CHEMIO,
LA TERAPIA DELLA MORTE
Potete
aggiungere anche la radioterapia. La chemioterapia è un veleno ideato per
uccidere le cellule. Ehm, proprio così. La
“cura” ufficiale più all’“avanguardia” per il cancro consiste nell’avvelenare
la vittima e sperare che… uccidiate le cellule del cancro prima che abbiate
ucciso abbastanza cellule sane da uccidere il paziente. Ma aspettate. Il
veleno della chemioterapia uccide anche
le cellule del sistema immunitario e lo lascia ridotto a pezzi. E la Candida è ancora lì. Il sistema
immunitario devastato non può rispondere efficacemente alla Candida, che si sposterà in altre parti
del corpo e ricomincerà il processo, causando così la diffusione del cancro. Anche coloro che dopo la chirurgia e la
chemioterapia sembrano aver avuto un recupero e sono stati dichiarati fuori
pericolo, sono come una bomba a orologeria, il loro sistema immunitario è
stato sconvolto ed è solo questione di tempo prima che la Candida scateni una ricaduta.
In
altre parole:
La
Chemioterapia sta uccidendo la gente che presumibilmente dovrebbe curare.
Naturalmente non “cura” proprio un
bel niente e mette a rischio la vita. È un veleno che distrugge quello stesso sistema di cui
abbiamo bisogno per essere forti e in salute se dobbiamo guarire. L’industria del cancro è una frode, niente
più che una macchina assassina produci-soldi.
Le mammografie, per esempio,
stanno causando alle donne più tumori di quanti ne individuino, e tuttavia
“l’industria”, Big Pharma in lega con “associazioni” contro il cancro e “gruppi
di sostegno”, stanno spingendo le donne a fame sempre più spesso. Disgustoso.
Quando Tullio Simoncini comprese
che il cancro era una infezione o infestazione micotica, andò in cerca di qualcosa che
uccidesse il fungo e rimuovesse cosi il cancro. Aveva capito che i farmaci
antimicotici non funzionavano perché il fungo mutava velocemente per difendersi
e iniziava perfino a nutrirsi dei farmaci prescritti per la cura. Invece, Simoncini trovò qualcosa di molto, molto
più semplice – il bicarbonato di sodio. Sì, l’ingrediente principale nel
buon vecchio bicarbonato (ma, ribadisco, non
quello che usiamo in casa, che contiene altri ingredienti). Lo utilizzò
perché è un potente antimicotico e la Candida non riesce ad “adattarsi” a esso,
come invece fa con i farmaci. Al paziente viene somministrata una forma liquida
di bicarbonato di sodio per via orale attraverso un endoscopio, un
lungo tubo sottile che i medici usano per vedere all’interno del corpo senza
l’uso della chirurgia. Ciò permette d’introdurre il bicarbonato direttamente
all’interno del tumore e del fungo. Gli
antichi Egizi conoscevano le proprietà guaritrici di sostanze antimicotiche, e
libri indiani risalenti a mille anni fa consigliano “sostanze alcaline di forte
potenza” per trattare il cancro. Tanto tempo fa ho sentito dire che il
cancro non si può manifestare in un ambiente alcalino e adesso il motivo mi è
chiaro: tale ambiente uccide il fungo. Ecco perché l’enorme incremento dei
tumori rispecchia il fatto che nella nostra dieta stiamo inserendo sempre più
alimenti acidi. È bene fare un test del ph, e se scoprite che il vostro corpo è
acido, sarebbe saggio prendere provvedimenti.
CURARE
E’ UN CRIMINE
Nel
1983 Simoncini trattò Gennaro Sangermano, un paziente italiano affetto da tumore al
polmone al quale erano stati dati pochi mesi di vita. Qualche mese più
tardi il signor Sangermano non era ancora morto; era vivo e il cancro era
scomparso. Più di 20 anni dopo era ancora in vita. Seguirono ulteriori successi, e Simoncini presentò le sue scoperte al
Ministero della Sanità nella speranza che si desse il via a esperimenti
scientificamente approvati per dimostrare che la cura funzionava. Ma stava
per toccare con mano la vera portata della manipolazione e della disonestà in
ambito medico. Le autorità non solo
ignorarono la sua documentazione, ma lo radiarono dall’Ordine dei Medici
Italiani per aver prescritto cure che non erano state approvate. Si, ho
proprio detto per aver prescritto cure
che non erano state approvate.
Simoncini
divenne oggetto di una feroce campagna di condanna e fu coperto di ridicolo dai
patetici mezzi d’informazione; quindi venne condannato a tre anni di carcere
per aver causato “la morte criminosa” di pazienti che aveva trattato, una
sentenza, dissero, che sarebbe stata ancora più pesante se avesse tentato di
curare altre persone. Da tutti gli angoli la parola d’ordine fu: togliete di
mezzo Simoncini. La classe dirigente medica disse che le sue affermazioni
riguardo al bicarbonato di sodio erano “folli” e “pericolose” (a differenza della
chemioterapia…).
