Guerriero
Spirituale, la Nuova Mascolinità
Carla Babudri
Un “guerriero spirituale” è qualcosa di ben diverso dagli
uomini che vengono mandati in Afghanistan o in Iraq, uomini che purtroppo vanno
contro la propria stessa anima.
Il guerriero spirituale è il guerriero del cuore, combatte
per la vita, non contro di essa, e credo che, oggi, molti giovani stiano
rivendicando sempre di più questo diritto.
A scuola i bambini imparano a
comportarsi bene e ad essere dei bravi ragazzi, ma questo non li rende uomini veri. Abbiamo bisogno di
autenticità, di spontaneità, di una nuova iniziazione del maschile ai misteri
della vita stessa.
Un tempo l’iniziazione era composta da
riti che onoravano il mistero della vita e della magia, valori che non possono essere appresi a scuola. Al
contrario, le fondamenta del patriarcato si radicano su religioni istituite da
uomini per uomini, con una visione fortemente unilaterale.
Adesso abbiamo bisogno di incentivare
un nuovo equilibrio tra energia maschile e femminile. Le donne hanno sacrificato
la loro femminilità profonda per diventare uguali agli uomini, ma le donne non
sono uguali agli uomini e viceversa.
La mascolinità sana non è di sicuro
quella del “macho”, che non ha alcun sentimento e che si nasconde ancora dentro
una immagine antiquata e autoritaria, ma nemmeno quella dell’uomo troppo
fragile ed inerme, in balia delle sue emozioni, che non sa più cosa vuole e che non è più in grado di
agire. Ci
sono, però, anche uomini che ricercano nelle profondità dell’anima e fanno la
loro discesa nel silenzio, anche se è un percorso doloroso.
Mentre il movimento energetico della
donna è verso l’alto e dall’interno verso l’esterno, il movimento dell’uomo va
verso il basso e va dall’esterno verso l’interno. A causa di questo movimento
opposto, le donne camminano avanti e sono più presenti. Ma entrambi i sessi
devono percorrere la loro strada parallelamente. La donna deve recuperare il
potere che le è stato tolto, invece l’uomo lo dovrà perdere, imparando a morire
per rinascere, un processo di “iniziazione invisibile” incominciato già molto
tempo fa.
Nella società di oggi, abbiamo bisogno
di nuovi padri che sappiano insegnare ai loro figli maschi la strada verso la
vera mascolinità. Abbiamo già perso troppi
uomini, proprio per il mancato esempio di paternità positiva.
Per via di questa carenza, molti giovani uomini,
oggi, stanno cercando di creare da sé la propria iniziazione, riversando il
loro vuoto nella depressione, a volte nelle droghe, nella solitudine infinita,
nella dispersione… perdendo del tutto la propria identità.
Quando un padre è assente, come può un
figlio maschio trovare la giusta iniziazione al proprio sesso, in modo da poter
vivere come un vero Guerriero Spirituale?
Articolo di Carla Babudri
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