato
dall'Arma dei Carabinieri perché uno
Stato che non mantiene la parola data NON merita di essere servito.
Quando mi sono arruolato, mi hanno "riempito il
cervello" di parole come onore e lealtà.
Dove trovo onore e lealtà nell'impedire a un bambino di
entrare all'asilo?
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Forse perché la gente è così assuefatta dalle nefandezze di questo stato - colonia dittatoriale, violento, malefico, schiavista
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