Un
“medico di primo piano” si riferì addirittura al bicarbonato di sodio come a
una “droga”. E intanto milioni di persone che avrebbero potuto essere curate
efficacemente morivano di cancro. Questa gente se ne frega. Grazie al cielo, Tullio Simoncini non si è
arreso, e il suo lavoro ha continuato a circolare in Internet c in conferenze
pubbliche. Il suo sito web è www.curenaturaIicancro.com.
Ho sentito parlare di lui attraverso Mike Lambert alla Shen Clinic, e mentre
ero all’estero Simoncini ha tenuto una conferenza sull’Isola di Wight. So che
sta ottenendo notevoli successi nel ridurre drasticamente ed eliminare alcuni
tumori all’ultimo stadio usando il bicarbonato di sodio. In alcuni casi ci
possono volere mesi, ma in altri, come per il cancro al seno, dove il tumore è
facilmente accessibile, a volte bastano alcuni giorni per farlo scomparire.
Ci
sono anche persone che si autocurano sotto la guida di Simoncini, e se visitate
il sito web della Shen Clinic (www.theshenclinic.com)
troverete esperienze e cure raccontate dai pazienti. Ancor prima di
conoscere il lavoro di Simoncini e di apprendere che il cancro è un fungo mi
ero imbattuto nel lavoro di due ricercatori e scienziati, il Professor Gerry
Potter del Cancer Drug Discovery Group
(Gruppo di Ricerca sui Farmaci contro il Cancro) e il Professor Dan Burke. Le
loro scoperte combinate rivelano che: le cellule cancerogene hanno un unico biomarker (o “biomarcatore”) che le
normali cellule non hanno, un enzima chiamato CYP1B1.
Gli
enzimi sono proteine che “catalizzano” le reazioni chimiche, ovvero ne incrementano
l’andamento. Il CYP1B1 altera la struttura chimica di composti chiamati salvestrol che si trovano naturalmente
in molti frutti e nei vegetali. Questo cambiamento chimico modifica i
salvestrol in una sostanza che uccide le cellule cancerogene ma non danneggia
le cellule sane. Il sincronismo è perfetto. L’enzima CYP1B1 appare solo nelle
cellule cancerose e reagisce con i salvestrol della frotta e dei vegetali per
creare una sostanza chimica che elimina solo le cellule cancerose stesse. Ma
ecco il punto che riguarda il fatto che il tumore sia un fungo. I salvestrol
sono il sistema naturale di difesa della frotta e dei vegetali contro gli
attacchi micotici, ed è questa la ragione per cui li troviamo soltanto nelle
specie soggette a danni da funghi, come fragole, mirtilli, lamponi, uva, ribes
nero, ribes rosso, more, mirtillo rosso, mele, pere, vegetali verdi
(specialmente i broccoli e la famiglia dei cavoli), carciofi, peperoni rossi e
gialli, avocado, crescione, asparagi e melanzane. Per di più, i cartelli di Big
Pharma e Big Biotech, ovvero le multinazionali farmaceutiche e biotecnologiche,
lo sanno perfettamente e hanno preso i seguenti provvedimenti per minare questa
difesa naturale dall’attacco micotico che è il cancro:
- Gli spray fungicidi usati
nell’agricoltura moderna uccidono i funghi artificialmente e ciò significa
che piante e colture non potranno attivare le loro difese naturali — i salvestrol.
Oggi possiamo trovare i salvestrol soltanto negli alimenti biologici (e
anche sotto forma di potenti capsule alla Shen Clinic)
- I fungicidi più largamente
usati sono bloccanti molto potenti del CYP1B1 e così se mangiate molto cibo
prodotto chimicamente, non importa quanti salvestrol consumiate; essi
non
agiranno comunque da agenti anti-cancro come dovrebbero
Tutto questo fa parte di un piano
ben congegnato e spiega l’attacco generale contro la produzione di cibo
biologico con nuove leggi studiate per mettere gli agricoltori e gli allevatori
bio fuori dal mercato.
L’Ente
Governativo Britannico per il Controllo dei Cibi e dei Farmaci, un’agenzia
governativa cosiddetta “indipendente” ha palesemente cercato di scardinare la
produzione di cibo biologico. Ciò non sorprende poiché l’agenzia è un fronte di
Big Pharma e Big Biotech. Nel 2009 è stata pubblicata una relazione
propagandistica che sosteneva che non ci fossero benefici nutrizionali nel
mangiare prodotti biologici. Ma davvero? Così il cibo infestato da veleni
chimici, cresciuto con ormoni ed antibiotici, non è differente dal cibo che non
ne contiene? Che frottola! Ma la relazione non venne pubblicata perché
rispondeva al vero, bensì solo per influenzare l’opinione pubblica.
FONTE
David Icke – Il Risveglio del Leone
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